Una valigia piena di dollari

Una valigia piena di dollari

Secondo appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

UNA VALIGIA PIENA DI DOLLARI
un racconto di e con Carla Vitantonio

"€œ...quello che rimane sono case vuote,
edifici diroccati attaccati dal vento e dal tempo,
vecchie contadine che trasportano grossi pesi sulla testa masticando proverbi in un dialetto dimenticato.
E il ricordo dello stupore e della poesia
che ci riempivano guardando
il lento procedere di una lumaca su un sasso."€


Da dove vieni?
Vicino Campobasso...
Campobasso....Ah, Campobasso, in Basilicata!
....no, veramente, in Molise....
Molise....ah si, quella regione che non ha sbocco sul mare....qual è l"€™altra provincia, Terni?

"Sono emigrata nel 1997 come la maggior parte dei miei coetanei, e come molti di loro non sono più tornata a casa. Io non lo so, sinceramente, non lo so, cosa ognuno di noi si è portato dietro, non lo so, cosa ognuno di noi ha conservato di quella terra.
Ma parlando con i vecchi compagni di scuola e gli amici di un tempo torna, spesso, fuori, il ricordo di una terra dell'€™infanzia, in cui la realtà  delle cose si mescolava felicemente all'€™immaginario e all'€™incomprensibile, in cui un lupo mannaro aveva la stessa dignità  e tangibilità  di un prete o di un sindaco comunista, e le giornate erano lunghe, infinite, antiche come le case attorno a noi.
Ho raccolto per un paio d"€™anni ricordi, esperienze mie e altrui, proverbi, ricercato tradizioni di cui avevo sentito parlare da piccina. Ho rivisitato i luoghi e le case, confrontato fotografie, incontrato persone che mi avevano conosciuta da piccola e non si ricordavano più chi fossi.
Non posso e non voglio parlare di uno studio, di un lavoro rigoroso e metodico, ma di un accidentato e tortuoso percorso fatto seguendo quello che Piervittorio Tondelli chiamava "€œl"€™odore"€, un sentire profondo, nascosto e viscerale. Alla fine di questo percorso è nato "€œuna valigia piena di dollari"€ (di Carla Vitantonio)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"


Prosegue il ciclo di concerti del "Centro d'Arte".

ANTOHONY COLEMAN, pianoforte
Plays Jelly Roll

Musicista vulcanico, è considerato uno dei più intelligenti ed originali musicisti della scena downtown newyorchese, capace di emozionare e deliziare le platee attraverso un approccio al pianoforte unico al mondo, che miscela musiche della tradizione folk sefardita ebraica con merengues dominicane, ritmi salsa con ragtime e bop afroamericano, tango con mambo cubano e con musiche balcaniche, senza tralasciare il jazz contemporaneo e l'improvvisazione. Anthony Coleman coltiva da sempre una passione per il jazz primigenio di Jelly Roll Morton.
Morton fu il primo grande compositore-arrangiatore della musica di New Orleans, autore di partiture immortali per la storia del jazz ("€œKing Porter Stomp"€, "€œWolverine Blues"€, "€œThe Pearls"€...), direttore dei celebri Red Hot Peppers.
Il tributo di Coleman a Morton è nato qualche anno fa a New York e viene presentato per la prima volta in Italia.
Anthony Coleman è emerso sulla scena della Grande Mela negli anni 80, apprezzato sia come pianista jazz che come "€œtraduttore"€ creativo del klezmer. Ha comicniato a suonare e a incidere accanto a John Zorn, Elliott Sharp, David Moss, Guy Klucevsek, Gary Lucas, David Krakauer e molti altri.
Nei gruppi di Zorn, in particolare, ha partecipato ad opere quali "€œSpillane"€, "€œCobra"€, "€œThe Big Gundown"€.
Ha diretto gruppi come Selfhaters, dallo stile eclettico e imprevedibile, ed il trio Sephardic Tinge, dedito ad un intreccio stilistico tra il jazz e la musica ebraica sefardita.
Ha lavorato a lungo in duo con il sassofonista Roy Nathanson (dei Jazz Passengers) e spesso nei gruppi del chitarrista Marc Ribot. Coleman ha ricevuto incarichi per comporre brani per i Bang On A Can, per la Concerts Artists Guild, per il Crosstown Ensemble.
Nell"€™ultimo biennio Anthony Coleman ha recuperato e re-interpretato l"€™opera pianistica di Mordecai Gebirtig "€“ compositore tradizionale yiddisch "€“ portando in tournèe il recital "€œShmutsige Magnaten"€, accolto ovunque da lusinghieri giudizi critici.
La sua più recente incisione è "€œPushy Blueness"€, composta da una serie di nuove composizioni per quintetto e brass-band.

