Prospettiva Danza Teatro 2011

Prospettiva Danza Teatro 2011

Victor Ullate Ballet-Comunidad de Madrid in COPPÉLIA

 

Versione in due atti del balletto creato all'Opéra di Parigi il 25 maggio 1870. Pur conservando la partitura originale di Leo Delibes del 1870, il coreografo spagnolo ha enfatizzato lo spirito comico di Coppelia, trasformando lo studio del mago-scenziato Coppelius in un laboratorio cibernetico specializzato nella robotica e nell'€™intelligenza artificiale. Lo stesso studio è il teatro del primo atto nel quale prende vita Coppelia, il prototipo di androide femminile che presto, grazie all'€™amore per e di Franz, abbandonerà  la sua natura robotica e artificiale per trasformarsi in un essere umano a tutti gli effetti, una donna non più dipendente dalla volontà  altrui ma pienamente libera di scegliere.

VÍ­ctor Ullate Ballet - Comunidad de Madrid
presenta
COPPELIA

direttore generale: VÍ­ctor Ullate
direttore artistico: Eduardo Lao
Balletto in tre atti, creato all'€™Opéra di Parigi il 25 maggio 1870
versione in due atti creata per VÍ­ctor Ullate Ballet-Comunidad de Madrid il 27 ottobre 2006 al Palacio de Festivales di Santander
libretto: Charles Nuitter e Arthur Saint - Léon, da un testo di E.T.A. Hoffmann
coreografia: Eduardo Lao
musica: Léo Delibes
assistente alla direzione artistica: Ruth Maroto
assistente alla coreografia: Ana Noya
maitre de ballet: Victor Ullate, Ana Noya, Ruth Maroto
ballerine: Ksenia Abbazova, Natalia Arregui, Zara Calero, Leyre Castresana, Sophie Cassegrain, Noelia DÍ­az, Ji Sun Kim, Ji Eun Kim, Arianne Lafita, Diana Miqueo, Yasmina Sancayo, Ana Belén Sanz, Reika Sato, Marà­a Sordo
ballerini: Alexander Abdukarimov, Dorian Acosta, Gianluca Battaglia, Mathew Edwardson, Oliver Edwardson, Luca Giaccio, Javier Lozano, Jonatan Luj͡n, Yester Mulens, Cristian Oliveri, Hao Wang

ATTO I
In un laboratorio cibernetico di robotica, dove il Doctor Coppelius studia la creazione di un rivoluzionario androide con movimento e comportamento totalmente femminile, Coppélia è il miglior prototipo da poter presentare in società . Il giovane Franz, appassionato di fotografia, è incaricato della manutenzione degli impianti dei vari robot e mentre Betty, Rosi e Andreina - le tre ragazze addette alle pulizie - giocano nel lusso e nel glamour dei prototipi della nuova donna androide, Franz riesce a fotografare Coppélia.
L"€™ossessione del Doctor Coppelius di umanizzare i suoi androidi s"€™acuisce. Tutto è pronto per la presentazione al pubblico di Coppélia, ove sono stati invitati i principali magnati dell'€™industria della moda e della tecnologia. Tuttavia, le formule di Coppelius non portano al risultato sperato. La sua angustia è aumentata da Betty, Rosi e Andreina, che approfittano della notte per essere regine per un giorno e da Franz che, ormai sempre più attratto dalla nuova invenzione, osa manipolare i computer del dottore. Ciò provoca l"€™irruzione fugace d"€™un essere magico, la Diva Espectral, che dona a Coppélia emozioni, rendendola così un essere umano. Iniziando a sperimentare la propria autonomia, la nuova donna rivelerà  la sua metamorfosi a Franz, a cui lui per altro aveva assistito di nascosto. Dopo un"€™iniziale tesa superficialità  entrambi rimangono affascinati l"€™uno dell'€™altra desiderando così conoscersi meglio, fino a che vengono interrotti dal Doctor Coppelius.

