MITCH ...andare oltre

MITCH ...andare oltre

MITCH...........ANDARE OLTRE è il titolo della mostra che l"€™Assessorato alla Cultura del Comune di Padova dedica all'€™artista padovana Michela Zampiron in arte "€œMitch"€, le cui opere ca 30 saranno presenti alla Galleria La Rinascente fino al 12 giugno.


Pittrice che attinge alle emozioni intense come punto di partenza per i suoi quadri, orientata verso un linguaggio astratto dove talvolta le pennellate suggeriscono allusioni al figurativo, Mitch, ovvero Michela Zampiron, fa del colore l'elemento fondante delle sue opere.
Rifiutando qualsiasi rigidità  formale e convinta che la luce e il colore siano vita, in bilico tra la volontà  di esistere e il desiderio di comunicare sensazioni e impressioni, crea nelle sue tele un costante parallelismo tra sé e il mondo, con spazi di libertà  in cui affiorano memorie di luoghi vissuti e immaginati, oasi di desideri e di aspettative, in bilico tra realtà  e fantasia.
Mitch crea brani pittorici capaci di sollecitare i sensi per andare oltre, verso gli infiniti spazi dell'essere, con una cromaticità ' intensamente interpretata, orientata verso un'astrazione intima ed evocativa, che si apre a campiture di tinte solari e mediterranee, ma anche fredde eppur capaci di forti rimandi emotivi, insofferente nei confronti di tutto ciò che è limite.

La mostra sarà  presentata il 22 aprile alle ore 18.00 da Beatrice Autizi, che ne è anche la curatrice, con interventi musicali del trio acustico "€œRisonanza"€.

BIOGRAFIA
Michela Zampiron, in arte MITCH, nasce a Padova, e fin da giovanissima, sostenuta dal padre musicista, coltiva l'amore per l'arte, in particolare per la pittura che nel tempo diviene la sua grande passione.
Dopo la laurea in scienze politiche prosegue un'ulteriore percorso formativo nel campo della moda approdando in questo mondo dove si afferma lavorando per prestigiosi marchi della moda italiana. Partecipa a mostre collettive e personali ottenendo consensi di pubblico e critica. Quotidiani e riviste hanno recensito la sua pittura. I suoi lavori sono presenti in varie collezioni pubbliche e private


Info:0498204537

I resti del fuoco primordiale

I resti del fuoco primordiale

Il satellite PLANCK e la ricerca sul Big Bang

Dal 27 al 29 aprile 2010 il Comune di Padova, d"€™intesa con il Dipartimento di Astronomia dell'€™Università  di Padova e l"€™INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, organizza il Premio Internazionale "Padova città  delle stelle".

Si tratta di un"€™occasione importante per avvicinare il pubblico, soprattutto i più giovani, alla scienza e ai suoi protagonisti. L"€™iniziativa fa parte di un più vasto programma di promozione e divulgazione della cultura scientifica.
L"€™argomento di questa terza edizione è "Il fondo cosmico a microonde, relitto del Big Bang", e vuole sottolineare il recente lancio del satellite Planck da parte dell'€™ESA-Agenzia Spaziale Europea, reso possibile anche dall'€™importante contributo della tecnologia e della ricerca italiane.

I vincitori del premio, individuati da una prestigiosa giuria internazionale, sono il prof. Jean-Loup Puget (direttore dell'€™Institut d'Astrophysique Spatiale, Francia) e il prof. Nazzareno Mandolesi (direttore dell'€™Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica - Inaf "€“ Bologna).
I due studiosi sono responsabili dei due strumenti a bordo del satellite Planck.
Infine, come consuetudine da alcuni anni, l"€™Amministrazione comunale ha invitato uno scienziato di fama internazionale nel campo della cosmologia, per conferirgli la Cittadinanza onororaria di Padova: il prof. Simon White, direttore del Max-Planck Institut fur Astrophysik di Monaco di Baviera.
Gli incontri che si svolgeranno durante le tre giornate sono aperti agli studenti delle scuole superiori e agli appassionati di astronomia, che avranno la possibilità  di discutere con scienziati e ricercatori su questioni scientifiche di grande attualità .


