Premio letterario Galileo 2009
Premio letterario Galileo 2009
I vincitori
Con il libro Energia per l'astronave terra ed. Zanichelli, Vincenzo Balzani tra i maggiori esperti di nanotecnologie in Italia, e Nicola Armaroli, studioso di Fotochimica e fotofisica del Cnr di Bologna hanno vinto la terza edizione del premio.Sono state 108 quest'anno le classi di IV superiore che hanno voluto partecipare al giudizio finale: più di 500 studenti coinvolti nella scelta del vincitore.
1. Nicola Armaroli - Vincenzo Balzani
Energia per l'astronave terra
Ed.Zanichelli 2008
2. Ian Stewart
L'eleganza della verità .Storia della simmetria
Ed. Einaudi 2008
3. Valentino Braitenberg
L'immagine del mondo nella testa
Adelphi 2008
4. Anna Maria Lombardi
Keplero
Codice Edizioni 2008
5. Angelo Guerraggio - Gianni Paoloni
Vito Volterra
Franco Muzzio 2008
verbale finale
Tutte le informazioni sull'edizione 2009 del Premio.
Premio Letterario Galileo 2009
Premio Letterario Galileo 2009
La cinquina finalista
Il 17 gennaio 2009 presso la Sala Paladin, Palazzo Moroni, la Giuria Scientifica presieduta dall'astrofisica Margherita Hack ha selezionato la cinquina delle opere finaliste che saranno votate dalla Giuria popolare formata dagli studenti di 108 scuole italiane (una per ogni provincia).
Il premio all'opera vincitrice del concorso sarà consegnato a Padova, Palazzo della Ragione, il prossimo 7 maggio, ore 16.30 durante una cerimonia ufficiale alla presenza di una giuria popolare di studenti appartenenti agli istituti superiori di ogni provincia d'Italia.
Opere selezionate
Nicola Armaroli - Vincenzo Balzani "Energia per l'astronave terra"- Zanichelli , 2008
Anna Maria Lombardi "Keplero" - Codice Edizioni, 2008
Ian Stewart "L'eleganza della verità . Storia della simmetria"- Einaudi 2008
Valentino Braitenberg "L'immagine del mondo nella testa" - Adelphi, 2008
Angelo Guerraggio - Gianni Paoloni "Vito Volterra" - Franco Muzzio, 2008
400 anni dopo le prime osservazioni al telescopio del grande Galileo Galilei, il mondo si prepara a celebrare le conquiste di una delle scienze più antiche, alta espressione dell'intelletto umano: l'astronomia.
Galileo e Padova: uno splendio connubio per il giusto tributo all'attività di uno dei più grandi scienziati della storia dell'umanità . Ecco perchè l'edizione 2009 del "Premio Letterario Galileo" sarà davvero "speciale". Speciale perchè mai come in questi tempi l'interesse del pubblico e dei media per l'astronomia è stato così spiccato; speciale perchè il premio vuole essere principalmente uno strumento per avvicinare la gente, e soprattutto i giovani, al pensiero e al sapere scientifico come strumento di crescita culturale e civile della società , presupposto essenziale per un agire consapevole, libero da ipocrisie e pregiudizi.
Per l'edizione 2009 a presiedere la prestigiosa Giuria Scientifica del Premio Galileo - della quale fanno parte studiosi di diversi ambiti, giornalisti e letterati - sarà un"altra grande protagonista italiana della ricerca scientifica: la prof.ssa Margherita Hack
Dopo la selezione della cinquina finalista da parte della giuria di specialisti a decidere il libro vincitore sarà comunque, anche quest"anno, una giuria popolare formata da oltre 2000 ragazzi appartenenti alle classi quarte delle scuole superiori di secondo grado, rappresentative di tutte le Province italiane.
Regolamento
Scheda di votazione riservata alle scuole che fanno parte della Giuria popolare del Premio Galileo.
Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è promosso dalla Città di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo - in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Ministero della Pubblica Istruzio; Università degli Studi di Padova; Regione Veneto; Provincia di Padova; ANCI; UPI; Turismo Padova; Terme Euganee; e con il patrocinio di Fondazione Il Campiello; Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti in Padova.
Parallellamente allo svolgimento del Premio è allestita a Padova anche un'importante mostra: "Il Futuro di Galileo".
Eventi collaterali
6 maggio 2009 pre 18.00
Palazzo della Ragione
MARGHERITA HACK incontra gli studenti
"Pianeti extrasolari e probabilità di vita extraterrestre"
6 maggiore 2009 ore 21.00
Palazzo della Ragione
GALILEO GALILEI
Drammatizzazione del testo di Nicolò Dallaporta
Regia di Gaetano Rampin
info: +39 049 8205626
Atmosfere 1978 - 1981 Energie e Silenzi di Gianni Turin
Atmosfere 1978 - 1981 Energie e Silenzi di Gianni Turin
Con questa mostra in tre sedi, oltre Padova, Monselice e Rovigo, l"artista, che insegna all'Accademia di Belle Arti di Bologna, presenta un"antologica della propria produzione grafica e pittorica a partire dalla fine degli anni Settanta.
Nel percorso si incontrano i temi che lo hanno attratto e talvolta ossessionato, dalla violenza che ha funestato gli "anni di piombo", alla questione della casa, dell'inquinamento atmosferico, dello sfruttamento dell'uomo sull"uomo. E che si intrecciano indissolubilmente con altre suggestioni culturali: la storia dell'arte, l"architettura, la religiosità . Le immagini indistinte che ci vengono proposte sembrano così dei lontani ricordi che paiono giungere a noi attraverso lontananze quasi infinite.
Info
Orario: 10.00 " 13.00 / 15.00 " 19.00
Giorno di chiusura : lunedì
Ingresso: libero
Info: 049 8204529
Le altre mostre:
30 maggio " 7 giugno 2009
Complesso monumentale di S. Paolo " Monselice
20 giugno " 28 giugno 2009
Pescheria Nuova " Rovigo
Arte Concreta Oggi
Arte Concreta Oggi
Coatanzo, De Santi, Renko, Sgarbossa, Sivini sono i protagonisti di questa mostra che porta l'arte concreta di seconda generazione nella città di Padova luogo fondamentale di sviluppo di tale tendenza sin dagli anni '60.
Info: 0498204562
Orario: da martedì al sabato dalle 10,00 aqlle 20,30 lunedì dalle 13,30 alle 20,30
ingresso libero
Pittura - Alessandro Taglioni
Pittura - Alessandro Taglioni
Pittura come scrittura, aritmetica, dove la tela e il foglio restano essenziali e indispensabili e dove il disegno e il colore inventano la materia attraverso un processo di stratificazione e di tessitura.
Pittura è il titolo di questa nuova mostra che propone gli esiti più recenti del suo lavoro.
Distante dalle correnti postmoderne, dal nichilismo e dal concettuale che hanno improntato tanta produzione del 900 e non solo, il suo progetto è verificare costantemente la lezione degli antichi (si interessa in particolare alla pittura del Quattrocento e Cinquecento umbro e toscano), elaborare, attraverso studi e letture, tecniche tradizionali, cui affianca nuovi media, e rischiare nell'invenzione e nella formalizzazione.
Alessandro Taglioni (1958) ha studiato al Liceo Artistico di Padova, all'Accademia di Venezia con il maestro Emilio Vedova, a Salisburgo con Josè Ciuha. Dall'85 si è trasferito a Milano dove prosegue la formazione artistica e intellettuale, e la ricerca intorno alla pittura e alla grafica. Espone dal 1974 in Italia e all'estero. Ha pubblicato alcuni testi e libri.