ATTO II
La festa di presentazione pubblica di Coppélia, diventa l"€™evento principale dell'€™alta società . Grandi magnati ed importanti personaggi del mondo della moda si riuniscono ansiosi per conoscere questa futura fonte di nuovi guadagni, la rivoluzionaria androide capace di comportarsi come una vera donna. Il Doctor Coppelius spera che tutto il lavoro realizzato negli anni possa finalmente rivelarsi un successo anche grazie a qualche aggiustamento dell'€™ultima ora. In modo sorprendente, Coppélia obbedisce alle istruzioni del ricercatore, finché abbandona il ruolo di androide, preferendo i flash di Franz, lasciandosi così guidare dai sentimenti e scatenando la collera dello scienziato. La nuova apparizione della Diva Espectral fermerà  il tempo dimostrando al Doctor Coppelius che il suo amore platonico ha smesso d"€™essere un sogno, convertendosi in un essere così reale da non poter essere controllato da un programma informatico. Coppélia, ormai umanizzata, sceglierà  in libertà  di vivere la sua passione con Franz.

VÍ­ctor Ullate Ballet - Comunidad de Madrid
Nel 1979 VÍ­ctor Ullate lascia la sua carriera artistica nel Ballet du XXème siècle di Maurice Bejart accettando la proposta del Governo di formare la Compagnia Nazionale di Danza Classica, che dirige per 4 anni. Nel 1983 porta a termine il suo incarico e fonda una scuola privata di danza, dove crea giovani ballerini; con un gruppo di questi partecipa per due anni ad un programma di danza per bambini trasmesso dalla Televisione spagnola. La stampa dà  rilievo a questa iniziativa così il Ministero della Cultura propone a Ullate di coordinare un gemellaggio culturale con la Cina. Il 28 Aprile 1988 al Teatro Arriaga di Bilbao la Compagnia fa il suo debutto riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. In Spagna sono sempre esistite piccole compagnie di danza ma è la prima volta che una compagnia privata mantiene collaboratori artistici, tecnici ed amministrativi con continuità . La Compagnia e la Scuola sono due elementi strettamente legati. Dal 1988 al 1996 la Compagnia gode del sostegno del Ministero della Cultura e nel 1997 viene nominata Ballet de la Comunidad de Madrid. Attualmente la Compagnia è composta da 50 ballerini per un totale di 64 persone fisse e 10 collaboratori esterni. Il bilancio di questi 10 anni è straordinariamente positivo: il prestigio della Compagnia si è consolidato sia in ambito nazionale che internazionale. La Compagnia ha un repertorio molto ampio e differenziato che va dallo stile classico a quello contemporaneo oltre naturalmente alle coreografie create da VÍ­ctor Ullate. VÍ­ctor Ullate ha ottenuto il Premio Nazionale di danza nel 1989 e nel 1996 gli è stata conferita la Medaglia d"€™Oro delle Belle Arti.

Lo spettacolo si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietti: Platea/Pepiano intero "‚€ 30 ridotto "‚€ 27; Palchi I e II ordine intero "‚€ 27 ridotto "‚€ 25; Galleria intero "‚€ 15 ridotto "‚€ 12

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
http:// www.padovanet.it/padovacultura
ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
info@prospettivadanzateatro.it - danza@arteven.it
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Zaches Teatro in "Mal bianco"

Zaches Teatro in "Mal bianco"

Zaches Teatro
MAL BIANCO
Prima regionale Vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2010


Regia, coreografia e drammaturgia del suono: Luana Gramegna
Scene, maschere e luci: Francesco Givone
Performers: Luana Gramegna, Enrica Zampetti, Gianluca Gabriele
Musica originale, video e live electronics: Stefano Ciardi
Costumi: Valeria Donata Bettella e Elisa Abbrugiati
Organizzazione e Promozione: Enrica Zampetti

