Veronika Eberle, violino e Oliver Schnyder, pianoforte

Veronika Eberle, violino e Oliver Schnyder, pianoforte


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova".

VERONIKA EBERLE, violino
OLIVER SCHNYDER, pianoforte

Programma
Wolfgang Amadeus Mozart - Sonata K 526
Franz Schubert - Rondò brillante D 895
Leo Janacek - Sonata
Richard Strauss - Sonata op. 18

Veronika Eberle
A 20 anni Veronika Eberle è uno dei migliori talenti violinistici emersi recentemente in Germania. Fin dal suo debutto all'€™età  di 10 anni con i Münchener Symphoniker, l"€™artista è apparsa con le migliori orchestre tedesche ed è stata ospite del Festival di Salisburgo assieme ai Berliner Philarmoniker, eseguendo il concerto di Beethoven con la direzione di Simon Rattle. La sua attività  solistica si è andata evolvendo attraverso le collaborazioni con l"€™Orchestra della Radio di Berlino, le Orchestre da camera di Monaco e Zurigo, la Bamberg Symphoniker e la direzione di Jonathan Nott, l"€™orchestra Verdi di Milano con Yakov Kreizberg, l"€™orchestra Sinfonica di Praga e la direzione di Jiri Kout. Con la Bamberg Symphoniker ha effettuato una tournée a Mosca. Gli impegni futuri includono i debutti negli USA al Festival di Aspen, ad Amsterdam con l"€™orchestra della Radio di Francoforte, in Gran Bretagna con la Bournemouth Symphony, in Giappone con la NHK Symphony, in Olanda con la Rotterdam Philarmonic, in Svezia con la Gävle Symphony. L"€™interprete è stata ospite negli ultimi anni di alcuni fra i più prestigiosi Festival europei: Beethovenfest di Bonn, Schleswig-Holstein, Musikfestspiele di Dresda, Dortmund "€œNext Generation"€, Classix Festival Brausweig. Nella stagione 2009/2010 è stata invitata al Festival Menuhin di Gstaad, alla Carnagie Hall, alla Tonhalle di Zurigo. Per la musica da camera collabora con i pianisti Lars Vogt e Oliver Schnyder, con i violinisti Christian Tetzlaff e Julia Fischer e il violoncellista Gustav Rivinius. Veronika Eberle è nata a Donauwöth, nella Germania del sud, dove ha iniziato lo studio del violino all'€™età  di sei anni per proseguirlo successivamente al Conservatorio di Monaco con Olga Voitova. Ha seguito per un anno gli insegnamenti di Christoph Poppen e dal 2001 frequenta la Hochscule di Monaco nella classe di Ana Chumachenco. Il suo eccezionale talento, l"€™equilibrio e la sorprendente maturità , sono stati premiati dalla Fondazione tedesca Musicavita di Amburgo e dalla Fondazione Jurgen-Ponto di Francoforte. L"€™artista ha vinto nel 2003 il primo premio al Concorso Internazionale Yfrah Neaman di Mainz e l"€™Audience Awards ai Festival dello Schleswig-Holstein e al Vorpommern di Mecklenburg. Veronika Eberle suona il violino "€œex Busch"€ di Giovanni Battista Guadagnini del 1783 della Fondazione tedesca Musicavita.

Oliver Schnyder
E' un"€™artista solidamente e stabilmente sostenuto da un"€™intensa attività  artistica che si esplica in tutta l"€™Europa, nel Nord e nel Sud America, in Giappone e in Cina, dall'€™ambito cameristico a quello solistico. Apparso nei principali centri di riferimento della musica, è ospite di orchestre di eccellente reputazione. Collabora con i violinisti Julia Fischer e Stefan Tönz e con la violoncellista Sol Gabetta. Ha eseguito per la prima volta opere di alcuni importanti compositori contemporanei. Ha ottenuto nel 1999 il primo premio al Pembaur Competition di Berna ed è stato premiato nel 2000 al Concorso Schumann di Zwichau.
http://www.oliverschnyder.com/


Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Fiorenzo Pascalucci, pianoforte

Fiorenzo Pascalucci, pianoforte

Concerto inserito nell'edizione 2009 di "Domenica in musica".

FIORENZO PASCALUCCI, pianoforte

Programma
Frédéric CHOPIN (1810 "€“ 1849)
Barcarolle in fa diesis maggiore op. 60
Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35

Aleksander SKRJABIN (1872 "€“ 1915)
Feuillet d"€™album op. 45 n. 3
Sonata n. 3 in fa diesis minore op. 23