Per le ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Ostinati! 2009. I concerti del Centro d'Arte.

Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova
Via San Massimo, 37 - 35128 Padova
Tel: 049.8071370
Fax: 049.8070068
E-mail: info@centrodarte.it
Web: www.centrodarte.it

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato


Prosegue l'edizione 2009 di "Impara l'Arte", dedicata quest'anno all'affascinante rapporto tra musica e astronomia.

Concerto di:

ALESSANDRO CESARO, pianoforte
BRUNO VOLPATO, pianoforte

Programma

Alessandro Cesaro - Tre Preludi (Prima esecuzione assoluta)
Gustav Holst - I Pianeti, (trascrizione per due pianoforti)

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 8, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

The Planets di Ken Russel

The Planets di Ken Russel


Ore 19.00

Proiezione del film:
THE PLANETS


Regia di Ken Russell
Musica di Gustav Holst eseguita da The Philadelphia Orchestra, direttore Eugene Ormandy

Per oltre un decennio (1959-1970) Ken Russel esercitò nei programmi culturali della BBC un'opera di svecchiamento, imponendo nuove forme espressive (es. il documentario con attori) e un singolare talento visionario e barocco, specie nella serie di ritratti di artisti e musicisti.
"The Planets" (I Pianeti( appartiene al vasto catalogo di produzioni televisive realizzate da Ken Russell e riferite alla musica. Nel 1983 lo sceneggiatore Melvyn Bragg commissionò a Russell un film su "The Planets" di Gustav Holst per il LWT's South Bank Show. Il film di Russell usa in maniera eclettica immagini d'archivio, anche perchè non gli era consentito di usare attori, e le correla ad ogni movimento della Suite di Holst.

Ore 21.00

Proiezione del film
THE PLANETS
Visualizzazione dell'€™esecuzione di The Planets di Gustav Holst e del movimento Pluto di Colin Matthews, direttore David Atherton

Regia di Rhodri Huw
Produzione BBC Wales (2004)
Inghilterra, durata 57'

Sontuosa visualizzazione de "The Planets" (I Pianeti) il capolavoro orchestrale di Gustav Holst. Holst era morto prima della scoperta di Plutone e nel 2000 Colin Matthews compose, in omaggio ad Holst, "Pluto the Renewer" (Plutone il rinnovatore) completando così la suite. Nel film immagini spettacolari girate in tutto il mondo (New Mexico, Arizona, Scandinavia), computer graphics, animazione sono collegate alla musica e sottolinenano i significati simbolici attribuiti a ciascun pianeta dal compositore. Una esperienza audiovisiva realizzata dal regista Rhodri Huw e che ha avuto una vasta platea televisiva.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 5, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

Spettacolo "Principi del Cielo"

Spettacolo "Principi del Cielo"


Terepia-Il Teatro di figura
presenta

PRINCIPI DEL CIELO
Libero adattamento da: "La Fonte dei Suoni" di Galileo Galilei; "Il Piccolo Principe" di A. de Saint Exupery; "In Volo Sopra il Mondo" di Angelo D'Arrigo

Per il 2009, in occasione dell'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galiei, il gruppo terepia "€“ il teatro di figura propone uno spettacolo dal titolo "€œPrincipi del cielo"€, collage tra "€œLa Fonte dei Suoni"€ di G.Galilei, "€œIl Piccolo Principe"€ di A. de Saint Exupery e "€œIn Volo sopra il Mondo"€ di A. D"€™Arrigo.
La rielaborazione dei testi, la scelta delle musiche, la costruzione degli strumenti musicali antichi e degli oggetti di scena, la creazione dei personaggi inanimati, le maschere e i costumi, tutto e"€™ stato elaborato all'€™interno della bottega di terepia.

