Concerto di Natale 2009

Concerto di Natale 2009

I Solisti Veneti del M° Claudio Scimone

Padova, Chiesa degli Eremitani
16 dicembre 2009, ore 21.00

Tradizionale concerto natalizio dei Solisti Veneti diretti dal M° Claudio Scimone, con la partecipazione del soprano Gabriella Costa.

CONCERTO DI NATALE

"I SOLISTI VENETI"
diretti da
CLAUDIO SCIMONE

con la partecipazione di GABRIELLA COSTA, soprano

Programma
Alfonso Maria DE LIGUORI - "€œTu Scendi dalle stelle"€
Baldassarre GALUPPI (1706 - 1785) - Concerto in re maggiore per archi Rossi A.3.1.2
Johann Sebastian BACH (1685 - 1750) - Cantata "€œJauchzet Gott in allen Landen"€ BWV 51 (Dominica quintadecima post Trinitatis et in ogni Tempo) per soprano, tromba e archi
Antonio VIVALDI (1678 - 1741) - dall'Opera Ottava "Il cimento dell'Armonia e dell'Invenzione" ; Concerto n. 4 in fa minore "L"€™Inverno"; Concerto in re maggiore RV 93 per mandolino e archi
Anonimo - "€œAdeste fideles"€
Georg Friedrich HAENDEL (1685 - 1759) (nel 250.mo anniversatio della morte) - Dall'€™Oratorio "€œSamson"€ - "€œLet the bright Seraphim"€ per soprano, tromba e archi
Wolfgang Amadeus MOZART (1756 - 1791) - "€œAlleluja"€ dal Mottetto "€œExsultate, jubilate"€ K 165 per soprano e archi
Johann Nepomuk HUMMEL (1778 - 1837) - Introduzione, tema e variazioni op. 102 per tromba e archi

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Prevendite biglietti
Gabbia (Via Dante 8 - Tel 049/8751166)
Musica Musica (Gall. Altinate 20/22 - Tel. 049/8761545)

I SOLISTI VENETI
P.le Pontecorvo, 4/A "€“ 35100 PADOVA
Tel: (+39) 049/666128
Fax: (+39) 049/8752598
 

Revolutia

Revolutia

20° Anniversario della Rivoluzione in Romania

Ad ogni fine, un inizio

La Romania fu l"€™ultimo paese protagonista di quel cambiamento epocale che attraversò il mondo nel 1989, vent"€™anni fa. La caduta del muro di Berlino e il disfacimento dell'€™impero sovietico hanno chiuso un"€™epoca, hanno cambiato il mondo. Con la caduta (e il barbaro assassinio) del tiranno Nicolae Ceausescu si chiuse il terremoto politico che cambiò il futuro dell'€™Europa dell'€™Est, oggi stabilmente integrata nell'€™Unione Europea.
Quella romena non fu una rivoluzione non-violenta, come in Germania e negli altri paesi dell'€™Est. Fu una guerra civile, con morti e feriti. La cacciata di un dittatore che aveva ridotto un popolo alla fame, bloccando lo sviluppo del suo paese.

Vogliamo raccontarla, dunque, con gli occhi di chi l"€™ha vissuta.
Attraverso gli scatti di fotografi sconosciuti, a volte degli stessi manifestanti o dei soldati. Primissimo esempio di un preistorico "€œcitizen journalism"€. Le immagini provengono dalle raccolte del museo militare di Bucarest e del museo di storia contemporanea Re Ferdinand I.

Questa mostra verrà  poi riproposta dal Comune di Padova nelle scuole della città  e della regione del Veneto. E"€™ un omaggio a un popolo che ha saputo rialzarsi da un periodo buio della propria storia. E che vede a Padova una delle maggiori comunità  presenti in Italia. Dalla città  del Santo uno sguardo alla storia dell'€™est, a vent"€™anni da quell"€™anno in cui riuscimmo ad abbattere un muro.

