Cortometraggio "Nettezza urbana"

Cortometraggio "Nettezza urbana"

Raccontare l'industria 2013-2014

“Nettezza Urbana” racconta un’ipotetica giornata di lavoro dei dipendenti di un’azienda di smaltimento e gestione dei rifiuti di Padova.
Il film è stato realizzato all’interno della prima edizione del laboratorio sul documentario “Raccontare l’Industria”, tenutosi a Padova nel Marzo 2013.
Il laboratorio è stato organizzato e prodotto dall’Ente di Bacino Padova 2, dall’Associazione Culturale Nuvole in Viaggio e dall’Associazione Culturale Nova Skola, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e con AceGas Aps – Gruppo Hera.
Il corso ha previsto una parte didattica relativa al cinema documentario industriale, tenuta dal docente Andrea Foschi, e una di fotografia industriale, tenuta dalla docente Alessandra Quadri.
Organizzatori e Responsabili della Didattica: Luca Ferretti, Andrea Foschi.

Informazioni
Luca Ferretti, Associazione Culturale "€œNuvole in Viaggio"€
assonuvoleinviaggio@gmail.com

Concerto dell'Ensemble "Il Gene Barocco"

Concerto dell'Ensemble "Il Gene Barocco"

IL RITORNO. Manifestazioni francescane 2014

L'Ensemble "Il Gene Barocco" è protagonista delle Manifestazioni francescane con un concerto dal titolo "Affetti e devozione nel Seicento Italiano". L’ ensemble, dalle radici lombardo-venete ma di respiro internazionale, ospita a Padova per la prima volta il soprano tedesco Anna Kellnhofer in un repertorio seicentesco di musica vocale e strumentale.

IL GENE BAROCCO
Gregorio Carraro, flauto dolce e concertazione
Anna Kellnhofer, soprano
Kerstin Frödin, flauto dolce
Mauro Spinazzé, violino
André Lislevand, viola da gamba
Fabiano Merlante, tiorba e chitarra barocca
Daniele Rocchi, clavicembalo

Programma
Musiche di: D. Castello, F. Cavalli, G. Frescobaldi, G.B. Fontana, A. Grandi, Giovanni Felice Sances

Il Gene Barocco debutta nel 2010 all’Oude Muziek Festival di Utrecht e nel 2011 al Festival Monteverdi-Vivaldi di Venezia, svolgendo attività concertistica in Italia e all’estero. Il suo repertorio d’elezione è la musica barocca italiana e francese del Sei-Settecento, eseguita su strumenti originali o copie. Il programma proposto vuole essere un omaggio sia al luogo sacro e di devozione che la Sala della Carità rappresenta, sia al magnifico ciclo pittorico di Dario Varotari.

Informazioni
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Settore Attività Culturali, via Porciglia 35
telefono 049 820 4530 - fax 049 820 4503
biancom@comune.padova.it

 

Premio LiNUTILE del Teatro 2014

Premio LiNUTILE del Teatro 2014

Cerimonia di premiazione dello spettacolo vincitore

La rassegna bambini del Premio "LiNUTILE del Teatro" ha il suo vincitore: il pubblico votante dei bambini in sala ha premiato la Compagnia 4Gatti   con lo spettacolo «LUCI IN SOFFITTA» che si aggiudica il prestigioso premio Elefante di Gomma della designer padovana Umma-Gumma e il premio in denaro messo in palio dalla Cassa di Risparmio del Veneto, main partner dell'iniziativa per il quarto anno consecutivo.
Sabato 12 aprile dalle 17.00, il Teatro de LiNUTILE organizza un pomeriggio dedicato tutto ai bambini e alle famiglie con un laboratorio gratuito tenuto dalla compagnia vincitrice a cui seguirà una merenda bio!
Il laboratorio vedrà come protagonisti i personaggi dello spettacolo vincitore: Lucilla, Lucio e il simpatico topolino Topazio, insieme al giovane pubblico, ripercorreranno uno dei momenti salienti della performance, la magia della torta!
 A seguire tutti i presenti saranno invitati a giocare con gli artisti alla “scuola di giocoleria” dove si potranno sperimentare le tecniche per fare roteare, piatti, palline e fazzoletti.
 L’animazione si concluderà con una scatenata danza condotta dal colorato struzzo “Ciclamino”.


