Museo La Specola

Museo La Specola

<La Specola: un esempio di spazio trasformato

"La Specola di Padova venne edificata modificando una antica struttura difensiva: l"€™alta torre nel recinto del castello venne plasmata ed adattata agli usi astronomici. L"€™artefice di tale progetto fu l"€™architetto vicentino Domenico Cerato con la consulenza ed assidua partecipazione dell'€™abate Giuseppe Toaldo, professore di Astronomia all'€™Università  di Padova dal 1764, e nella fase iniziale dal matematico Antonio Giuseppe Rossi [...] Il risultato delle trasformazioni fu un vero capolavoro di sapienza costruttiva e d"€™arte.
Ammirata dagli ospiti illustri, tappa obbligata per chi faceva visita all'€™Università  o alla città  veneta, la Specola divenne presto uno dei simboli di Padova. Così come lo è ancora oggi"
(Scheda di Alessandra Ferrighi)

Intervengono Alessandra Ferrighi e Luisa Pigatto

Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Chiesa di San Gaetano

Chiesa di San Gaetano

I dettami della Controriforma: la Chiesa di San Gaetano

Edificio tardo cinquecentesco, la Chiesa di San Gaetano sorse per volontà  dei Padri Teatini sull'area di una precedente chiesa dedicata ai santi Simone e Giuda Taddeo (demolita intorno al 1580 per far posto alla nuova costruzione) e appartenne ai Chierici Regolari Teatini fino al 1810. L'incarico per la progettazione venne affidato all'architetto Vincenzo Scamozzi, e finanziato da Alvise Corner. Iniziato nel 1582, il progetto ebbe termine nel 1586, sotto la direzione dello stesso Architetto Scamozzi.

Ad inizio serata: Concerto dell'Ensemble barocco Sans Souci
"€œIl carattere solare e i virtuosismi degli strumenti a fiato nella Dresda del Settecento"€


Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Basilica di Santa Giustina

Basilica di Santa Giustina

La concezione rinascimentale dello spazio sacro: la Basilica di Santa Giustina

Nell"€™area cimiteriale romana situata fuori le mura, nell'€™angolo nord/est di Prato della Valle, sorge la Basilica di Santa Giustina, costruita come basilica cimiteriale in onore della martire padovana Giustina.
La storia costruttiva della Basilica inizia nell'€™età  paleocristiana, giunge fin oltre l"€™età  del Rinascimento, senza soluzione di continuità , e nel caso della facciata non sarebbe ancora conclusa (per questo nel caso di un"€™opera interminabile alcuni padovani usano dire «lunga come la fabbrica di Santa Giustina»). I lavori di costruzione iniziarono molto probabilmente agli inizi del 1500 ed ebbero termine dopo circa 80 anni. La faccita, una cortina di mattoni e pietre, è rimasta incompiuta, anche se probabilmente doveva essere rivestita di marmo.
"[...] L'eleganza sobria e misurata della più grande Basilica di Padova, così sapiente e lavorata, può essere interpretata come freddezza, ma esprime bene il sentimento e il mondo dell'ordine benedettino che nel 1500 al misticismo della regola univa un evidente prestigio economico e sociale".
(scheda a cura di Emanuela De Lazzari)

In apertura di serata: concerto di Tetrabrass, Ensemble del Conservatorio di Musica "€œC. Pollini"€ di Padova



Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Orto Botanico e Parco Treves

Orto Botanico e Parco Treves


Giardini, parchi e orti. La natura come spazio architettonico vivente: Orto Botanico e Parco Treves de"€™ Bonfili

Orto Botanico (via Orto botanico 15)
Visita a partire dalle ore 18.00


Fin dal XVI secolo l'Orto Botanico di Padova ha esercitato una profonda influenza in campo botanico, sia a livello nazionale che europeo. Per molti - studenti dello studio padovano e studiosi stranieri in viaggio in Italia - l'Orto Botanico di Padova costituì un modello a cui ispirarsi per la creazione di analoghe strutture nei Paesi di origine. Nel dicembre 1997 l'Orto Botanico di Padova è stato inserito, come bene culturale, nella Lista del Patrimonio Mondiale protetto dall'UNESCO, poichè "[...] testimonia uno scambio di influenze considerevoli nella'rea culturale della botanica e rappresenta un esempio unico o almeno eccezionale di una plurisecolare tradizione culturale [...]"
(scheda a cura di Elsa Cappelletti)


Parco Treves de"€™ Bonfili (via B. d"€™Alviano-zona Pontecorvo)
Visita a partire dalle ore 21.00

Parco un tempo di proprietà  della famiglia Treves de' Bonfili, attenta riprogettazione di uno spazio in precedenza adbito a orti e giardino all'italiana annessi originariamente all'omonimo palazzo.
"[...] l'articolato allestimento del parco Treves va messo in relazione all'ambiente circostante. Loa scenografico scorcio prospettico delle cupole del Santo funge infatti da fondale e crea ancor oggi un suggestibvo panorama paesaggistico in cui natura e architettura formano un sapiente e armonico complesso [...]"
(scheda a cura di Silvia Zava)

