Concerto di Gala dell'International Music Meeting 2009

Concerto di Gala dell'International Music Meeting 2009

Sarà  dedicato ai mitici Queen il tradizionale concerto di Gala dell'International Music Meeting. In primo piano la SILVER SYMPHONY ORCHESTRA, formazione che rappresenta il livello più alto e professionale dell' Orchestra Giovanile del Veneto ed è costituita da circa 80 giovani musicisti diplomati e di età  compresa tra i 20 e i 35 anni.

SABATO 18 APRILE 2009 - ore 21.00
DOMENICA 19 APRILE 2009 - ore 17.30


TRIBUTO SINFONICO AI QUEEN
"WE WILL ROCK YOU!"


EXTRA - VOCALISTS
STEFANIA MIOTTO - VITTORIO MATTEUCCI, special guests

SILVER SYMPHONY ORCHESTRA & ROCK BAND
FABRIZIO CASTANIA, direttore

Silver Symphony Orchestra & Rock Band
La sua attività  si sviluppa sia in Italia sia all'estero e il repertorio spazia dalla musica classica tradizionale a brani di musica leggera, colonne sonore, musicals, musiche di scena, tutti arrangiati per grande orchestra.
Il direttore stabile è FABRIZIO CASTANIA, ma spesso l'Orchestra invita sul podio importanti solisti e direttori d'orchestra.
La Silver Symphony Orchestra ha come scopo la diffusione, soprattutto fra i giovani, della Grande Musica e di far conoscere in Italia quel materiale artistico che viene raramente eseguito.
La Silver Symphony Orchestra e l'Orchestra Giovanile del Veneto si avvalgono della collaborazione di valenti docenti di musica che assicurano una preparazione orchestrale di altissimo livello.

Informazioni e biglietti

info biglietti tel. 049 630786 - 348 3031484

Prevendita biglietti a Padova
COIN TICKETSTORE - Via Altinate - Tel. 049 8364084
ZIN strumenti musicali - Via Monte Cengio 30 (Cavalcavia Chiesanuova) - Tel. 049 8717770

Prevendita biglietti a Campodarsego (PD)
RISTOBAR LA FONTANA - Piazzetta dell'Alta Forum

info: silversymphony@aicaweb.it
www.aicaweb.it

Per tutte le altre informazioni sul programma complessivo dei concerti, si rinvia a: l'International Music Meeting 2009.

RBR Dance Company in "Statuaria"

RBR Dance Company in "Statuaria"

...presenze tentacolari, infuocati alieni libereranno i loro rossi tentacoli, accendendosi in una danza tentatrice, passando poi alla fusione di corpi sinuosi generando creature misteriose e antropomorfe. In contrapposizione
incontreremo statue candide mobili che risvegliandosi da una statuaria ormai intorpidita, si libereranno originando
opere dal riferimento d"€™arte neoclassica, unendo la linearità  delle figure alla purezza gestuale della coreografia...
La continua ricerca estetica e le scelte musicali sono veri e propri viaggi nell'€™atmosfere delle sonorità  contemporanee, illuminate da ritmi etnici e contaminazioni inedite. Statuaria, un sistema di spettacolo scaturito dal desiderio di mettersi a confronto percorrendo così un viaggio alla scoperta di nuove emozioni.

RBR Dance Company
presentano

STATUARIA
coreografie Cristiano Fagioli e Cristina Ledri
luci Andrea Grussu
costumi Cristina Ledri, Silvana Falasconi, Irma Perina
danzatori Cristina Ledri, Sabrina Montanaro, Irene Dagnino,
Alessandra Vottariello, Nicolasa Manzo, Francesca Porta,
Gelsonina Di Lorenzo, David SamÍ , Angelo Egarese

