Pensieri Preziosi 4 Gioielli Natura Dorothea Prà¼hl

Pensieri Preziosi 4 Gioielli Natura Dorothea Prà¼hl

Per la prima volta in Italia viene presentata l"€™opera di Dorothea Prà¼hl e altri sei artisti che si sono formati presso la Scuola Superiore di Halle, dove la Prà¼hl è stata prima insegnante e poi, dal 1991 direttrice della sezione di oreficeria dopo la grande Renate Heintze. Questi gli artisti: Antjie Braürer, Kathleen Fink, Beate Klockmann, Rudolf Kocéa, Christiane Matthias, Vera Siemund.







Furono proprio Renate Heinze e Dorothea Prà¼hl a dare, dagli anni settanta in poi (nel 1969 la creazione di gioielli era stata riconosciuta come disciplina autonoma) uno straordinario impulso a questo settore puntando sul pezzo unico e sul valore artistico del manufatto. Esse riuscirono, pur trovando inizialmente un ambiente poco ricettivo e conservatore (negli anni cinquanta e sessanta, infatti la Scuola si era orientata verso la produzione industriale,dando vita a lavori ripetitivi, freddi e impersonali) a portare una ventata di entusiasmo e di novità  e, con un"€™inconsueta energia e risoluta determinazione, giunsero a dare una svolta significativa al modo di concepire il gioiello e di realizzarlo. Il gioiello diventa così oggetto artistico, esito di un progetto, sviluppo di un"€™idea che spesso trova nella natura circostante la principale fonte di ispirazione.


Tale fonte resta narrativa; vi è la tendenza ad accentuarne la qualità  plastica e ad interpretarla salvaguardando la figura anche se, talora, una avvertita esigenza di passare all'€™astrazione, ne viene a restituire il concetto senza riproporne la forma oggetiva. Al gioiello resta il suo carattere funzionale mentre il progetto di un pezzo unico o di piccola serie non rinuncia a soddisfare un"€™esigenza sociale di autovalutazione e autorappresentazione, di esprimere emozioni e suscitarne altre, di rappresentare il fascino del piccolo formato, di diventare ponte fra chi ha creato e chi lo fa proprio.


Enorme importanza riveste lo studio e la scelta del materiale che diventa strumento basilare e imprescindibile per sviluppare il progetto artistico a cui resta intimamente legato condizionandone, fin dall'€™inizio, processo, sviluppo ed esito finale. Le superfici dei metalli vengono trattate in maniera inedita e non si teme l"€™irregolarità  e l"€™imperfezione, la materia viene spesso lasciata grezza per rafforzare il suo intrinseco potere espressivo, le dimensioni diventano importanti.

Vengono scelti materiali inusuali all'€™oreficeria tradizionale quali alluminio, rame, zinco, ferro, acciaio, titanio, corno, osso, legno, corda, spago, stoffa, porcellana, plastica... in sintonia con quanto sta accadendo nelle altre importanti scuole orafe europee, che, diversamente da Halle, sono però proiettate, fin dagli albori, verso il concettualismo e l"€™astrazione. La fonte prima di ispirazione resta qui invece la realtà  naturale, organica, fenomenica, di cui si intende tradurre sia l"€™aspetto narrativo, sia quello simbolico.

L"€™importanza della Scuola di Halle, così poco conosciuta in Italia, e il percorso di questo Istituto d"€™Arte, così affine, nei motivi informatori e nella metodologia didattica, a quello dell'€™Istituto padovano fondato nel 1866 dal marchese Pietro Estense Selvatico, ci hanno convinto dell'€™importanza di presentare in questa quarta edizione di Pensieri preziosi proprio Dorothea Prà¼l e altri sei artisti di singolare eccellenza, che si sono formati al Castello seguendone le linee e rivelando, pur nei numerosi aspetti comuni, differenze di esiti, spiccata personalità , autonoma capacità  espressiva, straordinaria bravura.


