Oz nel mondo delle meraviglie

Oz nel mondo delle meraviglie


Secondo appuntamento 2009 della Rassegna "Teatro Ragazzi e Giovani", promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.

La Compagnia La Luna nel letto"
presenta

OZ NEL MONDO DELLE MERAVIGLIE

Regia e scene di: Michelangelo Campanale
Con: Michelangelo Campanale, Annamaria de Giorgio, Damiano Nirchio, Katia Scarimbolo

Età  consigliata 8-12 anni

C"€™è un momento nella nostra vita, quando l"€™infanzia ci sta per lasciare, che un soffio di vento arriva chissÍ  da dove e ci trasporta via, lontano da casa: è il vento della vita stessa che con i suoi suoni, colori, profumi, immagini ci travolge alla scoperta del mondo e di noi stessi.
Nessuno può resistere a quel vento; lo seguiamo divertiti, incuriositi senza chiederci qual è la direzione, la destinazione...l"€™importante è andare, anche se fa male, anche se fosse verso la morte.
Immaginate una giornata d"€™estate, calda, una pianura gialla che raggiunge l"€™orizzonte, una ragazzina fuori dalla sua capanna di metallo e i genitori indaffarati e distratti dal lavoro. Alice è lì a giocare la storia del fratello Oz, scomparso nel buio di una notte silenziosa. Oz non è un bambino come gli altri, speciale per la sorella, diverso per gli adulti, "€œautistico"€ per gli specialisti e quindi tenuto lontano, "€œprotetto"€ da tutto, dalla gente, dal mondo. Ma quella capanna è troppo vuota senza Oz e allora Alice decide di partire per cercarlo.
Sarà  proprio Oz, a sua insaputa, travestito da capostazione, coniglio, spaventapasseri, a condurla in un viaggio bellissimo e divertentissimo, per cielo e per terra, un viaggio importante che la porterà  a scoprire la verità  sul fratello e a lasciare l"€™infanzia alle spalle.




Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Teatro ragazzi e giovani: "Babar"

Teatro ragazzi e giovani: "Babar"


Primo appuntamento 2009 della Rassegna "Teatro Ragazzi e Giovani", promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.

Teatro Giocovita
presenta

BABAR

Regia, scene e costumi: Anusc Castiglioni
testo e drammaturgia Elsa Bossi
con: Elena Griseri, Walter Battista Maconi

Età  consigliata 3-7 anni

Lo spettacolo s"€™ispira liberamente a come mamma e papÍ  de Brunhoff crearono per i loro figli un libro illustrato con la storia dell'€™elefantino Babar. In scena due artisti eclettici che danno vita al racconto inizialmente con il disegno e la pittura, poi utilizzando tutto quello che trovano nel loro studio creano uno spettacolo di teatro d"€™ombre. Babar, nato in una meravigliosa foresta, perde la mamma uccisa da un cacciatore. Per salvarsi scappa giungendo in una città  dove cominciano tutte le sue avventure e scoperte. Si veste da umano, vive con la signora Antoinette, impara a parlare, scrivere e contare, fa il bagno in una vasca e guida l"€™automobile. Ha tutto quello che desidera... ma la sera, guardando lontano, è spesso assalito dal ricordo della sua mamma e dalla malinconia per la foresta.
Due anni dopo, incontrati di nuovo i suoi simili, decide di tornare nella foresta, a cui sente di appartenere. Con tutta la conoscenza acquisita durante il suo viaggio risolve con ironia un conflitto tra il suo popolo e quello dei rinoceronti... E Babar diventa Re!
Le illustrazioni minuziose si mescolano al tratto più gestuale della pittura e alle ombre che insieme alla musica ci raccontano la storia e le emozioni dei personaggi. La musica di Claudio Rastelli, giocata tra pianoforte "€œtradizionale"€ e pianoforte "€œpreparato"€, trova spazio sia all'€™interno della partitura di Francis Poulenc (composta tra il 1940 e il 1945 dal musicista per la nipotina sulle parole della tenera favola di Jean de Brunhoff) sia in brani creati appositamente per lo spettacolo.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Eventi di memoria

Eventi di memoria

27 Gennaio 2009

 

Nel giorno della memoria Promovies e il Comune di Padova dedicano all'evento una mostra fotografica e la presentazione del cortometraggio di Bruno Maran "Luoghi della memoria: Trieste, Risiera di San Sabba". Nel proseguo della serata ci sarà  l'incontro con la regista Tedesca Iwajla Klinke e la protagonista israeliana Pnin Feiler.