Info.orario 10-19 - chiuso lunedìì - 25/26 dicembre e 1 gennaio
Tel. 0498204529

Pensieri Preziosi - 5a edizione

Pensieri Preziosi - 5a edizione

La libertat de la Joia. Innovazione, colore ed energia: gioielli dalla Scuola Massana di Barcellona

La quinta edizione di "€œPensieri preziosi"€ presenta, attraverso l'€™opera di sette artisti di rilievo internazionale, la gioielleria contemporanea spagnola sviluppatasi nell'€™ambito della Scuola Massana di Barcellona

Con La libertat de la Joia continua quindi - dopo l'€™importante rassegna "€œGioielli d"€™Autore "€“ Padova e la Scuola dell'€™oro"€ e "€œGioielli Natura"€, la mostra che lo scorso anno ha presentato Dorothea Pràhl e la Scuola Superiore di Halle - un percorso, tutto padovano, volto ad analizzare e far conoscere il gioiello d'€™arte.
Operazione culturale questa, perseguita dall'€™Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, di estrema importanza e di largo respiro, in quanto in Italia non esiste ancora una profonda cultura della contemporaneità  e il gioiello inteso quale espressione artistica è una forma espressiva ancora troppo poco conosciuta e valorizzata.

Prorogata fino al 14 marzo 2010

Tra gli artisti presenti in mostra vi è Manuel Capdevila (1910 "€“ 2006) a cui si deve una nuova concezione di gioiello e la creazione, nel 1959, della sezione di gioielleria, presso la Scuola Massana di Barcellona.

Manuel Capdevila, orafo e pittore, maturato in un ambiente di avanguardia dominato dalle figure di Dalì e di Mirò, segna profondamente le basi di quella che verrà  definita la Scuola di Barcellona, condizionando lo stile, l'€™evoluzione e il linguaggio della gioielleria contemporanea catalana. I suoi gioielli assumono forme surreali, realizzati utilizzando materiali insoliti come legni modellati dall'€™acqua e dal tempo, lacche coloratissime, sassi, pietre conchiglie, ramoscelli e fili cuciti. Un gioiello quindi dalla struttura libera e dalle forme fantasiose, con echi di linguaggi provocatori quali quello dada, surrealista, materico e informale.
Ramon Puig CuyÍ s è l'€™attuale direttore del dipartimento di gioielleria della Scuola di Barcellona. Egli concepisce il gioiello come una vera e propria filosofia di vita, un riflesso del proprio pensiero interiore.
Sensazioni, emozioni, sogni, desiderio di conoscenza e di scoperta si riflettono nei suoi gioielli, strumenti, insieme, di comunicazione ed espressione creativa. Nel corso del tempo la sua opera si sviluppa in vari filoni tematici. Dal viaggio quale percorso di conoscenza e memoria alla natura, agli orizzonti infiniti al mare, al cosmo e all'€™uomo con le sue contraddizioni. Nei suoi lavori, fatti di materiali trovati, si intravvede una sorta di adesione all'€™arte povera o pop con una declinazione, però, del tutto personale e lontana da strategie troppo meditate o razionali.
Gemma Draper presenta gioielli che articolano elementi diversi utilizzando materiali naturali e poveri come il legno, la pietra, il corno, l"€™argilla assimilandoli a smalti e plastiche. Le sue spille-collane, doppie spille o oggetti per la mano escono dalle categorie classiche del manufatto orafo. Artista concettuale segue le emozioni, il suono delle parole, affascinata dal senso del frammento pervenendo ad effetti disorientanti e molto particolari.
I gioielli di Grego GarcÍ­a Tevar sono memoria catturata e riproposta nel tentativo di risvegliare il bambino che esiste in noi. Attraverso la costruzione e l'€™assemblaggio l'€™artista svolge una vera e propria narrazione che vuole provocare emozione, dialogo ed empatia con l"€™osservatore e col fruitore. Il gioiello diventa simbolo del corpo che mostra chi siamo. Carta, silicone, metalli preziosi e non, oggetti raccolti e regalati per creare un linguaggio personale ed unico. Un giocattolo del corpo che suscita memorie antiche, una sensazione quasi magica, dove niente ha lo stesso significato e dove l"€™astratto si rende visibile attraverso la materia.
Xavier Ines Monclàºs usa un linguaggio narrativo che diviene processo della memoria dove immagini del quotidiano, case, oggetti, animali, rappresentano giocosamente un piccolo universo. Toccato da movimenti come Surrealismo, Dada, Pop Art, Costruttivismo, l"€™artista riesce a donarci immagini divertenti, non prive però di una certa malinconia e un chiaro invito alla riflessione. Con materiali quali argento, legno, bronzo, immagini laminate e molto colore invita il pubblico a condividere la sua visione della vita.
Javier Moreno Frà­as è il più giovane degli artisti che espongono. A 26 anni ha già  saputo avviare un percorso di ricerca assolutamente autonomo. Tema conduttore dei suoi lavori è il corpo umano visto come connettore fisico tra noi e l'€™ambiente, patrimonio di unicità  individuale, strumento di affermazione nella società  dell'€™apparenza ma anche di facile obsolescenza. Ad esso si aggiunge il tema del luogo dello svago dove il corpo si esibisce, si consuma e trasforma la propria individualità  in un'€™identità  di massa. Natura e artificio sono riflessi anche dai materiali utilizzati quali plastiche e resine, avorio e/o corallo ricostruiti, falsi ma vero-simili, facilmente accessibili e funzionali.
Per Silvia Walz il principio ispiratore della sua opera è il mondo della natura che osserva nel variare dei suoi aspetti ma anche i luoghi e le emozioni della quotidianità  e delle relazioni tra persone. I suoi gioielli sono spille, bracciali e collane, proposti quali veri e propri talismani. Indagando le potenzialità  di materiali come carta, tessuti, plastiche, resine ceramica, vetro, smalto, argento e oro manipola sapientemente la materia passando dal pensiero all'€™azione: "€œpenso con le mani"€, afferma l"€™artista. Gli esiti sono ricchi contrasti cromatici che emulano i giochi di luce, ombre e colori.