Claude DEBUSSY (1862 "€“ 1918)
Valse Romantique
L"€™Isle Joyeuse

FIORENZO PASCALUCCI
Vincitore nel 2008 del Primo Premio al Concorso Pianistico Nazionale "€œPremio Venezia"€, Fiorenzo Pascalucci è nato a Campobasso nel 1987. Ha conseguito il diploma di pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il «Conservatorio G. Rossini» di Pesaro sotto la guida del M° Giovanni Valentini, con il quale frequenta il corso di specializzazione in pianoforte solistico.
Studia inoltre presso l"€™Accademia Pianistica Internazionale «Incontri col Maestro» di Imola con i Maestri L. Margarius e A. Kravtchenko. Ha partecipato, sia in qualità  di solista che in quella di camerista, a numerosi concorsi musicali nazionali ed internazionali vincendo, tra gli altri, il I° premio assoluto a Barletta, Campobasso, Ortona, Morcone, Trivento, Teramo, Gioia del Colle, Corato, Rocchetta al Volturno e Bojano.
Nel 2003, al concorso pianistico europeo «Città  del Vasto», si è aggiudicato il premio speciale «Fryderyk Chopin» e, nell'€™ anno successivo, il premio speciale «W. A. Mozart». Nel corso della rassegna «I Giovani e la Musica» di Trivento, ha ottenuto come premio la pubblicazione di un CD audio prodotto dalla casa discografica ALFA MUSIC di Roma. Ha seguito numerosi seminari e Masterclass sia nel campo solistico che in quello della musica da camera tenuti, tra gli altri, dai Maestri V. Ashkenazy, G. Caramia, L. de Fusco, A. Lucchesini, P.N. Masi, F. Medori, I. Ossipova, P. Rattalino, K. Leister, J. Soriano, A. Jasinski. Si è esibito in recital solistico per l"€™Associazione «Mozart Italia» di Rovereto, per l"€™associazione toscana «Musica e Arte» nei «Concerti di Arretium» nei «Concerti nel Cortile» nel Conservatorio di Pesaro nei «Concerti Ciani» a Venezia; in trio con clarinetto e violoncello si è esibito nei «Concerti dell'€™Abbazia» a Castel San Vincenzo. Nel dicembre 2006, con la direzione del M° Antonio Cipriani, ha debuttato con l"€™orchestra all'€™Auditorium Pedrotti di Pesaro, eseguendo il Concerto in mi minore n. 1 op. 11 di Fryderyk
Chopin. Selezionato dal suo Conservatorio ha suonato il 9 novembre nel Castello di Wolfsburg (Germania) in occasione della celebrazione del 18° anniversario della caduta del muro di Berlino.
Nel febbraio 2008 si è ggiudicato il secondo premio al prestigioso «Premio Nazionale delle Arti» tenutosi presso il «Conservatorio C. Monteverdi» di Bolzano. Nell"€™estate 2008 ha vinto la «XII Rassegna Musicale Migliori Diplomati d"€™Italia» di Castrocaro Terme; a seguito di tale affermazione un CD audio con sue interpretazioni uscirà  con la rivista Suonare News nel 2009.

Per tutte le informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Domenica in Musica 2009.

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Multiplo: danza-musica-canto

Multiplo: danza-musica-canto

Spettacolo inserito nel cartellone di "Contrappunti 2009", rassegna teatrale di TAM Teatro Musica.

Venerdì 6 marzo ore 21

MULTIPLO
takeya (Chiara Frigo)
pinch! (Margherita Pirotto, Alen e Nenad Sinkauz)
fake it! (Elisa Dal Corso, Paolo Calzavara)
2Pigeons (band Kole Laca e Chiara Castello)


Multiplo è una serata creata appositamente per Contrappunti '09. Nello spazio del Teatro Maddalene si alternano quattro progetti tra danza musica canto, tutti di recentissima creazione.
Una serata multipla, impegnata e divertente, per condividere l"€™inedito incontro tra diversi linguaggi artistici performativi.

TAKEYA | idea, coreografia e interpretazione Chiara Frigo disegno sonoro Mauro Casappa musiche Random.Inc, Alva Noto disegno luci Leonardo Benetollo
PINCH! | ideazione Margherita Pirotto creazione e regia Margherita Pirotto, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz coreografia Margherita Pirotto musica originale dal vivo ed elaborazione suoni Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz interpreti Margherita Pirotto, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz
2PIGEONS | pigeon 1 Kole Laka pigeon 2 Chiara castello
FAKE IT! | coreografia e interpretazione Elisa Dal Corso suono Paolo Calzavara [pax~] allestimenti Aldo Aliprandi

Sabato 7 e domenica 8 marzo 2009
Workshop

A cura del GRUPPO KRISIS (Elisa Dal Corso e Paolo Calzavara)
Teatro e movimento: il corpo nello spazio della danza Laboratorio di composizione coreografica e musicale nel live performing.

Il workshop, rivolto a danzatori e musicisti senza particolari prerequisiti, vuole indagare quel processo compositivo in cui musica e coreografia sono elementi complementari che si sviluppano assieme, influenzandosi vicendevolmente e stimolandosi reciprocamente in varie possibilità  di evoluzione, relazione e struttura.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Contrappunti 2008-2009

Il volo di Icaro

Il volo di Icaro


Ultimo spettacolo delle "Domeniche in famiglia al Teatro Verdi", edizione 2008-2009.

TIB-Teatro
presenta

IL VOLO DI ICARO

autore: Daniela Nicosia
regia: Daniela Nicosia
scene: Gaetano Ricci
costumi: Silvia Bisconti
luci e suono: Francesco d'Altilia
assistente alla regia: Lorena Casol
scenotecnico: Luigino Marchetti, Vania Bortot, Labros Mangheras,