Si consiglia la prenotazione ai seguenti recapiti: 

Tel. 049/2022907
info@teatrodelinutile.com
segreteria@accademiadelinutile.com

Creative Proscenium

Creative Proscenium

Workshop/show di fotografia a cura di Luciano Tomasin

Una finestra-evento dedicata alla danza e alla fotografia: questo è il Workshop organizzato in occasione del Festival Prospettiva Danza Teatro 2014, in collaborazione con l’associazione culturale OnOff Spazio Aperto. Obiettivo è promuovere un dialogo tra il linguaggio della fotografia e quello del corpo; da un lato fornire competenze tecniche di fotografia applicata e dall’altro favorire lo sviluppo di un dibattito tra immagine e danza.
Un percorso scandito da tre momenti:

1) Workshop: due giorni di esplorazione dell’arte fotografica applicata alla fotografia di scena e alla fotografia in studio con ballerini professionisti
30 aprile - Fotografia di scena
3 maggio - Fotografia in studio

2) Workshow: una mostra/evento presso il Teatro Comunale Giuseppe Verdi, durante il quale saranno esposte le fotografie più significative di ciascun corsista.
Dal 18 maggio al 21 giugno 2014
Luciano Tomasin, Francesco Mangiaracina e Giovanni Umicini selezioneranno le fotografie migliori che diventeranno le protagoniste della mostra. Durante la serata inaugurale, prevista per il 18 Maggio, verrà
proiettato un video backstage dei momenti più coinvolgenti del Workshop. Dopo l’inaugurazione la mostra resterà aperta al pubblico (orari di apertura: da lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00).

3) Contest: l’opera migliore diventerà il concept grafico della prossima campagna promozionale del Festival Prospettiva Danza 2015.
Tutti i lavori verranno analizzati da una commissione di professionisti, addetti ai lavori e creativi pubblicitari; verrà selezionata la fotografia, tra quelle presentate dai corsisti, che diventerà il concept grafico della campagna pubblicitaria del Festival Prospettiva Danza Teatro 2015.

Informazioni e iscrizioni
tel. 049 681792
info@onoffspazioaperto.com
www.onoffspazioaperto.com
www.prospettivadanzateatro.it

Canti sacri dal mondo

Canti sacri dal mondo

Sacrearmonie 2014

Quarto appuntamento dell'edizione 2014 di SacreArmonie, Rassegna inserita in UNIVERSI DIVERSI 2014.

Coro Interreligioso di Trieste
presenta

CANTI SACRI DAL MONDO
Direzione a cura del M° Fabio Nossal

Formazione nata nel 2000 per iniziativa del maestro Fabio Nossal, il Coro Interreligioso di Trieste  è formato da una trentina di coristi appartenenti a varie confessioni religiose, con l'intento di far conoscere il vasto e multiforme repertorio della musica sacra.
Un'affascinante esperienza musicale che si inoltra nelle antichissime melodie monodiche, spaziando tra le sublimi composizioni polifoniche, sino alla maestosità del corale, grazie all'apporto di tutti i coristi, che hanno proposto gli inni più significativi dei loro repertori.
Il coro, ha tenuto parecchi concerti e lezioni-concerto per gli alunni delle scuole ed ha partecipato a numerose cerimonie ecumeniche e interreligiose, testimoniando con la musica il rispetto e la pacifica convivenza.