Una produzione 2010/2011 di Zaches Teatro
Co-produzione PiM Spazio Scenico di Milano, Premio Prospettiva Danza Teatro 2010, Kilowatt Festival in collaborazione con Regione Toscana - Progetto Filigrane, Università  degli Studi di Arezzo, Centro Il Funaro di Pistoia.
Con il sostegno della Regione Toscana
Progetto vincitore della I Edizione del Premio Prospettiva Danza Teatro 2010 (PD)
Progetto finalista al Premio Equilibrio 2010 all'€™Auditorium Parco della Musica (RM)
Residenze artistiche: PiM Spazio Scenico e PiM Off di Milano, Teatro Everest di
Firenze, Ridotto del teatro Verdi di Padova, Teatro Moderno di Agliana (PT)
Si ringrazia per la collaborazione artistica German Allue Jauregui

Mal Bianco è la seconda tappa del progetto Trilogia della Visione, che indaga la percezione alterata del vedere come alterazione percettiva della mente.
Continua la ricerca sullo spazio scenico iniziata con la prima tappa della trilogia, Il Fascino dell'€™Idiozia, lavoro ispirato alle Pitture Nere di Goya, dove lo spazio è costituito da un"€™oscurità  da cui i corpi fuoriescono come da una massa densa. In Mal Bianco lo spazio si capovolge, consuma i corpi, quasi li corrode dall'€™interno fino a modificarli nel loro apparire. Il lavoro prende come ispirazione iconografica il maestro giapponese Hokusai, il creatore dei Manga, parola che letteralmente significa "€œimmagini senza nesso logico"€. Lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assorbe i corpi in scena, e li restituisce smangiati, consumati, ombre di se stessi o simulacri di entità  decadute. Una realtà  altra s"€™insinua, ulteriore a quella che crediamo ogni giorno di vedere con i nostri occhi, una realtà  interiore, dell'€™animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé. I corpi si svuotano muovendosi in uno spazio di strutture dal sapore rituale, fino a rimanere presenze rassegnate dai contorni indefiniti, come il ricordo di un volto che nella memoria via via si dimentica, si va consumando.

Zaches Teatro
Lavora sul connubio tra vari linguaggi artistici: la danza contemporanea, i mezzi espressivi del teatro di figura, l"€™uso della maschera, il rapporto tra movimenti plastici e musica/suono elettronico dal vivo. Con le ultime produzioni ha partecipato a importanti festival nazionali e stranieri dedicati alla scena contemporanea, ricevendo premi e riconoscimenti anche all'€™estero. Festival VolterraTeatro, Zoom Festival, Kilowatt Festival, Prospettiva Danza Teatro, Festival Mondo, Performing Arts Festival in Lahore (Pakistan), C.R.T. di Milano, Man In Fest (Romania), II Press/Play International Artist Broadcast - Detroit (USA), Eruzioni Festival, Festival Anticorpi, Festival Ipercorpo, Festival Insoliti, PiM Spazio Scenico e PiM OFF, Teatarfest (Sarajevo - Bosnia-Herzegovina), AICC 2010 di Aarhus (Danimarca), International Puppet"€™s Theatre Festival di Ekaterinburg (Russia).

La rassegna si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietto intero: "‚€ 12; biglietto ridotto: "‚€ 10

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
http:// www.padovanet.it/padovacultura
ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
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Zaches Teatro in "Il fascino dell'idiozia"

Zaches Teatro in "Il fascino dell'idiozia"

Zaches Teatro
IL FASCINO DELL'IDIOZIA
regia, coreografia e drammaturgia del suono Luana Gramegna
scene e maschere Francesco Givone
drammaturgia Zelda Marcus
performers Luana Gramegna, Chiara Innocenti, Enrica Zampetti
musica originale, Video & Live Electronics Stefano Ciardi
voce Enrica Zampetti

Cos"€™è che colpisce nel Goya delle Pitture Nere?
Cosa rimane impresso nella mente distanziandosene?
Che sapore si ferma in bocca?