 

Premio Letterario Galileo 2010. Incontri con gli autori

Premio Letterario Galileo 2010. Incontri con gli autori

Premio Letterario Galileo 2010. Incontri con gli autori

L'edizione 2010 del Premio Letterario Galileo è entrata nelle fasi salienti. Nei mesi di aprile-maggio gli autori della cinquina selezionata incontreranno gli studenti delle scuole e la cittadinanza per presentare le loro opere.

Il premio all'opera vincitrice del concorso sarà  consegnato a Padova, Palazzo della Ragione, il prossimo 5 maggio, ore 16 durante una cerimonia ufficiale alla presenza di una giuria popolare di studenti appartenenti agli istituti superiori di ogni provincia d'Italia.

Programma incontri

Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano

15 aprile, ore 17.30
Gabriele Milanesi, I Geni altruisti. Come il DNA può essere usato per migliorare la nostra vita-Mondadori 2009

22 aprile, ore 11,00
Antonio Ambrosetti, Il Fascino della matematica. Un viaggio attraverso i teoremi -Bollati Boringhieri 2009

28 aprile, ore 17.30
Rino Rappuoli-Lisa Vozza, I vaccini dell'era globale -Zanichelli 2009

Interviene: Marco Boscolo (giornalista)

4 maggio, ore 11,00
Leonard Susskind, La guerra dei buchi neri-Adelphi 2009

Interviene: Massimo Galvani (astronomo, ordinario Osservatorio Astronomico Università  di Padova)

Sala Antico Ghetto-Ex Sinagoga

30 aprile, ore 11,00
Keith Devlin, La lettera di Pascal. Storia dell'equazione che ha fondato la teoria della probabilità -Rizzoli 2008

Info
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Palazzo Zuckermann
Tel. ++39 49 8204537-4502
Fax. ++39 49 8205605
E-mail: premiogalileo@comune.padova.it

Ufficio Stampa
Studio Lavia
P.tta San Michele 5/1 - 35122 Padova
Tel. 049 8364188 - Fax 049 659378
silvia.galessi@studiolavia.it - www.studiolavia.it

Premio Galileo Divulgazione Scientifica Antonio Ambrosetti

Premio Galileo Divulgazione Scientifica Antonio Ambrosetti

Il fascino della matematica
La meccanica celeste da Tolomeo ad oggi

Il libro
Se la matematica è così bella, come mai solo pochi ne subiscono il fascino? Proviamo vergogna a confessare di non conoscere Dante o Picasso, ma non è raro sentire qualcuno ammettere, magari con una punta di orgoglio, un'assoluta ignoranza in matematica. Eppure, l'eleganza di un teorema è paragonabile all'armonia di un quadro o alla perfezione di una melodia, e per apprezzarla bastano alcune nozioni elementari. Questo libro si rivolge a un pubblico di non addetti ai lavori, nell'intento di far assaporare al lettore curioso e bendisposto il fascino di alcune teorie matematiche. Ambrosetti espone, con linguaggio chiaro e puntuale, una selezione di modelli teorici, dalla dinamica delle popolazioni alla meccanica celeste: un percorso che da un lato da conto di quella sinergia tra matematica e scienze applicate i cui grandiosi risultati non cessano di stupirci, dall'altro ci rende partecipi dell'entusiasmo del matematico di fronte al fascino della scoperta

Antonio Ambrosetti

Consegue la laurea in matematica nel 1966 presso la Università  degli studi di Padova. Attualmente è professore ordinario di Analisi matematica presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.

Socio Nazionale dell' Accademia Nazionale dei Lincei dal 2003

Ha insegnato in diverse Università  tra cui la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Università  degli studi di Bologna, la Rutgers University e il Politecnico Federale di Zurigo ETH.
Invited Speaker all' International Congress of Mathematicians, Varsavia, 1983.
Ha vinto il Premio Caccioppoli per la Matematica nel 1985 e ricoperto la prestigiosa Cattedra Lagrange a Parigi nel 1991.

