Recuerdo de Espagna. Musica con letture da Garcia Lorca

Recuerdo de Espagna. Musica con letture da Garcia Lorca

Serata d'esordio della XXV Stagione Concertistica 2009 Interensemble.

RECUERDO DE ESPAGNA
Musica con letture da Garcia Lorca

Luca Paccagnella, violoncello
Hajni Gabro, pianoforte
Carlo Meneghini, letture

Programma

Enrique Granados - Intermezzo da Goyescas; Playera op.5 n.5
Gaspar Cassadò - Requiebros
Manuel de Falla - Suite Populaire Espagnole (El pano moruno; Nana; Cancion; Asturiana; Jota; Polo)
Isaac Albeniz - Malagueͱa
Joaquin Rodrigo - Siciliana
Paco De Lucia - El Tempul, flamenco
Chick Corea - Spain; La Fiesta
Manuel de Falla - Melodia; Primera Danza Espaͱola da "€œLa Vida Breve"€; Danza rituale del fuoco "€œEl Amor Brujo"€

INGRESSO LIBERO

Luca Paccagnella è violoncellista, direttore d"€™orchestra, docente e direttore del Conservatorio di Rovigo, musicista eclettico svolge un"€™intensa attività  concertistica che spazia dalla musica classica alla contemporanea, dal Jazz alla contaminazione.
Laureato in prestigiosi Concorsi Internazionali, ha partecipato ai maggiori Festival Internazionali e a Stagioni concertistiche in tutto il mondo suonando nelle sale e nei Teatri più prestigiosi. Dal 1996 affianca l"€™attività  di direttore d"€™orchestra, fonda l"€™Orchestra Sinfonica "€œBeethoven"€ di Padova, l"€™Orchestra e Coro lirico P. Mascagni , ha diretto importanti opere di repertorio, balletti, e prime esecuzioni assolute, co-fondatore dell'€™Interensemble di Padova gruppo che dal 1983 di dedica alla musica contemporanea, e"€™ membro del Paul Klee String Quartet, tiene Masterclasses in Francia, Polonia e Germania, Italia ed è membro di giurie di Concorsi internazionali. Ha al suo attivo numerosi CD per le etichette Tactus, Stradivarius, Blue Serge, Pro-viva, Neuma, Rivoalto,Velut Luna, incidendo tra l"€™altro l"€™integrale di Busoni e Malipiero per violoncello e pianoforte e dei quartetti di P. Glass, suona un violoncello di scuola cremonese del XVII secolo.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: XXV Stagione Concertistica Interensemble 2009-Ia parte.

La Commedia di Candido

La Commedia di Candido


5-6-7-8-9 maggio 2009, ore 20.45
10 maggio 2009, ore 16


La Contemporanea - Compagnia Mario Chiocchio
presenta

LA COMMEDIA DI CANDIDO
ovvero avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì)

Adattamento di Stefano Massini, tratto dal "Candido" di Voltaire
Regia: Sergio Fantoni
Scene e costumi: Gianluca Sbicca - Simone Valsecchi
Musiche: Cesare Picco
Disegno luci: Iuraj Saleri
Con: Ottavia Piccolo, Vittorio Viviani, Silvano Piccardi

Stefano Massini, giovane drammaturgo fiorentino tra i più interessanti della scena italiana, rende omaggio al Candide di Voltaire nel 250. anniversario della sua pubblicazione. E lo fa con una commedia ironica e graffiante, che celebra e al tempo stesso deride l"€™età  dei lumi.
La fantasiosa attrice Augustine (Ottavia Piccolo, sulla scena dopo il grande successo di Processo a Dio) si trova al centro di una vicenda assurda, fatta di spionaggio e segreti, che ha per protagonisti Denis Diderot, Jean Jacques Rousseau e il celebre Voltaire, che dalla sua villa di Ginevra sta terrorizzando il mondo (i suoi due colleghi in primis) con la minaccia di pubblicare il Candido; il libretto è alquanto misterioso, nessuno ne conosce esattamente il contenuto; ma si sa che in esso Voltaire mette alla berlina tutti i valori, gli ideali e i personaggi del tempo. Questo corrisponde al vero: il Candido, infatti, aveva angosciato e mobilitato filosofi e sovrani di mezza Europa, militari, politici e organi religiosi, che si preparavano ad un"€™immediata censura.
In questa favola-avventura di pieno Settecento fra filosofi e parruc­che c'è molto che ci riguarda da vicino: dalla libertà  di pensiero al riscatto femminile, dalla lotta contro le guerre ingiuste fino all'integralismo religioso. D'altra parte sono questi i temi del Candido. E chi non è d'accordo, se la prenda con Voltaire. lnsomma: immaginate uno spettacolo divertente su temi molto seri. Una commedia dove grandi domande sono travestite da sberleffi. Perché non c'è miglior modo di pensare che farlo ridendo: anche questa frase la scrisse il signor Voltaire ...