FABIO NOSSAL Diplomato al Conservatorio “G.Tartini” di Trieste  in organo e composizione organistica,  ha studiato direzione d’orchestra presso l’Accademia Chigiana di Siena  ed ha avuto la possibilità di seguire alcuni dei maggiori direttori d’orchestra tra i quali Claudio Scimone e Riccardo Muti. In qualità di direttore d’orchestra, di coro e di organista svolge attività concertistica sia in Italia che all’estero. Ha fondato il Coro “I Madrigalisti di Trieste” e l’Orchestra Internazionale dell’INCE (Iniziativa Centro Europea), con la quale si è esibito più volte alla presenza di numerosi Capi di Governo e Ministri degli Esteri. E' stato invitato più volte a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Stato della Radiotelevisione Moldava, l’Orchestra Stabile del Teatro Argentino di La Plata e l’Orchestra Sinfonica del Festival di Sofia. E' stato direttore artistico di varie stagioni musicali tra cui il "Festival dei Solisti di Alpe Adria" e del "Trieste-Europa Festival". Ha realizzato numerosi cicli di lezioni-concerto rivolte agli alunni delle scuole e ha tenuto conferenze sull'evoluzione degli strumenti musicali, affiancando all'attività didattica l'incarico di Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in materia di tutela e restauro dell’arte organaria.

Informazioni
Scuola di Musica Gershwin
 via Tonzig, 9 - cell. 342 1486878

Far finta di essere...

Far finta di essere...

Concerto spettacolo ricordando Giorgio Gaber

FAR FINTA DI ESSERE...
concerto spettacolo ricordando Giorgio Gaber

con Filippo Tognazzo e Officina Francavilla
Prodotto da Zelda-compagnia teatrale professionale

Far finta di essere... è un omaggio all’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dagli esordi dei primi anni ‘60 (con gli album Giorgio Gaber, I successi di Giorgio Gaber), ai primi monologhi teatrali e televisivi degli anni ‘70 (Il signor G, Dialogo fra un impegnato e un non so), alla riflessione sulla crisi delle relazioni sociali e dei sentimenti degli anni ‘80 (Parlami d’amore Mariù), fino alla critica graffiante dei vizi politici e sociali espressa fra gli anni ‘90 e il 2005 (E pensare che c’era il pensiero, Io non mi sento italiano). I brani musicali sono riarrangiati da Officina Francavilla in chiave moderna, ma sempre rispettosa dello stile gaberiano. I monologhi invece, interpretati da Filippo Tognazzo, accentuano la componente più teatrale dell’opera gaberiana. Scaletta dello spettacolo: Giuoco di bambini, La ballata del Cerruti, Trani a
gogò, Barbera e Champagne, Il Pelo, Lo shampoo, La benda, Si può, Paparadio, Piccoli spostamenti del cuore, Il corrotto, Dopo l’amore, Quando sarò capace d’amare, La paura, La nave, La sedia, Io non mi sento italiano, L’equazione, Non insegnate ai bambini, Secondo me gli italiani, Destra Sinistra, La libertà, Un’idea

Informazioni
cell. 340 9362803
spettacoli@zeldasrl.com
www.zeldasrl.com
 

Il club dei suicidi

Il club dei suicidi

Spettacolo a cura della Compagnia Lorenzo da Ponte

Spettacolo a cura della Compagnia Lorenzo da Ponte
Scritto e diretto da Francesca Zava
con: Filippo Fossa, Irene Casagrande, Cristiano Cardin, Sonia De Boni, Edoardo Fainello, Silvio Pasqualetto, Alessandro Tonon, Enrico Dota

Sul tetto di un grattacielo, sette sconosciuti si incontrano per caso accomunati da un obiettivo: il suicidio. Comincia così un fitto intreccio di relazioni, conflitti, alleanze ed inusuali relazioni, apparentemente dettate dal desiderio di buttarsi per primi, almeno fino al momento in cui i protagonisti si trovano con le “spalle al muro”.
Il titolo è il preludio di una commedia divertente e brillante, che all’apparenza può sembrare molto semplice, ma nel corso della storia, man mano che emergono i tratti distintivi dei protagonisti ed i meccanismi umani che la compongono, si scopre la profondità e la fragilità della natura umana, espressa nella sua essenza senza troppi fronzoli. Sono personaggi senza nome senza storia che sorreggono la propria vita su convinzioni apparentemente sciocche e bizzarre, sono maschere che ognuno di noi potrebbe indossare.
Siamo noi.
La domanda è d’obbligo: può una situazione apparentemente leggera affrontare problematiche comuni a tutti, pensieri che sono nascosti sotto la facile ironia che si mostra? E chi sarà colui che si accaparrerà il diritto di andare per primo?

