Il club dei suicidi

Il club dei suicidi

Spettacolo a cura della Compagnia Lorenzo da Ponte

Spettacolo a cura della Compagnia Lorenzo da Ponte
Scritto e diretto da Francesca Zava
con: Filippo Fossa, Irene Casagrande, Cristiano Cardin, Sonia De Boni, Edoardo Fainello, Silvio Pasqualetto, Alessandro Tonon, Enrico Dota

Sul tetto di un grattacielo, sette sconosciuti si incontrano per caso accomunati da un obiettivo: il suicidio. Comincia così un fitto intreccio di relazioni, conflitti, alleanze ed inusuali relazioni, apparentemente dettate dal desiderio di buttarsi per primi, almeno fino al momento in cui i protagonisti si trovano con le “spalle al muro”.
Il titolo è il preludio di una commedia divertente e brillante, che all’apparenza può sembrare molto semplice, ma nel corso della storia, man mano che emergono i tratti distintivi dei protagonisti ed i meccanismi umani che la compongono, si scopre la profondità e la fragilità della natura umana, espressa nella sua essenza senza troppi fronzoli. Sono personaggi senza nome senza storia che sorreggono la propria vita su convinzioni apparentemente sciocche e bizzarre, sono maschere che ognuno di noi potrebbe indossare.
Siamo noi.
La domanda è d’obbligo: può una situazione apparentemente leggera affrontare problematiche comuni a tutti, pensieri che sono nascosti sotto la facile ironia che si mostra? E chi sarà colui che si accaparrerà il diritto di andare per primo?

Informazioni

tel. 04381620016 - 04381620028
www.accademiadaponte.it - direzione@accademiadaponte.it
 

"ViviAmo" Villa Breda

"ViviAmo" Villa Breda

Giornata di apertura straordinaria della Villa

All'€™ingresso del Comune di Padova, oltrepassato il ponte sul Brenta, nella frazione, appunto chiamata Ponte di Brenta, si intravvede sulla destra una maestosa villa, che sembra solo velatamente suggerire i fasti di un lontano passato.
E' Villa Breda e pochi sanno che tanta parte della gloriosa storia della città  e dello sviluppo economico dell'€™Italia dell'€™Ottocento sono stati costruiti in questo luogo. Ben pochi sanno dello straordinario valore ambientale e paesaggistico di questo luogo, oggetto purtroppo di un progressivo decadimento.
Salvare un patrimonio di tutti: questo l'ambizioso progetto che ha l'Associazione Vivi-Amo Villa Breda. Un patrimonio e la memoria di Vincenzo Stefano Breda, che fu una delle figure più importanti della seconda metà  dell'€™Ottocento, poichè fu uomo politico e pioniere dell'€™industria italiana e rappresentò una significativa forza di sviluppo sia per Padova, la sua città , sia per la nuova Italia, che si stava formando. Tutti aspetti che portano a valorizzare la sua figura nell'€™ambito delle varie iniziative culturali promosse dal Comune di Padova.

Dal 10 al 18 maggio 2014 la Comunità di Ponte di Brenta festeggia i 100 anni della Scuola Elementare Tommaseo. Sarà una preziosa occasione per riscoprire anche un frammento della nostra storia che passa attraverso la storica "Villa Breda" e la memoria di Vincenzo Stefano Breda, che fu una delle figure più importanti della seconda metà dell'Ottocento.
Il programma si aprirà il 13 aprile con la "Giornata dei soci e dei simpatizzanti" dell'Associazione ViviAmo Villa Breda, che da alcuni anni si è presa a cuore la salvaguardia e la valorizzazione del sito storico ed ambientale di Villa Breda. A partire dalle 11.00 la Villa sarà aperta a tutti con le seguenti modalità
- ore 11.00 Assemblea annuale associazione ViviAmo Villa Breda
- ore 12.30 Pic-nic in Villa
- ore 14.30 Visite guidare alla villa
- ore 16.00 Conferenza Video Storia della Società Veneta fondata da V.S. Breda (a cura dell'arch. Maurizio Marzola)
A seguire la presentazione del libro "A tutto Vapore" di G. Chiericato

Informazioni
Ingresso libero
Cell. 338 1446946
associazione.viviamovillabreda@gmal.com
www.viviamovillabreda.it

Spring awakening

Spring awakening

Stagione di Prosa 2013-2014 del Teatro Verdi

Spettacolo inserito nel cartellone della Stagione di Prosa 2013-2014 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Verdi di Padova.

