Programma
Tutta un'altra storia è il titolo della nuova stagione artistica del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Verdi.
Boomer, Generazione X, Millennial, Generazione Z, Generazione Alpha ormai le definizioni si sprecano nel tentativo di incasellare, catalogare, chiudere tutto e tutti all’interno di scatole. La verità è che ogni generazione agisce secondo valori, cultura e competenze legati al periodo storico, sociale e tecnologico che attraversa durante la propria crescita.
Le società moderne sono dunque chiamate a sviluppare qualcosa di storicamente nuovo e sfidante: fare in modo che la convivenza sia positiva indistintamente per tutti. Per riuscirci diventa fondamentale dare rilevanza sociale alle relazioni intergenerazionali come base per una società coesa, sensibilizzando sempre di più l’opinione pubblica verso la solidarietà e la condivisione.
Per questo il TSV–Teatro Nazionale nel costruire la stagione 2023/24 ha scelto di mettere al centro del suo progetto artistico le diverse comunità che condividono l’esperienza del teatro, quella degli attori in scena, dei pubblici in platea, di quelli oggi ancora lontani dal nostro teatro, attivando un fertile confronto tra generazioni, che possono imparare l’una dall’altra, condividere luoghi e idee, perché insieme è Tutta un’altra storia.
Il Teatro Stabile del Veneto da tempo ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale per creare nuove opportunità di inclusività rendendo il teatro un luogo d’incontro aperto a tutti. Gli strumenti digitali e non solo, infatti, permettono di arricchire la tradizionale esperienza dal vivo rendendola più versatile, personalizzata ed immersiva e favorendone la condivisione e l’accessibilità. E' per questo che clcuni spettacoli in cartellone saranno accessibili a un pubblico di sordi e ciechi.
L’anteprima a a Padova è prevista per il 24 ottobre, quando Alessandro Preziosi salirà sul palco leggendo il Moby Dick di Herman Melville, in una serata evento fuori programma pensata per preparare il pubblico al debutto del cartellone. La stagione ufficiale si aprirà l'8 novembre con "Tipi umani seduti al chiuso", da un progetto di Lucia Calamaro. Lo spettacolo sarà accessibile al pubblico di sordi e ciechi.
Chiusura dal 15 al 19 maggio con I corpi di Elizabeth dui Hella Hickson.
Programma
24 ottobre, ore 20.30
(Fuori abbonamento)
TSV-Teatro Nazionale
MOBY DICK
Di Hermann Melville
Con: Alessandro Preziosi
live eletronics: Paky Di Maio
produzione: Khora Teatro
Moby Dick, uno dei più intramontabili capolavori della letteratura americana e mondiale, è la storia dell’irriducibile capitano Achab, impegnato nella fatale caccia alla balena bianca. Un viaggio epico negli abissi dell’animo umano, un labirinto tutto da decifrare fatto di avventure, simboli e filosofie che hanno trasformato questa storia in un mito moderno.
Scritto nel 1851 e pubblicato in Italia per la prima volta nel 1932, grazie alla stupenda traduzione di Cesare Pavese, il libro di Melville è uno di quei titoli che difficilmente non lascia il segno. Lo spettacolo oscilla tra la rilettura delle memorie del naufrago Ismaele e l’interpretazione monologante e ossessiva di Achab, sfiorando sempre il tragico epilogo che solo alla fine rivela un messaggio di speranza.
Alessandro Preziosi, al fianco di Achab, accompagna lo spettatore in questo viaggio fino agli abissi dell'animo umano, aiutandolo a decifrare il labirinto di avventure, simboli e filosofie che ne hanno fatto un moderno mito.