Ore 21
Inaugurazione della mostra fotografica e presentazione del cortometraggio di Bruno Maran "Luoghi della Memoria: Trieste, Risiera di San Sabba"
Ore 21.30
Incontro con la regista tedesca Iwaila Klinke, la protagonista isareliana Pnina Feiler e la montatrice Lida Perin.

A seguire:

proiezione del film:

THE RAGING GRANNIES ANTI OCCUPATION CLUB
Il club antioccupazione delle nonnine infuriate

di Iwajla Klinke
Regia, fotografia: Iwajla Klinke
Montaggio: Lida Perin
produzione: Germania-Italia 2006.

Il film narra le vicende della 76enne Hava e delle sue amiche, quattro ottuagenarie israeliane che hanno in comune non solo età  e provenienza - l'Europa, abbandonata ai tempi del nazismo per sfuggire all'olocausto- ma anche l'impegno politico nei confronti dei palestinesi.
Nei panni delle Raging Grannies (nonnine arrabbiate) scrivono testi e musica rivoluzionari, protestano davanti a checkpoints e a manifestazioni. Un tempo soldato della Haganah e sionista convinta, Hava è oggi impegnata nella lotta per la liberazione di tutti i prigionieri politici nelle carceri israeliane. Pnina che sin dalla fine degli anni 30 è attiva nel movimento comunista, visita ogni settimana i territori occupati insieme ad un gruppo ambulante di medici; mentre Tamar che ha cominciato all'età  di 60 anni una nuova vita come avvocato, rappresenta i prigionieri palestinesi davanti al tribunale militare israeliano.
Jakov, marito dell' "€œarrabbiata"€ Hava, da parte sua sviluppa macchine microcosmiche, i cui piccoli abitanti, minuscoli troll, sono espressione di una teoria molto particolare sull'occupazione e conquista.
Un film non solo sulla politica di occupazione israeliana ma anche soprattutto su coloro che un tempo la resero reale, mentre oggi la combattono con tutti i mezzi a loro disposizione, nonostante l"€™età .

LE PROTAGONISTE
Hava Keller - Nata e cresciuta a Lodz, Polonia. Alla fine degli anni 30 emigra con i genitori in Palestina, attraverso Lituania, Russia e Turchia. Nel 1948 diventa soldato della Haganah, ma già  verso gli inizi degli anni 50, in seguito alla distruzione di villaggi palestinesi e la fondazione dello stato di Israele, comincia a mettere in discussione l'idea sionista. Diventa insegnante a Tel Aviv. Durante la guerra in Libano agli inizi degli anni 80, si impegna nel movimento di protesta contro la guerra e collabora con l'organizzazione di sinistra Gush shalom. Durante la prima Intifada fonda la Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane e collabora nel gruppo ebreo-palestinese Ta"€™ayush.
Pnina Feiler - Nata e cresciuta a Lodz, Polonia. Alla fine degli anni 30 emigra con la madre in Palestina. Diventa membro prima della Federazione Giovanile Comunista palestinese e più tardi del Partito comunista. Negli anni 40 studia a Beirut, in Libano per diventare infermiera. Oggi è attiva nei territori occupati con l'organizzazione Medici per i diritti umani.
Tamar Peleg - Nata e cresciuta in Polonia. Alla fine degli anni 30/inizio anni 40 emigra in Palestina.
Membro della Organizzazione Comunista degli Insegnati e del Partito Comunista. Agli inizi degli anni 80 affianca al suo lavoro di insegnante lo studio della Giurisprudenza Durante la prima Intifada (1987/88) lavora come avvocato specializzato nei diritti umani. Collabora da anni con la l"€™Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane e con il Centro per i Diritti Umani di Gaza.