Dal 1995 al 1999 è stato membro del Comitato Direttivo dell' Istituto Nazionale di Alta Matematica.
Professore ordinario di Analisi matematica nella Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste
Socio Effettivo (eletto nel 2008)

Scaffale degli Scrittori Maddalena Crippa

Scaffale degli Scrittori Maddalena Crippa

Addio Dolce Vita

MADDALENA CRIPPA

Gianni Borgna e Antonio Debenedetti

Addio Dolce Vita

da "DAL PIACERE ALLA DOLCE VITA "

Ed. Mondadori Electa

Il Libro

Gianni Borgna e Antonio De Benedetti, insigni saggisti contemporanei, ricostruiscono la tumultuosa trasformazione della città  di Roma dalla fine dell'Ottocento agli anni Sessanta del Novecento: da città  relativamente piccola ad affermata metropoli e centro culturale di prima importanza in Italia. Il volume prende in esame i fenomeni più significativi che hanno segnato tale cambiamento, sia rispetto alla cultura "alta" sia alla politica e al costume dell'intera società  romana. Nei testi e nelle immagini - un corredo iconografico eccezionale e in buona parte inedito - appaiono affascinanti spaccati sull'arte, la scienza, la storia, l'amministrazione pubblica della Capitale. Sfilano gli illustri personaggi che hanno fatto grande la città : da Pirandello a Gadda, da Gentile a Piacentini, da Guttuso a De Chirico, da Cardarelli a Ungaretti, da Mascagni alla Callas, dalla Magnani alla Ekberg e a Mastroianni, da Visconti a Fellini e a Pasolini. Un racconto corale che riconosce nelle mille voci della città  una vitalità  di idee capace di parlare ancora oggi, a decenni di distanza, agli uomini del ventunesimo secolo.

Maddalena Crippa Ha debuttato in teatro a diciassette anni nel "€œCampiello"€ diretta da Giorgio Strehler. In tv è arrivata qualche anno dopo, convincendo come protagonista del teleromanzo Arabella diretto da Salvatore Nocita e del musical Irma la dolce. Negli anni Ottanta è stata lodata come antagonista (vincente) nel teleromanzo-fumetto La ragazza dell'addio e, a un livello ben superiore d'impegno, in A porte chiuse di Sartre, e in La casa nova di Goldoni, per riapparire nel serial Morlok, coproduzione italo-tedesca del 1993. L"€™anno dopo vince il premio Maschera d'argento come miglior attrice. Grazie all'€™intelligente e proficuo sodalizio professionale con Cristina Pezzoli, è stata splendida e versatile protagonista di due spettacoli che ripercorrono splendori e miserie dell'Italia dal dopoguerra al boom economico, "€œL'annaspo"€ di Raffaele Orlando e "€œSboom!"€. Da ricordare anche la carriera (nata grazie ad una parte da giovanissima in Tre fratelli di Francesco Rosi nel 1981) in campo cinematografico in film come Viol@ (1998), Giochi d"€™equilibrio (1998), Film (con Laura Morante nel 2000) e Appuntamento a ora insolita del 2006. E' protagonista, nel 2008, del film Don Zeno. L'uomo di Nomadelfia di Gianluigi Calderone.

Info: 0498204537/01

Ingresso Libero fino ad esuarimento posti a sedere


Guido Sgaravatti

Guido Sgaravatti

Il Pianeta dei Folli

Introduce
Andrea Colasio, Assessore alla Cultura

Intervengono
Giovanni Carollo e l"€™autore

Il libro:
Shakespeare, in Re Lear, rappresentava il mondo umano come un insieme di ciechi governati da folli. Da allora le cose sono peggiorate e sarebbe inutile un libro per sostenere tale tesi, fin troppo evidente. Il "Pianeta dei Folli" è un testo che non si limita a denunciare una situazione che abbiamo ormai tutti sotto gli occhi ma è propositivo ed espone alcune tecniche di bonifica della mente collettiva che rivelano la possibilità  di uscire dalla situazione attuale. Le recenti scoperte della Fisica coincidono con una visione del mondo nota nell'€™antichità  e ben esposta nello Yoga superiore. Venne applicata da Socrate, fu enunciata da Platone ed è presente nel Vangelo.