"€œLa libertat de la Joia"€ presenta quindi una Scuola, la Massana di Barcellona, che, grazie ai suoi principi, favorisce la crescita di personalità  libere, artisti pieni e vivaci che lavorano in maniera autonoma e indipendente, tanto che non è possibile parlare di un vero e proprio stile catalano. Tuttavia numerosi sono gli aspetti che inducono a vedere negli orafi maturati intorno alla Scuola una matrice e un"€™identità  comune: una spiccata tendenza all'€™innovazione; la ricerca concettuale e l'€™utilizzo della metafora, una grande freschezza ed energia; la tendenza alla bellezza attraverso l"€™uso del colore, la commistione di materiali diversi e un ricercato equilibrio delle forme; l'€™utilizzo di materiale non prezioso e di oggetti trovati, la scelta frequente della tecnica dell'€™assemblaggio o della costruzione; la profonda convinzione che il gioiello è uno dei mezzi più particolari, personali e fantasiosi, per condividere col mondo il proprio pensiero e le proprie emozioni.
La mostra e il catalogo sono curati da Mirella Cisotto Nalon. Il catalogo, bilingue, è edito da Editoriale Programma - Padova con testi di Mirella Cisotto Nalon, Luisa Bazzanella Dal Piaz, Graziella Folchini Grassetto, Elena Giora, Alessandra Possamai Vita, Traduzione in lingua inglese di Gabriel Walton.

Ufficio Stampa e promozione
Studio Lavia "€“ Pd - tel. 049.8364188 || info@studiolavia.it "€“
Scaricare immagini e altre informazioni da: www.studiolavia.it

Informazioni
Orario mostra: 9.30-12.30, 15.30-19.00 - Chiusura: tutti i lunedì; 25, 26 dicembre 2009, 1 gennaio 2010 - Ingresso: gratuito
e-mail: serviziomostre@comune.padova.it -

Paolo Nani "La lettera"

Paolo Nani "La lettera"

Arti Inferiori VII Edizione stagione teatrale 2009-2010

Quarto appuntamento dell'edizione 2009-2010 di "Arti Inferiori. Stagione teatrale".

PAOLO NANI
presenta

LA LETTERA

di e con Paolo Nani
molto liberamente ispirato a Esercizi di Stile di Raymond Queneau

Un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà  perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. La storia de La Lettera si ripete 15 volte in altrettante varianti: All' €™indietro, Con sorprese, Volgare, Senza mani, Horror, Cinema muto, Circo, etc.
La Lettera è uno studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, portati all'€™estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo. Il tema de La Lettera è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di Stile, scritto nel 1947: Una breve storia è ripetuta 99 volte volte in altrettanti stili letterari. Paolo Nani è un maestro della risata, vincitore del 1° Premio United Slapstick - The European Comedy Award, Frankfurt a.m. e del 1° Premio Roner SurPris 2005 - Carambolage, Bolzano.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2009-2010.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti
Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
(Gli abbonamenti saranno in vendita presso l'MPX-Multisala Pio X tutti i giorni, dalle ore 18 alle ore 20)
Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
041 5074711

MPX Multisala Pio X
Via Bonporti, 22 (zona Duomo) - Padova
Tel. 049 8774325
teatrompx@multisalampx.it
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Monica Guerritore - Dall'inferno....All'infinito.