Spettacolo dedicato alle scuole primarie e famiglie

Un papÍ  e suo figlio. L"€™alchimia di un legame profondo che dalla prima infanzia ci accompagna per tutta la vita. Nella nostra storia il papÍ  si chiama Dedalo, fa l"€™inventore e passa ore e ore rinchiuso nel suo studio, mentre il piccolo Icaro, il figlio, occhioni azzurro cielo spalancati, lo osserva curioso, discreto e a tratti indiscreto... Aspetta Icaro, come ogni bambino, aspetta il tempo che il papÍ  potrà  dedicargli... aspetta la passeggiata della sera sulla scogliera, insieme, papÍ  e figlio, nel vento.
Lassù il papÍ  gli ha rivelato i segreti delle api e le sue segrete ambizioni e in quelle sere, Icaro si è sentito felice... Finché un giorno - imprigionati entrambi da Minosse, il terribile re di Creta che accusa Dedalo di tradimento - padre e figlio, si ritroveranno insieme con una infinità  di tempo da condividere. Loro due soli, rinchiusi nel labirinto, la prigione a cielo aperto, inventata dallo stesso Dedalo, da cui è impossibile uscire. Ma tu papÍ  puoi tutto! Sei il mio papÍ  e sei anche inventore, dai inventa un"€™invenzione... trova la soluzione!
Ora Dedalo e Icaro, occhi negli occhi, soli, sotto quell"€™azzurro cielo di quel cielo speciale, cielo di Grecia, che se alzi un dito ti pare che lo puoi toccare, cercano insieme una via d"€™uscita. Ora padre e figlio sono davvero insieme, perché insieme progettano il loro futuro...
Lo spettacolo sviluppa la ricerca artistica di Daniela Nicosia intrapresa con La Favola di Orfeo - Premio quale Migliore Spettacolo al Festival Nazionale di Molfetta 2005 - circa la trasmissione del mito ai più piccoli con leggerezza e semplicità , grazie ad un accurato lavoro di drammaturgia.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Haiti Cherie di Claudio del Punta

Haiti Cherie di Claudio del Punta

Un piccolo gioiello di cinema verità  vincitore del Festival di Locarno (2007), del Festival International du Film des Mons (2008), e recentemente presentato al Festival di Berlino, viene proiettato in prima visione al Centro Culturale Altinate, inaugurando il filone cinematografico di questi nuovissimi spazi culturali cittadini.


Proiezione del film in prima visione

HAITI CHERIE

Regia: Claudio Del Punta
Anno di produzione: 2007
Durata: 99'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Arethusa Film, Esperia Film
Formato di proiezione: 35mm, colore
Altri titoli: Haiti nel Cuore - Ayiti Nan Kem

http://www.haiticherie.fr/
http://www.haiticherie.it/
La Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova in collaborazione con il Comune di Padova, propone il sorprendente film "€œHaiti Cherie"€ di Claudio Del Punta già  autore di numerosi reportage dai Caraibi.
Il film è realizzato con attori non professionisti, la maggior parte del cast infatti è formato dai braccianti che lavorano e vivono nelle piantagioni dominicane. I protagonisti principali sono Yeraini Cuevas, studentessa sedicenne che nel film interpreta Magdaleine e Valentin Valdez, ventunenne ed ex tagliatore di canna da zucchero, nel ruolo di suo marito, Jean Baptiste.
Il titolo del film deriva da una canzone di Toto Bissainthe, celebre attrice e cantante haitiana (1934 - 1994), che con la sua voce ha fatto conoscere le atmosfere e la cultura della sua isola al mondo intero, e le cui melodie costituiscono anche la colonna sonora del film.
Una storia di fuga, una ricerca disperata di felicità , di una vita migliore, di un nuovo inizio. Un film forte, toccante, che tratta un argomento non troppo noto, e sconcertante tanto che, Amnesty International è riuscita a riportare l"€™attenzione sulle violazioni dei diritti umani in quanto ci sono luoghi dove ancora oggi, migliaia di clandestini haitiani vengono sfruttati nelle piantagioni e sono costretti a vivere nei cosiddetti 'bateyes' (accampamenti). Il tutto reso con immagini calde, con i colori della terra, rosso e marrone in prevalenza.
Haiti Chérie parla dello schiavismo di oggi praticato in un paradiso tropicale frequentatissimo non solo da americani, ma anche da europei, in prevalenza italiani. A Santo Domingo esistono circa quattrocento villaggi costruiti in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero, dove i lavoratori vivono come schiavi, senza servizio sanitario, senza acqua corrente e senza istruzione per i loro bambini.
"€œMi sento ancora influenzato dal neorealismo"€ dice il regista "€œvolevo girare un film "€œutile"€. Senza autorizzazioni e con una troupe di poche persone, sono arrivato a Santo Domingo ed ho iniziato le riprese"€ .
Lì Del Punta ha trovato i suoi attori: Yeraini Cuevas e Valentin Valdez. Lei sedicenne e studentessa, lui ventunenne ed ex tagliatore di canna da zucchero. Nel film sono Magdaleine e Jean-Baptiste, moglie e marito, che vivono in un "€œbatey"€. Le riprese del film sono state interrotte varie volte dai guardiani ed anche dalla polizia dominicana, e la troupe di Del Punta ha dovuto cambiare location, passando da un villaggio ad un altro riuscendo comunque a ricominciare le riprese "€œperché nessuno capiva che cosa ci fosse di interessante in una situazione tanto miserabile"€ riferisce il regista.
L"€™ultima parte di Haiti Chérie è piena di tensioni, imprevisti e colpi di scena. Perché, se per un futuro schiavo è facile passare da Haiti alla Repubblica Dominicana, fare il contrario è invece difficilissimo. Arrivando a Santo Domingo il lavoratore haitiano perde la sua nazionalità , ma non acquista quella dominicana. Grazie all'€™aiuto di un pietoso medico spagnolo e superando molti posti di blocco, Magdaleine e Jean-Baptiste riusciranno comunque ad attraversare il confine e a rientrare ad Haiti.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietto unico: "‚€ 5
Tel. 049 8718617
promovies@libero.it
www.promovies.it

Orchestra di PD e del Veneto, diretta da Hansjorg Schellenberger

Orchestra di PD e del Veneto, diretta da Hansjorg Schellenberger


ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
HANSJORG SCHELLENBERGER, direttore

BENEDETTO LUPO, pianoforte


Programma

P. WRANITZKY - Grande Symohonie caractéristique pour le paix avec la Republique Francoise in do min op. 31
L. Van BEETHOVEN - Concerto n. 5 in mi bem. magg. op. 73
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY - Concerto per violino, pianoforte e orchestra (II versione)

Prove generali
Auditorium Pollini - Giovedì 5 marzo, ore 10.30

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Orchestra di PD e del Veneto. 43° Stagione Concertistica.

