Pomeriggi d'Arte 2022 - 2023

Pomeriggi d'Arte 2022 - 2023

Alle radici del Rinascimento

Ciclo di incontri rivolti ai cittadini a cura dell’Associazione Culturale Fantalica, nell'ambito dell'ottava edizione della Rassegna "Pomeriggi d'Arte".
“Pomeriggi d'arte” nasce per far riscoprire ai cittadini la propria città attraverso un percorso tematico che conduce il partecipante a conoscere luoghi più o meno conosciuti attraverso un taglio originale e insolito. Per l'anno sociale 2022-2023 è stato scelto come filo conduttore il tema Alle radici del Rinascimento,  che porterà i cittadini a scoprire luoghi e personaggi che, nel corso del XIV e inizio XV secolo, hanno trasformato la città di Padova in un centro nevralgico delle nuove idee alla base del grande Rinascimento italiano.

Domenica 23 ottobre 2022, ore 15.30
Casa del Petrarca - Arquà Petrarca
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L’importanza di Francesco Petrarca nella promozione e nello studio delle lingue classiche, alla base dell’Umanesimo, è nota. Il suo impegno nel recupero delle testimonianze della grecità e nella consacrazione del latino ciceroniano come lingua letteraria per eccellenza, lo portò a costruire una ricca biblioteca che trovò posto nella dimora del suo “buen ritiro”: questo rende la casa dove trascorse gli ultimi anni di vita, il centro nevralgico in cui l’Umanesimo cominciò a fiorire.

20 Novembre 2022, ore 15.30
Visita guidata

Palazzo della Ragione. Pietro d'Abano e l'umanesimo a Padova
All’interno del salone si può ammirare uno dei più complessi cicli pittorici medioevali giunti fino ai giorni nostri. Il ciclo di affreschi venne affidato a Giotto in collaborazione con Pietro d’Abano, medico, matematico e astrologo padovano. L’intero piano iconografico comprendeva motivi astrologici, soggetti religiosi e figure allegoriche. Un incendio distrusse l’opera nel 1420 e Il padovano Nicolò Miretto insieme a Stefano da Ferrara furono chiamati a ripristinarla sulla base delle precedenti tracce.
Oggi la grande sala è luogo di mostre e di incontri culturali, e mantiene un ruolo centrale all’interno della vita pubblica di Padova, mentre il pian terreno è tuttora destinato, come nell’antichità, a mercato di generi alimentari.

26 novembre 2022, ore 10.30
Mostra "Futurismo a Padova"
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“Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915 ”, allestita nelle sale di Palazzo Zabarella a Padova, con la curatela di Fabio Benzi, Francesco Leone, Fernando Mazzocca, si impone come mostra d’eccezione che indaga in modo assolutamente inedito le origini del movimento, offrendo una visione nuova ed originale e invitando alla scoperta di una realtà artistica fino a ora poco, o per niente, svelata.

18 dicembre 2022, ore 10.30
Battistero del Duomo e Casa Padovana del Petrarca
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Il Battistero di Padova, situato di fianco al Duomo, è un edificio romanico dedicato a San Giovanni Battista. Risale alla fine del XII secolo ma è stato ricostruito nella sua forma attuale nel 1260 e consacrato nel 1281. Nel pieno dell’epoca carrarese, tra il 1375 e il 1378, Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco da Carrara il Vecchio, incarica Giusto de‘ Menabuoi di occuparsi della decorazione del Battistero del Duomo. Il ciclo di affreschi, uno dei più spettacolari e meglio conservati del Trecento, illustra scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento: sulla cupola è rappresentato il Cristo Pantocratore circondato da angeli disposti in cerchi concentrici e la Madonna accompagnata da una doppia schiera di angeli e da una tripla di Santi. Trovano spazio inoltre le rappresentazioni di storie tratte dalla Genesi, dall’Apocalisse e dalla vita di San Giovanni Battista.