Monica Guerritore - Dall'inferno....All'infinito.

Arti Inferiori VII Edizione stagione teatrale 2009-2010

Un viaggio letterario nell'animo umano compiuto attraverso le parole di grandi autori, che con forza e passione si sono interrogati sul senso dell'esistenza. Dall'Inferno di Dante Alighieri all'Infinito di Giacomo Leopardi, passando per Elsa Morante, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini e Patrizia Valduga. Quello di Monica Guerritore è un cammino spirituale nell'io interiore di ciascun individuo, una performance che racconta una discesa (e ritorno) nell'€™animo umano compiuto attraverso i versi di autori immortali.
Un magico connubio tra teatro e letteratura, tra la parola scritta e quella resa viva dalla scena. Con tutta la forza espressiva di una grande attrice.

Monica Guerritore

DALL'INFERNO...ALL'INFINITO
Performance evento


Brani:
Dante I canto-II canto( parte)
Dante-III canto (parte) III canto (tutto)
XXXIII canto (Ugolino)
Pasolini Supplica a mia madre (poesia)
Patrizia Valduga Cento Quartine (la tentazione)
Elsa Morante €“Menzogna e sortilegio (10 righe)
Cesare Pavese- Ultimo scritto
Giacomo Leopardi- L' infinito
Apollinaire

Musiche:
"€œAlice vive"€ Autore Alberto Iglesias (dal film Parla con lei)
"€œOpera"€ Autore Giya Kancheli diretto da Rudolf Werthen
Largo molto - Allegro Moderato
"€œBarber"€ - Adagio per archi e oboe diretto da Bernstein

Musica etnica indiana:
Craig Armstrong "€œLaura' €™s Theme"€

Un leggio, un tavolino impreziosito da un candela accesa che illumina timidamente la stanza, una sedia. La luce è bassa. Il silenzio è rotto da una voce. C' €™è solo Monica Guerritore, la sua presenza fisica e allo stesso tempo "€œimpalpabile"€, a riempire il vuoto del palcoscenico.
C'è la potente forza creativa dell'€™immaginazione che accompagna e forse spiega in parte la discesa nel nero, nell'€™intima natura umana che Dante mette in versi nei canti iniziali dell'€™Inferno. Nelle bellissime parole di Wagner la forza della musica, che accompagna tutta la performance, diventa motore emotivo e precede, accompagna e amplifica il tormento delle passioni amorose, di abbandono, di ferocia come nel canto del conte Ugolino. Tutto rende la ricerca e il racconto interiore di Maestri lontani tra loro per epoca, un'unica grande anima che racconta le infinite vie della testimonianza del sé. Le parole di Eco accompagnano noi uomini di oggi nella comprensione del nostro Inferno interiore e dell'€™Infinito intuito.
"€œNella mia intenzione "€“ spiega la Guerritore presentando lo spettacolo - il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione 'conosciuta' per restituir loro un 'senso' originario e potente"€.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2009-2010.

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Biglietti e abbonamenti
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Scaffale degli Scrittori

Scaffale degli Scrittori

Serata Speciale con Fabio Volo

Scaffale degli Scrittori

Un evento speciale il 16 dicembre con Fabio Volo che presenta ai padovani il suo nuovo romanzo "€œIl tempo che mi manca"€ (Mondadori).


Il Libro

"€œ"€˜I"€™ll trade all my tomorrows for a single yesterday"€™: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin."€ ͈ forse proprio questo il tempo che vorrei.
Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con una lei che se n"€™è andata e con un padre che forse non c"€™è mai stato davvero.
Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. ͈ il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi.
Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità  viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.