Lo spettacolo e"€™ entrato a far parte di "€œ100 ore di Astronomia"€, l"€™evento globale che coinvolge dal 2 al 5 Aprile in contemporanea tutti i Paesi partecipanti all'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galieli. "€œ100 Ore di Astronomia"€ e"€™ un evento globale che prevede 100 ore in diretta, in contemporanea in tutto il mondo, dedicate ad attività  di divulgazione dell'Astronomia.
"€œE"€™ grande la soddisfazione di entrare a far parte di un evento globale "€“ afferma Teresa Tentori presidente dell'€™associazione "€“ e sara"€™ divertente sentirsi in comunione artistica e scientifica con persone in tutto il mondo. Un"€™occasione anche per la citta"€™ e per il pubblico per ricordare che 400 anni fa, per la prima volta a Padova, Galileo alzo"€™ gli occhi al cielo, cambiando per sempre le regole della ricerca scientifica."€

INFORMAZIONI
Ingresso gratuito

Info: http://www.100hoursofastronomy.org/
http://www.astronomy2009.it/

Alberto Giacon
www.terepia.org
ufficiostampa@terepia.org
mob.0039.349.2633285

Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

Davide Enia ritorna a Padova per presentare il secondo dei suoi "Capitoli dell'infanzia", dal titolo Piccoli gesti inutili che salvano la vita. Nel Capitolo Due, dopo le pirotecniche scoperte della prima parte, "il dolore comincia a essere il sottile filo che tesse assieme i brandelli di realtà , il buio va insinuandosi sempre più negli interstizi dell'anima e la sofferenza buttana inizia a lacerare la carne di cui sono fatti i nostri sogni."
Appuntamento conclusivo della Stagione 2008-2009 di "Arti Inferiori".

I CAPITOLI DELL'INFANZIA di e con Davide Enia
Capitolo II: Piccoli gesti inutili che salvano la vita

musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri e Rosario Punzo
scene di Giorgio Regina
luci di Giorgio Cervesi Ripa

Stessa Palermo, il territorio dove scorrazzano Angelino, Antoniuccio e Asparino, è, per ammissione dell'autore, "un luogo mitico, una città  completamente trasfigurata, che potrebbe essere dovunque, in qualsiasi tempo". Malgrado l'aspirazione a mitizzare l'esperienza del crescere, Enia non si allontana troppo dalla costa della sua città . L'autore amalgama nel racconto favole popolari, canti e melodie della sua terra.
Sul palco con Davide Enia, i musicisti Giulio Barocchieri e Rosario Punzo.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.


Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
Tel. +39 41 5074711 - Fax +39 41 974120
Web: www.arteven.it
e-mail: info@arteven.it

ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
Vicolo Pedrocchi, 11  Padova
E-mail: comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

MPX MULTISALA PIO X
via Bomporti, 22 - (zona Duomo) - Padova
telefono 049 8774325
e-mail teatrompx@diweb.it
sito www.dicinema.it
 

Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra

Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra


Concerto inserito nel cartellone della XVI STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE AGIMUS.

