Appuntamenti della quarta settimana dei "Notturni d'Arte 2013". Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
Programma
MARTEDÍ 20 AGOSTO
Palazzo della Ragione
ore 17 - ingresso da Palazzo Moroni
Esperienza di scavo archeologico
laboratorio didattico per bambini 5-15 anni
ore 21 - ingresso da piazza delle Erbe
Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi
Visita alla mostra
Visita ai sotterranei del Palazzo della Ragione
Una serata per ripercorrere attraverso testimonianze archeologiche più di duemila anni della storia antica di Padova, cui è dedicata questa XXVII edizione dei Notturni d'Arte.
La mostra "Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi" offre una visione completa ed esaustiva sulla civiltà che fiorì durante il I millennio a.C. nella vasta area corrispondente all'attuale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino attraverso quasi duemila reperti: un'occasione per vedere riuniti in un percorso concepito come un viaggio nel tempo e nello spazio materiali solitamente dislocati in luoghi diversi e non visibili al pubblico, alcuni dei quali mai esposti prima. E il bilancio è molto positivo, se si pensa che la mostra, arrivata al giro di boa, ha registrato 35mila visitatori.
L'esposizione mette in luce aspetti di grande rilevanza culturale, come la pratica della scrittura e il suo legame con la realtà del sacro, ma anche la padronanza nella lavorazione del bronzo e la sua traduzione, sul piano dell'espressione artistica, nei repertori decorativi dell'arte delle situle, dove animali fantastici si intrecciano a scene di vita quotidiana, a momenti rituali, a processioni e a teorie di guerrieri. E, ancora, nel percorso espositivo grande attenzione è dedicata al cavallo, vero e proprio animale totemico della protostoria europea e di quella veneta in particolare.
Palazzo della Ragione svelerà anche altri tesori dell'archeologia: sarà infatti proposta una passeggiata nei suoi sotterranei, che permetterà di conoscere la Padova anteriore al XIII secolo, prima cioè della costruzione di Palazzo della Ragione datata 1219.
MERCOLEDÍ 21 AGOSTO ore 21
Sala dei Giganti, P.zza Capitaniato
La romanità negli affreschi della Sala dei Giganti
Conversazione di Rossodimarte
Visita al Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte di Palazzo Liviano
La romanità negli affreschi è il tema della visita alla Sala dei Giganti, che sarà introdotta da una conversazione a cura di Rossodimarte, a ripercorrerne la storia: dal ciclo originario, realizzato tra 1368 e 1380 circa a decorare quella che era la sala di rappresentanza della Reggia Carrarese, con scene raffiguranti la vita e l'esempio di uomini illustri dell'antichità, di cui oggi rimane soltanto il ritratto di Petrarca; fino ad arrivare agli affreschi cinquecenteschi che ripropongono lo schema e i soggetti di quelli trecenteschi.
Eseguito tra 1539 e 1541 da Domenico Campagnola, Gualtiero Padovano, Stefano dall'Arzere, Lambert Sustris, il ciclo presenta eroi dell'antichità raffigurati in dimensioni gigantesche, incorniciati da un finto colonnato architettonico. Una visita straordinaria che anticipa l'apertura al pubblico della Sala dal mese di settembre ogni sabato mattina.
Ci si sposterà poi al Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte dell'Università di Padova, non senza aver prima ammirato gli affreschi realizzati da Massimo Campigli tra 1937 e 1940 nell'atrio del Liviano, basati sul recupero della pittura murale antica, e la monumentale scultura di Tito Livio realizzata nel 1942 da Arturo Martini.
Si tratta di uno dei più antichi musei dell'Ateneo in quanto il suo nucleo antiquario e storico - artistico, la collezione Mantova Benavides (sec.XVI), giunse in Università nel 1733 attraverso la donazione Vallisneri. A questi reperti se ne aggiunsero poi molti altri che andarono a costituire, tra Ottocento e primo Novecento, una sezione archeologica, interessante soprattutto per le serie vascolari, e una gipsoteca di arte classica.
GIOVEDI' 22 AGOSTO ore 21
Chiesa di Santa Sofia, via Santa Sofia
Padova nella tarda antichità: la Chiesa di Santa Sofia
Stratificazioni nelle viscere della terra: scavi archeologici al Centro Altinate San Gaetano
Spettacolo: Rahab e il filo scarlatto. Opera contemporanea tratta dalla Bibbia, a cura dell'Associazione Creative Son SInger "Isawianne"
Le antiche strutture individuate presso il Centro Altinate San Gaetano e la chiesa di Santa Sofia, condividono la posizione lungo quello che era il tratto nord orientale della via Annia in uscita dal centro urbano, il cui tracciato si può seguire percorrendo via Altinate; i resti testimoniano la presenza di antichi edifici pubblici e di culto lungo questa importante strada romana.
Gli scavi del 2005-06 per la realizzazione del Centro Altinate San Gaetano hanno portato alla luce ampi settori di un edificio monumentale di età romana, databile in base ai ritrovamenti al I sec. d.C.