Fabio Volo è scrittore, attore, conduttore televisivo e radiofonico. Ha pubblicato Esco a fare due passi (Mondadori, 2001), ͈ una vita che ti aspetto (Mondadori, 2003), Un posto nel mondo (Mondadori, 2006) e Il giorno in più (Mondadori, 2007), bestseller in Italia e tradotti in molti paesi del mondo.
Info: 0498204537/01
Ingresso libero fino ad esaurimento posti a sedere

Lanterne magiche

Lanterne magiche

la grande arte della luce e dell'ombra

Lanterne magiche

Oggi, sempre più rare, le rappresentazioni con la Lanterna Magica appartengono allo "€œspettacolo colto"€, ma il Museo del PRECINEMA collezione Minici Zotti, anche quest"€™anno non mancherà  al consueto appuntamento del Natale con il pubblico padovano.
In questa occasione la lanternista coadiuvata dal lettore Stefano De Vido e dal tecnico del suono Francesco Modolo, proietterà  lo stesso programma che ha ricreato recentemente per la mostra di Parigi: LANTERNE MAGIQUE E FILM PEINT"€ nel tentativo di stupire il pubblico moderno come gli spettatori dell'€™epoca.

"€œQuando le luci in sala saranno spente, immaginerete di trovarvi trasportati in una lontana serata di oltre 200 anni fa. Il buio è complice dei sentimenti, non esiste limite di spazio o di tempo, le immagini che vedrete alternarsi sullo schermo, sembreranno apparire come per magia e ancora in grado di stupire.
Nonostante i nostri occhi siano oggi abituati a ritmi di percezione spesso convulsi, certamente è rimasta in qualche parte di ognuno di noi, la capacità  di lasciarsi andare allo stupore, di sognare, di recuperare tempi più lenti e armoniosi, di rallentare il ritmo dei pensieri o di guardare semplicemente, lasciandosi trasportare dalla fantasia."€



I "€œlanternisti"€ professionisti, si contano sulle dita di una mano, diciamo pure che sono una "€œspecie in via di estinzione"€ e Laura Minici Zotti, fra questi.
La ragione è dovuta al fatto che il sottoporre i fragili vetri da proiezione, a una fonte luminosa, rende inevitabile il degrado della pittura, con cui sono stati dipinti nel lontano "€˜700 e "€˜800, senza che attualmente sia possibile recuperarli nella loro integrità .

Info:049 8763838

ENTRATA GRATUITA

Scaffale degli Scrittori Walter Veltroni

Scaffale degli Scrittori Walter Veltroni

Walter Veltroni racconta l"€™Italia di ieri, di oggi e di domani attraverso il suo ultimo romanzo, "Noi" (Rizzoli).

Introduce Paolo di Paolo

Il Libro

Quattro generazioni di ragazzi, il romanzo di un"€™Italia che ha pagato il prezzo dei suoi sogni.

La grande Storia passa anche dalle nostre vite, nel breve lasso di tempo che abbiamo per essere spettatori di vicende più grandi di noi. Il nuovo romanzo di Walter Veltroni, il libro più importante da lui scritto finora,racconta quattro generazioni di ragazzi della stessa famiglia, colti ciascuno in un momento decisivo della loro esistenza, in un anno cruciale della storia italiana. 1943: il quattordicenne Giovanni fissa sull"€™album da disegno gli ultimi giorni del fascismo, il bombardamento di Roma del 19 luglio, la deportazione degli ebrei il 16 ottobre. 1963: Andrea, tredici anni, attraversa col padre, su un Maggiolino decapottabile, l"€™Italia del boom. 1980: l"€™undicenne Luca registra sulle cassette del suo mangianastri l"€™anno terribile del terremoto in Irpinia, del terrorismo, dell'€™assassinio di John Lennon. L"€™epilogo è nel futuro, il 2025 in cui Nina, sedici anni, vuole costruire la sua vita preservando le memorie della sua famiglia, le esperienze uniche e irripetibili di coloro che l"€™hanno preceduta. Veltroni intreccia voci, ricordi, eventi, oggetti-simbolo, sentimenti e passioni ch vengono da giorni e luoghi perduti, eppure così familiari. Forse perché quelle voci siamo Noi.

Gualtiero Bertelli in "Maramao perché sei morto"

Gualtiero Bertelli in "Maramao perché sei morto"

Arti Inferiori VII Edizione stagione teatrale 2009-2010

Secondo appuntamento della rinnovata stagione teatrale di "Arti Inferiori".