Giovane Artista Rivelazione del 2007 per il Premio Nazionale della Critica, Stefano Massini nel 2005 si era già  distinto per aver vinto il maggiore premio italiano per la scrittura teatrale, il Premio Pier Vittorio Tondelli a Riccione Teatro. Scrive a proposito dello spettacolo:
"€œ1759-2009: nella prossima ricorrenza di 250 anni dalla scrittura del Candido, ho scritto un testo che è un ironico, graffiante, imprevedibile omaggio alla più grande invenzione di Voltaire. Chi si aspetta di trovare una celebrazione del testo originale resterà  deluso.
Immaginate che in un"€™Europa innamorata di Voltaire inizi a girar voce di un nuovo pericolosissimo libretto dove il grande filosofo metterebbe alla berlina colleghi, Stati, Chiesa, Eserciti. Trapela che il libretto si intitolerà  Candido: di certo si sa solo questo. Nei salotti non si sparla d"€™altro, nei circoli letterari c"€™è attesa e i pensatori di ogni dove tremano all'€™idea che Voltaire li svergogni.
͈ in questo clima spionistico che ho collocato il mio testo, tutto giocato su un libro che dette scandalo ancor prima di essere pubblicato."€
(di Stefano Massini).

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Orchestra di PD e del Veneto e Coro La Stagione Armonica

Orchestra di PD e del Veneto e Coro La Stagione Armonica


Concerto inserito nella programmazione di "Impara l'Arte 2009", dedicata quest'anno all'affascinante rapporto tra musica e astronomia.

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
ALESSANDRO CESARO, pianoforte
BRUNO VOLPATO, organo

LA STAGIONE ARMONICA, coro
SERGIO BALESTRACCI, direttore

Programma

Roberta Vacca, Le stanze della luna.
Racconto per orchestra in sei frammenti
(Prima esecuzione a Padova)

Enric Granados, Cant de les estrelles, per pianoforte, organo e cori (Ben calmato, Poco meno, Moderato Lento, Poco Meno, Tempo I°)
(Prima esecuzione in Italia)

INFORMAZIONI

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

Patavinitas ieri e domani

Patavinitas ieri e domani


Riflettere su Padova, com'era, com'è adesso e come cambia, sulla storia, sugli artisti che l'hanno resa grande, pittori, scultori, musicisti, poeti, sul suo presente e sulla situazione della cultura oggi. Questi sono alcuni degli obiettivi che stanno a monte delle "Giornate delle Associazioni Culturali", una kermesse di tre giorni in cui le associazioni culturali di Padova promuoveranno incontri, dibattiti e spettacoli per portare al coinvolgimento dell'associazionismo della città , al fine di creare occasioni di collaborazione tra le stesse nelle varie arti.
Il tema proposto sarà  "Patavinitas ieri oggi e domani", tema solo in apparenza "locale", ma che in realtà  coinvolge nel tempo storico i cambiamenti in atto.