Analizzando il percorso creativo di ciascuno è possibile constatare come l"€™insegnamento magistrale della Prà¼hl e le linee date dalla Scuola siano fortemente vive e presenti nella loro opera, che tuttavia mostra quanto questi abbiano saputo interpretare, in maniera singolare e del tutto personale, le indicazioni ricevute. Essi restano fedeli all'€™amore per il racconto e saldamente attratti da quanto ci circonda, dalla natura come dalla quotidianità , che vengono narrate secondo schemi esplicitamente figurativi, anche in momenti in cui la linea generale appare tendenzialmente opposta, o che talora, soprattutto nei tempi più recenti, volge alla semplificazione dei tratti, puntando all'€™essenzialità  fino a raggiungere l"€™astrazione. Mondi interiori che si connettono con una propria visione della realtà  in un indagare pronto a sorprendere e a farsi sorprendere, a giocare con la memoria, a concentrare sensazioni, ricordi, emozioni, nel microcosmo gioiello.

Gioiello che resta, per tutti gli artisti di Halle, specchio concreto di un"€™esperienza percettiva fisica, diretta, interpretata e tradotta, luogo di ricerca, sintesi di esigenze razionali ed affettive, oggetto unico e "€œprezioso"€ non per il valore materiale ma soprattutto per quanto esprime e racconta.

Info mostra: +39 0498204527/39 - 8753981
Orari: 9:30 - 12:30 / 15:30 - 19:00 chiuso il lunedì . Natale Capodanno
Ingresso gratuito

Per le famiglie e i bambini dai 6 ai 12 anni è previsto un laboratorio pomeridiano che si terrà 
ogni sabato dal 17 gennaio al 28 febbraio 2009
dalle 16.00 alle 17.30.


E"€™ obbligatoria la prenotazione
L'ingresso alla mostra e le attività  previste sono gratuiti
Per informazioni e prenotazioni chiamare Associazione Fantalica
al numero 0492104096 (lun.-ven. 9.00-13.00), cell. 3483502269











Ascanio Celestini in "Scemo di Guerra"

Ascanio Celestini in "Scemo di Guerra"

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

SCEMO DI GUERRA
Roma, 4 giugno 1944


Uno spettacolo di Ascanio Celestini

Lo spettacolo ha debuttato l'1 e il 2 ottobre 2004 a La Biennale di Venezia
La casa editrice Einaudi ha pubblicato il romanzo Storie di uno scemo di guerra nel 2005, nella collana Arcipelago.

"Mio padre raccontava una storia di guerra. Una storia di quando lui era ragazzino. L'€™ho sentita raccontare per trent'anni. E' la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della Liberazione di Roma. Per tanto tempo questa è stata per me l'unica storia concreta sulla guerra. Era concreta perché conoscevo le strade di cui parlava. (...) Ogni volta che raccontava faceva delle digressioni, allungava o accorciava il discorso inserendo episodi nuovi o eliminando parti che in quel momento considerava poco importanti. Così quando ho incominciato a fare ricerca ho deciso di registrarlo e provare a lavorare sulle sue storie. Da queste storie nasce Scemo di guerra. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. Alcuni fatti sono veramente accaduti a lui come quando ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre persone come la storia del soldato seppellito vivo all'€™Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io (...). Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello politico con la mia città  e quello umano con mio padre".

Lo spettacolo è preceduto alle ore 17 dall'appuntamento con la 4ª edizione della vetrina PALCOSCENICO CINEMA!
Ascanio Celestini incontrerà  il pubblico per presentare il suo spettacolo di scena poi la sera; a seguire vi sarà  la proiezione del documentario firmato dallo stesso Celestini ed intitolato PAROLE SANTE. Sottotitolo: "Storie di autogestione e di precarietà  nel più grande call center italiano".
Un viaggio intorno all'€™Atesia, il più grande call center d'Italia, l'ottavo al mondo, 4.000 lavoratori solo nella sede di Cinecittà , simbolo/icona della nuova sotto-classe sociale in continua espansione: i lavoratori precari. Tra i tanti, ci sono alcuni che hanno provato a denunciare la loro condizione. Hanno scioperato, organizzato manifestazioni, scritto ai giornali perché si interessassero alle loro condizioni di lavoro. Hanno tentato di sconfiggere il sistema ma sono stati schiacciati: li hanno licenziati. La loro risposta: un collettivo auto-organizzato. Presentato alla 2° edizione di "€œCinema "€“ Festa Internazionale di Roma"€ (2007) nella sezione "€œExtra"€.