LA REGISTA
"Nel 2002 girai un servizio televisivo per il canale Arte sulle prigioniere palestinesi nelle carceri israeliane. Presi contatto telefonicamente con la "Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane" e con Hava Keller. Ci incontrammo per la prima volta ad una fermata dell'autobus a Tel Aviv. Quando la vidi rimasi sorpresa dalla sua età  - Hava già  allora aveva superato i 70. Mi ero immaginata infatti una donna non oltre ai 40, abituata alla Germania, in cui i movimenti politici equivalenti sono composti soprattutto da gente giovane. Durante il mio soggiorno Hava divenne per me un riferimento importante. Mi fece incontrare molti prigionieri e parlando con lei imparai a conoscere la sua storia politica. Nonostante rappresaglie e ostilità  Hava e le sue amiche, si sono impegnate per anni e tuttora per i diritti dei palestinesi. Quello che mi ha maggiormente affascinata di questo tema é stata la forza, la radicalità  e la resistenza con cui queste donne continuano a lottare, soprattutto in considerazione della loro non più giovane età ." (Iwajla Klinke)
Serata inserita nella programmazione trimestrale del FRONTE DEL PORTO FILMCLUB.

Fabio Concato in concerto

Fabio Concato in concerto


Fabio Concato è un cantautore che nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio autonomo, raccontando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità . A trent'anni dall'uscita del primo album, le storie narrate da questo cantautore sono entrate a pieno titolo nella storia della musica italiana. Hanno delineato splendidamente gli anni '80, hanno fotografato i '90 fissandoli nella memoria collettiva e ci hanno accompagnato sino ad oggi, emozionandoci sempre.
Il concerto è organizzato in memoria del musicista Orfeo Valandro.

Associazione Tempi e Ritmi in collaborazione con Associazione Piccolo Teatro eConsiglio di Quartiere 5 Sud Ovest, presentano:

FABIO CONCATO in concerto

"IV Memorial Orfeo Valandro "
Concerto organizzato per ricordare Orfeo Valandro, musicista padovano scomparso nel 2005 e co-fondatore dell'Associazione "Tempi e ritmi".

Fin da quelle prime "Storie di sempre" il pubblico ha compreso immediatamente di trovarsi alla presenza di un autore elegante, capace di grande auto-ironia sempre attento alle tematiche sociali, civili ed amibientali.
Una generosa spruzzata di sale e pepe nei capielli e qualche ruga, è tutto quello che, a tre decennni dall'esordio, Concato ha concesso al tempo, nulla di più.
Molte delle storie ci vengono proposte, seducemteemte arrangiate ed eseguite con grande energia, in questo concerto dove, oltre ai grandi classici del cantautore milanese, sono stati inseriti gli ultimi brani pubblicati tra cui "Oltre il Giardino" di Sanremo 2007.
L'affiatato gruppo di musicisti che lo accompagna da circa un anno è formato da: Ornella D'Urbano al piano e tastiere, Larry Louis Tomassini alle chitarre, Andrea Taraelli al basso e Gabriele Palazzi Rossi alla batteria.
Nel 1977 viene pubblicato il suo primo album, Storie di sempre. L'anno successivo segue Svendita totale; Concato firma poi con la Philips e nel 1979 pubblica Zio Tom. L'album Fabio Concato del 1982 è il disco della definitiva consacrazione, grazie soprattutto al brano "Una domenica bestiale". ͈ l'inizio di una fase artistica molto fortunata, che prosegue con Fabio Concato (1984), disco che contiene successi quali "Guido piano", "Rosalina" e "Fiore di maggio". Senza avvisare dell'86 diventa disco d'oro già  in prenotazione. Nel 1990 esce il raffinato Giannutri, che Concato registra a Parigi sotto la guida del celebre produttore americano Phil Ramone. In viaggio (1992) lo vede collaborare anche con Pino Daniele. Nel 1996 Blu è il decimo album di studio, prodotto dal tastierista della PFM Flavio Premoli. Nel 1999 è la volta di un nuovo album omonimo di inediti impreziosito dalla presenza di un duetto con Josè Feliciano, nel brano "M'innamoro davvero". Nel 2001 Concato torna con un nuovo album, Ballando con Chet Baker, la cui uscita viene preceduta dalla prima partecipazione al Festival di Sanremo, dove l'artista presenta "Ciao Ninìn". Nel 2006 Fabio incontra Claudio Dentes, già  noto per le produzioni di Elio e le Storie Tese, Carla Bruni e i Pitura Freska e insieme decidono di rivisitare i grandi successi di Fabio e contemporaneamente lavorare ad un nuovo progetto artistico. Nasce "Azzurro & Concato", la raccolta dei suoi brani di maggior successo riarrangiati in una nuova versione, il cui ricavato è andato interamente al Telefono Azzurro. Nel febbraio 20007 partecipa al Festival di Sanremo con il brano "OLTRE IL GIARDINO" seguito dall'uscita dell'album omonimo. In questi mesi è in lavorazione un nuovo album.