Programma
Venerdì 1 maggio 2009
Ore 10 - Inaugurazione
RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME
Antichi veneti e non solo

Ore 16 - Poesia e musica a tema
Ensemble KALEIDOS-SUONI: DAL MONDO A PADOVA
Viaggio tra etnie, jazz e contaminazioni

Oliviero De Zordo (Maestro concertatore, pianoforte, synth)
Clodiana Lushka, Svetlana Mandachi (violini)
Alessandro Frigo (clarinetto)
Ivano Paterno (fisarmonica)

Scarica il programma del concerto

AZIONE COREOGRAFICA (a cura di Roberto Caruso)

POESIA E MUSICA A TEMA con la partecipazione di A. Cabianca e Riccardo Misto

Sabato 2 maggio 2009
Ore 17 - Spettacolo teatrale "DIVINA COMMEDIA"

ESPOSIZIONE DI LIBRI, FOTOGRAFIE, DIPINTI, DISEGNI, CD E ALTRO fino al 3 maggio 2009

INFORMAZIONI
Ingresso libero

Esecutivo Associazioni Area Attività  Culturali del Comune di padova
Alessandro Cabianca 335 6076187
Veronella Daniele 347 8503503
e-mail: cabiancalex@alice.it

La testa tra le nuvole.

La testa tra le nuvole.

Il palcoscenico in classe


Il "€Palcoscenico in classe"€ è un progetto per una cultura della Danza che si colloca come proposta di formazione rivolta alle scuole primarie e secondarie di Padova e Provincia all'€™interno di "€œProspettiva DanzaTeatro 2009"€. Quest"€™anno rispetto alle precedenti edizioni, il progetto ha una veste innovativa perché non solo la Danza ma anche il Teatro daranno forma e contenuti alla proposta di un nuovo linguaggio espressivo. Il progetto "€œLa Testa tra le Nuvole"€ coinvolgerà  gli studenti in un percorso dove il corpo non sarà  solo movimento ma anche voce, racconto, drammatizzazione

IL PALCOSCENICO IN CLASSE
"€œProgetto per... una cultura della danza"€
a cura di Antonella Schiavon


"€œLa Testa tra le Nuvole"€
Laboratorio e Performance di danza, teatro, immagini per le scuole e con le scuole


Il Progetto si articola in due momenti:

A) Laboratorio per gli studenti delle scuole secondarie gratuito
5-6-7 maggio 2009 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 "€œPiccolo Teatro"€.


Il laboratorio è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di Padova e provincia e sarà  tenuto dalla coreografa e danza educatrice Antonella Schiavon e dalla regista drammaturga Ketty Grunchi della Compagnia "€œLa Piccionaia"€. L"€™anno 2009 è l"€™anno mondiale dell'€™astronomia e cinquecentenario della scoperta del telescopio di Galileo, in numerose scuole di tutta Italia sono attivi progetti riguardanti il cielo, le stelle, le scienze astronomiche. Padova, città  che ha ospitato per ben diciotto anni Galileo e dove Galileo ha potuto avviare importanti ricerche, ha proposto il progetto "€œIl futuro di galileo"€ scienza e tecnica dal seicento al terzo millennio. In quest"€™anno così propositivo per la ricerca il tema conduttore del laboratorio sarà  proprio il cielo, le stelle e l"€™immaginario dei ragazzi legato a questi argomenti.
Le conduttrici attraverso stimoli diversi guideranno gli studenti in un percorso che prevede danza, animazione, voce, parola, gesto e drammatizzazione, "€œLa testa fra le nuvole"€ potrà  essere un"€™esperienza nuova, esaltante che li avvicinerà  ad un concetto di libertà  assoluta. Il cielo, e le costellazioni con le loro geometrie stimoleranno fantasie e immagini, sensazioni che saranno poi rappresentate con il movimento, la musica, la parola e la danza. Il laboratorio è gratuito e possono partecipare tutti gli studenti degli Istituti secondari di Padova e provincia.

Il numero massimo dei partecipanti è trenta, le adesioni dovranno pervenire al numero di fax 049-624563 della scuola Spaziodanza o tramite email all'€™indirizzo ocavinat@libero.it entro e non oltre il giorno 23 aprile 2009.