Per incontro e proiezione ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

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Manfredo Massironi

Manfredo Massironi

Mostra antologica di M. Massironi. Un'artista già  esponente nei primi anni sessanta del Gruppo N. La mostra intende far chiarezza sui diversi aspetti della creatività  dell'artista, non solo presentando le opere visuali, ma anche la sua produzione come designer e teorico della percezione visiva. Fondamentali sono le sue ricerche in ambito


conferenze





Manfredo Massironi nasce a Padova nel 1937. Il suo esordio in ambito artistico risale alla fine degli anni cinquanta. Dopo una breve esperienza dedicata alla pittura, nel 1959 fa pervenire alla Giuria del Premio San Fedele (Milano) l"€™oggi celebre Cartone ondulato, sorta di ready-made costituito dalla giustapposizione di semplici cartoni industriali da imballaggio. Ne nasce una polemica riguardante l"€™ammissione alla mostra dell'€™operadifesa in particolare da Lucio Fontana, parte di quella stessa commissione, che conduce alle dimissioni il presidente della giuria, e che conosce un"€™eco importante sulla stampa.


Cominciano presto a delinearsi gli obbiettivi della ricerca visiva di Massironi: il superamento della tendenza, allora dominante, dell'€™Informale, attraverso la produzione non di quadr"€ ma di oggetti visivi che recuperano i concetti di forma e geometria, riconnettendosi dunque alle esperienze costruttiviste, neoplastiche e concretiste. All"€™inizio degli anni sessanta, assieme ad Alberto Biasi, Edoardo Landi, Toni Costa e Ennio Chiggio l"€™artista dà  vita al Gruppo Enne, una delle prime esperienze creative finalizzate alla realizzazione di opere collettivamente realizzate e firmate, di cui Massironi sarà  il principale esponente dal punto di vista teorico.

Uno spirito di intelligente provocazione, che prende di mira il sistema dell'€™arte ed i miti legati alla figura dell'€™artista, diviene una delle componenti delle iniziative del Gruppo, il quale si inserisce presto a pieno titolo nel movimento internazionale della Nuova tendenza
. Nella mostra itinerante del 1962, presentata da Umberto Eco e svoltasi nei negozi della Olivetti, nasce il termine Arte programmata destinato a riassumere i diversi termini della tendenza, che potevano essere indicati come arte cinetica, ricerca visuale ecc..

I risultati più avanzati del design industriale sono parte degli interessi del gruppo, nei quali si farà  sempre più strada l"€™attenzione verso i meccanismi percettivi che sovrintendono l"€™attività  del vedere, strategicamente stimolati e orientati attraverso l"€™opera, ed integrati come ideale completamento dell'€™opera stessa. Gli elementi della forma, della luce, del suono, del movimento (reale e virtuale) vengono indagati da opere che esibiscono la propria natura progettuale e processuale, e che utilizzano strumenti visivi quali l"€™illusione ottica ed il completamento amodale. La prima metà  degli anni sessanta vede una rapida diffusione internazionale della nuova tendenza il Gruppo Enne in particolare, partecipa da protagonista alla Biennale di Venezia del 1964 ed a grandi esposizioni collettive in centri quali Parigi e New York.

Il coinvolgimento dello spettatore che, proprio da allora, diventa a tutti gli effetti fruitore prosegue nella realizzazione di veri e propri ambient che ne implicano la partecipazione anche dal punto di vista fisico. Nel 1965, una divisione all'€™interno del gruppo porta alla creazione del Gruppo N65, che vede oltre alla partecipazione di Massironi la presenza di solo due degli altri membri della formazione originale.