Dopo il grande successo di pubblico dello spettacolo OPENSPACE, la compagnia propone un nuovo spettacolo con musiche dallo  stile tecnologico, con una predominanza di percussioni alternate a melodie più classiche: colonne sonore di movimenti quasi al limite delle possibilità  fisiche umane.
I ballerini lasciano che attraverso la danza il corpo si esprima: una danza caratterizzata da una notevole scioltezza nei movimenti. Forza ed equilibrio rappresentano quindi gli elementi cardine delle splendide simmetrie, dell'ottimo tempismo e della precisione assoluta di coreografie complesse, ma al contempo cariche di energia positiva che prende vita dagli sguardi, un gioco espessivo in grado di coinvolgere anche il pubblico. In un contesto tanto surreale non mancano riferimenti ritmici allo scorrere dell'acqua o ai complessi meccanismi d'ingranaggi in cui i corpi ben modellati si rincorrono, scomponendosi e ricomponendosi in forme fantasiose, passando alla rappresentazione di figure  pensanti fino ad ad inserire forme geometriche nei costumi. Forme in movimento, dunque, dalle quali le ballerine sembrano voler fuggire, per poi invece inglobarle completamente, figure improvvisate e basate su singoli dettagli alla ricerca della linearità  e della plasticità  delle forme.
La formazione classica e tecnica emerge anche nell'energia di attrazione e repulsione dei movimenti che crea uno stile del tutto unico, attraverso coralità  liriche e gioiose e l'utilizzo di supporti coreografici del tutto peculiari. Lo spettacolo ha un chiaro riferimento alle opere d'arte neoclassica e contemporanea: infatti le coreografie sono ispirate alle sculture di August Rodin, alla creazione dell'uomo ed al suo bisogno di religiosità  nel ricordare Dio, il tutto incorniciato dalle scenografie che fanno la loro parte nel creare insieme alle luci un'atmosfera di continua ricerca estetica.
Una successione rapida di quadri scanditi da suoni adeguatamente evocativi propone corpi marmorei su piedistalli rotanti, statue prigioniere dei basamenti o liberate dal marmo dal tocco dello  scultore, che si presenta in scena ripetutamente ,offrendo il suo ponteggio nella composizione del quadro finale.       

RBR Dance Company
Nasce nel 1998, dopo un"€™intensa esperienza di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri a New York e Parigi; nel 1999
crea per i Mondiali di Ciclismo a Verona la coreografia Bicycle 2000 "€“ coreografia premiata con il "€œRiconoscimento
Internazionale Positano Danza 2000"€. Realizza diversi Tour per i vari Festival d"€™Italia e Messico con gli spettacoli
Abyss (2004) e Openspace (2005/06). Nel 2006 in coproduzione con il Teatro Massimo Bellini di Catania gli viene
commissionato lo spettacolo dal titolo Blue two con musiche originali del M° Vincenzo Spampinato. Partecipa ad
alcune trasmissioni televisive tra le quali "€œNotte di Fiaba"€ di Rai Uno (2001) ed esibendosi in diretta su Rai Tre per la
presentazione dell'€™ "€œ88° Giro d"€™Italia"€ con alcune coreografie dello spettacolo Bicycle 2000 (2005). Riceve numerosi
riconoscimenti: il "€œPremio Positano Leonida Massine"€ consegnato da Alberto Testa (2000); "€œPremio Napoli... è
Danza"€ (2001); il "€œPremio Coreografia Italiana"€ a Salerno Danza Festival (2000); "€œPremio Hesperia"€ (2003), Premio
"€œDanzando sul Mare"€ (2007).


Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Balletto di Maribor. Radio & Juliet

Balletto di Maribor. Radio & Juliet

Il progetto coreografico di Edward Clug unisce la più famosa storia d"€™amore di tutti i tempi con la musica di una della band di maggior successo della scena rock inglese contemporanea e alternativa, i Radiohead.
L"€™associazione può apparire audace ma non dimentichiamoci che i Radiohead hanno già  affrontato la tragedia shakespeariana scrivendo la colonna sonora del film di Baz Luhrmann con Leonardo di Caprio e Clair Danes.