Todomomodo Music All
presenta

SPRING AWAKENING
tratto dall'opera "Risveglio di Primavera" di Frank Wedekind
autore Steven Sater
musiche Duncan Sheik
Con: Flavio Gismondi, Federico Marignetti, Arianna Battilana, Tania Tuccinardi, Gianluca Ferrato, Francesca Gamba, Paola Fareri, Vincenzo Leone, David Marzi, Chiara Marchetti, Andrea Simonetti, Renzo Guddemi, Albachiara Porcelli

Mamma, perché non mi hai detto tutto?

Opera prima del grande drammaturgo tedesco Frank Wedekind, Risveglio di primavera è un lavoro travolgente, dionisiaco, forte senza mezzi termini e per alcuni tuttora “irrappresentabile”.
Un Wedekind ventisettenne racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi nel pieno del loro “risveglio” in un’epoca e in una società che li isolano, li reprimono e negano loro ogni spontaneità, dal gioco alla sessualità. Wedekind inscena tutto questo ancora prima di chiunque altro e crea un labirinto di genitori ciechi, scuole mute e collegi sordi, in cui i piccoli protagonisti sembrano destinati a tacere, o peggio a soccombere.

Scarica il Cartellone della Stagione 2013-2014.

Biglietteria
Biglietti e informazioni: QUI

Teatro Verdi - Teatro Stabile del Veneto
via dei Livello, 32 - 35139 Padova
telefono 049 8777011 - biglietteria 049 87770213
fax 049 8763751
info@teatrostabileveneto.it
www.teatrostabileveneto.it

Il regno di golosonia

Il regno di golosonia

Premio LiNUTILE del Teatro 2013

Quarto e ultimo spettacolo in cartellone della rassegna teatrale dedicata ai bambini del Premio “LiNUTILE del Teatro” che quest’anno ha avuto come protagonista il CIBO.
IL REGNO DI GOLOSONIA
Compagnia Teatrino Teatrò

Una notte, nel favoloso regno di Golosonia, dove ogni edificio è costruito con le più fantasiose delizie, approdano due maghi scapestrati, Ciarla e Tano. I due capitano in un momento piuttosto critico: la principessa Golosina, furiosa per la perdita del cuoco di corte, ha imposto il digiuno in tutto il regno, finché non si trovi qualcuno capace di cucinare tutte le golosità cui era abituata. I due maghi diverranno la chiave della risoluzione di un lungo conflitto: quello che oppone Golosonia al salutare regno di Verdulandia.
Uno spettacolo colorato e ricco di colpi di scena che sfrutta il linguaggio della commedia dell’arte (con i suoi canovacci farseschi e rocamboleschi) sapientemente mescolato al teatro sperimentale contemporaneo (grazie alle suggestioni create dall’uso dello spazio e dell’oggetto teatrale) per raccontare ai bambini che esistono tanti modi diversi di nutrirsi in modo corretto e, perché no, divertente.
Pur essendo caratterizzato da una comicità esilarante, lo spettacolo affronta in realtà importanti tematiche pedagogiche, per le quali ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, e dell’associazione onlus Telefono Azzurrorosa, realtà impegnata attivamente nella tutela dei diritti dei bambini; ha inoltre attivato una collaborazione tra la compagnia e l'associazione onlus Actionaid per sostenere un programma educativo contro lo spreco alimentare rivolto a tutti i bambini.

Nei diversi pomeriggi di spettacolo, ospitati presso il Teatro de LiNUTILE in Via Agordat 5 a Padova, sarà il giovane pubblico a votare lo spettacolo vincitore; oltre al consueto Premio “Elefante di gomma” realizzato dalla designer padovana Ummagumma (Fausta Zambelli), la compagnia vincitrice riceverà un premio in denaro di euro 1.500,00.

I prossimi appuntamenti:

Sabato 12 aprile, dalle 16.00 alle 21.30: cerimonia di Premiazione degli spettacoli vincitori con grande festa finale dedicata al cibo, presso il Teatro de LiNUTILE.