L"€™esperienza di N65, svoltasi soprattutto nella declinazione optical Op Art dell'€™arte programmata, è tuttavia molto breve. Preso atto della fine dell'€™utopia legata al lavoro creativo di gruppo, della capacità  del Mercato di metabolizzare e disattivare il portato ideologico e destabilizzante di ogni Avanguardia artistica, Massironi, dal declinare degli anni sessanta, si dedica preferibilmente al lato scientifico della sua ricerca, dedicato agli studi sugli aspetti psicologici della percezione visiva. Accanto all'€™attività  di docente, continua individualmente a sviluppare i tratti caratteristici della sua ricerca artistica, che diviene a tutti gli effetti il versante espressivo della sua ricerca scientifica.

Nelle opere della maturità  si evidenzia una componente ludica ed al tempo concettuale, che spiazza le consuetudini del fruitore nei confronti dell'€™oggetto artistico, esaminato ma anche negato in quelli che sono, per convenzione, i suoi elementi strutturali o di contenuto, quali la superficie, la cornice, la possibilità  della "€œrappresentazione"€... Massironi lavora su materie quali il vuoto, la trasparenza, il silenzio, (da sempre potenzialmente presenti) facendo guadagnare progressivamente alle sue opere leggerezza e possibilità  di fascinazione estetica, anche in virtù della nuova attenzione dedicata al colore. La lunga ricerca sul tema del nodo, costruzione complessa ed elusiva riguardo la propria natura strutturale, sembra riassumere diversi aspetti dell'€™ultima ricerca di Massironi, sospesa tra gioco, inganni dello sguardo, geometria e possibili metafore.

Info: +39 0498204529
Orari: dalle 10:00 alle 19:00 tutti i giorni
escluso il lunedì , Natale, Santo Stefano e Capodanno
Ingresso libero

"L'ultima Casa" di Tiziano Scarpa

"L'ultima Casa" di Tiziano Scarpa

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

La Compagnia PANTAKIN COMMEDIA
presenta

L'ULTIMA CASA

Testo originale di Tiziano Scarpa
Musiche originali di Andrea Mazzacavallo
Regia di Michele Modesto Casarin

regia: Michele Modesto Casarin
con: Manuela Massimi, Michele Modesto Casarin, Roberto Serpi, Federico Scridel, Marta Dalla Via

Una produzione: Pantakin da Venezia; Regione del Veneto; Città  di Venezia - Direzione Beni, Attività  e Produzioni Culturali; La Biennale di Venezia

note dell'autore

Il testo de L'€™ultima casa deriva da una mia rilettura complessiva dell'€™opera di Goldoni. Non è una riscrittura, non è un adattamento, non si adagia su sequenze drammaturgiche già  collaudate: è una creazione del tutto nuova, completamente originale.
Il titolo si riferisce idealmente a La casa nova, commedia del 1761. Carlo Goldoni vi metteva in scena un trasloco che fa andare in crisi i rapporti famigliari. La casa goldoniana non è soltanto un'abitazione, ma un luogo dove ciascuno occupa una gerarchia, sia dentro la famiglia che fuori. Si distribuiscono le stanze a moglie e sorella per soddisfarne la vanità ; si ostenta agiatezza con gli ospiti, a costo di rovinarsi per l'arredamento; si rinnega lo stile di vita sobrio dei padri.
La mia Ultima casa è quella del ricovero definitivo: il cimitero. Come e più che nel testo goldoniano, si vedranno muratori e maestranze, architetti visionari o conservatori, padri e figli in lotta su diverse concezioni della vita e della morte. I vari visitatori dei defunti e i candidati inquilini di questa dimora estrema proiettano nella loro futura tomba (e in quella degli altri) esistenze mancate o troppo esuberanti
.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.


Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

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Mauro Corona allo Scaffale degli Scrittori

Mauro Corona allo Scaffale degli Scrittori

Mauro Corona  allo Scaffale degli Scrittori

Ultimo appuntamernto della Rassegna Lo Scaffale degli Scrittori - Geografia delle emozioni 2008 con Mauro Corona Uno dei più amati scrittori italiani, che conosce i segreti dei boschi e della vita.
Giovedì 11 dicembre alle ore 21,00 Auditorium C. Pollini dialoga con il pubblico e racconta il suo ultimo straordinario romanzoStoria di Neve Mondadori

Info: 049 8204537/01
Ingresso libero

L'accesso sarà  consentito fino a esaurimento posti a sedere

MAURO CORONA
STORIA DI NEVE


IL LIBRO Neve Corona Menin, l"€™unica bambina nata nel gelido inverno del 1920, è una creatura speciale. Tutti lo capiscono quando, con il semplice tocco della sua mano, alcuni compaesani in punto di morte guariscono miracolosamente. In effetti Neve altro non è che la parte buona della strega Melissa "€“ guardiana di un raccapricciante inferno di ghiaccio "€“, tornata sulla Terra per riparare i torti commessi in vita.
Il padre di Neve però non tarda a vedere in questo dono misterioso un"€™occasione per arricchirsi e organizza insieme ad altri cinici compari una serie di finti miracoli, che attirano schiere di malati pronti a pagare pur di ottenere la grazia dalla piccola santa e innescano una spirale inarrestabile di ricatti, violenza e delitti.
Attraverso la storia della piccola Neve, un personaggio che i lettori di Corona già  conoscono e di cui attendono di leggere l"€™intera storia, l"€™autore torna a Erto e ai suoi temi più amati.

L"€™AUTORE Mauro Corona è nato a Erto (Pordenone) nel 1950. ͈ autore di Il volo della martora, Le voci del bosco, Finché il cuculo canta, Gocce di resina, La montagna, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, L"€™ombra del bastone, Vajont: quelli del dopo, I fantasmi di pietra, Cani, camosci, cuculi (e un corvo) e della raccolta di fiabe per ragazzi Storie del bosco antico.


Allo Scaffale degli Scrittori NADA

Allo Scaffale degli Scrittori NADA

Allo Scaffale degli Scrittori  NADA

Nada presenta il suo libro: Il mio cuore umano

"Il mio cuore umano"
di
Nada Malanima
«Quella sera mio padre e mia madre erano andati a ballare in un paese vicino».
Inizia così il racconto lirico e intenso di un'infanzia e di un'adolescenza nella Toscana tra gli anni Cinquanta e Sessanta, di un'educazione sentimentale indimenticabile e selvaggia alla vita, delle vicende di una famiglia toccata dall'amore e dalla follia.
Una bambina sembra non dover nascere: i medici sconsigliano una gravidanza pericolosa che metterebbe in serio rischio la sopravvivenza stessa della madre, una donna giovane, bella della bellezza di ciò che è vero e naturale, ma già  angustiata dalla malattia che ne segnerà  tutta l'esistenza. Eppure, nonostante tutto e tutti, la bimba nasce. Ricordandosi dell'incontro con una zingara misteriosa, i genitori decidono di chiamarla Nada. La bambina cresce solitaria, esile, sensibile e con un grande bisogno di essere amata, i suoi occhi, che «sanno guardare distante», vedono e sentono cose che gli altri non riescono a percepire, la sua mente fantastica e si nutre di sogni e di libri interrogandosi sulla vita e sul destino fino a che il suo cuore, fragile e "umano", la porterà  infine a trovare se stessa dove meno se lo aspetta e forse desidererebbe.
Il mio cuore umano è la storia autobiografica e poetica di un mondo che non esiste più, dove l'essenza magica della natura e di ogni cosa che ci circonda, il tempo che passa, la pazzia, la passione, l'odio, la morte, il diventare grandi, sono raccontati con una voce tanto personale quanto affascinante: una sorta di canto narrativo semplice e profondo che vibra di una forza misteriosa e struggente e accompagna il lettore attraverso le avventure quotidiane, bizzarre e drammatiche, di una famiglia irresistibile e davvero italiana.
Nada Malanima è una tra le artiste più originali della scena musicale italiana. Per Fazi Editore ha già  pubblicato nel 2003 Le mie madri.
hanno detto di Le mie madri:
"Le mie madri ha il sapore di un piccolo e autentico "on the road" sentimentale, e anche, nella sua sregolatezza, il merito di essere tutto il contrario di quello che le scuole di scrittura si sforzano di insegnare·". Elisabetta Rasy, Corriere della sera