RADIO & JULIET. BOBODY'S STORY
Balletto di Maribor


ideazione e coreografia Edward Clug
musica Radiohead
scene Marko Japelj
costumi Leo Kulas
luci Andrei Hajdinjak
video Jania Glogovac

Romeo e Giulietta presenta gli eterni temi della storia dell'€™umanità : amore, odio, morte, intolleranza, speranza e violenza. Si tratta di una storia infinita e senza tempo e, come tale, attraverso i secoli ha avuto numerose variazioni ed è stata rivisitata all'€™interno dei più svariati generi artistici. Altri registi, oltre a Baz Luhrmann, hanno portato la storia sullo schermo; Sergey Prokofiev ne ha fatto un balletto; Charles Gounod, Vincenzo Bellini e Frederick Delius hanno scritto un"€™opera lirica; Cajkovskij un"€™ouverture e Leonard Bernstein un musical.
Proprio tutte queste metamorfosi hanno reso Romeo e Giulietta una storia immortale che può avere luogo in ogni tempo e in molteplici forme senza perdere di significato, qualsiasi sia il periodo o il contesto sociale in cui viene inserita.
Radio & Juliet presenta la storia di Romeo e Giulietta da un altro punto di vista. Spiega Edward Clug: "€[...] il momento in cui Giulietta vede Romeo morto al suo fianco; ad essere precisi, la storia evolve a ritroso, come una sorta di retrospettiva di un amore non realizzato. In ogni caso, tutti i personaggi e le situazioni nel nostro spettacolo sono fittizi e qualsiasi somiglianza con il Romeo e Giulietta di Shakespeare è... intenzionale, non una coincidenza"€.
Quella di Clug è una moderna visione di Giulietta, una donna che richiama alla memoria amori incompiuti, che ripensa a quei sei uomini che avrebbero potuto sposarla. Il coreografo tratta la delicatezza delle situazioni d"€™amore con la meccanicità  tipica dell'€™era moderna. La musica esprime i sentimenti di disperazione, alienazione e solitudine creando, allo stesso tempo, un"€™aria di aggressione che accelera il passaggio del tempo. Il ritmo, con il quale si muovono i ballerini sul palcoscenico, è impressionante ma sfortunatamente reale ed evidente nel nostro tempo. In questa combinazione espressiva fatta di forme minimaliste, le braccia sono la risorsa delle nuove esplorazioni di Clug nell'€™universo del movimento.
Radio & Juliet analizza la vita dell'€™uomo e della donna da diverse prospettive; ne espone l"€™originalità  della potenza, la riflessione della co-esistenza e il labirinto che esiste tra i due poli opposti, tra le due energie che si scontrano.
Lei è bella, onesta, indipendente e libera e indossa solo un corsetto; gli uomini sono aggressivi nell'€™esprimere la loro potenza e sono vestiti in abiti scuri e formali a petto nudo. Sebbene i movimenti coreografici della protagonista e degli uomini siano ugualmente pungenti, veloci ed espressivi, il coreografo focalizza la sua attenzione sulla bellezza della forma femminile, sui movimenti minimi delle braccia leggere e delicate, sulle mani e sugli sguardi sognanti con i quali seduce gli altri. I sei uomini, nella loro frenesia seduttiva, lottano e arrivano ad uccidere, mentre la donna alla fine non troverà  un partner.
L"€™azione si svolge nel presente ed è ricca di rimandi all'€™attualità ; un"€™attualità  tipica dei Radiohead. Si tratta di uno dei pochi gruppi della scena usicale inglese odierna ad entrare nella storia della musica rock. Ciò è dimostrato non solo dalla popolarità  e dai numerosi riconoscimenti di cui il gruppo è stato insignito, ma anche dalla loro attenzione ai problemi politici e sociali. E' proprio questo impegno attivo che guida il loro mondo musicale traendo ispirazione da fonti diverse, quali letteratura, vita quotidiana e politica internazionale. La loro musica non è solo una profonda riflessione sui problemi sociali del mondo attuale, ma anche un esplicito avvertimento al pubblico affinché si impegni per trovare delle soluzioni.
Le canzoni dei Radiohead sono caratterizzate da grande tensione, testo dinamico, melodia e ritmo nati per esprimere la solitudine dell'€™uomo moderno. Un"€™analisi dei brani dei Radiohead non può non tener conto dell'€™esperienza di vita dei suoi membri: tre su cinque hanno studiato storia della letteratura inglese
all'€™università . E in effetti alcune delle loro canzoni ripresentano temi tipicamente letterari: amore, ammirazione estatica della donna amata che deve soffrire per il suo innamorato. In altre, invece, i Radiohead presentano la loro tragedia personale nei confronti della fine di un amore; amore, che si trasforma nella canzone in una parabola del dolore cosmico.
Radio & Juliet è stato presentato in Slovenia, Croazia, Olanda, Belgio, Francia (Festival di Biarritz), Israele (Suzanne Dellal Center, Tel-Aviv Opera, Karmiel Festival), Grecia, Singapore, Italia (Milano, Forli, Ravenna, San Marino, Cremona), Pittsburgh (Festival of First), Portogallo (Lisbona). Più di 70.000 persone hanno visto lo spettacolo. Nel luglio 2009, "€œRadio & Juliet"€ sarà  in tournée a New York presso il Jacob"€™s Pillow.