B) Performance finale in palcoscenico - ingresso libero -
8 maggio 2009 ore 10.30 "€œPiccolo Teatro"€


Il risultato del laboratorio sarà  rappresentato la mattina dell'€™8 maggio 2009, dove saranno invitati docenti, studenti e genitori per poter condividere l"€™esperienza fatta dal gruppo di ragazzi delle scuole secondarie.
Sarà  un momento di confronto e di presentazione del lavoro svolto durante i tre giorni ma anche un momento di spettacolo e di divertimento. Immagini, videoriprese, riflessioni, pensieri testimonieranno il percorso che gli studenti hanno condiviso con i loro compagni e con i conduttori durante il laboratorio. Anche questa materiale sarà  portato in scena e presentato al pubblico che sarà  coinvolto così in modo attivo e partecipe anche alla realizzazione dello spettacolo.
L"€™adesione allo spettacolo deve essere data entro il 23 aprile 2009 tramite fax alla scuola Spaziodanza 049/624563 o email ocavinat@libero.it.
Per qualsiasi informazione contattare la Sig. Antonella Schiavon 339/6032674

Ketty Grunchi
Laureata in Psicologia, con indirizzo Scolastico e Pedagogico, nel 1987 inizia la sua collaborazione con la Compagnia "La Piccionaia-I Carrara" di Vicenza partecipando in veste di Drammaturga e attrice alla produzione di spettacoli sia per adulti che per bambini e ragazzi.
Sviluppa una metodologia di insegnamento a ragazzi di Scuola Media Inferiore, Scuola Media Superiore, Insegnanti, adulti in un'ottica di lavoro laboratoriale. Allo stesso tempo permane l'interesse per l'area del "disagio": laboratori teatrali in Carcere, per operatori sociali e insegnanti sensibili al problema dell'infanzia violata, al concetto delle "€œdipendenze"€, per comunità  di famiglie affidatarie. Nel 2005 è vincitrice del concorso "€œBassano Città  Palcoscenico"€ dedicato alla Drammaturgia con il testo teatrale "€œAcqua granda"€.
In territorio regionale, da diversi anni conduce Laboratori Teatrali all'€™interno di Scuole Materne, Elementari, Medie e Superiori, per bambini, ragazzi e docenti. Per Progetto Musica di Valdagno è Insegnante del Corso di Teatro per ragazzi-giovani, e così pure per Ossidiana a Vicenza e per il Teatro del Parco a Mestre.

Antonella Schiavon
Ha maturato un"€™esperienza pluriennale nel campo della didattica della Danza e della coreografia. Attualmente è responsabile del progetto "€œMusica e Movimento"€ di danza educativa proposto in vari istituti scolastici padovani. E"€™ iscritta alla D.E.S. (Danza Educazione Scuola) riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. E"€™ stata responsabile del progetto pilota regionale "€œRaccontami una storia"€. Dirige corsi di formazione professionale riconosciuti dalla Regione Veneto e ha organizzato il Convegno Nazionale "€œLa danza realtà  in movimento"€: il mondo dell'€™arte e della scuola insieme per insegnare. Collabora con il Comune di Padova per il progetto "€œIl palcoscenico in classe"€ iniziativa rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie per promuovere la cultura della Danza.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Il Malinteso di A. Camus

Il Malinteso di A. Camus


Compagnia di Teatro I CONTASTORIE

Presentano:

IL MALINTESO DI ALBERT CAMUS
Regia di Sergio di Mascio

Personaggi e interpreti

Il vecchio domestico: Giulio Mazzega
La Madre:Chiara Stragiotti
La figlia Marta: Daniela De Rigo
Jan: Matteo Baseggio
Maria moglie di Jan: Giorgia Balasso

Le Malentendu (Il malinteso), esordio teatrale di Albert Camus, venne scritto nel 1943 con la Francia ancora occupata, e andò in scena per la prima volta al ThéÍ¢tre des Mathurins di Parigi nel giugno 1944.
Camus si è rifatto all'€™essenzialità  strutturale della tragedia greca: quattro personaggi in tutto, oltre a un coro pressoché muto, chiusi nello spazio angusto di un solo luogo: il soggiorno e la camera di una locanda, in una piccola città  della Boemia, nell'€™arco breve di poco più d"€™una giornata.
Si tratta di un testo denso di contenuti e di quelle tematiche esistenziali care all'€™autore francese. Il Malinteso di Albert Camus esprime uno psicodramma possibile della castrazione femminile, l'immaagine della donna che è vita e amore.
In un albergo anonimo si muovono i personaggi del dramma: la madre e la figlia Marta che sopravvivono uccidendo, di tanto in tanto qualche cliente ricco e solo. Il figlio Jan che ritorna dopo vent'anni per ritrovare e aiutare la famiglia, ma non fa nulla, forse per stupido orgoglio per essere riconosciuto. La moglie di Jan, Maria che rappresenta l'amore e la vita, ma che avverte anche inconsciamente il pericolo a cui va incontro il marito.
Il vecchio servitore che riconosce Jan,ma tace, contribuendo al..." Malinteso "... e il cui sadismo consacra la tragedia della follia.