Saskia Giorgini, pianoforte

Saskia Giorgini, pianoforte

Concerto inserito nell'edizione 2009 di "Domenica in musica".

SASKIA GIORGINI, pianoforte

Programma
Ludwig van BEETHOVEN, - Sonata op. 10 n. 3
Frédéeric CHOPIN, 24 Preludi op.28

"Piccola donna sassone": questo significa il nome Saskia. Piccola, o meglio minuta, Saskia Giorgini lo è veramente e sembra aver ereditato dalla mamma olandese quell´indole schiva e introspettiva che solitamente si attribuisce alla gente del Nord. Il resto è decisamente mediterraneo, a partire dai begli occhi neri che si illuminano quando parla di ciò che ama.
Nata nel 1985, si è avvicinata allo studio del pianoforte all'età  di quattro anni con Lorena Sancin e in seguito con il M° Paolo Prever, a Torino.
Dal 2000 frequenta l'Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola: suoi maestri sono stati Riccardo Risaliti, Franco Scala, Giovanni Valentini, Anna Kravchenko, Louis Lortie. Grazie a una borsa di studio dell'associazione De Sono di Torino e una borsa di studio del Lion's Club di Torino, dal 2005 al 2008 ha frequentato il corso triennale di perfezionamento presso l'Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola con i maestri Leonid Margarius e Michel Dalberto. Ha partecipato a master classes di Aldo Ciccolini, Benedetto Lupo, Alexander Lonquich, Elissò Virsaladze, Géry Moutier, Zoltan Koczis, Cédric Pescia, Andrea Lucchesini, Enrico Pace, Joachin Soriano, Ryan de Waal, Marcello Abbado.
Nel Giugno 2003 si è diplomata, privatista, con il massimo dei voti al conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano e, finalista al concorso internazionale "Concerti in Villa 2003" di Vicenza, ha eseguito il concerto op. 21 di Chopin con orchestra. Ottenuta nel 2004 la maturità  scientifica con il massimo dei voti, ha frequentato il biennio di post-diploma presso il conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino, con il M° Claudio Voghera, laureandosi con la votazione 110 e lode e ricevendo una menzione speciale "per particolari capacità  strumentali e straordinarie doti artistiche".
Svolge attività  concertistica in Italia e all'estero come solista e in formazioni da camera.
Nel Novembre 2005 ha debuttato a Torino con un recital solistico nella Sala 500 del Lingotto e con il Concerto n. 2 di Franz Liszt presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino.
E' stata ospite di importanti festival, tra i quali Unione Musicale (Festival Schumann, 2006), Mito Settembre Musica (Settembre 2007 e 2008), Polincontri (2005, 2006, 2007).. Ha inoltre partecipato alla trasmissione "Il Pianista" di Radio Classica.
Nell'Agosto 2006 è stata invitata a eseguire il concerto di Nino Rota in Do con la CBC Radio Orchestra, diretta da M. Bernardi, al Festival di Vancouver, ottenendo un grande successo di pubblico e critica. Il concerto è stato diffuso dalla CBC Radio, e in seguito riproposto più volte. Recentemente ha eseguito il primo concerto di Dmitri Sostakovic, per pianoforte tromba e orchestra con l'orchestra "Archi" della De Sono suscitando nel pubblico grande interesse ed entusiasmo.
E' attiva anche nell'ambito della musica da camera. Suona in duo con la violinista Dora Schwarzberg con cui si è esibita più volte in duo (Stagione dell'Accademia di Musica di Pinerolo, Polincontri, Concerti dell'Accademia a Imola.. ) e con il violinista Adrian Pinzaru. Ha collaborato con musicisti quali Alessandro Milani, Massimo Macrì, Natalino Ricciardo.. E' stata collaboratrice pianistica di masterclasses tenute dai violinisti Dora Schwarzberg, Thomas Füri, Shlomo Mintz, Ithzak Rashkovsky.
Tra i prossimi impegni è prevista una tournée in Italia con il violoncellista Thomas Demenga (2009), un recital solistico per la Società  dei Concerti di Milano e alcuni concerti per il 200esimo anniversario della nascita di Chopin e Schumann (2010)

Per tutte le informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Domenica in Musica 2009.

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

L'impresario delle Smirne di C. Goldoni

L'impresario delle Smirne di C. Goldoni


Teatro Stabile del Veneto
Teatro Stabile di Catania
Fondazione Antonveneta
Con il sostegno de La Biennale di Venezia in occasione del 40. festival Internazionale del Teatro-Mediterraneo
In collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice

presentano
L'IMPRESARIO DELLE SMIRNE di Carlo Goldoni

regia e adattamento: Luca De Fusco
con musiche di: Nino Rota
scene: Antonio Fiorentino
costumi: Maurizio Millenotti
direzione musicale: Antonio Di Pofi
coreografie: Alessandra Panzavolta
luci: Emidio Benezzi
direzione allestimenti: Franco Buzzanca

Con: Eros Pagni

L"€™impresario delle Smirne, commedia in cinque atti, fu rappresentata con grande successo per la prima volta il 26 dicembre 1759 al Teatro San Luca.
Un testo anomalo, questo di Goldoni, un testo che non sviluppa una trama ben delineata (se lo si confronta con altre opere del veneziano), e neppure porta al suo interno figure "€˜scolpite"€™ da monologhi poetici o amorosi; piuttosto un affresco, una cantata corale affidata all'€™insieme della compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio, dal Turco al servitore, si rivela incisivo, necessario.