LA TRADIZIONE MUSICALE ITALIANA NEGLI STRUMENTI A PLETTRO

Duo mandolino-chitarra
Emanuele CAPPELLOTTO-Gianluca SABBADIN

1° Premio Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia

Programma

F. CARULLI - NOTTURNO N.3 (Largo, Rondò)
N. PAGANINI - SERENATA M.S.16 (Larghetto, Andantino)
R. CALACE - BOLERO n. 1 op.26
G. SARTORI - ELEGIA
N. SPRONGL - ALLEGRO VIVACE da "€œDUO op.85/II"€
E. MARUCELLI - VALZER FANTASTICO
G. ZANIBON - SERENATA VENEZIANA
P. SILVESTRI - BURLESCA
C. MUNIER - ROMANZA APPASSIONATA op.120
C. ENGEL - DANSE BULGARE
M. BACCI - ECHI DI NAPOLI

Il duo E. Cappellotto "€“ G. Sabbadin è una formazione cameristica nata nel febbraio 2003 con il preciso intento di approfondire e divulgare il ricco repertorio originale colto per mandolino e chitarra. Il Duo si è esibito in prestigiose stagioni concertistiche in Italia come la Rassegna Internazionale di Nuoro e la Stagione Concertistica di Siracusa e all'€™estero nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a plettro della Rioja (Spagna) e nelle attività  musicali dell'€™Istituto di Cultura Italiano in Slovenia. Il duo ha partecipato a numerosi concorsi classificandosi sempre tra i primi posti, vincendo il primo premio nel 2003 al Concorso Nazionale "€œCittà  di Castelfidardo"€ e nel 2005 al Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia.

EMANUELE CAPPELLOTTO, mandolino
Ha frequentato il corso di mandolino tenuto dal M° Ugo Orlandi presso il Conservatorio "€œC. Pollini"€ di Padova, diplomandosi nel 2002 con il massimo dei voti e conseguendo nel 2006 il diploma accademico di secondo livello in Mandolino ramo esecutivo con il massimo dei voti con lode. Già  dai primi anni di studio svolge un"€™intensa attività 
concertistica nell'€™ambito delle attività  musicali dell'€™Orchestra a plettro di Breganze che lo vede impegnato in numerose tournée in Italia e all'€™estero (Austria, Francia, Spagna, Ungheria) anche nel ruolo di mandolino solista. Ha partecipato al progetto Orchestra a plettro Giovanile Europea (E.G.M.Y.O) nelle sue sessioni in Germania, Spagna
e Italia. Ha collaborato come solista con l"€™Orchestra Collegium Symphonium Veneto, la "€œCamerata Mandolino Classico"€, con la quale ha compiuto nell'€™estate 2004 una tournée in Svezia. Ha partecipato alle attività  del quartetto a plettro "€œSine Limine"€ con il quale ha vinto il secondo premio al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala nel 2001. Fonda nell'€™agosto 2003 assieme a Gianluca Sabbadin, Giulio Sensolo e Anna Schivazappa il "€œQuartetto a plettro Riccardo Drigo Padova"€ con il quale ha partecipato, vincendo il secondo premio, al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala (TN).
Ha collaborato per produzioni liriche e sinfoniche con l"€™Orchestra Sinfonica "€œJ.Haydn"€ di Trento e Bolzano, l"€™Orchestra Filarmonia Veneta "€œG.Malipiero"€, con l"€™Orchestra del Conservatorio "€œG.Martini"€ di Bologna e "€œI Solisti dell'€™Olimpico"€ di Vicenza e l"€™Orchestra del Teatro Regio di Parma.