Info: +39 049 8204522
Orario: 9:30 - 12:30 / 16:00 - 20:00; lunedì chiuso Lunedì chiuso
Ingresso libero
Mistero e carattere - Viaggio nel Veneto degli Scrittori
Mistero e carattere - Viaggio nel Veneto degli Scrittori
Presentazione dei libri
Dall'Altra parte di Mario Andrea Rigoni (ed.Aragno)
Venezia e le altre Autori vari (ed.il notes magico)
Interverranno:
Raul Bruni, Francesca Visentin, Ruggero Guarini, Mario Andrea Rigoni, Umberto Silva
Info:0498204537
Melchiorre Cesarotti (1730-1808) - Un letterato tra il Veneto e l' Europa
Melchiorre Cesarotti (1730-1808) - Un letterato tra il Veneto e l' Europa
Si continua ancora, in questo inizio di 2009, a parlare di Melchiorre Cesarotti, sempre nell'ambito delle manifestazioni che nel 2008 hanno celebrato il bicentenario dalla sua morte. L"occasione, in questo caso, sarà offerta dall'allestimento della mostra che dal 22 aprile al 10 maggio occuperà , a Padova, l"Oratorio di San Rocco.
Melchiorre Cesarotti (1730-1808): Un letterato tra il Veneto e l'Europa è il titolo dell'evento che prevede l"esposizione di stampe e manoscritti delle opere e dei documenti originali del Cesarotti.
Al di là del richiamo e dell'attenzione di un pubblico sempre più vasto, sulla figura e sull"opera del Cesarotti, la mostra, ed il catalogo che la documenta, segneranno certamente una tappa importante nelle vicende degli studi e delle ricerche, già assai fitte soprattutto nell'ultimo decennio, intorno a un protagonista della cultura italiana ed europea nella delicata transizione fra Sette e Ottocento.
L"evento realizzato sempre dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Melchiorre Cesarotti, (nominato con Decreto del Ministro per i Beni e le Attività culturali del 20 marzo 2008) ha la collaborazione del Comune di Padova ed è organizzata dall'Archivio di Stato, dalla Biblioteca Universitaria di Padova e dalla Biblioteca del Seminario. I documenti, i mss. e le stampe esposte, che nel loro insieme, pur nella necessità di una selezione adeguata agli spazi espositivi, rappresentano il corpus più ampio mai esposto al pubblico e pertinenti a Melchiorre Cesarotti, provengono dai patrimoni documentari e librari, oltre che dell'Archivio di Stato di Padova, della Biblioteca Universitaria di Padova, della Biblioteca del Seminario di Padova, enti tutti rappresentati nel Comitato Nazionale, dell'Archivio Vescovile e della Biblioteca Civica di Padova, della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, della Biblioteca del Museo Civico di Bassano del Grappa (Vicenza), della Biblioteca Nazionale Centrale e della Biblioteca Riccardiana di Firenze.
Non pochi dei pezzi che saranno esposti vengono sistematicamente descritti per la prima volta. La mostra ed il catalogo documentano, in primo luogo, la centralità della figura e dell'opera del Cesarotti, nel contesto della cultura veneta fra la metà del Settecento e il primo decennio del nuovo secolo: con una varietà di interessi, di competenze e di progetti che ne fanno rapidamente (specie dopo l"Ossian del 1763) personaggio di spicco, ben al di là dei confini pur assai ricchi dell'ambito di provenienza (Padova, Venezia e il Veneto), a livello nazionale ed europeo, al centro di una fitta rete di rapporti documentati solo in parte dall'epistolario a stampa.