Informazioni

tel. 04381620016 - 04381620028
www.accademiadaponte.it - direzione@accademiadaponte.it
 

Spring awakening

Spring awakening

Stagione di Prosa 2013-2014 del Teatro Verdi

Spettacolo inserito nel cartellone della Stagione di Prosa 2013-2014 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Verdi di Padova.

Todomomodo Music All
presenta

SPRING AWAKENING
tratto dall'opera "Risveglio di Primavera" di Frank Wedekind
autore Steven Sater
musiche Duncan Sheik
Con: Flavio Gismondi, Federico Marignetti, Arianna Battilana, Tania Tuccinardi, Gianluca Ferrato, Francesca Gamba, Paola Fareri, Vincenzo Leone, David Marzi, Chiara Marchetti, Andrea Simonetti, Renzo Guddemi, Albachiara Porcelli

Mamma, perché non mi hai detto tutto?

Opera prima del grande drammaturgo tedesco Frank Wedekind, Risveglio di primavera è un lavoro travolgente, dionisiaco, forte senza mezzi termini e per alcuni tuttora “irrappresentabile”.
Un Wedekind ventisettenne racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi nel pieno del loro “risveglio” in un’epoca e in una società che li isolano, li reprimono e negano loro ogni spontaneità, dal gioco alla sessualità. Wedekind inscena tutto questo ancora prima di chiunque altro e crea un labirinto di genitori ciechi, scuole mute e collegi sordi, in cui i piccoli protagonisti sembrano destinati a tacere, o peggio a soccombere.

Scarica il Cartellone della Stagione 2013-2014.

Biglietteria
Biglietti e informazioni: QUI

Teatro Verdi - Teatro Stabile del Veneto
via dei Livello, 32 - 35139 Padova
telefono 049 8777011 - biglietteria 049 87770213
fax 049 8763751
info@teatrostabileveneto.it
www.teatrostabileveneto.it

Il regno di golosonia

Il regno di golosonia

Premio LiNUTILE del Teatro 2013

Quarto e ultimo spettacolo in cartellone della rassegna teatrale dedicata ai bambini del Premio “LiNUTILE del Teatro” che quest’anno ha avuto come protagonista il CIBO.
IL REGNO DI GOLOSONIA
Compagnia Teatrino Teatrò

Una notte, nel favoloso regno di Golosonia, dove ogni edificio è costruito con le più fantasiose delizie, approdano due maghi scapestrati, Ciarla e Tano. I due capitano in un momento piuttosto critico: la principessa Golosina, furiosa per la perdita del cuoco di corte, ha imposto il digiuno in tutto il regno, finché non si trovi qualcuno capace di cucinare tutte le golosità cui era abituata. I due maghi diverranno la chiave della risoluzione di un lungo conflitto: quello che oppone Golosonia al salutare regno di Verdulandia.
Uno spettacolo colorato e ricco di colpi di scena che sfrutta il linguaggio della commedia dell’arte (con i suoi canovacci farseschi e rocamboleschi) sapientemente mescolato al teatro sperimentale contemporaneo (grazie alle suggestioni create dall’uso dello spazio e dell’oggetto teatrale) per raccontare ai bambini che esistono tanti modi diversi di nutrirsi in modo corretto e, perché no, divertente.
Pur essendo caratterizzato da una comicità esilarante, lo spettacolo affronta in realtà importanti tematiche pedagogiche, per le quali ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, e dell’associazione onlus Telefono Azzurrorosa, realtà impegnata attivamente nella tutela dei diritti dei bambini; ha inoltre attivato una collaborazione tra la compagnia e l'associazione onlus Actionaid per sostenere un programma educativo contro lo spreco alimentare rivolto a tutti i bambini.

Nei diversi pomeriggi di spettacolo, ospitati presso il Teatro de LiNUTILE in Via Agordat 5 a Padova, sarà il giovane pubblico a votare lo spettacolo vincitore; oltre al consueto Premio “Elefante di gomma” realizzato dalla designer padovana Ummagumma (Fausta Zambelli), la compagnia vincitrice riceverà un premio in denaro di euro 1.500,00.