Ricordi di Orfeo Valandro.
In questi giorni (il 25 febbraio, per la precisione) Orfeo Valandro compirebbe 60 anni... Ma purtroppo nel luglio 2005 ha ricevuto l'ultimo applauso, non per una delle sue esibizioni vocali, ma come ultimo saluto di tanti amici, colleghi e ammiratori, dopo che una malattia incurabile l'ha definitivamente portato via ai suoi affetti.
Dovunque ora sia, lo immaginiamo anche lì alle prese con musica e canzoni, pronto a dispensare la battuta giusta per mettere a proprio agio i suoi interlocutori: Orfeo era così.
Iniziò la sua carriera artistica, come cantante e chitarrista, negli anni '60, con il gruppo "I Verticali", nel periodo in cui a Padova e provincia erano innumerevoli i "complessi" (il famoso fenomeno del c.d. "Bacchiglione Beat"). Ma fu alla fine degli anni ottanta, dopo un lunga pausa in cui si era dedicato ad altre passioni, che riprese l'attività  artistica, come cantante-bassista, con "Le Sensazioni": con la band padovana fondata dal cugino Mauro, con cui si esibiva anche in duo, collaborò a fianco di grandi artisti italiani melodici anni '60/'70 (ad es. Jimmy Fontana, Mal, Wilma Goich, Dino, Tony Dallara, Bobby Solo, Rocky Roberts ed altri). Voce potente e mediterranea, Orfeo ha interpretato i più grandi successi del revival italiano e del beat nostrano, calcando palcoscenici di ogni tipo (dalle feste di piazza ai locali più esclusivi, senza tralasciare alcuni veri e propri "templi" del ballo).
E come la sua voce è stata potente sui palcoscenici d'Italia ed anche internazionali (nelle tournees per gli italiani all'estero) così anche la sua lotta alla malattia è stata una sfida affrontata di petto, cercando di mantenere in chi lo circondava simpatia, buonumore e voglia di vivere, anche nel mezzo di una situazione sempre più drammatica. Nel procedere dei nostri impegni e del nostro quotidiano, ci mancano enormemente la sua simpatia, la sua allegria, e la sua voglia di vivere. Ci restano però le testimonianze di tante persone a lui affezionate, innumerevoli ed "incredibili" aneddoti (di cui alcuni ricordati assieme a lui anche negli ultimi drammatici giorni), le sue indimenticabili interpretazioni e, soprattutto, un insegnamento, che cerchiamo di portare avanti: per far felice il pubblico a volte basta poco, non bisogna cercare eccessive complicazioni; però, una volta capito quello che si aspetta da te, non ti devi risparmiare.
Anche quest'anno vogliamo ricordarlo con la musica che ha amato di più: dopo Dik Dik, Bobby Solo, Creedence Cl. Revived, avremo l'onore di ospitare Fabio Concato con i suoi successi (tra cui "Domenica Bestiale "Fiore di maggio" "Guido piano" "Rosalina"...) che anche Orfeo ha interpretato. Non vediamo l'ora di ascoltare dal vivo queste bellissime canzoni.