Un"€™indagine sulle atmosfere che abitano le Pitture Nere di Goya, restituite sulla scena attraverso la luce, il suono e il movimento. Un lavoro sulla percezione costretta dalla menomazione dei sensi. La stessa che Goya visse in seguito alla malattia che lo condusse progressivamente alla sordità , durante la quale creò le Pitture Nere. I corpi sono concessi allo sguardo per sottrazione, strappati al buio, al silenzio e all'€™immobilità .
Il fascino per Goya e per le Pitture Nere è il fascino per l"€™idiozia, idiozia nel suo significato etimologico: la visione del mondo come universo personale, anzi privato e inafferrabile e quindi incompreso, ovvero considerato fuori dalla normalità , dalla socialità , strano, idiota. E l"€™idiozia del Goya delle Pitture Nere è addensata dalla sua sordità , che lo costringe ad un ripiegamento più profondo su se stesso e i propri tormenti. La dimensione intima dell'€™uomo, Goya la traduce nello Spazio che non-è-definito, che non-è-descritto, è una sorta di non-luogo, che sfugge in zone d"€™ombra, in zone oscure e da cui i corpi sembrano uscire come da una massa densa. Bisogna abituarsi all'€™oscurità  per vedere più a fondo, e intuire presenze che non si colgono ad un primo osservare.
La luce non è mai diffusa, chiara, non rivela mai i corpi per quello che sono, ma li maschera con l"€™oscurità . E questa oscurità  ha un suono. Sono Pitture sonore dipinte da un idiota sordo.
Le Pitture Nere, dipinte quasi due secoli fa, ostentano tuttavia il loro essere fortemente attuali: un uomo, un pittore, alienato dal mondo che lo circonda, ossessionato dalle guerre e dai giochi di potere di cui è stato attore e testimone, che trova nella propria arte il modo per dar sfogo alla sua impotenza e ai suoi tormenti, cosciente dell'€™indifferenza del mondo e dell'€™oscenità  dell'€™animo umano.

La rassegna si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietto intero: "‚€ 12; biglietto ridotto: "‚€ 10

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
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ARTEVEN
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Stagione di prosa 2010-2011 "Le conversazioni di Anna K."

Stagione di prosa 2010-2011 "Le conversazioni di Anna K."

Appuntamento inserito nella Stagione di Prosa 2010-2011 al Teatro Verdi di Padova.

Il Teatro Eliseo
Arca Azzurra Teatro
presentano

LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
liberamente ispirato a La metamorfosi
di Franz Kafka
scene Daniele Spisa
costumi Giuliana Colzi
luci Marco Messeri
musica originale e adattamento Vanni Cassori e Jonathan Chiti
regia Ugo Chiti

Con Giuliana Lojodice

Gli stati d"€™animo, le angosce nei silenzi, il dolore, la paura, il ribrezzo provocato dalla presenza di un familiare che non è più se stesso, il suo mutamento raccontato proprio attraverso gli occhi dei familiari, più precisamente attraverso quelli della donna delle pulizie. E"€™ questo uno degli effetti dell'€™intelligente e ben riuscita operazione di Ugo Chiti, vincitore dell'€™ultimo Premio Riccione proprio con il testo di Le Conversazioni di Anna K..
Le Conversazioni di Anna K. attingono alla Metamorfosi di Kafka senza voler essere l"€™adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento.
L"€™originalissimo cambio di prospettiva attuato da Chiti nella rielaborazione del mito kafkiano dà  la possibilità  di comprenderlo a pieno, analizza le meccaniche sempre attuali che sono alla base della sofferenza in una tragedia familiare. Il dolore della famiglia Samsa nei confronti della loro situazione è lo stesso che si prova prendendosi cura di un familiare gravemente malato.

Lo spettacolo è inserito in
UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Biglietteria online

Per ulteriori informazioni sulla Stagione di Prosa 2010-2011, si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2010-2011.