Info: 0498204537/01
L'accesso sarà  consentito fino ad esaurimento dei posti a sedere

Tomás Kubínek. "Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile"

Tomás Kubínek. "Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile"

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

TOMÁS KUBÍNEK
presenta

CERTIFIED LUNATIC & MASTER OF THE IMPOSSIBLE
Lunatico certificato e Maestro dell'€™Impossibile


Assurdamente buffo è lo spettacolo a cominciare dal titolo Lunatico certificato e maestro dell'€™impossibile; altrettanto bizzarro è il suo autore, che si presenta sul palco con i cappelli arruffati e grandi occhiali da aviatore in procinto di librarsi in volo sospeso su grandi ali.
Grande artista di fama internazionale, Tomas Kubinek affascina il pubblico con spettacoli esilaranti, poetici, assurdamente buffi, definendo se stesso "€œlunatico certificato e maestro dell'€™impossibile"€. Vedendo il suo show, si capisce come queste parole siano davvero aderenti alla realtà .
Ȉ difficile descrivere lo spettacolo che andrà  in scena, perché i generi rappresentati sono tanti e tutti mescolati insieme in uno show a metà  strada tra il vaudeville, il circo e il cabaret.
In realtà , qualsiasi termine si usi per definirlo, o qualsiasi mezzo artistico lui utilizzi, Kubínek riesce ogni volta a raggiungere il suo obiettivo, perché la sua dolce follia seduce ogni volta i piccoli ed i grandi. Le sue scene sono recitate con una tale naturale nonchalance che il pubblico non vede l'€™ora di assistere alla scena successiva.
Le gag si accavallano con una deliziosa frenesia che viene esaltata da una incredibile precisione gestuale.
Il "€œMaestro"€ si rivela allora come il portatore di un umorismo completo e profondo, fatto di poesia e di umiltà .
Autore e regista, questo comico dai molteplici talenti diventa, durante lo spettacolo, un autentico "€œpoeta visivo"€. Brillante erede della tradizione del vaudeville, mette in mostra il talento di un artista completo, che si è formato alla scuola del Physical Theatre con i maestri di questo genere Boleslav Polivka e Frank van Keeken. La varietà  estrema delle sue ispirazioni artistiche ha dato forma alla brillante ricchezza del suo show.

Tomás Kubínek nasce a Praga e all'€™età  di tre anni viene trascinato fuori dal paese dai suoi genitori in fuga dall'€™invasione sovietica della Cecoslovacchia del 1968. Dopo due mesi in un campo profughi austriaco la famiglia trova asilo in Canada ed è proprio lì che Tomás, all'€™età  di cinque anni, vede il suo primo circo. Si appassiona così totalmente ai clown, al teatro, al circo e alla magia che a soli nove anni si esibisce di fronte ad un gruppo di maghi esperti. Inizia un periodo frenetico di viaggi riscuotendo successo in tutta Europa. Studia con alcuni dei più importanti insegnanti di tearo fisico, tra cui Monika Pagneaux, Pierre Byland, Jaques Lecoq e Boleslav Polivka. Lo studio, unito all'€™incessante sperimentazione nel campo dello spettacolo dal vivo, lo ha portato alla creazione de suoi show premiati in tutto il modo e rappresentati in teatri, festival e spettacoli televisivi. (Estratto dal sito www.kubinek.com)

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

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"Marlene" di Giuseppe Manfridi

"Marlene" di Giuseppe Manfridi

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

Associazione Teatrale Pistoiese/Argot Produzioni
presentano

MARLENE di Giuseppe Manfridi

con: Pamela Villoresi, David Sebasti
e la partecipazione di: Orso Maria Guerrini
regia: Maurizio Panici
progetto scenico: Andrea Taddei
costumi: Lucia Mariani
musiche originali di: Luciano Vavolo
canzoni di: F. Hollander, N. Schultze, P. Siger, L. Brown, B. Bacharach