Balletto Di Maribor (Teatro Nazionale Sloveno)
Il 1919 è l"€™anno in cui viene fondato il Teatro d"€™Opera di Maribor, evento che ha coinciso con la costituzione di un teatro permanente. Denominato inizialmente Slovensko mestno gledaliÅ¡ce (Teatro Municipale Sloveno), ha poi cambiato nome divenendo dal 1921 al 1941 Narodno gledaliÅ¡ce Maribor (Teatro Nazionale di Maribor). Già  da allora il palcoscenico veniva utilizzato per gli spettacoli di prosa e d"€™opera. Dal 1994 la compagnia d"€™opera e il corpo di ballo del Teatro Nazionale di Maribor hanno una nuova sede con un palcoscenico più spazioso e una capienza di 800 posti.
Ad oggi sul palcoscenico del Teatro hanno debuttato più di 500 opere. La compagnia d"€™opera si è esibita in tutta la Slovenia, ma anche in Croazia, Austria, Italia, Lussemburgo, Taiwan, inserendosi così in un contesto cosmopolita. Le brillanti interpretazioni del repertorio classico e contemporaneo sia in campo lirico che coreutico nazionale ed internazionale hanno raccolto commenti entusiastici da parte del pubblico sloveno ed estero. Maribor sta diventando non solo la sede della più importante compagnia di danza e del maggiore teatro lirico sloveno ma anche una delle più vivaci e degne di nota dell'€™est europeo.

Edward Clug
Ballerino e coreografo, è nato nel 1973 in Romania. Dal 1983 al 1991 ha studiato danza classica alla Scuola Nazionale di Danza di Cluj "€“ Napoca (Romania). Nel 1991 è entrato a far parte del Balletto di Maribor come solista e nel 2003 è stato nominato Direttore della Compagnia.


Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Grasse Matinée di René de Obaldia

Grasse Matinée di René de Obaldia

Al via la seconda edizione della Rassegna "Linutile del Teatro", associata quest'anno alla prima edizione dell'omonimo premio. L"€™iniziativa vuole diventare un"€™occasione di avvicinamento della comunità  locale alle arti dello spettacolo "€“ in particolare alla drammaturgia contemporanea. Oltre al pubblico del teatro de Linutile l"€™evento mira a riportare a teatro i giovani (il 57,5% dei giovani veneti non frequenta i teatri) e più in generale quella fascia di pubblico adulto che per motivazioni diverse difficilmente frequenta il teatro.