Padova per il 150°. Spettacolo "Se Garibaldi scende da cavallo"

Padova per il 150°. Spettacolo "Se Garibaldi scende da cavallo"

Spettacolo nell'ambito dei festeggiamenti che il Comune di Padova dedica al 150° anniversario dell'€™Unità  d"€™Italia .

Monologo:
SE GARIBALDI SCENDE DA CAVALLO
con Vito
monologo di Maurizio Garuti, regia Silvio Peroni
una Produzione Pierfranceso Pisani e N.A.N.I. srl
in collaborazione con Infinito srl - distribuzione Progetti Dadaumpa di Bologna

Un Vito inedito sale in cattedra e tiene una "€œlezione"€ di storia sull"€™Eroe dei Due Mondi. In realtà , più che un professore di storia, è soltanto un uomo qualunque del nostro tempo che racconta la vita di Garibaldi e che, inevitabilmente, deve misurarsi con lui, con la sua grandezza di uomo d"€™armi e soprattutto con la sua intransigenza morale. La dirittura morale di Garibaldi è uno dei fili conduttori del testo di Garuti e più che implicito è il rimando a un certo degrado della classe politica dei nostri giorni. Ma non è l"€™unico tema. C"€™è Mazzini, c"€™è Vittorio Emanuele II, c"€™è Cavour. Si riflette, si ripassa la storia. E soprattutto si ride. Dall'€™alto del suo monumento, Garibaldi "€œascolta"€œ. Apparentemente impassibile. Ma se scendesse fra di noi? Alle spalle dell'€™attore incombe l"€™eroe. ͈ il monumento di Garibaldi a cavallo che si trova a Bologna: "€œCosa penserà  di noi mentre passiamo per quella via? Io ho sempre paura che ci giudichi"€ dice Vito-narratore.

Scheda spettacolo

Informazioni
biglietto unico "‚€ 10, prevendita Centro Culturale Altinate/San Gaetano
tel. 342 1486878

Irreparabili 2011 "Santi"

Irreparabili 2011 "Santi"

Appuntamenti inseriti nella Stagione 2011 di "Irreparabili. Rassegna di teatro, Musica e Danza".

SANTI
con Teatrocontinuo - Abracalam (PD).
Rilettura delle figure più popolari dei santi cattolici: "€œI santi non sono delle persone che non hanno mai commesso errori o peccati, ma delle persone capaci di ravvedersi e pentirsi"€ (Benedetto XVI)

L'evento è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Irreparabili 2011. Rassegna di teatro, musica e danza.

Padova per il 150°. Concerto dei Solisti Veneti

Padova per il 150°. Concerto dei Solisti Veneti

Concerto nell'ambito dei festeggiamenti che il Comune di Padova dedica al 150° anniversario dell'€™Unità  d"€™Italia .

I SOLISTI VENETI diretti dal M° Claudio Scimone
Dalle scuole storiche all'Unità  d'Italia


Una grande celebrazione in musica della più importante ricorrenza nazionale di quest"€™anno: i 150° anniversario dell'Unità  d'Italia. Il programma del prossimo 17 aprile non si limita a riproporre alcune importanti e spesso inedite pagine musicali ma traccia un percorso storico di maggior respiro e ampiezza, sottolineando in musica una sorta di unità  italiana precedente a quella politica: la sua unità  artistica.
Le tre grandi scuole del 1800 (Venezia, Roma e Napoli) verranno rappresentate dai più grandi compositori: Antonio Vivaldi con il suo celebre "Concerto in mi maggiore op. 8 n. 1 "€œLa Primavera"€ per la scuola veneziana, Domenico Cimarosa con l"€™orami quasi romantico "Concerto in do minore per oboe e archi" per la scuola napoletana, Arcangelo Corelli, grande principe della scuola strumentale romana, con la mirabile "€œFuga Perfetta"€. Un excursus panoramico attraverso l"€™Italia preottocentesca che sfocerà  poi nell'€™immortale mondo degli operisti che tanto hanno celebrato in musica l"€™orgoglio italiano: da Rossini a Puccini, a Mercadante fino ad arrivare al leggendario cantore ottocentesco dell'€™orgoglio italiano: Giuseppe Verdi.