28 gennaio 2023, ore 15.30
Cappella degli Scrovegni
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Orgoglio della città di Padova, meta di turismo internazionale e legata al nome di Giotto, la Cappella degli Scrovegni è uno dei punti di interesse più conosciuto e iconico della città. La Cappella deve il suo nome al committente Enrico degli Scrovegni, che acquistò l’area dove sorgeva l’arena di Padova nel 1300 e, in seguito, dietro concessione del vescovo Ottobono Razzi, poté edificare quella che venne definita come “piccola chiesa”, all’epoca collegata al palazzo Scrovegni (poi abbattuto nel 1827).
La Cappella degli Scrovegni è uno dei monumenti che raccontano il ritorno all’Umanesimo a Padova e in Italia dopo il periodo Bizantino. I suoi affreschi si distinguono per una nuova concezione della luce, dello spazio, della narrazione, riportando l’arte alla ricerca della rappresentazione del reale, della vita, della quotidianità. Giotto cala il racconto Sacro nella realtà quotidiana e cittadina, introducendo emozioni mai rappresentate nella storia dell’arte del recente passato, come la gioia, la tristezza, la passione. Un ritorno all’insegnamento degli antichi che rispecchia la cultura del periodo, che a Padova vede lo sviluppo di una nuova società in cui protagoniste sono le nuove classi sociali dei commercianti, degli artigiani, dei banchieri…. Il linguaggio giottesco, specchio della nuova classe di potere italiana, si rivela quindi fondamento della cultura dell’Umanesimo che avrebbe influenzato tutta l’arte del Rinascimento.

25 febbraio 2023, ore 15.30
La Basilica di Santa Giustina
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La basilica di Santa Giustina, la nona chiesa per dimensioni del mondo cristiano, si trova in centro a Padova, in Prato della Valle. Spesso confusa per la basilica del Santo, domina la parte meridionale della grande piazza. Quando la città ancora rispondeva al nome di Patavium, nell’area sorgeva un sepolcreto pagano e poi un cimitero cristiano e fu proprio lì che, il 7 ottobre 304, venne sepolta la martire Giustina, condannata dall’imperatore Massimiano. La prima basilica sorse però nella prima metà del VI secolo d.C. e, con il diffondersi del culto di S. Giustina, divenne meta di pellegrinaggi.
Sin dal X secolo la basilica venne identificata come centro bibliotecario e di restauro di libri e codici, e dal XV secolo si arricchì di oltre un migliaio di libri da coro, preziosamente miniati, e custoditi nella Biblioteca antica, l’attuale “Sala S. Luca”. Mano a mano che i legami con l’Università crescevano e il patrimonio librario si incrementava, si rese necessaria la costruzione di una nuova sede nel corso del XVI secolo. In occasione del Giubileo del 2000 la basilica è stata restaurata e messa in sicurezza: sono stati seguiti restauri su alcuni affreschi staccati dalle pareti con uno studio per tentare di capire l’originale collocazione di alcuni di loro.

25 marzo 2023, ore 15.30
Oratorio di San Giorgio
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L’Oratorio, situato in piazza del Santo, spesso non viene notato poiché distratti come si è dalla magnificenza della Basilica. Guardando la chiesa di Sant’Antonio, l’Oratorio di San Giorgio si trova sulla destra, a fianco della Scoletta del Santo ed è riconoscibile per il rilievo in pietra di San Giorgio sulla facciata.
Fu fatto costruire nel 1377 dal marchese Raimondino dei Lupi di Soragna, condottiero e diplomatico per la famiglia Da Carrara, con lo scopo di farla diventare la cappella sepolcrale della famiglia. In seguito, verso
la fine del Settecento, l’Oratorio fu adibito a carcere ma la nuova destinazione d’uso non ne modificò la struttura architettonica e il ciclo pittorico. L’edificio presenta una facciata a capanna in mattoni in stile romanico: sotto il rosone è presente un rilievo in pietra che rappresenta San Giorgio che uccide il drago, mentre l’interno è molto simile alla Cappella degli Scrovegni con volta a botte e un’unica navata.
Tra il 1379 e il 1384 le pareti interne dell’Oratorio vennero decorate con un ciclo di affreschi realizzati da Altichiero da Zevio con la collaborazione di Jacopo da Verona. Gli affreschi raffigurano episodi tratti dalla vita di Cristo e dai santi protettori della famiglia Lupi (San Giorgio, Santa Caterina e Santa Lucia) e continuano l’opera realizzata da Giotto nella Cappella degli Scrovegni.
Altichiero da Zevio seppe reinterpretare i canoni giotteschi dando grande spazio alle scene corali e agli sfondi architettonici, con una forza compositiva e una efficacia tale da poter considerare questo ciclo come precursore della rappresentazione spaziale che sarà propria del Quattrocento e del periodo Umanistico.