Traduttore in primis (con una vastissima, e inusuale, gamma di interessi: da Voltaire ai greci, ai latini, all'Ossian e non solo), filosofo del linguaggio, teorico dell'estetica, non sordo alle istanze anche politiche di decenni difficilissimi, segretario competente e interessato dell'Accademia di Padova, letterato e poeta in proprio, il Cesarotti dimostra in tutti questi ambiti spiccati interessi e preferenze, capacità e volontà polemiche, specie nei confronti delle chiusure del classicismo pedantesco, ma anche disponibilità cospicue alla mediazione, secondo equilibri variabili nel tempo, ma sostanzialmente consoni alla fisionomia spiccata di un uomo di lettere in grado di far fronte ai nuovi compiti offerti dal secolo dei lumi e dalle sin drammatiche vicende europee fra l"ultimo scorcio del Settecento e l"avvio del nuovo secolo, attraversando con sostanziale coerenza (nonostante accuse spesso ingenerose di acquiescenza) gli anni del declino della Dominante, la stagione rivoluzionaria, il breve intermezzo austriaco e l"età napoleonica. Di questa varietà di interessi, e di questa costanza, la mostra e il catalogo offrono uno spaccato di singolare evidenza.
I due massimi dell'attività cesarottiana, sul piano non solo dell'impegno personale, ma della messa a frutto delle sue competenze di traduttore, di lettore di buon gusto e di erudito, sono riconoscibili nei lavori, che impegnarono il Cesarotti per decenni, in margine a Ossian e a Omero. La mostra, ed il catalogo, offrono su questi due versanti una documentazione completa: indicativa non solo della mole e della qualità del lavoro cesarottiano, ma anche della maturazione delle intenzioni e dei giudizi in corso d"opera, con ricadute di grande rilievo anche per le vicende della cultura italiana ed europea delle generazioni successive, dal Monti traduttore dell'Iliade alla stagione romantica. Ma non meno interessanti sono i documenti esposti pertinenti alla biografia cesarottiana (spesso primizie che hanno comportato ricerche ad hoc presso l"Archivio di Stato e l"Archivio Vescovile di Padova, come, sul versante delle lettere, fortunate acquisizioni della Biblioteca Universitaria e valorizzazione del patrimonio della Biblioteca Civica sempre di Padova), e, seppur in misura assai limitata rispetto alle possibilità della documentazione disponibile, alla ricezione soprattutto dell'Ossian.
Info:
Oratorio di San Rocco (via Santa Lucia) 22 aprile " 10 maggio 2009
Orario: da martedì a domenica: 9,30-12,30 / 15,30-19,00
Tel. 049 " 8753166
lunedì chiuso
INGRESSO LIBERO
Libri Armeni dei sec. XVII-XIX Biblioteca Universitaria Padova
Libri Armeni dei sec. XVII-XIX Biblioteca Universitaria Padova
In occasione dell'XI Settimana della Cultura la Biblioteca Universitaria di Padova allestisce nella sede di via S. Biagio 7, dal 18 al 30 aprile, la mostra Libri armeni dei secoli XVII-XIX nella Biblioteca Universitaria di Padova, con la collaborazione dell'Associazione Padus-Araxes e il patrocinio del Comune di Padova.
Si conclude così il lungo lavoro di ricognizione e catalogazione del fondo armeno sfociato nello scorso agosto nella pubblicazione del catalogo a stampa a cura di Benedetta Contin grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Si tratta di uno dei fondi più cospicui nel Veneto che documenta per lo più la straordinaria ricchezza culturale della comunità armena nel Veneto e del suo centro spirituale, la Congregazione Mechitarista di San Lazzaro in Venezia. Saranno esposti tra l"altro preziosi testi del Sei e Settecento, veri "incunaboli" della tipografia armena a Venezia come la straordinaria Bibbia illustrata del 1733 e la rara Lettera dell'amicizia e dell'unione (1683) della quale per l"occasione è stata realizzata un"edizione anastatica. La presentazione avrà luogo il giorno 20 aprile alle ore 17 presso la sede della Biblioteca Universitaria con l"intervento di Antonia Arslan, Paolo Bettiolo, Benedetta Contin e Boghos L. Zekiyan.
Il giorno 28 aprile alle ore 17, sempre presso la Biblioteca Universitaria, Aldo Ferrari e Baykar Sivazliyan, presidente dell'Unione degli Armeni d"Italia, parleranno sul tema: Una cultura di frontiera: gli Armeni tra Oriente e Occidente.