Informazioni

Teatro de LiNUTILE
Via Agordat, 5 (Padova)
Tel. 049/2022907
info@teatrodelinutile.com
www.teatrodelinutile.com

Vittoria Aganoor

Vittoria Aganoor

Una “Leggenda” dall’Oriente alla Belle Epoque

VITTORIA AGANOOR
Una “Leggenda” dall’Oriente alla Belle Epoque
di Carlo Bertinelli
Con: Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli

Nel presente, ambientato in un caffè di Venezia, un cameriere racconta la leggenda di una casa dove “due che si amarono vollero morirvi insieme”.
La “leggenda” si intreccia con la vita di Vittoria Aganoor, che proprio a Venezia aveva intenzione di acquistare la “casa degli innamorati” (Venezia, marzo 1895) e in una lettera recentemente ritrovata, dove la casa è finemente disegnata, esalta la bellezza della morte insieme per amore.
Il mistero dell’ultima tragedia romantica della Belle Epoque – che ha sullo sfondo l’Italia dall’Unità d’Italia alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra (1855-1910) – scorre parallelamente alla vita di Vittoria e Guido, alle vicende della sua famiglia, all’amore per la natura, che si tramuta in versi e poesia (“Leggenda eterna”, 1900; “Nuove liriche” 1908).
Vittoria Aganoor è una donna misteriosa e affascinante, di origine armena, nata a Padova, ma vissuta a Venezia, Napoli, Basalghelle (TV) e infine, dopo il matrimonio con il deputato Guido Pompilj, a Perugia e sulle rive umbre del lago Trasimeno.
La regia di questo spettacolo è articolata in quadri, che si spostano dalla vita della poetessa ambientata in un passato lontano e i quadri di un presente nel quale inizia il racconto.
Se il racconto contemporaneo prende il via dalla “leggenda” della casa degli innamorati (che vollero morirvi insieme), il passato comincia mettendo in parallelo le vite dei due coniugi. Vittoria Aganoor viene ritratta all’apice della propria fama, mentre tiene una conferenza al Collegio Romano, alla presenza della Regina Margherita e di molte sue ammiratrici. Guido Pompilj, il marito, viene invece fissato nell’apice
della disperazione, dopo la perdita di una donna tanto empatica, senza la quale realizza di non poter vivere. L’ultima tragedia romantica della Belle Epoque (il suicidio dell’Onorevole sul capezzale della moglie), viene gradualmente svelata come un giallo e i flashback nei quadri che delineano la vita della poetessa, sono preceduti dalla cronaca di quella terribile notte.
La suspance, non impedisce però ai quadri di essere leggeri, di tratteggiare momenti teneri, malinconici, divertenti o focosi, scivolando gradualmente dalla giovinezza alla maturità di Vittoria Aganoor. Nei quadri moderni la ragazza e il cameriere si incontrano sistematicamente una volta  la settimana: la giovane si concede un bicchier di vino seduta al tavolino del solito bar, mentre l’estate lascia dolcemente posto all’inizio dell’autunno. Di settimana in settimana è un susseguirsi di variazioni metereologiche, che influiscono sullo stato d’animo della ragazza: “sente il tempo” come lo sentiva la poetessa, con una sensibilità che le consentiva di descrivere in versi le sfumature della natura.
Su questa affinità artistica, su questa sensibilità comune alla poetessa del passato e alla giovane artista di oggi, si strutturano i brevi dialoghi tra la ragazza e il cameriere. Per raccontare questa storia,
la regia si avvale di foto originali di fine Ottocento, alternate a didascalie che collocani i vari luoghi e gli anni in cui si sposta la vicenda. Il tutto è montato con una tecnica di “multivisione” mescolata a voci fuori campo, musiche e suoni. 

Informazioni
Teatro Ortaet
Cell. 393 9909412
www.teatrortaet.it - info@teatrortaet.it
 

ImmaginAfrica 2014

ImmaginAfrica 2014

La memoria, la storia, i diritti civili

ImmaginAfrica è un progetto, realizzato dal Dipartimento di Storia dell'Università  di Padova, che intende promuovere le diverse culture africane ed offrire gli strumenti per lo sviluppo del dialogo interculturale.
Attraverso ImmaginAfrica vengono organizzate rassegne cinematografiche, esposizioni d"€™arte, convegni e dibattiti pubblici, percorsi di formazione ed attività  conviviali in collaborazione con le associazioni e le comunità  di immigrati ed in sinergia con le Istituzioni pubbliche.

Programma
11 e 12 aprile, dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Due incontri con il regista Fred Kuwornu sul tema della didattica della storia in chiave interculturale e sul tema dei diritti civili. 
Gli incontri previsti saranno così sviluppati:

Venerdì 11 aprile, ore 16:00, presso la Sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta 20, quartiere 4 Sud-Est, Padova: proiezione di Inside Buffalo, e incontro di approfondimento con Fred Kuwornu e con la professoressa Anna Scacchi (Università di Padova), docente di Letteratura anglo-americana, studiosa della letteratura della diaspora africana nei Caraibi e negli Stati Uniti.