Anche per questa quarta edizione della manifestazione l'incasso viene devoluto all'Istituto oncologico veneto.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti

Posti numerati: euro 30 più diritti di prevendita. Info 338.7691194 - www.piccolo-padova.it

Prevendite

presso:
- cartoleria "C'era una volta", via Asolo 9 - telefono 049 8803700
- cartoleria edicola "Ruggero", via Armistizio 289 - telefono 049 715469
- ticketstore c/o Coin, via Altinate 16/8 - telefono 049 8364084
- edicola "Paltana", via Vittorio Veneto 71
- bar "da Giuly", via Siracusa 26 - telefono 049 8806172

Fronte del Porto Filmclub. Gennaio-marzo 2009

Fronte del Porto Filmclub. Gennaio-marzo 2009


Avvio alla grande della Stagione 2009 del Fronte del Porto Filmclub.
Rassegne cinematografiche di spessore che incontrano l'attenzione e il consenso di cinefili e non; incontri con registi, attori e artisti; serate "cult"; spazio al cinema italiano emergente; "personali " dedicate ad alcuni grandi del cinema (Kubrick ritrovato, Jean-Luc Godar, Peter Greenaway) e qualche "anteprima" assolutamente da non perdere. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
La Rassegna è sempre curata dalla Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova, Cinema e Video Indipendente, con la collaborazione del Comune di Padova (C.d.Q. 4 sud-est, Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo).
Dal 2005 il Fronte del Porto Filmclub è diventato il punto di riferimento degli appassionati di cinema in città  e del cinema libero. Le proposte culturali infatti sono sempre all'€™insegna dell'€™originalità : opere inedite, film sperimentali, personali d"€™autore, retrospettive sulle principali tendenze della storia del cinema ed anteprime di film indipendenti italiani con la presenza degli stessi autori.

Scarica il programma GENNAIO-MARZO 2009

Tiziano Scarpa, Stabat mater

Tiziano Scarpa, Stabat mater

STABAT MATER
di e con Tiziano Scarpa


La violinista sedicenne Cecilia abbandonata neonata dalla madre, vive con altre orfane nell'€™Ospedale della Pietà  di Venezia: insieme suonano in chiesa, nascoste da grate, in una vita claustrale di musica e preghiera. Cecilia è preda dell'€™angoscia e della solitudine e di notte scrive alla sconosciuta madre per sedare il mal di vivere che l"€™attanaglia («La mia vita, il male»). Di giorno Cecilia suona il violino nell'orchestra dell'orfanotrofio, invisibile dietro le grate metalliche della chiesa. Di notte scrive lettere alla madre che non ha mai conosciuto. Ma ecco che arriva un nuovo insegnante di violino e maestro compositore. Ha i capelli colore del rame, il suo nome è Antonio Vivaldi. Grazie alla sua presenza Cecilia alza la testa e guarda oltre, ma contemporaneamente ritrova in lui i suoi stessi affani, la sua vita dolorosa, le sue rinunce.
Una storia che potrebbe essere vera (perché Vivaldi insegnò in quell"€™orfanotrofio e a quelle ragazze per decenni) con moltissimi anacronismi - come l"€™autore stesso dichiara - che non pesano affatto sulla trama, anzi, la arricchiscono.
Una storia molto bella che, ne sono convinta, rimarrà  nel tempo come un piccolo capolavoro italiano.
Tiziano Scarpa, in scena moltiplica l"€™efficacia della parola scritta dandole voce, respiro, ritmo.
Spettacolo inserito nel cartellone di "Contrappunti 2009", rassegna teatrale di TAM Teatro Musica.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Contrappunti 2008-2009