I prossimi appuntamenti:

Sabato 12 aprile, dalle 16.00 alle 21.30: cerimonia di Premiazione degli spettacoli vincitori con grande festa finale dedicata al cibo, presso il Teatro de LiNUTILE.

Informazioni

Teatro de LiNUTILE
Via Agordat, 5 (Padova)
Tel. 049/2022907
info@teatrodelinutile.com
www.teatrodelinutile.com

Vittoria Aganoor

Vittoria Aganoor

Una “Leggenda” dall’Oriente alla Belle Epoque

VITTORIA AGANOOR
Una “Leggenda” dall’Oriente alla Belle Epoque
di Carlo Bertinelli
Con: Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli

Nel presente, ambientato in un caffè di Venezia, un cameriere racconta la leggenda di una casa dove “due che si amarono vollero morirvi insieme”.
La “leggenda” si intreccia con la vita di Vittoria Aganoor, che proprio a Venezia aveva intenzione di acquistare la “casa degli innamorati” (Venezia, marzo 1895) e in una lettera recentemente ritrovata, dove la casa è finemente disegnata, esalta la bellezza della morte insieme per amore.
Il mistero dell’ultima tragedia romantica della Belle Epoque – che ha sullo sfondo l’Italia dall’Unità d’Italia alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra (1855-1910) – scorre parallelamente alla vita di Vittoria e Guido, alle vicende della sua famiglia, all’amore per la natura, che si tramuta in versi e poesia (“Leggenda eterna”, 1900; “Nuove liriche” 1908).
Vittoria Aganoor è una donna misteriosa e affascinante, di origine armena, nata a Padova, ma vissuta a Venezia, Napoli, Basalghelle (TV) e infine, dopo il matrimonio con il deputato Guido Pompilj, a Perugia e sulle rive umbre del lago Trasimeno.
La regia di questo spettacolo è articolata in quadri, che si spostano dalla vita della poetessa ambientata in un passato lontano e i quadri di un presente nel quale inizia il racconto.
Se il racconto contemporaneo prende il via dalla “leggenda” della casa degli innamorati (che vollero morirvi insieme), il passato comincia mettendo in parallelo le vite dei due coniugi. Vittoria Aganoor viene ritratta all’apice della propria fama, mentre tiene una conferenza al Collegio Romano, alla presenza della Regina Margherita e di molte sue ammiratrici. Guido Pompilj, il marito, viene invece fissato nell’apice
della disperazione, dopo la perdita di una donna tanto empatica, senza la quale realizza di non poter vivere. L’ultima tragedia romantica della Belle Epoque (il suicidio dell’Onorevole sul capezzale della moglie), viene gradualmente svelata come un giallo e i flashback nei quadri che delineano la vita della poetessa, sono preceduti dalla cronaca di quella terribile notte.
La suspance, non impedisce però ai quadri di essere leggeri, di tratteggiare momenti teneri, malinconici, divertenti o focosi, scivolando gradualmente dalla giovinezza alla maturità di Vittoria Aganoor. Nei quadri moderni la ragazza e il cameriere si incontrano sistematicamente una volta  la settimana: la giovane si concede un bicchier di vino seduta al tavolino del solito bar, mentre l’estate lascia dolcemente posto all’inizio dell’autunno. Di settimana in settimana è un susseguirsi di variazioni metereologiche, che influiscono sullo stato d’animo della ragazza: “sente il tempo” come lo sentiva la poetessa, con una sensibilità che le consentiva di descrivere in versi le sfumature della natura.
Su questa affinità artistica, su questa sensibilità comune alla poetessa del passato e alla giovane artista di oggi, si strutturano i brevi dialoghi tra la ragazza e il cameriere. Per raccontare questa storia,
la regia si avvale di foto originali di fine Ottocento, alternate a didascalie che collocani i vari luoghi e gli anni in cui si sposta la vicenda. Il tutto è montato con una tecnica di “multivisione” mescolata a voci fuori campo, musiche e suoni. 

Informazioni
Teatro Ortaet
Cell. 393 9909412
www.teatrortaet.it - info@teatrortaet.it
 

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