Sabato 12 aprile, ore 16:00, presso l'Aula Magna-DISSGeA, Via del Vescovado 30, Padova: proiezione del documentario 18 Ius Soli. Il diritto di essere italiani e incontro con Fred Kuwornu e con l’avvocato Marco Paggi (docente del Master in Studi Interculturali) sulla costruzione di campagne di impegno civico e sul tema dei diritti civili.

Informazioni
Ingresso libero
www.immaginafrica.storia.unipd.it
Tel. 049 8274080

Eugenio Curiel. Il lungo viaggio contro il fascismo

Eugenio Curiel. Il lungo viaggio contro il fascismo

Presentazione libro

Presentazione libro:

EUGENIO CURIEL. Il lungo viaggio contro il fascismo (Ed. Odradek)
di Gianni Fresu
Prefazione: Carlo Smuraglia
Intervengono: Andrea Colasio, Gadi Luzzatto Voghera, Gabriella Platani
In collaborazione con la Comunità Ebraica di Padova

Il libro ricostruisce la biografia di Curiel, leader del Fronte della gioventù e direttore de “l’Unità” clandestina, morto senza aver ancora compiuto 33 anni, lasciando un patrimonio di riflessioni, analisi, proposte ed esperienze politiche, utili per comprendere le origini della nostra democrazia repubblicana.
Sebbene sia alla base della nostra Costituzione repubblicana, poche altre esperienze storiche sono state oggetto di contesa come la lotta partigiana tra il 1943 e il 1945. Già all’indomani della ritrovata democrazia si moltiplicarono i tentativi volti a ridimensionare la funzione della Resistenza nella storia della liberazione nazionale e il peso specifico della sua componente maggioritaria tra le pieghe delle rimozioni forzate, o di affrettate esigenze di riscrivere la storia, sono rimaste esperienze collettive e singole personalità di un certo rilievo ma destinate all’oblio della memoria. Fra esse il giovane intellettuale triestino Eugenio Curiel, una figura poliedrica, per interessi e propensioni intellettuali, che immolò la sua stessa esistenza alla causa della liberazione, come tanti della sua generazione. Morto senza aver ancora compiuto 33 anni, ha lasciato un patrimonio di riflessioni, analisi, proposte ed esperienze politiche concrete, degne di maggior attenzione per comprendere meglio le origini della nostra democrazia repubblicana e il travaglio umano che la generò. Eugenio Curiel si formò e raggiunse l’età adulta negli anni di massima espansione del regime di Mussolini, una fase comunque attraversata da un clima crescente d’inquietudine tra un numero sempre maggiore di giovani, educati nella dottrina del fascismo, ma profondamente insoddisfatti delle sue realizzazioni concrete. Fu interprete e ispiratore della "generazione degli anni difficili", assolvendo un ruolo di cerniera tra le esigenze di quei giovani con quelle dei vecchi protagonisti dell’antifascismo.

Informazioni
Settore Attività Culturali
Tel. 049 8204529
donolatol@comune.padova.it
 

Bruny Sartori

Bruny Sartori

Il tempo tattile

Mostra personale a cura di Bruny Sartori e Resy Amaglio
L'esposizione segna il ritorno a Padova di Bruny Sartori, dopo una lunga assenza. La sua ultima esposizione in città, infatti, si svolse oltre trent'anni fa in una location di prestigio (il Caffè Pedrocchi).