Lo spettacolo racconta di una scalcinata e scombinata compagnia degli anni "€™50 che vuole portare a Smirne un avanspettacolo ambientato nel "€˜700, in parallelo con la vicenda immaginata da Goldoni che mette scena le vicende di una compagnia lirica di terza categoria.
Il testo, scritto originariamente in versi martelliani e ridotto successivamente in prosa, vuol essere un"€™allegra, ma non superficiale, satira dell'€™ambiente del teatro lirico.
Giunge a Venezia un ricco mercante di Smirne, Alì, che desidera trasformarsi in impresario teatrale e vuole formare una compagnia lirica. Mette così insieme un numeroso gruppo di attori, uomini e donne, tutti pettegoli, invadenti, boriosi, intriganti e affamati che si affannano intorno a lui, lo fanno smarrire nei loro imbrogli. Distratti dalle loro piccole beghe e rivalità , occupati a farsi la guerra per far carriera, invidiosi di una posizione nella gerarchia di palcoscenico, di un costume più o meno sfarzoso, di un privilegio in più e soprattutto di avere una paga più alta dell'€™altro, non si accorgono di essere delle marionette i cui fili vengono manovrati da chi il potere, cioè il denaro, veramente ce l"€™ha. Quando Alì, portato all'€™esasperazione, li pianta tutti in asso lasciando loro una forte somma di danaro con la quale possono fondare per loro conto una compagnia, trovano finalmente il coraggio di unirsi in uno sforzo comune, di cancellare le rivalità  e il disaccordo in nome del Teatro.
"€œMi hanno colpito le analogie tra i personaggi dell'€™Impresario e quelli che popolano il mondo dei primi film di Fellini "€“ sottolinea De Fusco "€“ ed è sorprendente la precisione con cui Goldoni disegna i suoi bozzetti sociali, molto simile a quella dei caratteri del cinema felliniano. Penso, ad esempio, a La strada o a Le notti di Cabiria."€
Per la prima volta De Fusco mette in scena uno spettacolo "€œmetateatrale"€, sostenuto dalla leggerezza di due geni come Rota e Fellini, che come pochi hanno saputo creare nella dimensione di una "€œallegra malinconia"€. L"€™impresario delle Smirne sarà  interamente ambientato in un teatro, sostituendo le camere d"€™albergo immaginate da Goldoni con i camerini della compagnia, in una messa in scena tutta in rosso "€“ dai costumi di Maurizio Millenotti alle scenografie di Antonio Fiorentino. Le musiche di gusto "€œneosettecentesco"€ scritte da Nino Rota per L"€™impresario di Visconti verranno proposte nel terzo atto, mentre nel resto dello spettacolo il pubblico avrà  il piacere di ascoltare le celebri melodie che il maestro scrisse per le colonne sonore dei film di Federico Fellini.

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Romanzo d'infanzia

Romanzo d'infanzia


Spettacolo inserito nel cartellone di "Teatro Ragazzi e Giovani" 2008-2009.

Quintavalla-Stori-Compagnia Abbondanza/Bertoni
presentano

ROMANZO D'INFANZIA
vincitore del Premio Stregagatto 1997/98

testo: Bruno Stori
coreografi e interpreti: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia e drammaturgia: Letizia Quintavalla e Bruno Stori
musiche: Alessandro Nidi
luci: Lucio Diana
costumi: Evelina Barilli
elaborazioni sonore: Mauro Casappa
una produzione: Quintavalla - Stori - Compagnia Abbondanza/Bertoni

Fascia d'età : 6 "€“ 11 anni

Romanzo d"€™infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini. L"€™infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male.
Se è vero che d"€™amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore.
Tra gli eterni deboli ci sono i bambini.
Questo lavoro parla del disagio infantile all'€™interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l"€™infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli.
In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
Una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell'€™amore.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Nu fest 2009

Nu fest 2009


Ritorna a Padova NU FEST, l"€™innovativo festival di Veneto Jazz dedicato alla musica elettronica. In tre giornate si schiera il meglio della scena internazionale, con djs che presentano i loro progetti a teatro e nei club, live show di musica e video, workshop dedicati al videomaking e alla storia dell'€™elettronica.
Creatività  e sperimentazione nel nuovo programma di NU FEST. La terza edizione conferma la formula composita del festival che prevede, in ordine, workshop innovativi nell'€™ambito dell'€™Università , concerti di djs internazionali a teatro in prima serata, spettacolo finale in un club.
Alle spalle, l"€™organizzazione di un festival jazz fra i più accreditati della scena nazionale, che ha deciso di sperimentare le contaminazioni con i linguaggi contemporanei.