Informazioni e biglietti
Biglietto unico: "‚€ 10,00

ASSOCIAZIONE I CONTASTORIE
Info: 049 606050
teatro@icontastorie.org

Ballet National de Marseille in "Metamorphoses"

Ballet National de Marseille in "Metamorphoses"

Approda a Padova lo spettacolo di Frédéric Flamand liberamente ispirato alle "Metamorfosi" di Ovidio. Considerato fin dall'antichità  un grande contenitore di storie, il poema ovidiano ha dato vita attraverso i secoli a svariate interpretazioni in tutte le Arti. E la danza è una di queste.
Con le coreografie di Metamorphoses, Frédéric Flamand ha scelto dei passaggi singolari (Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne), rappresentati sul palco con una grande interpretazione scenica: una "storia del mondo" attualissima che offre una stupenda occasione per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'ego, della comunicazione globale.

Ballet National de Marseille (Francia)
presenta

METAMORPHOSES

concezione artistica: Frédéric Flamand
coreografia: Frédéric Flamand e i danzatori del Ballet National de Marseille
design e costumi: Humberto & Fernando Campana
consulenza artistica: Bernard Degroote
assistente alla coreografia: Cristina Dias, Hayo David
luci: Frédéric Flamand, Ralf Nonn
selezioni musicali: George Van Dam
immagini: Fabiano Spano
coproduzione: Grand Theatre de Luxembourg, capitale europea della Cultura 2007, Brighton Festival

Le Metamorfosi ovidiane secondo Frédéric Flamand esprimono il desiderio di rompere e di far esplodere l"€™ordine classico e convergere le diverse arti senza rinunciare all'€™autonomia di ciascuna. Il suo lavoro passa dal narrativo alla gestualità  fino ad arrivare all'€™immagine virtuale e al design. L"€™attenzione del coreografo viene rivolta ai fratelli Campana, i giovani designer brasiliani riconosciuti a livello internazionale per la loro particolare concezione del design, fatto di forme ibride e di materiali poveri e riciclati, apparsi a Flamand come i più adatti a confrontarsi con il tema della trasformazioni ispirato alla monumentale opera di Ovidio. Alla scenografia aerea dei fratelli Campana, fatta di tubi di alluminio, cerchi di gomma, canne in plastica e fasce in velcro, a cui i sedici danzatori del Ballet de Marseille si appendono e in cui si avviluppano, si contrappone una esuberanza stilistica squadernata in un virtuosistico catalogo di tecniche e movimenti.
Con Métamorphoses, il coreografo si lascia trasportare dalla varietà  dei soggetti, dal flusso dei miti e dai mutamenti che popolano il testo. Al pari della coreografia, l"€™immaginario di Flamand esplora il mondo fantastico, rendendolo quanto più vivo possibile, in grado di stimolare la curiositas, l"€™intelligenza e la sensibilità . ͈ in questo caos vitale che Flamand vede riflessi i miti contemporanei: Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne sono lo spunto per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'€™eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'€™ego, della comunicazione globale. In questa rivisitazione dei personaggi classici Flamand inserisce, a guisa di interludio, un omaggio ai cigni del repertorio classico con un assolo di straordinaria bellezza.
Flamand, con i suoi spettacoli aspira alla convergenza tra danza, arti plastiche e architettura - tutte discipline che come la coreografia si occupano della strutturazione dello spazio e interrogano lo statuto del corpo contemporaneo in rapporto con l"€™ambiente circostante.