15 aprile 2032, ore 10.30
Reggia Carrarese
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La Reggia Carrarese nacque come simbolo del potere della famiglia Da Carrara. I lavori del complesso di edifici, che doveva occupare circa 28.000 metri quadrati, iniziarono nel 1338 sotto il governo di Ubertino Da Carrara. Purtroppo, dell’epoca carrarese rimane molto poco: tra via Arco Valaresso e via Accademia si conserva parte del muro di cinta fortificato della reggia; la sede dell’accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti conserva ancora la Loggia dei Carraresi, il più completo e ultimo scampolo del palazzo.
Le altre parti che componevano la reggia e che sono osservabili sono il frutto di rifacimenti e modifiche nel corso dei secoli. La Sala dei Giganti, nella sua forma attuale, è un rimaneggiamento cinquecentesco; la Torre dell’Orologio è stata trasformata sotto la dominazione veneziana; il palazzo di levante è stato completamente smantellato nel corso del XIX secolo; la piazza d’armi della reggia è diventata piazza Capitaniato dove si affacciano gli edifici universitari: la chiesa di San Nicolò, struttura romanica fondata nel 1088 su precedenti fondamenta e sede di un’area cimiteriale per i nobili padovani, venne inglobata nel perimetro della reggia, ma quello che vediamo oggi è il frutto di un impianto cinquecentesco anche se i più recenti restauri hanno riportato l’interno al rigore romanico.
Non essendo più visibile o comunque solo in forma di rimaneggiamento, la Reggia Carrarese svolge la sua importanza nelle fondamenta per la costruzione di alcuni degli angoli più suggestivi di Padova che resistono, nonostante i cambiamenti e gli ammodernamenti, come i punti di attrazione per chi sceglie di visitare la città.

Informazioni
Ogni incontro è a pagamento su prenotazione obbligatoria.
Iscrizione e pagamento online tramite il sito www.fantalica.com
Iscrizioni in segreteria: lun-ven 10.00-14.00/16.00-20.00, via Giovanni Gradenigo 10 35131 Padova
mail fantalica@fantalica.com, tel. 3483502269/0492104096

Natale a Padova 2022

Natale a Padova 2022

Tutti gli eventi in città

Dal 25 novembre 2022 all'8 gennaio 2023 il Comune di Padova realizza "Natale a Padova": un contenitore con notizie e informazioni per il periodo delle feste.

L'edizione 2022 si caratterizza per il tema "Una città di stelle".
Negozi, mercatini, videomapping, attrazioni e grandi eventi, per vivere la città nella sua meravigliosa veste natalizia e lasciarsi ispirare dalla magia delle stelle.

Informazioni

www.nataleapadova.it
pagina Facebook www.facebook.com/NataleaPadova
pagina Instagram www.instagram.com/nataleapadova

Canova. 1822 - 2022. La vita, gli amori, le passioni e l'arte

Canova. 1822 - 2022. La vita, gli amori, le passioni e l'arte

Incontro con l'autore

Firmata da Rosanna Potente e aggiornata sui più recenti studi canoviani, l'opera Canova. 1822 - 2022 Edizione celebrativa propone un ritrato inedito e completo del grande maestro, ripercorrendone la vicenda pubblica e quella privata, raccontando i suoi capolavori e le opere meno note, le tecniche e i segreti della sua bottega, le committenze, le amicizie, gli amori.

Una monografia a tutto tondo che per la prima volta mette sullo stesso piano l'artista e l'uomo, rivelando la complessa personalità e la poliedrica creatività di un talento ineguagliato che ha saputo conquistare il mondo: i segreti, le tecniche e i capolavori dello scultore, la grazia e l’estro sfavillante del pittore, la tenacia del mediatore diplomatico che tenne testa a Napoleone, le inclinazioni, i sentimenti e le amicizie dell’uomo, evidenziando persino i rari vezzi o le fragilità di un animo inquieto ma indomito che seppe dare forma a un nuovo ideale di bellezza.

Sarà presente l'autrice.