Dall'8 al 12 novembre 2023, orari diversi
TSV-Teatro Nazionale e Università degli Studi di Padova
TIPI UMANI SEDUTI AL CHIUSO
Un progetto di Lucia Calamaro
con: Riccardo Goretti, Simona Senzacqua, Lorenzo Maragoni, Cristiano Moioli, Cristiano Parolin, Filippo Quezel, Susanna Re
regia: Lucia Calamaro
scene: Alberto Nonnato
costumi: Lauretta Salvagnin
Una biblioteca di quartiere diventa un luogo d’incontro per degli originali Tipi umani. Ranghi di libri e tavoli si trasformano in un habitat di sicurezza e conforto, ma anche di litigio e violenza, per un’umanità quanto mai varia: da chi lì si rifugia per scappare da un marito violento, a chi si innamora, a chi, senza un tetto, vi trova un po’ di calore.
Una biblioteca di quartiere, dunque, capace però di trasformarsi in tutte le biblioteche del passato, simbolo di tutte le mitiche biblioteche del mondo, anche di quelle dell’antica Università di Padova.
Allora forse è proprio lì, tra le sale magnifiche dell'Università patavina... tra un tavolo e l’altro… che l'umano accorato, assorto, in preda a stati d’animo fondamentali che definiscono il mondo, forse è proprio lì che l’umano facendosi poi voce, ma corpo e teatro, resiste. Combatte. E sta.
ATTENZIONE - Spettacolo accessibile per pubblico di sordi e ciechi
Dal 22 al 26 novembre 2023, orari diversi
Teatro Stabile di Torino-Teatro nazionale
AGOSTO A OSAGE COUNTY
Di Tracy Letts
con: Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi, Valentina Spaletta Tavella
traduzione: Monica Capuani
regia: Filippo Dini
Un dramma familiare di rara intensità e imprevedibilità, in cui l’aridità del contesto – l’estate afosa delle Grandi Pianure dell’Oklahoma – si specchia in quella interiore dei protagonisti.
Nella contea di Osage, in Oklahoma, vivono Violet e suo marito Beverly Weston, poeta alcolizzato. Dopo la scomparsa misteriosa dell’uomo la famiglia si riunisce precipitosamente in un incontro che riporta a galla vecchi spiacevoli ricordi.
Il ritrovamento del cadavere e il suo funerale daranno il via a un’emozionante e divertente resa dei conti.
Dal 13 al 17 dicembre 2023, orari diversi
TSV-Teatro Nazionale
BOOMERS
Testi Marco Paolini e Michela Signori
consulenza alla drammaturgia Simone Tempia, Marco Gnaccolini
regia Marco Paolini
Boomers è il nome comune della generazione più vecchia oggi in scena, ed è anche un luogo comune dell’immaginario. Tira fuori conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo, di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici che in termini tecnologici ed economici. Ma nel contempo una generazione che ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee che quell’impatto hanno cercato di combatterlo.
Boomers è sia racconto di memoria che gioco, è mescolanza di virtuale e reale, ballata ribelle al destino e al “così va il mondo”, narrata e cantata a due voci. Il bar della Jole è un pianeta di periferia di una stella periferica di una galassia che passa sopra il bar. Nel bar si gioca, si impara il mondo, si spara e si canta. Ballate e canzoni sono una mano di antiruggine a quel che di buono c’è e va tenuto nella grande accelerazione che tutto cambia, il resto è già passato.
Lo spettacolo nasce dall’esperienza di un autore che ha fondato sulla memoria una parte importante del suo lavoro e che oggi si interroga su quali siano le risposte possibili del teatro (luogo della finzione e della rappresentazione per vocazione) ad un mondo in cui esperienze virtuali e reali sono sempre più mescolate senza gradi di separazione netti.
ATTENZIONE - Spettacolo accessibile per pubblico di sordi e ciechi
Dal 24 al 28 gennaio 2024, orari diversi
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Campania Teatro Festival – Fondazione Campania dei Festival
CLITENNESTRA
Da La casa dei nomi di Colm Tóibín
con: Isabella Ragonese, Ivan Alovisio, Arianna Becheroni, Denis Fasolo, Katia Gargano, Federico Lima Roque, Cristina Parku, Anita Serafini
adattamento e regia: Roberto Andò
Clitennestra vive per vendicare la morte della figlia, Ifigenia, sacrificata dal padre Agamennone agli dèi. La sua vendetta ne innescherà un’altra, e a compierla su di lei saranno i figli Elettra e Oreste. In questo splendido testo di Colm Tóibín il mito classico della regina assassina e del vendicatore matricida diventa così una tragedia di passioni e debolezze profondamente umane.