"€Marlene"€, come Marlene Dietrich, e la Dietrich è la protagonista di questa commedia che, penetrando nel "€œdietro le quinte"€ della sua vita, scandisce in tre capitoli le vicende di un'€™avventura umana sensazionale.
Il primo capitolo è ambientato a Londra, nel 1954. Hollywood sembra aver voltato le spalle all'€™attrice, e il teatro si propone alla Dietrich come un' importante occasione di riscatto artistico. Siamo in un'€™elegante suite d'albergo.͈ la mattina del giorno in cui Marlene, cinquantenne, dovrà  debuttare con un fastoso recital al Cafè de Paris, sala da duemila posti che si annuncia esaurita.
Lo spirito dell'€™atto è brillante, di estrema leggerezza, e sfocia nel confronto tra la diva e il suo grande pigmalione, Joseph Von Sternberg (regista de "€œL"€™Angelo azzurro"€), insieme al quale la donna rivivrà  l'€™incredibile provino in cui lui la scelse per la parte di Lola.
Il secondo capitolo ci porta a un pomeriggio di sei anni dopo, nel 1960. L'€™azione è ambientata nel camerino di un teatro di Berlino, città  dove Marlene è tornata dopo molti anni di assenza. Anche stavolta siamo a poche ore da un concerto. Coprotagonista dell'€™atto è il musicista Burt Bacharach, a quell' epoca trentenne, di grande avvenenza, ancora semisconosciuto, ma dal talento assai percepibile. Marlene deve a lui gran parte delle orchestrazioni per i suoi concerti.
Il terzo capitolo ci fa fare un balzo nel tempo ancora più brusco. Siamo nel 1975, a Toronto. Di nuovo in una suite d' €™hotel ma tradotta in camerino.
Marlene, infatti, sempre più incline all'€™alcool e afflitta da varie sofferenze fisiche, è da un paio d'€™anni costretta a esibirsi negli stessi alberghi in cui alloggia.
E'€™ sera, e il "€œChi è di scena"€ annuncia che manca mezz'ora all'€™aprirsi del sipario. Questa terza parte corrisponde a un faccia a faccia impietoso, ma anche ironico e divertente, con la figlia Kater, creatura costretta a una vita defilata e sempre rimessa al servizio di una madre tanto ingombrante.
A chiudere il capitolo e la commedia sarà  un colpo di scena decisivo che chiamerà  nuovamente in causa Sternberg, il Mefistofele a cui Marlene si è offerta per tutta la vita come a un seducente e pericoloso Faust.
Lo spettacolo contempla un"€™importante presenza musicale, con l' €™esecuzione di alcuni brani resi celebri dalla Dietrich: su tutti, €œLilì Marlene

Lo spettacolo è preceduto alle ore 17 dal primo appuntamento con la 4ª edizione della vetrina PALCOSCENICO CINEMA! Pamela Villoresi, David Sebasti e Orso Maria Guerrini incontreranno il pubblico per presentare il loro spettacolo; a seguire la proiezione del film: SHANGAI EXPRESS, naturalmente con Marlene Dietrich.

Per incontro e proiezione ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

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SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
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Lo Scaffale degli Scrittori - Geografia delle emozioni

Lo Scaffale degli Scrittori - Geografia delle emozioni

Novembre Dicembre 2008

Dopo lo straordinario successo di pubblico delle prime due edizioni torna Lo Scaffale degli scrittori, con un nuovo tema: Geografia delle emozioni. Grandi personaggi della cultura italiana e internazionale si raccontano al pubblico tracciando una mappa dei propri sentimenti. Curatore del progetto Paolo Di Paolo.



DAVID GROSSMAN
David Grossman è uno degli scrittori più famosi e amati nel mondo. Nato a Gerusalemme, ha scritto romanzi, saggi, libri per bambini. Il suo ultimo romanzo è A un cerbiatto somiglia il mio amore (Mondadori).
Conduce Alessandro Zaccuri