Aprirà  la serata il concerto "Jazz Park", a cura della Pollini Jazz Band
Musiche: M. Lewis, C.W. Handy, Glen Miller, Irving Berlin, J. Garland, Max Freedmann

Visite guidate con prenotazione obbligatoria

Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Basilica del Santo e Oratorio S. Giorgio

Basilica del Santo e Oratorio S. Giorgio


La concezione medievale dello spazio sacro moltiplicato e frazionato: la Basilica del Santo
Altichiero nell'€™Oratorio di S. Giorgio: piazze, strade e porticati per i suoi personaggi cortesi



Aprirà  la serata un "Concerto d"€™organo"



Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Chiesa di Santa Sofia

Chiesa di Santa Sofia


La Chiesa di Santa Sofia: uno spazio di suggestioni e raccoglimento

La Chiesa di Santa Sofia deve il suo fascino a tutta una serie di eventi che, dopo l"€™inizio della sua costruzione, si sono succeduti nel tempo. Le continue interruzioni del cantiere, i cambiamenti del progetto originario, il riuso di materiali difformi provenienti da altri edifici e le flessioni e i cedimenti che hanno subito nel tempo le strutture, fanno di questo edificio un unicum non facilmente classificabile nelle architetture dell'€™epoca.

Aprirà  la serata un Concerto del Quartetto Barocco del Conservatorio di Musica "C. Pollini" di Padova
Musiche: G.B. Pergolesi, P.A. Guglielmi, Leopold Mozart, A . Corelli


Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Battistero del Duomo

Battistero del Duomo


La rappresentazione dello spazio di Giusto De' Menabuoi: ambienti interni e stretti corridoi per il solenne racconto del Battistero

L'indagine sulla rappresentazione dello spazio continua con uno dei più significativi cicli trecenteschi del Battistero del Duomo, opera dell'artista toscano Giusto de' Menabuoi, realizzati tra il 1375 e il 1378 e commissionati da Fina Buzzaccarini, moglie di Franesco il Vecchio da Carrara.

Serata a prenotazione obbligatoria

Per altre informazioni e per il programma generale: Notturni d'Arte 2006

Tono 1906-2006

Tono 1906-2006

Tono 1906-2006

Una grande mostra e una monografia per celebrare il centenario della nascita del grande pittore e disegnatore Tono Zancanaro



Possibilità  di visite guidate previa prenotazione ogni venerdì alle ore 17.30 e ogni domenica alle ore 11.00
(ad esclusione del 13 e 18 agosto)
info: 335/1428861 (in orario di apertura della mostra),
oppure 347/9826288






Il Comune di Padova si appresta, quest"€™anno, a celebrare il centenario della nascita del grande pittore e disegnatore. L"€™Odeo e la Loggia Cornaro, tra i luoghi più cari a Tono, scrigno rinascimentale della patavinitas, ospiteranno un"€™accurata selezione delle opere del maestro, a ripercorrere le tappe salienti di una ricerca che ancora attende la collocazione che le spetta entro la storia dell'€™arte italiana del Novecento.

La mostra, curata da Giorgio Segato e Guido Bartorelli, offre così un assaggio dell'€™arte di Tono la cui analisi approfondita viene rimandata alla lettura dell'€™ampio testo pubblicato contemporaneamente, che offre un resoconto complessivo, il più possibile scrupoloso ed esauriente, dell'€™itinerario della ricerca del maestro.
Le opere esposte, provenienti dalla raccolta privata dell'€™Archivio Storico Tono Zancanaro e dalla Donazione Zancanaro conservata presso i Musei Civici di Padova, sono frutto di una scelta ben precisa, volta a selezionare le opere più rappresentative e, in alcuni casi, meno conosciute della produzione di Tono: gli oli e le matite colorate dei primi anni di attività  artistica, le serie sul Pra"€™ della Valle, sul Gibbo, i Demopretoni, le Levane, le immagini ispirate al Satyricon, ma anche i ritratti dei familiari, che rivelano uno spirito malinconico e intimista; oppure quelle improntate al realismo, come i disegni che hanno come soggetto le mondine del mantovano o l"€™alluvione del Polesine; oppure quelle ispirate alle suggestioni riportate durante i soggiorni a Pechino e in Sicilia, con la serie dei carusi.