La rassegna si articola in tre giornate (il venerdì) secondo un calendario articolato di eventi, ospitati al Teatro MPX e all'€™Unwound Club e, per quanto riguarda i workshop, al Palazzo Maldura dell'€™Università  degli studi di Padova.
Fra le star di prima serata in scena al Teatro MPX, i Mouse on Mars, che con le loro sperimentazioni elettroniche, in bilico tra techno e kraut-rock, si sono rivelati una delle formazioni più originali della nuova scena elettronica tedesca (27 febbraio); i Plaid, considerati i padri dell'€™elettronica con all'€™attivo collaborazioni e remix per Bjork e artisti multimediali (6 marzo); lo scandinavo Eivind Aarset, voce chiave del nu-jazz europeo, che fonde tecnologie digitali e suoni acustici (13 marzo).
La seconda serata all'€™Unwound Club è affidata a Plaza de Funk, una delle eccellenze italiane della breakbeat (27 febbraio); alle sonorità  hip hop, rave, funk, big beat del duo breakz britannico Slyde (6 marzo); ai Degada Saf, storico gruppo dell'€™elettronica italiana attivo fin dagli anni "€™80, per concludere con l"€™atteso live show di musica e video di Frank Sent Us, vera cifra del festival, che vuole fondere i diversi linguaggi della contemporaneità  (13 marzo).
Il pomeriggio è dedicato alla formazione con i workshop, a partecipazione gratuita e fino ad esaurimento posti. In programma il seminario "€œVideohacking, tecniche di video making creativo"€ a cura di Manuel Frara (27 febbraio); la conferenza sul rapporto fra la filosofia del francese Deleuze e la musica sperimentale elettronica, a cura di Roberto Paci Dalò (6 marzo); la lezione sul Moog, primo sintetizzatore analogico che ha rivoluzionato il mondo della musica, con un excursus fra la nascita del synth e gli sviluppi del nuovo millennio, a cura di Enrico Cosimi (13 marzo).

Programma

VENERDI' 27 FEBBRAIO


Palazzo Maldura, Università  di Padova - ore 14.00/18.30
Workshop: "€œVideohacking, tecniche di video making creativo e Vjing"€ - A cura di Manuel Frara

Un viaggio alla scoperta delle tecniche per realizzare lavori di video-editing e Vj-ing. Dall'utilizzo creativo delle televisioni alle videocamere, il campionamento video, l"€™hacking dei vecchi materiali e l"€™elaborazione dei macchinari video obsoleti. Un workshop fatto per sviluppare un nuovo approccio alla creazione di contenuti, che intende anche dotare i partecipanti di nuovi strumenti per sperimentare e realizzare i propri lavori sia in fase di editing che di VJing in tempo reale.
L'interazione fra musica che genera video e video che genera musica, un punto di vista che vuole abbandonare il computer come unica risorsa per realizzare musica o video e sviluppare il desiderio di sperimentare e indagare il passato come ponte verso il futuro.

Ingresso gratuito con iscrizione obbligatoria.

Teatro MPX "€“ ore 21.00
Live set MOUSE ON MARS (Ipecac, Sonig, Thrill Jockey, Domino - Dusseldorf/Koln DE)
+opening act LUMIERE live set (Venezia/Paris IT.FRA)

Si rinnovano ad ogni progetto e ad ogni concerto i tedeschi Mouse On Mars. Con le loro sperimentazioni elettroniche, in bilico tra techno e kraut-rock, si sono rivelati una delle formazioni più originali della nuova scena elettronica tedesca. La loro intrigante sintesi di ambient, kraut-rock, techno, lounge è riuscita negli anni a fare convivere l'immediatezza del tessuto rock con le dilatazioni del dancefloor, la ricerca con la piacevolezza dell'ascolto. Mettendosi sempre in gioco, hanno portato la musica elettronica a livelli altissimi, grazie a sonorità  che fondono potenza ritmica, frammenti melodici ed esplorazioni timbriche.
Da oltre dieci anni il duo - composto da Andi Toma e Jan St. Werner - si scatena su consolle infuocate per creare un nuovo linguaggio che si distorce in migliaia di rifrazioni emotive. Dopo una lunga collaborazione con la storica etichetta americana Thrill Jockey, l'ultimo disco della band per l'etichetta Ipecac, Varcharz, ha svelato aperture al funk e alle spazializzazioni del free-jazz, la densa grana dei bassi, i colori accesi del pop.
www.mouseonmars.com
www.myspace.com/mouseonmars

Ingresso: intero E13,00 "€“ ridotto e studenti universitari E.10,00

Unwound Club "€“ ore 24.00
Dj set PLAZA DE FUNK (West Record, Mantra Breaks "€“ London IT/UK)
+ dj set CRIS (Breaks.it - Milano IT)
+ dj set DE LA CUERVA (Breaks.it "€“ Torino IT)
+ dj, live & Vj set MODAL NODES CREW (Vicenza IT)

Plaza de Funk aka Marcello De Angelis nasce nel 2001 come dj e produttore. Dopo le prime release in Italia si trasferisce a Londra dove inizia a collaborare con la West records. Esce il singolo Got the funk, che riscuote un tale successo da venir inserito nella complilation Beatz and Bobz mixed by Jds.
Segue nel 2006 il Back Home Ep, stavolta pubblicato dall' etichetta italiana Mantra Breaks, vincitrice del premio per miglior label a Breakspoll 2007.
Marcello ha inoltre co-prodotto diversi progetti con il dj Franco Martinelli, il primo con il nome di Velvet Planet, il cui brano, dal titolo Black Hole, è comparso in numerose classifiche, includendo King Uniques e Paul Van Dyks.
Il 2003 vede l"€™inclusione del suo brano Magic Moukan nell'€™album Irma Formentera de Dia vol. 2, che fu il primo pezzo prodotto usando il nome Plaza De Funk.
Nell'agosto 2008 è uscito l"€™ultimo singolo Drop The Bomb, seguito a settembre da un tour di tre date in Russia, e a ottobre l'esibizione alla Love Parade di San Francisco, di fronte a una platea di 150.000 persone.
www.myspace.com/plazadefunk
www.myspace.com/crisbreaks
www.myspace.com/delacuerva
www.myspace.com/breaksit
www.myspace.com/modalnodes