Biografia:
Nato ad Abano Terme nel 1925, l"€™artista si è formato in ambito umanistico conseguendo la laurea in giurisprudenza presso l"€™Ateneo patavino. Attratto fin da ragazzo dal mondo dall'€™arte ha coltivato questo suo vivo interesse applicandosi all'€™apprendimento di tecniche diverse. Negli anni del secondo dopoguerra ha frequentato gli studi di artisti padovani e poi l"€™Accademia di Belle Arti di Venezia; è passato successivamente all'€™Accademia di Napoli e ha studiato a Roma tecnica del marmo. Alla conoscenza della cultura classica, ha affiancato gli studi condotti per molti anni sulla psiche umana e la psicologia del profondo, sulla filosofia, le religioni orientali, lo yoga.

Info 0498204539

Cultura In Piazza

Cultura In Piazza

Domenica 18 aprile 2010 Piazza delle Erbe - Padova dalle ore 15,30 alle ore 18,30 Laboratori Didattici Impara il Museo
Iniziativa promossa Settore Commercio e Attività  Economiche e Settore Attività  Culturali

La partecipazione è gratuita

laboratori didattici

Simulazioni del periodo medioevale, "compriamo e vediamo": profumi, spezie, salsicce, formaggi, pane, frutta, ecc. (rilascio di un sacchettino in juta con finte monetine).

La miniatura medioevale: realizzazione di un segnalibro con le lettere miniate.

Lavoriamo l'argilla: realizzazione di una ciotola con la tecnica a colombino, con forme e colori usati nel medioevo.

A tavola con i padovani del medioevo: abbigliamento e tavole imbandite (tavola dei ricchi e dei poveri e rilascio di ricette di medievali).

Info: Settore Attività  Culturali
049/8204541/62 - 3487395350

Megaloop 30 anni di Tam Teatromusica

Megaloop 30 anni di Tam Teatromusica

Megaloop 30 anni di Tam Teatromusica

Il Comune di Padova - Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Regione Veneto, organizza una mostra dedicata ai trent'anni di attività  di Tam Teatromusica.
La mostra è curata da Riccardo Caldura, insieme a Pierangela Allegro e Michele Sambin. Partner della manifestazione sono: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Corso di Laurea Dams Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo Università  di Padova Ministero per i Beni e le Attività  Culturali, Arteven Circuito Teatrale Regionale, Progetto Giovani del Comune di Padova.
Programma eventi

Tam teatromusica, compagnia attiva nella continua elaborazione di nuovi linguaggi scenici nel teatro di ricerca e per l"€™infanzia, coglie lo spunto da questa ricorrenza per un'ampia riflessione sul percorso compiuto e sul senso del fare teatro.
Nessuna nostalgia né compiaciuta autocelebrazione dunque per la storica compagnia diretta da Michele Sambin, ma ancora tanta voglia di interrogarsi, di mettere a frutto decenni di lavoro guardando al futuro con inalterata forza creativa.

Per festeggiare i suoi primi trent"€™anni il Tam si mette in mostra a Padova con Megaloop al Centro Culturale Altinate/San Gaetano, presentando la sua personalissima poetica in cui il corpo, la voce, la musica, la pittura digitale e la videoproiezione si intrecciano, dando origine a quel linguaggio ironico e onirico, sospeso tra immagine e suono, che segna i suoi lavori fin dagli esordi.