Informazioni

ingresso libero fino a esaurimento posti

Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
tel. (+39) 049 8204547
calores@comune.padova.it

KRAMPUS. I diavoli delle foreste

KRAMPUS. I diavoli delle foreste

Mostra personale di Roberto Masiero

Inaugurazione: venerdì 16 dicembre h. 18

La mostra fotografica Krampus. I diavoli delle Foreste è il risultato di cinque anni di reportage nel Tarvisiano di Roberto Masiero, fotografo padovano, per raccontare la tradizione di queste figure spaventose, i Krampus, e della festa dedicata ai bambini nel giorno di San Nicola.
In mostra, una novantina di illustrazioni di cui una ventina di grande formato, arricchite da pannelli esplicativi, che vedono i Krampus, i diavoli delle foreste protagonisti anche di un libro-catalogo dell’autore.

Nella mitolgoia delle zone europee di lingua tedesca, il Krampus è un essere demoniaco che accompagna la figura religiosa-folkloristica della reincarnazione di San Nicola, la cui festa cade il 6 dicembre.

Tra la fine di novembre ed il mese di gennaio in numerose località del Friuli Venezia Giulia ma anche del Trentino Alto Adige, si svolgono le sfilate dei Krampus lungo le strade del paese: sono demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, scatenati e molto inquietanti, che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini "cattivi". I loro volti sono coperti da terrificanti maschere diaboliche, i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti. I Krampus, vagando per le vie dei paesi, provocano rumori ottenuti da campanacci o corni, che li accompagnano nel tragitto che compiono, mentre colpiscono con frustate la gente.

La leggenda dei Krampus
Si racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestissero usando pellicce formate da piume, pelli e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po' di tempo, i giovani si accorsero che tra di loro vi era un impostore: era un demone, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra.
Venne dunque chiamato il vescovo Nicola per esorcizzare l'inquietante presenza. Sconfitto il demone, tutti gli anni i giovani, nel giorno della vigilia di San Nicola, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a "punire i bambini cattivi", accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.

Classe 1974, Roberto Masiero lavora nell’ambito della fotografia da circa 15 anni ed è contitolare di uno dei maggiori studi fotografici del Veneto, MC Studios.

Informazioni
Ingresso libero

Orari:10-13 e 15-19. Chiuso i lunedi’ non festivi, il 25 e il 26 dicembre, l’1 gennaio
www.robertomasiero.net
cell. 3289121924

Assessorato alla Cultura
tel. 0498205623
cultura@comune.padova.it
 

Elena Cornaro - Per tutte le altre

Elena Cornaro - Per tutte le altre

Di e con Silvia Gualtieri

Spettacolo dedicato a Elena Cornaro, scritto e interpretato da Silvia Gualtieri, autrice teatrale, con la regia di Silvia Frasson. L’evento è promosso dall’Associazione Gli Enarmonici e realizzato con il sostegno dell’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, nell'ambito del bando “Energie in
circolo”.
Lo spettacolo, potente e intensissimo, è accompagnato dalle musiche originali di Salvatore Russotto, eseguite in scena alla tastiera dal compositore stesso.
Sul palco si snoda la vita di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna al mondo ad avere ottenuto una laurea. Nata a Venezia nel 1646, Elena dimostra fin da bambina un'intelligenza fuori dal comune e ben presto per lei il sapere diventa l'unico amore della vita; il padre asseconda il suo desiderio di conoscenza, ma nel Seicento una ragazza che studia non è accolta con favore. Inizia così un percorso a ostacoli, fatto di intuizioni geniali e di scelte difficili.

L’attrice in scena incarna non solo la figura di Elena ma racconta la storia e interpreta anche tutti gli altri personaggi, creando un legame con gli spettatori che vivono insieme a lei ogni istante della narrazione. L’ironia si mescola a momenti di altissima emozione, mentre si ripercorre la trasformazione di una bambina in una donna, che lotta non solo per se stessa, ma per tutte le altre.

Informazioni
Ingresso libero su prenotazione

info@enarmonici.it
https://silviagualtieri.com

 

Concerti per l'Avvento 2022

Concerti per l'Avvento 2022

Rassegna di concerti per organo

Al via Domenica 27 novembre, alle ore 17, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate, al Collegio Don Mazza, la rassegna “Concerti per l’Avvento 2022”, organizzata dagli Amici della Musica di Padova.

La Chiesa di S. Antonio Abate, è dotata di una ottima acustica e ospita un grande organo meccanico, costruito sul modello dell’organo tedesco dell’epoca di Bach.
Per il concerto di apertura, alla tastiera dell’organo Nicola Dolci, docente presso la Scuola Diocesana di musica “SantaCecilia” di Brescia, e direttore dell’Orchestra “Cremaggiore” di Crema. Nicola Dolci è stato premiato in diversi concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali il prestigioso “International Martini Organ Competition” di Groningen 2022 (2° premio) e il ministeriale “Premio nazionale delle Arti”, XV edizione (1° premio).