Frédéric Flamand
Frédéric Flamand affronta la danza esaltando l"€™abolizione delle tecniche e favorendo il dialogo tra danza classica e contemporanea. Da 10 anni, lavora intensivamente sui rapporti tra danza ed architettura, collaborando con artisti del calibro di Jean Nouvel, Zaha Hadid, Thom Mayne, Diller+Scofidio, Dominique Perrault...il punto di vista pluridisciplinare del suo lavoro lo porta nel 2003 alla testa del 1 Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia e all'€™Università  d"€™Architettura di Venezia, per la quale è stato ordinario d"€™un atelier nella sezione arte & design. Dal dicembre del 2004 dirige il Ballet National e l"€™Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille, dopo aver diretto per 15 anni Charleroi/ Danses "€“ Centre Chorégraphique de la Communauté franͧaise de Belgique.
I suoi spettacoli sono programmati sulle grandi scene europee, dagli Stati Uniti, al Giappone all'€™America del Sud...
Unitamente a William Forsythe, Wayne McGregor et Angelin Preljocaj, dirige il programma D.A.N.C.E (Dance Apprentice Network aCross Europe).
Ballet National de Marseille
Fondato nel 1972 da Roland Petit, il Ballet National de Marseille fa parte delle grandi compagnie di fama internazionale. Nel 1992 la nascita dell'€™Í‰cole Nationale Supériore de Marseille e la costruzione di un edificio di 6000 m² (nuovi studios), che accolgono sia il balletto che l"€™Í‰cole, hanno conferito alla compagnia una vastissima dimensione. La scuola accoglie in media ogni anno 120 giovani allievi e li prepara in nove anni alla danza professionista, mentre la compagnia è formata stabilmente da 35 ballerini. Il Balletto e la scuola iniziano un nuovo corso nel 1998 con la nomina di Marie-Claude Pietragalla a Direttore Generale. Nel 2004 la Direzione Generale del Balletto e dell'€™Í‰cole Nationale Supérieure de Danse viene accolta da Frédéric Flamand, nominato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, dalla Città  di Marseille e dalla Regione Provence- Alpes-Cote d"€™Azur. Il Balletto da questo momento muove la propria attività  verso una concreta apertura di spirito che va oltre la tradizionale divisione
tra danza classica e danza contemporanea. La memoria, ovvero la conferma della vocazione classica, l"€™apertura, ovvero la presentazione di un largo panorama di danza contemporanea sollecitando nuove creazioni, e l"€™innovazione, che punta l"€™attenzione al dialogo tra le differenti tecniche di danza, caratterizzano le creazioni di Flamand. Tre strade dunque, ma che vanno in un"€™unica direzione, ovvero l"€™abbattimento delle barriere. La danza, che scende dalla sua torre d"€™avorio, si integra in un sistema di intrecci che nascono dalla relazione di quest"€™ultima con le varie discipline artistiche, quali l"€™architettura, le arti plastiche e le arti visive.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Ambra Senatore in "Merce" e Simona Bertozzi in "Terrestre"

Ambra Senatore in "Merce" e Simona Bertozzi in "Terrestre"

Ambra Senatore
presenta

MERCE
di e con Ambra Senatore


luci Matteo Fantoni, Fausto Bovini
musiche Riccardo Senatore, 80/81, Ray Charles, Brian Bellott
produzione Junge Hunde/Sosta Palmizi, ALDES

Ciò che conta e motiva sono la persona, l"€™incontro, l"€™ascolto, l"€™elaborazione. Ad un certo punto, però, ci si trova a confrontarsi con il commercio: tutto pare diventare merce. E allora, qui propongo l"€™esposizione dei miei prodotti d"€™artigianato; come in un catalogo promozionale. Merce è uno spettacolo contenitore, uno scherzo pacatamente provocatorio.

Ambra Senatore
Lavora nell'€™ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997. Dopo alcune esperienze di creazione collettiva
dal 2004 è autrice di assoli. Si forma con R. Giordano, C. Carlson, D. Doupuy, J. Cébron, C, Diverres, M. Airaudo,
B. T. Jones, I. Wolf, N. Charnock, K. Waehner, M. A. de Mey. Nel 2001 frequenta l"€™Accademia Isola Danza di Venezia, diretta da Carolyn Carlson. Collabora con G. Rossi, J. C. Gallotta, G. Lavaudant (Teatro Odéon, Parigi), M. Baliani, M. Lucenti, R. Castello ed è coautrice con A. Tagliarini. Ha concluso un dottorato sulla danza contemporanea in Italia e collabora all'€™insegnamento di Storia della Danza presso il DAMS di Torino e presso l"€™Università  Statale di Milano.
Le sue creazioni solistiche muovono dall'€™osservazione fisica di semplici eventi consueti giungendo alla scrittura di
partiture di azioni che spostano il punto di vista sulla realtà  con una vena umoristica e surreale, spesso con una
critica sottile e tagliente. L"€™evocazione della realtà  per frammenti si accompagna all'€™esplicita dichiarazione del gioco della finzione teatrale. Con Passo vince il Premio Equilibrio 2009 dell'€™Auditorium.