Ingresso: intero E8,00, ridotto E5,00 per chi esibisce il biglietto del teatro MPX

VENERDI' 6 MARZO

Palazzo Maldura, Università  di Padova - ore 14.00/18.30
Workshop: Deleuze e la musica elettronica - Presentazione del libro "€œMille Suoni"€ - A cura di Roberto Paci Dalò

"Mille Suoni" offre per la prima volta al pubblico italiano la storia dell'incontro tra la filosofia di Deleuze e Guattari e la musica elettronica. Una storia che comincia, forse, quando Deleuze partecipa nel 1972 alla registrazione del disco Electronique Guerrilla del gruppo rock sperimentale Heldon, prestando la sua voce a un frammento di "€˜Umano, troppo umano"€™ di Nietzsche.
Per ripercorrere questa storia, complessa e ricca, Emanuele Quinz esplora alcuni concetti-chiave a partire dai quali Deleuze e Guattari hanno elaborato la loro riflessione sulla musica. Seguono una serie di analisi (Murphy, Cox, Franck), derivate da ambiti geografici e teorici diversi, che disegnano la storia dell'impatto del pensiero dei due filosofi sulla musica elettronica sperimentale. I testi di Hinant, Szepanski e l'intervista a Paul D. Miller, alias DJ Spooky, introducono le testimonianze di chi ha integrato il pensiero di Deleuze e Guattari nella pratica della produzione musicale.
Roberto Paci Dalò sarà  a Padova per presentare il libro e per discutere con i partecipanti il ruolo di Deleuze nella previsione di quello che è poi stato lo sviluppo della musica elettronica.
www.myspace.com/robertopacidalo

Ingresso gratuito con iscrizione obbligatoria.

Teatro MPX "€“ ore 21.00
Live set PLAID (Warp Records "€“ UK)
+ opening act DALO (Edel, Lada, 21st Rec. - Napoli/Vancouver IT/CAN)

Ex membri del The Black Dog, Andy Turner e Ed Handley hanno usato molti altri nomi, come Atypic (Andrew Turner) e Balil (Ed Handley) prima di diventare Plaid, stimato duo di musica elettronica britannico che prende il nome dai fili d"€™intreccio delle coperte di lana (i plaid per l"€™appunto).
Affrontare la musica dei Plaid significa entrare in un universo artistico sorprendente come pochi. Un"€™esperienza davvero rara che soprattutto aiuta a capire quali siano realmente le potenzialità  espressive più alte della "€œmusica fatta con le macchine"€.
Autori di dischi considerati unanimemente pietre miliari nell'€™ambito dell'€™elettronica (e non solo), vedi "€œNot For Threes"€ (1997), "€œDouble Figures"€ (2001) e "€œSpokes"€ (2003), negli ultimi anni hanno dedicato sempre più attenzione all'€™interazione tra musica ed immagini, dando vita a lavori eccezionali come il progetto multimediale "€œGreedy Baby"€ (2006), costruito assieme all'€™artista visuale Bob Jaroc.
Da più di un decennio nomi di punta dell'€™etichetta Warp, sullo stesso livello di Aphex Twin, Squarepusher e Boards Of Canada, i Plaid sono da sempre ben al di là  dell'€™elettronica più dozzinale o di moda. Contrariamente a molti loro colleghi, Turner e Handley operano infatti in profondità , ragionando non solo su ritmiche complesse e vertiginose ma anche su soluzioni melodiche e armoniche sempre in grado di spiazzare e sedurre in modo non scontato: citazioni che spaziano dal jazz all'€™avanguardia, dalla classica novecentesca al folk, dalla musica latina a quella asiatica "€“ filtrando il tutto col respiro digitale della techno più creativa e coraggiosa.
www.plaid.co.uk
www.myspace.com/plaid4thepeople

Ingresso: intero E13,00 "€“ ridotto E10,00

Unwound Club "€“ ore 24.00
Dj set SLYDE (Fingerlickin"€™ Records "€“ London UK)
+ dj set SKEEME (Hydrophonic Records - Milano IT)
+ dj, live & Vj set MODAL NODES CREW (Vicenza IT)

Jason Laidback e Robin 12Tree, meglio conosciuti come Slyde, sono un duo britannico che ha saputo imporsi nella scena musicale della break music dal 2002, assorbendo influenze che attraversano sonorità  hip hop, rave, funk, big beat, per presentarsi nel panorama underground europeo con un nuovo suono, mescolato e stratificato.
"€˜Slippedy Slide"€™, "€˜Krunk"€™, "€˜Vibrate to This"€™ e l"€™acclamato "€˜Kiss Kiss Bang Bang"€™ sono i singoli che hanno contribuito a inserire il duo nelle classifiche delle dancefloors mondiali. Ogni loro singolo è stato nella top five della classifica di Beats Chart e trasmesso dalle più prestigiose radio. Con "€˜Everyone"€™s enitled to our opinion"€™, l"€™ultimo album uscito nel 2008 con Fingerlickin"€™, hanno confermato la loro straordinaria capacità  di produrre breakbeat ponendo un"€™attenzione particolare ai brani cantati.
www.myspace.com/fingerlickinslyde
www.myspace.com/skeeme
www.myspace.com/modalnodes