L'intenzione di Riccardo Caldura, curatore della mostra insieme a Pierangela Allegro e Michele Sambin, non è di allestire una mostra storica, quanto piuttosto rimettere in scena e ridar vita ad alcuni tra i lavori più significativi di un vasto repertorio,
una sorta di viaggio tra oggetti, partiture e disegni, foto di scena, video, e speciali postazioni multimediali. il tutto sapientemente illuminato e sonorizzato.
A sottolineare la vocazione di "€œofficina"€ teatrale del Tam, che da anni organizza laboratori di arte scenica per i giovani, sarà  affidato ad un gruppo di studenti del DAMS di Padova il compito di fare da guida e da custodi dell'€™esposizione.
Numerosi gli eventi collaterali: performance, conversazioni, visite guidate e un workshop sull"€™applicazione della pittura di luce, un dispositivo messo a punto da Sambin per disegnare e dipingere la scena in tempo reale, sostituendo gli impianti tradizionali con una forma illuminotecnica innovativa.
Sempre in occasione della mostra verranno presentati la monografia di Tam Teatromusica fresca di stampa (a cura di Fernando Marchiori edita da Titivillus) e l"€™ Archivio Storico in dvd realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo.

In calendario cinque giornate di incontri con gli autori, che affronteranno il tema della ricerca nel mondo delle arti: il critico teatrale Fernando Marchiori gli studiosi Antonio Attisani (Università  di Torino), Cristina Grazioli (Università  di Padova), Riccardo Caldura (Accademia di Belle Arti di Venezia) il musicologo Veniero Rizzardi (Centro d"€™arte degli studenti universitari di Padova) e tre serate di performance, messe in scena da attori di diverse generazioni, che animeranno le sale espositive con azioni teatrali in stretto collegamento con le opere esposte.

Michele Sambin (1951, Padova) regista, musicista e pittore conduce una ricerca che ha come tema il rapporto tra immagine e suono.
Fin dai primi anni '70 indirizza il proprio interesse all'incrocio tra le varie arti: cinema (suoi film sono stati inseriti nel 2009 nell'€™archivio storico del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), musica (diplomato in musica elettronica nel 1975, suona il violoncello), video (suoi art tape presenti nel 2008 a CÍ  Foscari in Arte al bivio, Venezia negli anni sessanta e a Beijing, China per la mostra curata da Bruno di Marino in collaborazione con l"€™Istituto Italiano di cultura di Pechino), pittura.

Nel 1980 con Pierangela Allegro e Laurent Dupont fonda il Tam Teatromusica, che diviene luogo di sintesi della sua ricerca. Cura regie, scene e musiche, sempre attento agli stimoli provenienti dalle nuove tecnologie, ma anche fortemente legato alle suggestioni della tradizione.
Con il Tam realizza ad oggi più di 70 opere, cercando, nell'incontro tra i differenti ambiti espressivi, nuove ipotesi di scrittura scenica, attraverso una personale forma di "teatro totale". In ambito internazionale i suoi lavori con il Tam sono stati presentati a vari Festival Internazionali di Teatro: Bourges, Granada, Vienna, Hannover, Parigi, Zagabria, Gerusalemme, Budapest, Tunisi. In Italia i suoi spettacoli sono stati prodotti dal Teatro alla Scala, la Rai di Milano, Veneto Teatro, Santarcangelo dei teatri, Change Performing Arts, Castiglioncello, tra gli altri.

Dal 2005 è docente, presso l"€™Università  di Padova, Facoltà  di Lettere e Filosofia nel corso di studio in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale, con l"€™insegnamento di Storia della Videoarte.

MEGALOOP. 30 anni di Tam Teatromusica
Padova, Centro Culturale Altinate/San Gaetano 8 Maggio - 6 Giugno 2010
Mostra curata da Riccardo Caldura insieme a Pierangela Allegro e Michele Sambin
Orario: ore 9-19. Ingresso: libero
Info:http://www.tamteatromusica.it/megaloop/megaloop.htm

Ufficio stampa: STUDIO P.R.P. Alessandra Canella
Via del Vescovado, 7935141 Padova - Tel. 049 - 8753166
35141 Padova
canella@studiopierrepi.it