Varie le musiche in programma. Accanto ad autori come D. Buxtehude e J.S. Bach, due contemporanei: Petrus Eben, compositore e organista ceco, morto nel 2007, e Gabriele Agrimonti, giovane organista, improvvisatore e compositore italiano residente a Parigi, recentemente premiato al concorso St. Sulpice 2021. Al concerto verrà eseguito “342 Years Later”, una delle composizioni espressamente commissionate dagli Amici della Musica di Padova per questa rassegna, che ne presenterà una di diversa per ognuno dei quattro concerti.

I concerti sono stati organizzati in collaborazione con Collegio Mazza e l'Associazione "In Chordis et Organo", e con il patrocinio e il contributo del Ministero della Cultura, Comune di padova Assessorato alla Cultura e Regione del Veneto. Si ringrazia IN’S Mercato per il contributo.

Programma
27 novembre 2022, ore 17.00 - Nicola Dolci, organo
Chiesa di S. Antonio Abate, collegio Don Mazza

Concerti per l'Avvento
Programma: Dietrich Buxtehude - Praeludium BuxWV 137 - HerrJesu Christ, der einig Gottes Sohn BuxWV 192; Johann Sebastian Bach - Contrapunctus I, Contrapunctus VI (da L’Arte della fuga BWV 1080); Giuseppe Agrimonti - Brano commissionato; Dietrich Buxtehude - Praeludium BuxWV 148; Johann Sebastian Bach - Variazioni Canoniche sopra "Vom Himmel hoch" BWV 769; Petrus Eben - Hommage à Dietrich Buxtehude (1987)
Ingresso libero

4 dicembre 2022, ore 17.00 - Nicola Cittadin, organo
Chiesa di S. Antonio Abate, collegio Don Mazza

Concerti per l'Avvento
Programma: Girolamo Frescobaldi - Ricercare con l’obbligo di cantar la quinta parte senza toccarla; Bernardo Pasquini - Toccata settima; Dietrich Buxtehude - In dulci jubilo BuxWV 197; Johann Sebastian Bach - Toccata e fuga BWV 566a; Luigi Bedin - Relativum (Commissione degli Amici della Musica di Padova); Wolfgang Amadeus Mozart - Sonata da chiesa K 336; Sebastian Aguilera de Herida - Ensalada; Guy Bovet - Salamanca
Ingresso libero

11 dicembre 2022, ore 17.00 - Andrea Paglia, organo
Chiesa di S. Antonio Abate, collegio Don Mazza

Concerti per l'Avvento
Programma: Dietrich Buxtehude - Preludio BuxWV 149; Johann Sebastian Bach - Preludio e fuga BWV 535 - Nun komm der Heiden Heiland BWV 661, 660, 659; Alessio Colasurdo - Brano Commissionato; August Gottfried Ritter - Sonata n. 3 op. 23
Ingresso libero

18 dicembre 2022, ore 17.00 - Matteo Varagnolo, organo
Chiesa di S. Antonio Abate, collegio Don Mazza

Concerti per l'Avvento
Programma: Dietrich Buxtehude - Praeludium BuxWV 139 - Herr Jesu Christ, der einig Gottes Sohn BuxWV 192 - Wie schön leuchtet der Morgenstern BuxWV 223; Johann Sebastian Bach - Fantasia e fuga BWV 537 - Sonata n. 5 BWV 529; Felix Mendelssohn-Bartholdy - Sonata n. 4 op. 65; Alvise Zambon - Contaminazioni Crociate (Commissione Amici della Musica di Padova, 2022)
Ingresso libero

INFORMAZIONI

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
La chiesa non è riscaldata.

AMICI DELLA MUSICA
Via L. Luzzatti 16b - 35121 Padova
Tel. +39 49 8756763, Fax. ++39 49 8070068
info@amicimusicapadova.org
http://amicimusicapadova.org

Un filosofo al cinema

Un filosofo al cinema

Ciclo di proiezioni con introduzione di Umberto Curi

Torna il ciclo Un filosofo al cinema e lo fa con le pellicole di Woody Allen. Al regista newyorkese che ha da poco smentito il suo addio al set, è dedicata la consueta rassegna cinematografica autunnale dell’associazione culturale “Filosofia di Vita”; il prof. Umberto Curi commenta le quattro pellicole.
La prima delle proiezioni sarà lunedì 21 novembre alle 20:30 con il celeberrimo Io e Annie che consacrò Diane Keaton.