Simona Bertozzi
presenta
TERRESTRE


progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
coreografia e danza Simona Bertozzi
musica e ambienti sonori Roberto Passuti
progetto luci Roberto Passuti
costumi Ilaria Barelli
anno di produzione 2008

Terrestre è una figura colta in atto di ri-composizione-evoluzione, reminiscenza e straniamento.
Il suo tempo ha una presenza liquida e scandisce il dialogo con il ricordo fuoriuscendo e rientrando per interstizi articolari, prolungamenti della colonna vertebrale, dispiegamento e vibrazione degli arti. ͈ movimento del corpo e della mente che lascia emergere le assenze, i sintomi sottostanti, quelle inattese involuzioni in grado di produrre spazio "€œaltro"€ all'€™interno di quello preesistente e che rinnovano le immagini per non rimanere chiusi nella storia.

Simona Bertozzi
Danza dal 2005 nella Compagnia Virgilio Sieni e parallelamente conduce un percorso di ricerca come danzautrice. Nel 2007 debutta con il solo L"€™Endroit2e al festival Aerowaves, The place Theatre (Londra) e con il medesimo lavoro vince il concorso GD"€™A (2007). Nel 2008 progetta e crea Terrestre, opera realizzata all'€™interno del progetto internazionale Choreoroam, sostenuto da Bassano Opera Festival, The Place-British Council e Dansatelier/Rotterdam. Laureata al DAMS di Bologna, dal 2004 ha tenuto un laboratorio pratico di formazione in danza contemporanea per gli studenti di Musica e Spettacolo(DAMS). Si occupa inoltre della formazione di giovani danzatori e professionisti presso scuole di danza contemporanea e centri di sperimentazione e ricerca nell'€™ambito del teatro danza.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Impara l'arte 2009. Concerto e proiezione cinematografica

Impara l'arte 2009. Concerto e proiezione cinematografica


Mercoledì 22 Aprile 2009, h. 20.15
Chiesa di San Francesco


CONCERTO

LA STAGIONE ARMONICA, ensemble vocale
CANTUS PLANUS, Federica Cazzaro, Sonia Marcato e Silvia Toffano

SERGIO BALESTRACCI, direttore

Programma
Musiche di C. Monteverdi, T. L. De Victoria, C. Porta, F. Bianciardi, G.P.da Palestrina

Ingresso libero

LA MUSICA SACRA A PADOVA AL TEMPO DI GALILEI
Galileo Galilei entrando in una chiesa di Padova, negli anni del suo soggiorno in questa città , potrebbe aver sentito diverse delle musiche qui presentate.
Quasi certamente le antifone del cremonese Costanzo Porta, attivo al Santo proprio a cavallo tra "€˜5 e "€˜600; ma anche la celebre messa di Monteverdi, pubblicata postuma nel 1650, risale a molti anni prima e presenta una concezione molto legata alla tradizione antica. Troviamo in questa messa la severità  palestriniana delle voci che procedono in omoritmia per lasciare al testo tutta la sua carica emotiva (Et incarnatus est), i procedimenti polifonici
più severi che derivano dall'€™antica arte dei fiamminghi (Et vitam), accanto alle nuove espressività  dei cromatismi improvvisi (Tu solus) o concatenati (Et iterum), delle figurazioni diminuite contrapposte a tetracordi discendenti
quasi in funzione di canto fermo (Agnus Dei). Il basso per l"€™organo è realizzato in forma di basso seguente, tanto che la messa conserva una sua dimensione anche se eseguita a voci sole. La messa è qui presentata nel contesto di una celebrazione mariana, e al suo interno le diverse parti sono scandite da alcune antifone di Costanzo Porta e dal bellissimo inno "€œAve maris stella"€, che qui viene presentato in una rara versione a cinque voci.
Sono anche presentati mottetti di autori che appartengono all'€™incirca alla stessa epoca di Monteverdi e rappresentano la scuola romana. Di questa, il capostipite Palestrina chiude il programma con un bellissimo mottetto a sole voci femminili. Sulla tradizione di Palestrina troviamo la fede ardente di Victoria, così ben espressa da tutte le sue composizioni e la trasparente semplicità  del toscano Bianciardi, qui rappresentato con un Magnificat in stile "€œalternatim"€ (a cura di Sergio Balestracci).