Bruny Sartori nasce in una zona classica della ceramica in Italia – nel triangolo magico Bassano del Grappa, Vicenza, Padova –, dove impara in botteghe locali il mestiere della terracotta e le tecniche grafiche. Ben presto si libera dal passato per approdare in un discorso artistico maturo, stimolato dal cenacolo culturale del Gruppo Arti e Lettere di Cittadella (Padova) intorno al poeta Bino Rebellato, del quale Sartori diventa socio nel 1975. Poesia, letteratura e musica rimangono fino ad oggi la spinta maggiore dello scultore che ama mettere la passione per l’acquaforte e la puntasecca al servizio della parola, mentre le sue sculture paiono uscire dalla terra, creature in stretto rapporto con la materia primaria.
Le sue opere trovano immediata risposta già nel 1984 con una borsa di studio della Fondazione Bevilacqua la Masa, l’acquisto di un’opera per il Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia, e la Medaglia d’Oro del 43° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza nel 1985. Seguono mostre, accompagnate da pubblicazioni con frammenti testuali di Ezra Pound, Friedrich Nietzsche, Emily Dickinson, Paul Eluard, Jean Genet, Giacomo Leopardi, Andrea Zanzotto. Citazioni e parole, si amalgamano con le opere di Sartori in una ricerca comune della origine della creazione, dello spazio e del vuoto in un eterno dialogo.
Nella grafica si incontrano luce e ombra, bianco e nero – tra cielo e inferno (detto metaforicamente), stretta tratteggiatura e macchie vuote. Forme non proprio identificabili, che rappresentano sogni, associazioni, vaghe impressioni, angustia e apertura nel groviglio del suo linguaggio informel-gestuale.
Si potrebbe forse dire, che nella scultura-ceramica succede qualcosa molto simile: corpi organici di incerta apparizione, figure e nello stesso tempo forme astratte si spingono nello spazio e rivendicano presenza e significato simbolico. Sembrano testimonianze della genesi, manifestazioni di metamorfosi della sostanza terrestre, come se si fosse fermato il tempo e la materia solidificata. Così la scultura diventa espressione di una memoria collettiva, di un’esperienza fondamentale e basilare.

Informazioni
Tel. 049 8205557 - 8205095
relazioni.esterne@comune.padova.it

OPV e Nicholas Collon, direttore

OPV e Nicholas Collon, direttore

OPV - 48° Stagione Concertistica 2013-2014

Concerto inserito nella "48° Stagione Concertistica 2013-2014".

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Nicholas Collon, Direttore
Luca Lucchetta, clarinetto

Programma

Thomas Adès - Three Studies from Couperin
Maurice Ravel - Le Tombeau de Couperin
Ferruccio Busoni - Concertino op. 48 per clarinetto e orchestra
Igor Stravinskij - Danses Concertantes


Nicholas Collon sta guadagnando una reputazione invidiabile come interprete in una gamma eccezionalmente ampia di generi musicali. Come fondatore principale dell’Orchestra Aurora, ha promosso una programmazione che integra un repertorio impegnativo del XX e XXI secolo con capolavori del periodo classico e romantico. Con Aurora ha vinto il premio “Miglior Ensemble” (2011) ai Royal Society Awards Philarmonic.
Oltre al suo lavoro con Aurora, è sempre più richiesto come direttore ospite nel Regno Unito e all’estero.

Informazioni
Orchestra di Padova e del Veneto
Via Marsilio da Padova, 19
35139 PADOVA - Italia
tel. + 39 049 656848 - 656626
fax + 39 049 657130
info@opvorchestra.it
Programmi e informazioni dettagliati sono disponibili su www.opvorchestra.it

Duo violino-clavicembalo F.Fernandez e B.Alard

Duo violino-clavicembalo F.Fernandez e B.Alard

57a Stagione concertistica degli Amici della Musica di Padova

FRANCOIS FERNANDEZ, violino
BENJAMIN ALARD, clavicembalo

Programma

Dario Castello - Sonata I; Sonata II
Girolamo Frescobaldi - Toccata I (Toccate, II libro) per clavicembalo; Aria detta Balletto (Toccate, II libro) per clavicembalo
Francesco Maria Veracini - Sonata Accademica XII op. 2
Heinrich Franz Biber - Passacaglia per violino solo
Georg Friedrich Haendel - Sonata op. 1 n. 3
Johann Sebastian Bach - Sonata n. 3 BWV 1016

Due affermati solisti francesi, di diverse generazioni (Fernandez del 1960, Alard del 1985) ma entrambi legati a S. Kuijken e a La Petite Bande. F. Fernandez insegna oggi violino barocco al Conservatorio Nazionale di Parigi e B. Alard (I Premio al Concorso di Bruges nel 2004) è uno dei più interessanti clavicembalisti e organisti della sua generazione. Ricca la loro discografia individuale: assieme hanno inciso le 6 Sonate per violino e clavicembalo (Flora 2012) di J.S.Bach, con la terza delle quali si chiude il percorso storico dedicato alla sonata per violino che il programma ci offre.

Per ulteriori informazioni si rinvia a Amici della Musica di Padova. 57a Stagione concertistica 2013-2014

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