Un cospicuo volume monografico,accompagna contemporaneamente la mostra, che segue, con minuzia analitica, il filo del percorso della ricerca di Tono, tentando un riesame complessivo di ogni fase della sua avventura artistica.
Info:
Orario: 10.00-13.00, 16.00-19.00. Chiuso tutti i lunedì e il 15 agosto
Biglietto intero 3 euro, biglietto ridotto 2 euro
Modalità  di visita: accesso al pubblico per gruppi di 25 persone; entrata alle 00 e 00.30 di ogni ora
Tel. +39 049 8204528 - 4544



Tono 1906 - 206 di Guido Bartorelli

Comunicato Stampa

Francesco Sovilla - in barba al Nord Est

Francesco Sovilla - in barba al Nord Est


Una sessantina di immagini su un tema insolito ma artisticamente e antropologicamente rilevante: la barba







Inaugurazione 24 agosto 2006

Questa caratteristica maschile è impregnata di simbolismo, variante a seconda delle epoche, delle religioni e delle civiltà  e, sebbene la spiegazione della sua utilità  evolutiva sia controversa (difesa contro il freddo, segnale di attrazione sessuale, prestigio per la raggiunta maturità  o protezione contro graffi) è comunque un elemento importante dell'€™umanità  maschile.
Come afferma Francesco Piero Franchi in L"€™onor del mento (non mente) "€œl"€™uomo ne fa una questione primaria d"€™onore e d"€™orgoglio, specie nelle società  arcaiche: la Bibbia vieta di tagliare la barba sulle guance, ma lo si può fare in segno di lutto, tagliare la barba a qualcuno è ingiuria suprema e presso gli attuali islamisti fanatici è segno di purezza religiosa, ed è obbligatoria"€.

Si tratta di popoli lontani dalla nostra civiltà , ma anche Greci e Romani erano impegnati in questa discussione:in Grecia, in età  classica, radersi era segno di grave effeminatezza; ma dopo Alessandro Magno che non portava la barba è stato difficile coniugare viltà  e rasatura. Più tardi i Padri della Chiesa polemizzarono contro gli sbarbati e ascetismo - barba, monaco - peluria, cominciarono ad andare insieme. Venendo all'€™età  moderna ci sono curiose opposizioni ottocentesche: i preti non la portano, i medici condotti sì; i contadini tendono a sbarbarsi, i proprietari terrieri a infoltirsi; notai, avvocati, commedianti e persone di servizio sono quasi obbligati a radersi. Anche la politica ha i suoi segnali: il Risorgimento è barbuto, l"€™Illuminismo tendenzialmente rasato; nelle rivoluzioni, Marx è barbuto, ma Mao no; la Resistenza è barbuta, il Sessantotto capellone; la musica country ammette la barba, il rock no.

Per quanto riguarda la serie di ritratti fotografici in mostra è evidente il narcisismo che sta alla base dei soggetti, nei quali la barba occupa un ruolo di primaria importanza. Vi ritroviamo amici, conoscenti, anonimi, che posano felici per il fotografo e si lasciano trascinare da qualche battuta, qualche aneddoto, qualche risata, mentre Sovilla li guarda e indaga dentro a loro col suo occhio fotografico. Per questo negli scatti si coglie la loro essenza, il loro carattere, la loro particolarità .

A caratterizzare inoltre questi ritratti è la profondità , le ombre e luci che sono regolate a piacere del fotografo, sfidando così i contrasti, giocando col bianco e nero e catturando il loro essere.
La rassegna, promossa dal Gabinetto del Sindaco e dall'€™Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo "€“ Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con l"€™Associazione Culturale Miles,

Biografia

Francesco Sovilla (1956), fotografo e appassionato di jazz, vive e opera a Belluno. Nel 1993 pubblica da Campanotto "€œJazz bianco e nero, volti e strumenti"€, 60 ritratti di musicisti jazz.
Ha esposto in mostre personali ad Andora, Bassano del Grappa, Belluno, Feltre, Milano, Padova, Treviso, Venezia, Verona.
Le sue opere sono presenti in monografie, cataloghi, libri, riviste e quotidiani.
In particolare, ispirato dalla sua passione per il mondo jazz, ha illustrato le copertine di CD musicali, tra le quali quelle di Furio Di Castri e Paolo Fresu, Keptorchestra meets Steve Lacy, Massimo Ferigutti e Pio Sagrillo, Allan Taylor. Nel 1993 la Capanotto Editore di Udine pubblica "€œJazz in bianco e nero "€“ volti e strumenti"€, il suo primo libro di ritratti, che raccoglie 60 ritratti di musicisti jazz fotografati in bianco e nero sotto le luci di scena.


Info:

Orario: da lunedì a domenica 9.00"€“18.00
Ingresso libero

Comune di Padova "€“ Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo
Centro Nazionale di Fotografia "€“ Via Isidoro Wiel, 17 "€“ 35127 Padova
tel. / fax+039 049 8721598; tel.+ 039 049 8722531
e-mail: cnf@comune.padova.it

comunicato stampa

Si ringrazia RAS BANK
Centro Promozione Finanziaria
Via Sarpi 90 "€“ 35138 Padova

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