Giovedì 23 aprile 2009, h. 19.00
Cinema MPX - Via Bonporti 22, Padova

PROIEZIONE DEL FILM


GALILEO GALILEI TRA SCIENZA ED ERESIA
Produzione Green Umbrella per WGBH (Boston)

La storia di Galileo Galieli, un uomo combattuto tra scienza ed eresia sullo sfondo dell'Italia seicentesca; la sua battaglia con la Chiesa sulle leggi dell'€™universo rivive nell'€™avvincente storia di un"€™esistenza condotta tra eroismo ed eresia.
Il filmato ripercorre la vita privata e gli affetti di Galileo, ricostruendo i momenti chiave della sua biografia come le osservazioni al telescopio o i rivoluzionari esperimenti sul movimento dei corpi. Sullo sfondo, il quadro dell'€™Italia del Seicento: la tragedia della peste e il lusso delle corti, mentre la speculazione scientifica più avanzata del mondo convive con la censura più oscurantista.
Infine l"€™accusa di eresia dell'€™Inquisizione: imputato di aver sostenuto la teoria eliocentrica di Copernico, Galileo, già  malato, ebbe salva la vita. Minacciato di tortura e condannato al carcere a vita, fu costretto ad abiurare le sue teorie. Ma la via per la scienza moderna era tracciata.

Vincitore di due Emmy Awards

Ingresso euro 5,00, studenti euro 3,00

INFORMAZIONI

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

Eva di Mark Twain

Eva di Mark Twain

Quarto appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

EVA
liberamente tratto da Diario di Eva di Mark Twain

con Mariella Speranza e Gianni Masella
regia Gianni Masella

Un viaggio, semplicemente.
Due "€œdiversi"€ che si studiano, si "€œtrovano"€, si "€œconoscono un poco di più"€ ogni giorno che passa. Fino alla conoscenza profonda, quella che li porta fuori dal loro piccolo mondo, dal loro guscio protetto, e li catapulta nella vita vera con i suoi pensieri tristi e il suo senso di precarietà .
Un racconto, quello di Twain, per nulla banale e scontato, che ci regala una figura attuale, moderna. Eva, la prima donna - una sorta di dea? - inizia il suo percorso di consapevolezza nel paradiso terrestre e, mangiando la mela dell'€™albero della conoscenza, si spinge ben oltre l"€™Eden.

«Ho viaggiato molto, ho visto e conosciuto tante cose. Ho fatto scoperte, ho inventato e sperimentato. Ho provato il dolore. Ho conosciuto la paura... e l"€™amore!». Un viaggio, semplicemente. Un incontro strano, affascinante, pieno di meraviglia e di stupore. Dal racconto di Twain, una figura attuale, moderna, piena del senso della vita, di quella vita che lei stessa scopre giorno per giorno. (Gianni Masella)

Eva è il titolo che abbiamo voluto dare al nostro racconto. Eva, la prima donna, una sorta di dea?, che inizia il suo percorso di consapevolezza nel paradiso terrestre e, mangiando la mela dell'€™albero della conoscenza, si spinge ben oltre l"€™eden. Eva, tratta dalla costola di Adamo, osso che ricorda una semiluna, archetipo della luna, la mente individuale, esperimento consapevole. Eva, fatta a sua volta di polvere di cielo, abitando una specie di spazio meraviglioso o terra di nessuno, si scopre, si sperimenta, racconta ed omette. E il racconto del diario di Eva di Mark Twain, così leggero, attuale, ironico e primitivo che ci ha spinto a questo. (Mariella Speranza)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.


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