Programma
Antonio Vivaldi - dall'€™Opera Terza L"€™Estro Armonico; Concerto n. 10 in si minore per quattro violini, violoncello e archi
Nicola Antonio Porpora - Concerto in sol maggiore per violoncello e archi
Arcangelo Corelli - Fuga perfetta di Gallario Riccoleno (anagramma del nome di Arcangelo Corelli)
Gioachino Rossini - Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi
Giacomo Puccini - Crisantemi (Elegia per la morte di Amedeo di Savoia - 1890)
Saverio Mercadante - Garibaldi - Sinfonia sull"€™Inno di Garibaldi ("€œdedicata all'€™Italia"€)
Antonio Pasculli - Simpatici ricordi della Traviata per oboe e archi

Informazioni
tel. 049 666128 - info@solistiveneti.it - www.solistiveneti.it

Titino Carrara e Maurizio Camardi

Titino Carrara e Maurizio Camardi

La terra della mia anima

Storia di contrabbando e rapine, amicizie e amori, tradimenti e passioni politiche come in una sequenza da film di avventura. Dura: perché la vita del criminale è dura. Divertente perché Beniamino Rossini è uomo di estro e coraggio che dalla passione trae il gusto e l'arte di inventare la vita. Commovente perché la vita non sempre mantiene ciò promette. Dalla Milano liberata del dopoguerra, attraverso le montagne, con la bricolla in spalla al confine con la Svizzera: la figura di Beniamino Rossini, gentiluomo di malavita, esce dalle pagine noir dello scrittore e sceneggiatore padovano Massimo Carlotto per approdare a Padova, sul palcoscenico del Piccolo Teatro Tom Benetollo con "LA TERRA DELLA MIA ANIMA".
Titino Carrara e il sax di Maurizio Camardi ripercorrono le vicende e le atmosfere di un fuorilegge d"€™altri tempi, diventato uno dei protagonisti dei romanzi che Carlotto
 

Evento inserito in UNIVERSI DIVERSI-Sacrearmonie

TITINO CARRARA E MAURIZIO CAMARDI
La terra della mia anima di Massimo Carlotto
riduzione di Laura Curino e Titino Carrara
musiche di Maurizio Camardi
con Titino Carrara (voce recitante) e
Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, elettronica)
regia di Laura Curino

Dopo Strada Carrara, storia di un bambino figlio di attori nomadi, Titino Carrara è di nuovo in scena, sotto la direzione di Laura Curino con le musiche di Maurizio Camardi, per raccontare un"€™altra storia di vita vera dal sapore avventuroso: la storia romantica e commovente di Beniamino Rossini gentiluomo di malavita: il carissimo amico che Massimo Carlotto aveva già  trasformato in uno dei protagonisti della serie l"€™Alligatore.
Dalla Milano liberata del dopoguerra, attraverso montagne, bricolla in spalla sul confine con la Svizzera; a bordo di un "€˜Maiale"€™ della Regia Marina trainando sotto le acque gelide del lago di Lugano 8.000 pacchetti di sigarette a viaggio. Aerei, elicotteri e poi in mare: dal Libano a Malta, da Venezia alla Spagna alla Croazia.
Storia di contrabbando e rapine, amicizie e amori, tradimenti e passioni politiche come in una sequenza da film di avventura. Divertente perché Beniamino Rossini è uomo di estro e coraggio che dalla passione trae il gusto e l"€™arte di inventare la vita.
Un personaggio letterario, dunque, ma non solo: pochi sanno che Beniamino Rossini esistette veramente. "LA TERRA DELLA MIA ANIMA" è infatti il racconto autobiografico che Carlotto, divenutone amico, raccolse dalle testimonianze di Rossini.