GIANLUCA SABBADIN, chitarra
Si è diplomato nel 1996 presso il Conservatorio "€œF.E. Dall'€™Abaco di Verona sotto la guida del M° Gianni Tombolato. Dal 1997 al 2001 ha frequentato l"€™Accademia Internazionale "€œL.Perosi"€ di Biella e i corsi Internazionali di Trivero studiando con il M° Angelo Gilardino. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con noti concertisti e didatti quali Abel Carlevaro, David Russel, Tilman Hoppstock e Luigi Biscaldi. Ha conseguito premi in vari Concorsi Nazionali e Internazionali come solista, in duo fagotto-chitarra e mandolino-chitarra: "€œRiviera della Versilia"€, "€œCittà  di Ancona"€, "€œCittà  di Ortona"€, "€œAgimus di Varenna"€, "€œ Città  di Castelfidardo"€, "€œ Ansaldi di Mondovì"€, Festival di Voghera , "€œCittà  di Ala"€. Svolge attività  concertistica come solista e in varie formazioni cameristiche esibendosi in importanti rassegne e festival chitarristici in Italia e all'€™estero tra i quali il Festival Internazionale di Lagonegro, Festival Rosetta di Vercelli, Stagione Concertistica di Cosenza, Rassegna Internazionale di Nuoro, Stagione Concertistica di Siracusa, House of Music di Amsterdam (Olanda), Teatro Municipal di Guadalajara, Castillo di Siguenza e Auditorio dell'€™Ayuntamento di Logrono (Spagna). E"€™ revisore ed esecutore di opere in prima assoluta dei compositori Angelo Gilardino, Primo Beraldo e Dusan Bogdanovic. E"€™ direttore dell'€™Orchestra di chitarre della Filarmonica Cittadellese con la quale si è esibito nel 2004 nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a
plettro della Rioja (Spagna).


Per tutte le altre informazioni relative alla Stagione concertistica 2008-2009 dell'Agimus si rinvia a: XVI Stagione Concertistica Int.le Agimus




Stephen Hough, pianoforte

Stephen Hough, pianoforte


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova".


STEPHEN HOUGH, pianoforte

Programma
Johann Sebastian Bach - Toccata e Fuga in re minore BWV 565 (trascrizione dall'organo di A. Cortot e S. Hough)
Gabriel Fauré - Notturno op. 63 n. 6
Gabriel Fauré - Improvviso n. 5 op. 102
Gabriel Fauré - Barcarola n. 5 op. 66
César Franck - Preludio, Corale e Fuga
F. Chopin - Notturno op. 62 n. 1
F. Chopin - Sonata op. 58

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Wayne MCGregor-Random Dance in "Entity"

Wayne MCGregor-Random Dance in "Entity"

ENTITY

direzione: Wayne McGregor
ideazione e creazione: Wayne McGregor
coreografie: Wayne McGregor, in collaborazione con i danzatori
musiche originali: Joby Talbot, Jon Hopkins
interpreti: Neil Fleming Brown, Catarina Carvahlo, Agnès Lͳpez Rio, Paolo Mangiola, ́ngel Martinez Hernandez, Anh Ngoc Nguyen, Anna Nowak, Maxime Thomas, Antoine Vereecken, Jessica Wright
scene e costumi: Patrick Burnier
luci: Lucy Carter
digital video design e fotografia: Ravi Deepres
maitre: Odette Hughes
direttore tecnico: Christopher Charles
tecnici: Colin Everitt, Michael Smith, Clare O"€™Donoghue
la versione originale dello spettacolo, viene adattata alle esigenze sceniche del teatro che lo ospita