Lo Scaffale prosegue con
Nadapresenta il suo libro: Il mio cuore umano

mercoledì 3 dicembre 2008 ore 21 Auditorium Centro Culturale S.
Gaetano

Era la fine di febbraio, esattamente il periodo di carnevale, da tutte le parti si festeggiava. Quella sera mio padre e mia madre erano andati a ballare in un paese vicino, mia madre ballò così tanto che le si consumarono i tacchi.
Quella sera mio padre e mia madre erano andati a ballare in un paese vicino». Inizia così il racconto di un"€™infanzia e di un"€™adolescenza nella Toscana tra gli anni Cinquanta e Sessanta, di un"€™educazione sentimentale indimenticabile e selvaggia alla vita, delle vicende di una famiglia toccata dall'€™amore e dalla follia. Una bambina sembra non dover nascere: i medici sconsigliano una gravidanza pericolosa per la madre, una donna giovane, bella, ma già  tormentata dalla malattia che ne segnerà  l"€™esistenza. Eppure, nonostante tutto e tutti, la bimba nasce e, ricordandosi dell'€™incontro con una zingara misteriosa, i genitori la chiamano Nada.

La bambina cresce solitaria, esile, sensibile e con un grande bisogno di essere amata, i suoi occhi, che «sanno guardare distante», vedono e sentono cose che gli altri non riescono a percepire, la sua mente si nutre di sogni e di libri interrogandosi sulla vita e sul destino fino a che il suo cuore, fragile e "€œumano"€, la porterà  a trovare se stessa dove meno se lo aspetta e forse desidererebbe.



Il mio cuore umano
è la storia autobiografica e poetica di un mondo che non esiste più, dove l"€™essenza magica della natura, il tempo che passa, la pazzia, la passione, la morte, il diventare grandi, sono raccontati con una voce personale e affascinante: un canto narrativo semplice e profondo che vibra di una forza misteriosa e struggente e accompagna il lettore attraverso le avventure bizzarre e drammatiche di una famiglia irresistibile.



MAURO CORONA



giovedì 11 dicembre 2008 ore 21 Auditorium Pollini

Casa di bambola. L'altra Nora di H. Ibsen

Casa di bambola. L'altra Nora di H. Ibsen

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

CASA DI BAMBOLA. L'altra Nora
da Henrick Ibsen
un progetto di Leo Muscato


con: Lunetta Savino; Paolo Bessegato; Ruggero Dondi; Salvatore Landolina; Carlina Torta; Barbara Bedrina
drammaturgia e regia: Leo Muscato
scene e costumi: Lella Diaz
disegno luci: Alessandro Verazzi

Riadattamento in chiave moderna del classico ottocentesco, intitolato "€œUna casa di bambola"€, redatto da Henrik Ibsen nel 1879 e rappresentato per la prima volta nel 1880. Il giovane regista e drammaturgo Leo Muscato riprende il capolavoro di Henrik Ibsen, caratterizzato da una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio, riscrivendolo con personaggi adattati all'€™oggi, nel tentativo di annullare la distanza tra questi e il pubblico. Lo spettacolo rappresenta infatti la seconda tappa (dopo Romeo & Giulietta/Nati sotto contraria stella) del progetto di riscritture teatrali che affronta i classici del teatro alla ricerca di una nuova dimensione, di una chiave di contemporaneità .
Protagonista in scena la brava Lunetta Savino (Cettina di "Un medico in famiglia"), nei panni di una moglie con un'evidente instabilità  psichica, una donna che lancia continue richieste di aiuto, puntualmente ignorate dai suoi presunti amici: uomini tutti apparentemente innamorati di lei ma pronti ad abusarne fisicamente (il dottore stralunato che aspetta la morte, l'usuraio ricattatore) e donne (l'amica del cuore pronta ad abbandonarla quando ritrova l'antico amore).
Nella sua riscrittura calata all'€™oggi l'andamento del testo segue sostanzialmente l'€™impianto originale; ma lei, moglie di un uomo in carriera, non è la graziosa creaturina della tradizione ibseniana, ha comportamenti ripetitivi, si distrae per un nonnulla e compie azioni insensate.
Il mutamento e la presa di coscienza della protagonista avvengono improvvisamente quando finalmente comprende che il suo ruolo nel matrimonio è stato quello di una semplice e bella marionetta costretta a vivere in una casa di bambola, come aveva d'altronde sempre fatto fin dalla nascita.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.

Informazioni
Biglietti e abbonamenti
Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
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