Purtroppo l'impianto fu profondamente danneggiato in epoca medievale da una capillare attività di spoglio e di recupero di materiali da costruzione, che cancellò i muri, le fondazioni e le pavimentazioni romane, lasciando soltanto le trincee di asportazione.
Altrettanto interessanti i ritrovamenti effettuati a Santa Sofia, dove sono venuti alla luce resti di muri, frammenti di mosaici e di elementi architettonici, una grande lastra lapidea con un foro centrale, iscrizioni latine, una fossa con resti di corna bovine, un'ara; da qui l'ipotesi che in quell'area vi fosse un tempio dedicato al dio Mitra. L'edificio fu poi trasformato, nella primitiva chiesa paleocristiana dedicata a S. Sofia. Tra XI e XII secolo, nella stessa area, venne poi innalzato il tempio medievale che ancor oggi possiamo ammirare; nel corso dei secoli la chiesa si arricchì di altari e arredi sacri, pitture e sculture, di stili diversi: dal gotico, al rinascimentale, al barocco.
VENERDI' 23 AGOSTO ore 21
Loggia Gran Guardia, P.zza dei Signori
Il recupero dell'antico: le origini della città negli affreschi del palazzo della Gran Guardia
La Loggia del Consiglio, così chiamata perché qui si riuniva il Maggior Consiglio, trasferitosi dal Salone dopo l'incendio del 1420, è un elegante edificio rinascimentale che viene comunemente chiamato Gran Guardia perché utilizzato come comando militare durante la dominazione austriaca; costruita seguendo un progetto di Annibale Maggi, fu completata nel 1532 da Giovanni Maria Falconetto.
La grande sala superiore è ornata da un soffitto a lacunari, mentre le pareti sono coperte dagli affreschi realizzati nel 1667 dal bolognese Pier Antonio Torri: attraverso di essi è possibile ripercorrere episodi leggendari e storici di Padova, tra cui la fondazione della città ad opera di Antenore, la vittoria riportata dai Padovani sulla flotta del re spartano Cleonimo, il suicidio del senatore romano Trasea Peto, nato a Padova all'inizio del I secolo d.C; secondo la tradizione i soggetti sarebbero stati suggeriti dal poeta Carlo Dottori.
SABATO 24 AGOSTO ore 21
Basilica di santa Giustina, Prato della Valle
Padova nella tarda antichità: il Sacello di San Prosdocimo nella Basilica di Santa Giustina
Visita al più antico edificio cristiano della città: il Sacello di San Prosdocimo nella Basilica di Santa Giustina.
La struttura, a croce greca con cupola, fu eretta dal patrizio Opilione nel VI secolo insieme alla basilica in onore di S. Giustina, come si può desumere dalla lapide iscritta collocata nell'atrio del sacello; la basilica era un luogo di preghiera per il popolo, edificato per la venerazione della martire, mentre il sacello era una sorta di tempietto eretto sulla tomba di Santa Giustina come cappella funeraria. Nel VI secolo il sacello non si presentava come lo vediamo attualmente, le volte e il pavimento erano decorati a mosaico, con preziosissime tessere, le pareti erano rivestite con lastre di marmo greco policromo, per cui era un luogo sfolgorante di luce. Le finestre erano in alabastro e facevano filtrare una luce soffusa, che conferiva all'ambiente un'atmosfera sacra.
Nel 1564, nel corso della ricostruzione di tutto il complesso, il sacello subì gravi manomissioni: furono eliminati i mosaici per realizzare gli affreschi rinascimentali, le preziose lastre in marmo greco furono staccate dalle pareti e fu cambiato l'orientamento originale. Fu così modificata l'originaria posizione dell'altare che, secondo la tradizione paleocristiana, si trovava sul lato est dell'edificio, e fu collocato sul lato sud l'altare cinquecentesco dedicato a San Prosdocimo.
INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto "Notturni d'Arte", fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35.
Vendita biglietti dal 27 luglio 2013.
Il costo del biglietto per la visita alla mostra Venetkens, comprensivo del servizio di visita guidata, è di 5 euro e si acquista presso il Settore Attività Culturali.
Per gli appuntamenti di riferimento, i biglietti sono da acquistare presso le sedi museali in programma: Museo di Borgoricco, Museo de la Specola.
Orario dal lunedì al venerdì: 8-16, sabato: 8-13 (chiuso domenica e giovedì 15 agosto)
Costo biglietti "Notturni d'Arte"
BIGLIETTI
Biglietto unico € 3 a persona per l'accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.
ABBONAMENTI
Biglietto € 6 a persona per l'accesso a 3 serate.
Biglietto € 10 a persona per l'accesso a 4 serate.
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati).
Il biglietto dovrà essere esibito all'inizio della serata per comprovare l'avvenuto pagamento.
L'accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.
Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall'organizzazione.
Si richiede la puntualità.
Settore Attività Culturali
via Porciglia 35, Padova
tel. 049 8204501-4533
Orario: dal lunedì al venerdì 8-16, sabato 8-13 (chiuso domenica e il 15 agosto)
munarisabella@gmail.com
http://padovacultura.padovanet.it