GUALTIERO BERTELLI
MARAMAO PERCHE' SEI MORTO

L'Italia ai tempi del Trio Lescano. Le canzoni, i fatti e le immagini
di e con Edoardo Pittalis voce narrante
e Gualtiero Bertelli voce, fisarmonica, chitarra
e la Compagnia delle Acque
Testo e regia di Gualtiero Bertelli

Un decennio della vita italiana attraverso le canzoni: quelle del regime, quelle antifasciste e quelle della radio. In particolare quelle del Trio Lescano uno dei fenomeni musicali più significativi del periodo, la cui vicenda personale può essere raccontata come una parabola stessa dell'€™Italia. Il trio era costituito da tre sorelle di origine olandese che si affermarono nell'€™Italia del fascismo, portando un modo nuovo di cantare vicino alla proibitissima musica americana. Le tre ragazze raccontano l' Italia alla loro maniera, mentre attorno si consolida la dittatura, si parla di Impero, si prepara e si rappresenta la tragedia della guerra. C' €™è desiderio di evasione, quasi non si voglia vedere cosa sta per accadere, e canzoni come Maramao perchè sei morto, Parlano d' €™amore i tuli, tuli, tulipan, Pippo non lo sa, Il pinguino innamorato... sembrano raggiungere lo scopo, almeno per un po'€™. Ma ci sono i canti inneggianti al regime che ricordano dove si sta andando e quelli antifascisti e della Resistenza che fanno sentire la voce dell'€™Italia
che verrà . Questo spettacolo, anche attraverso le immagini, ci porta dall'€™Impero alla Repubblica, dalla dittatura alla democrazia con rigore documentario e anche con qualche sorriso.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2009-2010.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti
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Carla Rigato

Carla Rigato

L'universo e l'emozione

Le opere esposte ripercorrono due temi particolarmente cari all'artista: le Bocche e il Firmamento.
I quadri e le installazioni che hanno per protagoniste le Bocche, vedono susseguirsi una serie di grandi bocche dai colori intensi.




Bocche fragili, di un materiale intensamente cromatico eppure delicatamente trasparente, effimere e nel contempo sensuali sono quelle delle installazioni, forti e cromaticamente accese quelle dei quadri. La bocca è forse la parte più espressiva e più emblematica del corpo umano. La bocca che emette suoni indispensabili alla comunicazione, è la bocca che esprime emozioni, tremori, felicità  dolore, è la bocca che nel bacio trova senso dell'amore, è la bocca che esala l'ultimo respiro.

Dalla comunicazione del corpo Carla Rigato passa alla rappresentazione della grandiosità  del cielo, dove il linguaggio si fa astratto, le pennellate incalzano con un ritmo rutilante, e il soggetto si trasforma in un crogiolo di colori dalla forte intensità  espressiva, spazio atmosferico, struttura e luce. No è il cielo il vero protagonista, quanto piuttosto le sensazioni che le immagini pittoriche riescono a comunicare, lo stupore sempre nuovo di fronte alla grandezza rigenerante della natura.

Pittrice sensibile e appassionata, Carla Rigato trova nella forza del colore l'elemento privilegiato per trasmettere ai suoi quadri l'intensa espressività  che li caratterizza. Da Dolores Grigolon (1905-1987), di cui è stata allieva, ha attinto la prima formazione e l'impegno per la pittura. Fondamentale per la formazione di Carla Rigato, però è stata la frequentazione nel 2004 della Summer Accademy of Fine Ars di Salisburgo, fondata negli anni Cinquanta da Oskar Kokoschka, dove ha avuto come maestri Jacopo Borges, uno dei maggiori pittori venezuelani, l'artista tedesco Michel Morgner e gli Zhou Brothers, famoso gruppo cinese contemporaneo formato dai fratelli Shan Zuo e Dahung Zuoa.

Carla Rigato è un'artista che elabora le pulsioni del nostro tempo ma anche i silenzi dell'anima, le contraddizioni del divenire e le introspezioni più intime. Il colore intenso e fortemente espressivo, si avvale di pennellate rapide ed emozionali, ed è talvolta arricchito da dripping, le cui gocce che scorrono acuiscono inattesa e di intrinseca casualità . In bilico travisione fenomenica ed emozionale, intensi, vibranti, i quadri di Carla Rigato conquistano lo spazio grazie alla loro forza ed ad una sottintesa, spontanea, sensualità .
Curatrice della mostra, Maria Beatrice Rigobello Autizi

Info:0498204562

Orario: 9:30 - 20:30, aperto tutti i giorni; chiuso Natale, Santo Stefano, 1 gennaio, ingresso libero.
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