Premio Galileo Per la Divulgazione Scientifica Gabriele Milanesi

Premio Galileo Per la Divulgazione Scientifica Gabriele Milanesi

I Geni Altruisti

I geni altruisti. Come il DNA può essere usato per migliorare la nostra vita

Le prime incursioni dell'ingegneria genetica nel territorio delle applicazioni produttive risalgono a una trentina di anni fa. Da allora la possibilità  di isolare i geni e di introdurli in nuove cellule, o addirittura inserirli nel corredo genetico di piante e animali, ha aperto nuovi orizzonti in campo medico, farmaceutico e agricolo. Si pensi al progetto Genoma umano, alle diagnosi prenatali, alla produzione di biofarmaci e vaccini, alla terapia genica, alle piante resistenti a insetti e erbicidi, agli animali geneticamente modificati che diventano modelli per terapie applicate all'uomo. Ma i notevoli successi sono stati spesso accompagnati da annunci sensazionali, corse alle smentite, profusione di pregiudizi, di messe in guardia, con tanto di appelli al ritorno alla natura, da ciascuno, ovviamente, intesa a modo suo. Così negli ultimi anni sono apparsi sui teleschermi italiani e mondiali vari scopritori di geni del cancro, dell'intelligenza, della memoria, della longevità , della religiosità , dell'infedeltà  coniugale; si sono susseguiti articoli di giornale in cui si confondono cloni e animali transgenici e in cui gli OGM vengono presentati come pericolosi "contaminanti". Gabriele Milanesi, studioso di biotecnologie, ha deciso di fare un po' di chiarezza. Il risultato è un libro che illustra in modo leggero le basi scientifiche e l'impatto reale delle più recenti biotecnologie su medicina, agricoltura e ambiente.

Gabriele Milanesi è ordinario di Biologia molecolare presso la facoltà  di Medicina dell'Università  di Milano. Ha iniziato la sua carriera scientifica con Luca Cavalli-Sforza all'Università  di Pavia e ha lavorato in seguito per molti anni all'estero in prestigiose università  e centri di ricerca, tra cui la University of Chicago, la Stanford University, la New York University School of Medicine, l'Institut Pasteur. Esperto di biotecnologie, è stato per nove anni direttore della rivista «Biotec» e ha fatto parte del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie.

Aprile Fotografia 2010

Aprile Fotografia 2010

La Fotografia di Cinema

Si rinnova anche quest"€™anno il grande appuntamento con la fotografia d"€™autore che vede protagonista la città  di Padova. Da aprile a maggio torna, infatti, la rassegna internazionale Padova Aprile Fotografia che ha come tema, per questa sesta edizione, La fotografia di cinema.

La rassegna presenta due mostre che ripercorrono alcuni momenti salienti della creazione cinematografica di due grandi cineasti: "€œCarlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini e Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa.


Il rapporto tra fotografia e cinema sarà  in questa occasione indagato sotto luci e profili diversi, considerate le differenti produzioni e i differenti sguardi dei fotografi che ne hanno osservato le forme, scandagliando le riprese stesse dei set cinematografici.

La fotografa toscana Lucia Baldini racconta attraverso le sue potenti immagini alcuni momenti del film "€œLa giusta distanza"€ di Mazzacurati, indagando gli elementi che costruiscono il film: luoghi, attori, troupe e atmosfere. Elabora secondo la propria sensibilità  vari livelli di lettura, dando la possibilità  ad ogni singolo dettaglio di divenire un tassello del mosaico di immagini in cui si narrano alcune scene del film. La sensazione è quella di entrare in uno specchio e avere contemporaneamente il fuori e il dentro della scena, permettendo in questo modo una lettura più ampia dell'€™intera esposizione. Sarà , inoltre, presente in mostra una sezione di immagini esclusive del nuovo film del regista, "€œLa passione"€, in uscita nelle sale cinematografiche tra qualche mese. Un"€™anteprima inedita come omaggio alla città  di Padova.