Lunedì 28 novembre, sempre alle 20:30, sarà la volta di Manhattan, un inno al nido del regista.
La rosa purpurea del Cairo sarà la pellicola proiettata il 5 dicembre, mentre l’ultimo lunedì, il 12 dicembre, sempre alle 20:30, toccherà a Crimini e misfatti.

«Attore, regista, sceneggiatore, compositore di musiche, autore di testi teatrali e televisivi, Woody Allen, nato nel 1935 nel Bronx, è indiscutibilmente uno dei cineasti più importanti degli ultimi 50 anni – spiegano i soci di Filosofia di Vita, motivando così la scelta di ripercorrerne le opere. - Di famiglia ebraico-ungherese emigrata negli Stati Uniti nel primo dopoguerra, Allen è autore estremamente prolifico, a cui si devono oltre 40 lungometraggi. Personaggio controverso, sia dal punto di vista artistico e culturale, sia per quanto riguarda alcune vicende della sua biografia, Allen è considerato l’inventore di un linguaggio originale, fatto di ellissi e allusioni, silenzi e calembours, che danno vita ad uno stile inimitabile. Il ciclo programmato nei quattro lunedì di novembre presso la multisala Pio X prevede la proiezione di quattro fra le sue opere più riuscite e convincenti, che saranno commentate dal filosofo Umberto Curi, per le quali ha ottenuto numerosissime nomination agli Oscar. Acclamato in Europa, discusso e criticato negli States, in tempi recenti Allen ha smentito le voci che lo davano in procinto di abbandonare il lavoro di regista, e ha anzi annunciato di voler realizzare un nuovo film entro il prossimo anno».

Informazioni
Per partecipare agli eventi è richiesto un contributo responsabile a sostegno del progetto di € 5.
Cell. 333 3921744 oppure visita il sito www.filosofiadivita.it

Pensieri Preziosi 17

Pensieri Preziosi 17

Gioiello devozionale

Dal 26 novembre 2022 al 5 febbraio 2023 l’Oratorio di San Rocco accoglie la 17° edizione di Pensieri preziosi, importante rassegna internazionale del gioiello contemporaneo, dedicata quest’anno al Gioiello devozionale.

La mostra mette al centro un tema insolito quanto importante, divenuto centrale in questi due anni di pandemia: il tema della perdita, del ricordo, dell’affezione per chi non c’è più o è lontano da noi, per chi non è possibile incontrare o avere vicino, nel momento presente o per sempre.

L’Associazione Gioiello Contemporaneo, che ha promosso l’iniziativa, ha coinvolto orafi artisti provenienti da tutto il mondo chiedendo loro di realizzare un’opera ispirata al Gioiello Devozionale Contemporaneo, ossia un gioiello che custodisce una memoria affettiva, un sentimento di devozione, appunto, molto diffuso nella tradizione e, in passato, volto soprattutto alla devozione religiosa, al lutto o al sentimento amoroso (gioielli di età georgiana o vittoriana), ma che oggi si è voluto indagare nella prospettiva di una sensibilità contemporanea rispetto agli eventi del nostro tempo e alla realtà che ci circonda, come ha spiegato Mirella Cisotto Nalon, ideatrice della rassegna ed esperta di gioielleria contemporanea.

L’esposizione propone le opere di sessantanove artisti di provenienza internazionale, scelti fra i numerosissimi che hanno risposto al Bando di AGC, oltre a quelle dei sedici artisti invitati: Alejandra Solar, Arata Fuchi, Cristina Filipe, David Bielander , Helen Britton, Jivan Astfalck, Judy McCaig, Jurgen Eickhoff, Kadri Mälk Kazumi Nagano, Marianne Schliwinski, Ramon Puig Cuyàs, Sebastien Carrè, Silvia Walz, Stephen Bottomley, Tanel Veenre. I lavori esposti esprimono le diverse personalità di questi maestri orafi e raccontano storie, concetti, emozioni ma anche scelte tecniche e operative differenti, facendo emergere, attraverso interpretazioni interessanti e variegate, la sensibilità di ciascuno di fronte a un tema così delicato e complesso.