Negli ultimi 15 anni, Wayne McGregor | Random Dance, compagnia residente al Sadler"€™s Wells di Londra, ha rappresentato in tutto il mondo creazioni fuori dell'€™ordinario.
Fanatico di computer fin da ragazzo, McGregor ha mostrato gli esiti delle sue sperimentazioni fin da Sulphur 16 in cui i suoi ballerini si muovevano circondati da figure generate dal computer come in un gioco di scacchi a grandezza umana, e in Nemesis, ispirato dal comportamento degli insetti, dove i danzatori indossavano protesi metalliche imbracciate come armi in un ambiente sonoro che comprendeva delle conversazioni al cellulare.
Se per Ataxia, sui disordini appunto della coordinazione, e Amu, sugli effetti fisici delle emozioni, McGregor si era rivolto a neuroscienziati e specialisti delle patologie del cuore, per Entity, parte integrante del suo "€œEntity Research Project"€, ha chiesto collaborazione agli scienziati cognitivisti sul tema dell'€™identificazione dell'€™intelligenza cinestetica "€˜smontandola"€™ e usando le informazioni ricevute per costruire artificialmente degli "€˜agenti coreografici intelligenti"€™, capaci di risolvere problemi, senza danzare le soluzioni ma generando un"€™architettura o una serie di numeri.
La sfida è del massimo interesse: Quel che mi preme, dichiara McGregor, è il modo in cui il lavoro del cervello ha un impatto sulla coreografia. Quali processi involve, in termini di organizzazione geometrica, matematica e di tempo? E ancora: Possiamo usare il corpo per capire chi siamo?
Ne nasce una danza - visionaria, iperrealistica, di matematica precisione - che appare improntata alla più "€œsfrontata"€ improvvisazione, ma scaturisce invece da sofisticata riflessione e approfondito studio. Il movimento, che palpita del vero e del digitale ed è pervaso di elettrizzante musica (di Hopkins e Talbot), è frenetico, adrenalinico. Implode nei corpi ulcerando lo spirito. Una gestualità , questa di McGregor, dai ritmi sincopati e convulsi. Anche violenti, capaci così di abbattere la gabbia del visivo abitudinario che spesso imprigiona il pubblico.
Su pannelli semoventi le proiezioni video digitali (di Ravi Deepres) creano l"€™illusione di un universo virtuale del quale vive, poeticamente, anche l"€™azione scenica. Creature vere e palpitanti di animalità  o cyborg, quelle che la scena propone?
Ma il vero miracolo che McGregor compie con Entity è quello di saper creare una poetica sintesi partendo da una sfida intellettuale, di riuscire a illuminare quella zona liminare che la scienza condivide con l"€™arte, la matematica con la bellezza.

Wayne McGregor
Colto e spregiudicato, il 38enne McGregor è una punta di diamante della scena britannica attuale, per il suo inconfondibile tratto di visione distonica del corpo che corrisponde al mondo frammentato e disfunzionale in cui viviamo, condotto alla danza e alla coreografia da una folgorazione infantile per il John Travolta della "€œFebbre del sabato sera"€ Fonda la Random Dance Company nel 1992, a 22 anni, imponendola a livello internazionale proprio in virtù dell'€™esplorazione del rapporto tra danza e tecnologia, collaborando con artisti multidisciplinari a creazioni che hanno consacrato la sua compagnia fra i gruppi di punta della scena britannica. Vincitore del "€œTime Out Live Award"€ - nel 2001 e di nuovo nel 2003 - e corteggiato nel mainstream della danza internazionale, Wayne McGregor ha ricevuto commissioni dal Royal Ballet e dalla Rambert Dance Company, ma ha anche curato i movimenti coreografici del quarto episodio della saga cinematografica di Harry Potter, Il calice di fuoco, realizzato le coreografie del musical di Andrew Lloyd Webber, Woman in White, installazioni site specific per Hayward Gallery, Canary Wharf, Centre Pompidou, e ha firmato regia e coreografie di Dido and Aeneas di Henry
Purcell al Teatro alla Scala. Recentemente il trentottenne McGregor è stato nominato coreografo residente del Royal Ballet, il primo in 16 anni e l"€™unico a provenire dal mondo della danza contemporanea. Wayne McGregor, comunque, è ardito, ma non iconoclasta, anzi paladino di un pensiero positivo del corpo, di un buon rapporto con il proprio corpo e con ciò che può fare, "€œpensando fisicamente"€. L"€™intento è quello di portare i valori della danza d"€™arte, concettuale nel suo caso, nei luoghi dell'€™establishment, dove finora avevano casa solo i coreografi di formazione classica, che non è il suo caso.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Pagine

L M M G V S D
1
 
2
 
3
 
4
 
5
 
6
 
7
 
8
 
9
 
10
 
11
 
12
 
13
 
14
 
15
 
16
 
17
 
18
 
19
 
20
 
21
 
22
 
23
 
24
 
25
 
26
 
27
 
28
 
29
 
30
 
31
 
 
 
 
 

Condividi su:

youreporter