Clitennestra è ancora la rancorosa regina del mito, ma è anche una donna alle prese con la gestione modernamente complessa del potere e con un amante, Egisto, su cui modulare desiderio e controllo.
Dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024, orari diversi
Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TSV – Teatro Nazionale
L'ISPETTORE GENERALE
Di: Nikolaj Gogol
con: Rocco Papaleo e cast in via di definizione
regia: Leo Muscato
Rocco Papaleo è protagonista de L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Commedia satirica fra le più divertenti che sia mai stata scritta, L’ispettore generale si prende gioco della piccolezza morale di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile.
Scritta nel 1836, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato.
Corrotti, approfittatori, sfruttatori, gli abitanti della cittadina della Russia zarista sono presi al laccio dei loro stessi inganni. Emergono la mascalzonaggine, l’imbroglio e l’assenza di buona fede da parte del protagonista e degli altri personaggi.
L’ispettore generale è un’espressione emblematica del teatro di Gogol e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità, la burocrazia corrotta e l’ingiustizia e il sopruso che dominano l’esistenza.
Non è l’uomo a essere malvagio… è la società che lo rende tale
Dal 14 al 18 febbraio 2024, orari diversi
Gli Ipocriti Melina Balsamo, TSV – Teatro Nazionale
ARLECCHINO?
Un arlecchino a confronto con la contemporaneità. Diretto da Marco Baliani, sul palcoscenico Andrea Pennacchi indossa la maschera icona della Commedia dell’Arte per trasportarla nella realtà del mondo moderno. Un inevitabile contrasto da cui scaturiscono esilaranti situazioni ma, anche, dissacranti visioni e imperdibili scontri. Arlecchino, con la sua goffaggine e la sua furbizia, attraversa quei territori dello spirito umano che in ogni epoca mostrano le loro eterne contraddizioni.
Dal 28 febbraio al 3 marzo 2023, orari diversi
LAC Lugano Arte e Cultura, TSV – Teatro Nazionale, Teatro dell’Elfo, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa
THE CITY
Di Martin Crimp
con (in ordine alfabetico) Lucrezia Guidone, Christian La Rosa, Lea Lucioli, Olga Rossi regia Jacopo Gassmann
regia Jacopo Gassmann
Una commedia nera, kafkiana, incentrata sul potere del linguaggio. The City, di Martin Crimp, uno dei più importanti e radicali autori contemporanei, è denso, stratificato, inquieto.
Chris lavora in una grande società, ma è a rischio licenziamento. Clair è una traduttrice che ha appena avuto un ambiguo incontro con un noto scrittore. La crisi tra marito e moglie è palpabile. Nessuno sembra capace di ascoltare. I confini fra realismo e finzione cadono, i personaggi scompaiono nelle loro affabulazioni.
E la tensione si trasforma in un delirio a due.
Dal 13 al 17 marzo 2024, orari diversi
Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano Milano, Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro
LA BUONA NOVELLA
Di: Fabrizio De André
con: Rosanna Naddeo
drammaturgia e regia: Giorgio Gallione
Una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che intreccia le canzoni di Fabrizio De André con testi tratti dai Vangeli apocrifi.
Prosa e musica si mescolano in una partitura coerente al percorso tracciato nell’album del 1970. I brani parlati sottolineano la forza evocativa delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria. Un’elaborazione drammaturgica, perciò, che aspira a completare il racconto di De André, trasformando La buona novella non solo in un concerto, ma in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che penseranno l’opera di De André come un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore.
Dal 20 al 24 marzo 2024, orari diversi
Sava’ Produzioni Creative
IL GIOCATTOLAIO
Di Gardner McKay
con: Francesca Chillemi, Kabir Tavani
regia: Enrico Zaccheo
Un serial-killer seduce e lobotomizza le donne, senza ucciderle. Le rende bambole viventi, immobilizzate, pronte ad ogni suo desiderio. Ad indagare è Maude, una giovane psicologa, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo apparentemente appare innocuo, ma ben presto Maude sarà costretta a rendersi conto di aver fatto un grave errore a far entrare in casa lo sconosciuto.