Mostra a cura di Mirella Cisotto Nalon, con la collaborazione di Maria Rosa Franzin di AGC - Associazione Gioiello Contemporaneo e su idea di Elena Alfonsi.

Informazioni
Ingresso libero

Orari: da martedì a domenica, 09:30-12:30 / 15:30-19
chiuso i lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre e 1 gennaio
ingresso libero
tel. 049 8753981
cultura@comune.padova.it

 

Geronimo Stilton Live Experience

Geronimo Stilton Live Experience

Viaggio nel tempo

Realizzata da Pleiadi Science Farmer, promossa dal Comune di Padova e ideata da Way Experience e Atlantyca Entertainment, la mostra  Geronimo Stilton Live Experience. Viaggio nel tempo è un’esperienza interattiva, divertente ed educativa, dove i partecipanti saranno coinvolti in un avvincente viaggio nella storia.

Si potranno esplorare: il periodo della preistoria quando i dinosauri erano i dominatori del pianeta, la civiltà dell’antico Egitto con i suoi enigmi e misteri da interpretare, l’isola del tesoro, luogo senza tempo e fuori dalle rotte, che ha attirato la fantasia di ognuno, ma che ha tracce sia nella storia della pirateria sia nella letteratura.
La narrazione si basa sulla serie editoriale Viaggio nel Tempo, che invita i lettori a vivere avventure stratopiche ed è ideata per coinvolgere bambini dai 3 ai 12 anni, le scuole e tutte le generazioni di lettori cresciute con le avventure di Geronimo.
Una mostra unica nel suo genere dove piccoli e grandi verranno accompagnati in una visita teatrale da un Ranger del Tempo, con la missione speciale di salvare Geronimo Stilton.
Uno show ricco di scoperte e sperimentazioni anche grazie alla Virtual Reality, al laboratorio del Prof. Amperio Volt e alle attività didattiche firmate Pleiadi volte ad avvicinare al mondo STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics).

Informazioni
Orari: da lunedi’ a venerdì dalle h. 9:00 alle h. 19:00; Sabato, domenica e festivi dalle ore 09:30 alle 19:00. Chiuso 25 dicembre

Costi e prenotazioni: www.geronimostiltonexperience.it
Per ulteriori informazioni: tel. 049701778 dal Lunedì al Venerdì 8:30 – 15:00
e- mail: padova@geronimostiltonexperience.it

Centro culturale Altinate San Gaetano
Tel. 049 8204857, da lunedì a domenica dalle ore 9:00 alle 12:00
email centroculturalealtinate@comune.padova.it
www.altinatesangaetano.it


 

La grande arte al cinema

La grande arte al cinema

Stagione 2022-2023

Torna al Piccolo Teatro una delle iniziative più amate ed attese: la Grande arte al cinema con proiezione sul grande schermo cinematografico di documentari che spaziano veramente su argomenti di arte totalmente differenti l’uno dall’altro.

La parte finale del 2022 proporrà il seguente programma:

Martedì 15 novembre 2022 – ore 17.00 e ore 21.15
Tiziano. L'impero del colore
Un viaggio attraverso i capolavori e la vita del Maestro che incarnò l’animo di Venezia con la sua pennellata inconfondibile, l’uso unico del colore, l’abilità nel carpire le personalità dei protagonisti delle sue opere.

Martedì 6 dicembre 2022 – ore 17.00 e ore 21.15
Impressionisti segreti
Manet, Caillebotte, Monet, Berthe Morisot, Cézanne, Sisley, Signac: arriva sul grande schermo il docu-film che rivela cinquanta inediti capolavori del movimento che ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna.

Martedì 24 gennaio 2023 – ore 17.00 e ore 21.15
Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza
Rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici, alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano.

Informazioni

Biglietti: Interi 8 euro; ridotti 7 euro (over 65) Euro 6 (associati e bimbi 4-12 anni) + dir. prev. € 0,50
Prevendite consuete (posti non numerati) da almeno due settimane prima di ciascuna proiezione.

PICCOLO TEATRO
Tel. 049.8827288 – Fax 049.8827470
Via Asolo n.2 – zona Paltana – 35142 Padova
info@piccolo-padova.it
www.piccolo-padova.it

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