Storie di jazz. Storie del lontano Oriente

Storie di jazz. Storie del lontano Oriente


Storie di jazz presenta una serata dedicata al lontanto Oriente con le "storie" di un quartetto speciale: un organico di musicisti ben noti e accomunati da grande musicalità  e creatività  che danno vita al contenuto dei brani per far rivivere la magia di un'avventura, una storia vera di un viaggio nelle terre dell'Asia durato nove mesi

Davida BOATO (tromba, flicorno)
Marco PONCHIROLI (pianoforte)
Danilo GALLO (contrabbasso)
Pietro VALENTE (batteria)

La musica del quartetto si srotola come una pergamena alla scoperta di sonorità  orientaleggianti amalgamate dal quel collante universale che è il jazz.
Rappresentando i vividi tratti di un'esperienza che ha cambiato la mia vita, brani come "€œShanghai Today"€ o "€œMuswing"€ (il groove dell'India) descrivono i luoghi e gli incontri come se un narratore stesse scrivendo un libro e come immagini impresse nella pellicola di un fotografo.
La scaletta del concerto è organizzata sia in senso geografico che in ordine cronologico conducendo l'ascoltatore per mano in questo viaggio, con una musica fluida, godibile ma sempre viva e intrigante volta a trasmettere lo spirito e la mistica dell'Oriente. I brani saranno presentati in modo da far immergere l'ascoltatore nell'atmosfera che mi ha dato l'ispirazione per crearli.

La serata di "Jazz Cafè" sarà  accompagnata dalla degustazione di prodotti tipici orientali.
Ingresso con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti

INFORMAZIONI
049.7806502
346.1849357
staff@storiedijazz.com

Per altre informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Storie di jazz 2009.

Orchestra di PD e del Veneto diretta da Sigiswald Kuijken

Orchestra di PD e del Veneto diretta da Sigiswald Kuijken


ORCHESTRA DI PD E DEL VENETO
Direttore: SIGISWALD KUIJKEN

Luca LUCCHETTA, clarinetto


Programma

ROBERT SCHUMANN - Manfred, ouverture op. 115
CARL MARIA von WEBER - Concerto n. 1 in fa min. op. 73 per clarinetto e orchestra
JOHANNES BRAHMS - Sinfonia n. 1 in do min. op. 68 (Integrale dei Concerti e delle Sinfonie di J. Brahms)

Prove generali
Auditorium Pollini, 22 gennaio 2009, ore 10.30


Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Orchestra di PD e del Veneto. 43° Stagione Concertistica.

Il pifferaio magico

Il pifferaio magico


Spettacolo dell'edizione 2008-2009 di "Teatro Ragazzi e Giovani", rassegna promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.

ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI
presenta

IL PIFFERAIO MAGICO
di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol e Marina Allegri
regia di Claudio Casadio
Con: Maurizio Casali e Mariolina Coppola
Scene di Maurizio Bercini

Fascia d'età : 5 "€“ 10 anni
Durata: 1 ora
Tecnica: teatro d"€™attore - musica e canto dal vivo

"€œUn topo... due topi... tre topi, son troppi, son tanti...
Arrivano a branchi.
Si son dati convegno nel regno di Hamelin..."€.

C"€™è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città  di Hamelin. I topi sono ingordi di cibo e il Re di monete d"€™oro. Per questo è avvenuta la grande e terribile invasione...
La tranquilla città  di Hamelin è governata da gente avida e corrotta, pronta a sacrificare la città  per
arricchirsi. I topi son dappertutto: nei letti e sui soffitti, nei cassetti e sui piatti; il cuoco li trova in cima alla torta, le
lavandaie in mezzo al bucato. La città  cade in rovina... la peste dilaga....
La figlia del Re, ignara di tutto, supplica il padre di trovare una soluzione. Si affiggono bandi e giungono, come in una fiera, Imbonitori, Inventori, Ammazzaratti... ma tutto è inutile.
Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin. Ma il magico Pifferaio, per catturare l"€™enorme Capo dei topi, ha bisogno dell'€™aiuto dei bambini. Sette di loro, come le sette note del suo flauto, potranno finalmente liberare la città  per sempre.
E, alla fine, nella gabbia da circo, resterà  l"€™esemplare più raro di tutta la razza topesca che i due attori girovaghi condurranno sulle piazze, narrando ogni volta, al suono della fisarmonica, l"€™antica e affascinante leggenda del Pifferaio di Hamelin.
Non solo una fiaba, dunque, ma un gioco di rime, di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come
avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà  si mescolava alla fantasia. Uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull"€™importanza dell'€™onestà  di chi governa un paese.
Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Benvenuto Presidente Obama! Serata cinematografica