L'evento fa parte di "SACRE ARMONIE", Rassegna inserita nel più ampio contenitore primaverile UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Informazioni
Biglietto unico: "‚€ 10.00
Prevendite presso: Centro Culturale Altinate/San Gaetano (Tel. 342 1486878); Scuola di Musica Gershwin - via Tonzig, 9 (tel 342 1486878)
per acquisto online scrivere a marketing@spaziogershwin.org

Settore Attività  Culturali
Tel 049 8204547 - Fax 049 8204503
E-mail infocultura@comune.padova.it
Sito: http://padovacultura.padovanet.it

Scuola di Musica Gershwin
Tel 342 1486878 - Fax 049/7929412
E-mail: info@spaziogershwin.org
Sito: http://www.spaziogershwin.org/

Contrappunti 2010-2011 "Fiore del nulla"

Contrappunti 2010-2011 "Fiore del nulla"

Appuntamento inserito nella Rassegna di Teatro "Contrappunti 2010-2011".

FIORE DEL NULLA
Viaggio sentimentale nei paesaggi di Diego Valeri


ideazione: Fernando Marchiori
voci: Pierangela Allegro, Michele Sambin
musica in scena: Michele Sambin
pittura digitale in scena: Michele Sambin & Alessandro Martinello

L"€™omaggio a Diego Valeri, realizzato per il festival che si è svolto nella città  natale del poeta, raccoglie i versi più rappresentativi della sensibilità  valeriana per la natura e il paesaggio, tra acque, piante, animali ed esseri umani in ascolto. Un"€™escursione musicale e pittorica nei caratteristici ritmi e motivi del poeta di Piove, tra le campagne della Saccisica e la laguna di Venezia. Con la coinvolgente tecnica della pittura digitale, in scena si disegna e colora lo spazio teatrale, mentre la musica e le parole di Valeri si alzano in un vero play concert. Un incontro da non perdere tra una voce alta e appartata della letteratura del Novecento e un"€™esperienza di arte scenica tra le più originali del teatro contemporaneo. Dopo l"€™omaggio a Luigi Monteleone racchiuso nello spettacolo Al Mattonificio, Pierangela Allegro e Michele Sambin incontrano la parola poetica di Diego Valeri attraverso la composizione di testi diversi, la cui scelta è a cura del critico teatrale Fernando Marchiori.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Contrappunti 2010-2011

Concerto del Quartetto di flauti Berthomieu

Concerto del Quartetto di flauti Berthomieu

Primo appuntamento dell'edizione 2011 della Rassegna Musicale "Città  di Padova", curata dall'Associazione I Musici Patavini.

QUARTETTO DI FLAUTI BERTHOMIEU
Fabio Bacelle
Stefania Soave
Chiara Semino
Antonio Vivian

Il Quartetto nasce da elementi che riuniscono vasta esperienza e professionalità  acquisite in campo flautistico da decenni e che inoltre si dedicano con entusiasmo all´insegnamento del flauto nei Conservatori di Cagliari, Vicenza, Mantova, Trieste. La matrice comune degli studi flautistici compiuti con maestri di grande spessore fanno sì che l´affiatamento e l´intesa del gruppo siano notevoli, come attestano i vasti consensi di pubblico ad ogni esibizione. Sono numerosi i riconoscimenti e i premi ottenuti anche singolarmente dai quattro flautisti, oltre alle collaborazioni come prime parti in orchestre sinfoniche (Treviso, Vicenza, Orchestra delle Venezie, ) e nella Civica Orchestra di Fiati di Padova, con decenni di esibizioni, incisioni discografiche e premiazioni ad importanti concorsi. Il Quartetto si è esibito durante il Festival "Note in Rifugio 2003", durante le Stagioni padovane di Interensemble 2004 e 2005, per "Mantova Estate", Musica a Palazzo Te (2004), per il Festival "Note e parole in rifugio 2006", Incontri nelle Alpi Orientali.

Il concerto è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Informazioni
Ingresso unico "‚€ 4.
Biglietti un"€™ora prima dell'€™inizio del concerto.
Infotel 049.8808483; cell. 327.6971855.

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