Ingresso: intero E8,00, ridotto E5,00 per chi esibisce il biglietto del teatro MPX

VENERDI' 13 MARZO
Palazzo Maldura, Università  di Padova - ore 14.00/18.30
Workshop: "€œIl Moog, dagli anni "€™50 al nuovo millennio. Un viaggio in cinquant"€™anni di storia,dalla nascita del synth agli sviluppi più attuali."€ - A cura di Enrico Cosimi

Il Moog è stato uno dei primi sintetizzatori ad essere messo in commercio. La sua importanza è assolutamente indiscussa ma spesso le nuove tecnologie ci allontanano dalle radici dei suoni che hanno reso possibile lo sviluppo di tutta la musica dei nostri tempi.
Il workshop, condotto da Enrico Cosimi, sarà  un viaggio nella storia del Moog dai più vecchi modelli agli odierni sviluppi delle macchine Moog, capaci ancora oggi di competere con tanti software ed emulazioni che in molti hanno provato a mettere in commercio.
Il workshop prevede anche lo studio del funzionamento dei sintetizzatori e in aula sarà  possibile sentire ed osservare il funzionamento di alcuni vecchi Moog degli anni '70.

Ingresso gratuito con iscrizione obbligatoria.

Teatro MPX "€“ ore 21.00
Live band EIVIND AARSET "€œSONIC CODEX"€ (Jazzland Records "€“ Oslo NOR)
+ opening act GIULIO ESCALONA + F.INK live & visual set (Abusers Collective "€“ Padova IT)

Considerato uno dei più creativi rappresentanti del jazz underground norvegese, la musica di Eivind Aarset è piena di energia ma allo stesso tempo misteriosa e decisamente contemporanea, tanto che il suo album di debutto come bandleader, ͉lectronique Noire, è stato descritto come "€œuno dei miglior album del jazz elettronico dell'€™era post milesiana"€. Nel disco, oltre alla chitarra, lo strumento più usato è il computer, e la gran parte dei pezzi consiste in improvvisazioni digitalizzate messi in ordine soltanto in seguito: una miscela di musica da film, musica di meditazione, moods malinconici e suoni elettronici. Nel 2001 esce Light Extracts: jazz contemporaneo, improvvisazioni audaci e ritmi della club culture europea, con suoni ipnotici e decisamente nuovi. Sarà  Connected invece a consacrarlo come una delle voci-chiave del nu-jazz europeo.
Eivind Aarset è oggi uno dei chitarristi più richiesti della Norvegia. Da anni è membro fisso del gruppo di Nils Petter Molvͦr, il primo a porre nella scena europea il jazz underground norvegese. Ha collaborato a molte registrazioni e con musicisti diversi come Ray Charles, Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper, Ketil Bjornstad, Mike Mainieri, Arild Andersen, Abraham Laboriel e Django Bates, oltre che con il guru delle tastiere Bugge Wesseltoft e il nostro Paolo Fresu. Presenta Sonic Codex, quarto lavoro da solista.
www.alwaysontherun.net/eivind.htm
www.myspace.com/eivindaarset

Ingresso: intero E13,00 "€“ ridotto E.10,00

Unwound Club "€“ ore 24.00
Live set FRANK SENT US (SystemError + Clichevideo "€“ Roma IT)

Un progetto audio visivo dall'€™approccio multisensoriale. Musica e immagini si fondono nel live show di Frank Sent Us dove estratti di video vengono "€œsuonati dal vivo"€ elaborando la sonorizzazione originale del filmato in una serie di loop ipnotici, armonizzati da tappeti sonori perfettamente in sintonia con l"€™immagine. I temi possono essere infiniti. Ogni sequenza video dotata di una forte musicalità  può essere destrutturata e ricomposta secondo un approccio orchestrale. In particolare, l"€™espressività  delle sequenze tratte da film culto caratterizzano e diventano le note stesse della composizione, creando un"€™atmosfera unica. Uno show dove si ascoltano le immagini e si guarda il suono.
Live set DEGADA SAF (Treviso IT)
Gruppo storico dell'€™elettronica italiana degli anni "€™80, i Degada Saf sono ritornati sulle scene nel 2006 con album e live. Il duo formato da Fausto Crocetta e Michele Piovesan riportano alla ribalta l"€™elettronica new wave, ambient e dance, della quale in Italia sono considerati dei precursori.
+ live set IDGA (Abusers Collective - Padova IT)
+ dj set ISKO (Abusers Collective "€“ Padova IT)
+ vj set BNTMRC77 (Abusers Collective "€“ Padova IT)
www.myspace.com/frankaudiovideo
www.myspace.com/degadasaf
www.myspace.com/abusers

Ingresso: intero E8,00, ridotto E5,00 per chi esibisce il biglietto del teatro MPX

INFORMAZIONI

UFFICIO STAMPA
Quinto Potere Comunicazione
Tel. 0424 382727 e-mail: ufficiostampa@venetojazz.com,
silvia.campagnaro@quintopotere.net
Mara Bisinella "€“ cell. 339 6783954

Direzione Artistica Marcello Mormile
tel. 334 6695008, marce@venetojazz.com

Associazione Culturale Veneto Jazz
Tel. 0423 452069, fax 0423 451327,
e-mail jazz@venetojazz.com

www.venetojazz.com
www.myspace/nu_fest

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