Di Giovanni Umicini, fotografo abituato a indagare la normalità  quotidiana della strada ed attento osservatore dell'€™uomo e dell'€™ambiente nel quale vive e articola le proprie attività , sono, invece, le fotografie di scena che raccontano attori, paesaggio, clima e colore dei set di "€œVesna va veloce"€ (1996) e "€œLa lingua del santo"€ (2000).
Sono foto spesso scattate tra un ciak e l"€™altro, con la prontezza a cogliere in un breve secondo una situazione in grado di esprimere l"€™essenza del momento, sia esso parte del film o della fatica, ed il divertimento nel realizzarlo. Il rigoroso bianco e nero di Giovanni Umicini viaggia con l"€™anima del film, emoziona e suggerisce, con rispetto, curiosità  ed interesse, la ricerca espressiva della situazione.
Il fotografo toscano, ma padovano di adozione, entra in sintonia con la pellicola attraverso un minuzioso lavoro di ricerca, di lettura del copione e di presenza durante le riprese del film, riuscendo così a cogliere l"€™anima del lavoro che si sta realizzando sul set, presupposto fondamentale per il documento storico che rimane grazie alle fotografie di scena.

La seconda mostra in programma di Padova Aprile Fotografia, realizzata in collaborazione con Ultreya, dal titolo Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa, si inaugura venerdì 23 aprile 2010 alle ore 18 nel Museo Diocesano (piazza Duomo).

L"€™originale mostra di Piotr Jaxa nasce durante i nove mesi di riprese tra Parigi, Varsavia e Ginevra della trilogia "€œTre colori: blu, bianco e rosso"€, opera del grande regista Krzysztof Kieslowski, che il fotografo polacco ha documentato fotograficamente.
Jaxa - che si affermò in Svizzera ma mantenne i legami con la sua patria natia tanto che Kieslowski lo scelse come fotografo di scena per l"€™intera trilogia - con la mostra sul grande cineasta polacco delinea un ritratto integrale del regista, sia in quanto artista, sia come uomo ed amico.
Il nucleo del lavoro è costituito da trenta immagini tratte dal backstage dei film, già  esposte nel 1993 nella raccolta "€œKieslowski"€™s colours"€, alle quali in questa occasione se ne aggiungono altre che esaltano lo stile, la poetica, la filosofia, l"€™umorismo e la vita stessa del grande regista. Krzysztof Kieslowski nato a Varsavia nel 1941, visse la prima infanzia e l"€™adolescenza nella tragedia dell'€™invasione tedesca e russa e quindi del totalitarismo sovietico. Proseguì i suoi studi, dedicandosi prima al teatro e poi al cinema, nella prestigiosa scuola di film di Lodz, dove conobbe nel 1965 Piotr Jaxa che, oltre collega, gli fu amico fino alla prematura scomparsa.
Nelle sue fotografie, Jaxa, sembra concentrare i dolorosi drammi dei protagonisti delle pellicole nel volto del regista e nella colorata penombra del set in cui Kieslowski mette in scena i tre valori-colori per lui fondamentali dell'€™epoca moderna: il bianco dell'€™uguaglianza, il blu della libertà  e il rosso della fraternità .


La Rassegna è promossa dall'€™Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Carlo Mazzacurati nelle immagini di
Lucia Baldini e Giovanni Umicini

Mostra promossa dall'€™Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Mostra a cura di Enrico Gusella
Direzione della mostra: Alessandra De Lucia

Galleria Cavour (piazza Cavour)
11 aprile "€“ 23 maggio 2010
Inaugurazione sabato 10 aprile 2010, ore 18.00

Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa
Mostra promossa dall'€™Assessorato alla Cultura "€“ Centro Nazionale di Fotografia, in collaborazione con Ultreya, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Mostra a cura di Giovanni Chiaramonte e Enrico Gusella
Direzione della mostra: Alessandra De Lucia

Padova, Museo Diocesano
(piazza Duomo, 12)
24 aprile "€“ 30 maggio 2010
Inaugurazione venerdì 23 aprile 2010, ore 18.00


Inaugurazione venerdì 23 aprile 2010, ore 18.00




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