Che sia proprio lui Il Giocattolaio?
Tra i due si sviluppa un rapporto ambiguo, i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa.
Un thriller psicologico claustrofobico, ricco di tensione e suspence. Tra manipolazione, menzogne, segreti e fragilità. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l'inclinazione dell'essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili.
Dal 10 al 14 aprile 2024, orari diversi
LISISTRATA
TSV – Teatro Nazionale
Di Aristofane
adattamento e regia: Giorgio Sangati
Ad Atene il malgoverno degli uomini ha superato ogni limite, imperversa la corruzione e una guerra devastante sta dissipando le casse dello stato e priva le donne di mariti, figli e padri.
Lisistrata, ovvero “colei che scioglie gli eserciti”, decide di radunare un gruppo di donne ed elabora una doppia strategia: lo sciopero sessuale ad oltranza fino al raggiungimento della pace e un colpo di stato per occupare l’Acropoli e prendere il potere.
Aristofane scrive, di fatto, la prima commedia con protagonista una donna, il primo testo che affronti il tema dell’emancipazione femminile.
Dal 17 al 21 aprile 2024, orari diversi
VENERE NEMICA
Sava’ Produzioni Creative
Di e con Drusilla Foer
direzione artistica: Franco Godi
Venere, la dea immortale, abita a Parigi dove può permettersi di vivere nell’imperfezione umana. Crudele e spietata, ricorda l’unica occasione nella quale ha provato un sentimento di amore, curando il figlio che, fuggito dall’amata Psiche, torna dalla madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite.
Un testo ispirato ad Amore e Psiche di Apuleio, favola riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico. Al centro temi antichi e attuali: la competizione, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.
Dall'8 al 12 maggio 2024, orari diversi
CYRANO DE BERGERAC
Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
Di Edmond Rostand
con: Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini
adattamento e regia: Arturo Cirillo
Arturo Cirillo porta in scena l’indimenticabile storia d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano, contaminandola con musiche e canzoni. In un carosello di mantelli, piume, cappelli a cilindro e paillette il poeta spadaccino, raccontato da Edmond Rostand a fine Ottocento, abbandonerà la malinconia per diventare un performer che, sul palco, riesce ad esprimersi fino in fondo. Non solo parole e poesia, ma un vero e proprio spettacolo musicale che darà vita ad un Cyrano ancor più visionario, abbandonando l’immagine dell’eroe della retorica.
Dal 15 al 19 maggio 2024, orari diversi
I CORPI DI ELIZABETH
Teatro dell’Elfo, TSV – Teatro Nazionale
Di Hella Hickson
con: Elena Russo Arman, Maria Caggianelli Villani, Enzo Curcurù, Cristian Giammarini
regia: Elio De Capitani, Cristina Crippa
La regina Elisabetta I, l’unica donna non sposata a governare l’Inghilterra, regnò per quarantaquattro anni con astuzia, seduzione e intelligenza.
Il cuore del testo di Ella Hickson (1985), autrice britannica già applauditissima e premiata in patria, è la carnalità di Elizabeth I, regina d’Inghilterra, in conflitto con la necessità assoluta di non assoggettarsi mai al potere maschile.
Questa commedia ne ripercorre il tormentato e rischioso viaggio verso il trono, mettendo al centro la sua carnalità.
Lacerata dal conflitto tra il corpo desiderante della donna e il corpo politico e simbolico della regina, Elizabeth non può permettersi sentimenti che la rendano debole, assoggettandola a un’amante e men che meno a un marito.
Cristina Crippa e Elio De Capitani firmano una regia a quattro mani, elaborando un progetto originalissimo di allestimento con le scene di Carlo Sala, i costumi di Ferdinando Bruni e la traduzione di Monica Capuani.
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