Benvenuto Presidente Obama! Serata cinematografica


Nella giornata dell'insediamento ufficiale del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, Promovies e il Comune di Padova dedicano all'evento una proiezione cinematografica e la lettura in sala di alcune pagine tratte dal libro "I sogni di mio padre" (Dreams from my father, New York 1995) di Barack Obama.

Ore 18.00
BENVENUTO PRESIDENTE BARACK OBAMA!


Lettura in sala di alcune pagine tratte dal libro "I sogni di mio padre" (Dreams from my father, New York 1995) di Barack Obama.

Ore 19.00
Proiezione del film in prima visione:

MARIO IL MAGO
(tratto da una storia vera di Almasi Tamas)
Regia: Tamas Almasi

Sceneggiatura: Tamas Almasi
Cast: Franco Nero, Julia Nyako, Vittorio Marsiglia, Attila Egyed
Fotografia: György Beck
Distribuzione: L"€™Altrofilm
Paese: Ungheria, Italia 2008
Uscita Cinema: 28/11/2008
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 100 Min
Formato: Colore

Film tratto da una storia vera accaduta in un piccolo villaggio ungherese. ͈ ambientato dopo la caduta del muro di Berlino, quando Democrazia e capitalismo fanno capolino nei paesi dell'€™Est. Qui vengono aperti numerosi stabilimenti a basso costo, che sfruttano la manodopera locale.
Un contrasto di fondo vede da un lato le ingenue speranze di gente semplice e pura, ancora lontana dall'€™industrializzazione, e dall'€™altro imprenditori nostrani che considerano l"€™ex blocco del socialismo reale come terra di conquista dove aprire e chiudere fabbriche a seconda dell'€™andamento del mercato, e le persone solo come manodopra a basso prezzo. A sintetizzarlo, il direttore di un calzaturificio (lo interpreta Franco Nero, che co-produce il film), personaggio enigmatico che nei momenti liberi se ne sta solitario e pensoso "€“ perso nei propri ricordi - sull"€™argine a contemplare il corso d"€™acqua; oppure abbozza sorrisi e ambiguamente tocca la mano della sua caporeparto, dal canto suo preda di un desiderio d"€™amore e di fuga dalla realtà  di un marito rozzo, egoista e violento e di una microsocietà  priva di possibilità  di autorealizzazione.
In questo quadro si sviluppa la storia dell'€™ungherese Veronica e di Mario, l"€™affascinante imprenditore italiano, la cui venuta nell'€™Est genera un clima di cambiamenti e di libertà . In tale magia, creata anche dal mistero del bel Mario, rimane ammaliata totalmente Veronica.
A dirigere Mario il mago è TamÍ¡s AlmÍ¡si, uno dei più conosciuti documentaristi ungheresi e vincitore nel 1999 del premio Pulitzer proprio grazie ai suoi importanti documentari sull'occupazione e sulla condizione della donna nel suo paese.

Serata inserita nella programmazione trimestrale del FRONTE DEL PORTO FILMCLUB.

Pagine

L M M G V S D
1
 
2
 
3
 
4
 
5
 
6
 
7
 
8
 
9
 
10
 
11
 
12
 
13
 
14
 
15
 
16
 
17
 
18
 
19
 
20
 
21
 
22
 
23
 
24
 
25
 
26
 
27
 
28
 
29
 
30
 
31
 
 
 
 
 

Condividi su:

youreporter