GRASSE MATIN͉E di René De Obaldia
con Fiammetta Bellone e Viviana Mattei
regia Fabrizio Matteini

Si può ridere della vita?
Si può ridere della morte?
Due donne a tredici metri sotto terra, in un dialogo serrato sul filo della risata, provano a dare una risposta. Una risposta a queste domande e ad altri interrogativi dell'€™esistenza.
"Non vedo l'ora di morire per potermene stare a poltrire a letto!" E' il grido del cuore che lanciò Babeth al marito tirannico, in piedi sin dall'alba e che non la lasciava mai in pace.
Desiderio esaudito; la scopriamo, al cimitero, scheletro, incastrata tra quattro assi d'abete. Ma non dorme il sonno eterno, conversa saltando di palo in frasca con Artemisia, la sua vicina di bara. Lei, ricca borghese, gode di una bara in quercia massiccia, imbottita, climatizzata, in cui ha tutte le comodità  E ancora: il suo vocabolario è nettamente più esteso di quello di Babeth. Il ritmo dei treni che passano e si incrociano (abbiamo notato il numero di linee ferroviarie che corrono lungo i cimiteri?) scandisce i loro dialoghi. Le due donne, racchiuse in un presente che si eternizza, attendono un futuro ipotetico. "I preparativi del Giudizio Universale vanno ancora per le lunghe".

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Padova Guitar Night: Tuck & Patti

Padova Guitar Night: Tuck & Patti

Lui iniziò a suonare la chitarra pensando a Jimi Hendrix, lei cominciò a cantare ascoltando Sarah Vaughan e Nina Simone. Nel 1978 si incontrarono a San Francisco e non si lasciarono più.
Fuel Eventi e Associazione Miles presentano la prima edizione di Padova Guitar Night con l'anteprima italiana di TUCK & PATTI.

TUCK & PATTI
Tuck Andress: chitarra
Patti Cathcart: voce

I due si incontrano a San Francisco nel 1978 e cominciano a lavorare nel circuito dei club della costa californiana, formando una coppia stabile sia nella professione che nella vita. Una parte del grande pubblico che li segue ricorderà  sicuramente una strepitosa versione del famosissimo brano di Cindy Lauper "Time after time" eseguita quando presenziarono come ospiti al Festival di Sanremo nell'89. La loro musica non ha confini, tanto da attraversare il jazz, il blues, il pop, passando per il funky, per i suoni d"€™Africa e del Brasile.
Tuck è un chitarrista radicato nel fertile terreno blues e country del Sud-Ovest degli USA (è originario di Tulsa, Oklahoma) che ha saputo evolversi nel segno stilistico di Wes Montgomery, sino a giungere ad una complessa dimensione armonico-ritmico-melodica: da solo, intrecciando linee di basso, accordi e controcanto, diventa una intera, articolatissima sezione ritmica.
Patti, nata nell'€™area di San Francisco, si è formata nel campo rock "€˜n roll e rhyhm & blues; il suo contralto vibrante e umorale conserva tuttavia anche la sensuale comunicativa del gospel pure in repertori jazz e pop. Dall'€™album di esordio per l"€™etichetta Windham Hill nel 1988 sino a oggi, i due rivelano un bilanciamento sonoro sbalorditivo, e soprattutto un messaggio di amore e di armoniosa letizia che si dimostra contagioso a tutte le latitudini. Siamo lieti di offrire a Padova l"€™opportunità  di incontrare e conoscere questi splendidi artisti nella loro prima tappa italiana con la presentazione del nuovo album "€œI Remember You"€.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Prevendite: 23CDStore, via Barbarigo 2, Padova (Tel 049 8750689); www.BoxOfficeItalia.com (Tel. 041 2719090)
Ingresso unico: "‚€ 25
Info: www.PadovaMusic.it

Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009

Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009

Si inaugura il 4 aprile la nuova Rassegna di Teatro de Linutile, evento che per il 2009 è associato alla prima edizione del Premio "€œLinutile del Teatro"€. Il Premio si propone di diventare negli anni occasione di confronto e visibilità  per tutte le realtà  teatrali professionali che non rientrano nei circuiti ufficiali dei teatri stabili e più affermati, pur presentando un livello di qualità  elevato e pur portando in scena un teatro fruibile anche da un pubblico non necessariamente di esperti.
A giudicare ed eleggere i vincitori della rassegna sarà  una giuria così composta: per il 70% dal pubblico degli spettatori e per il 30% da una giuria tecnica. Le due giurie del Premio voteranno tramite schede al termine di ogni spettacolo.
Come riconoscimento al vincitore verrà  consegnato l"€™"€œElefante di gomma"€ al miglior spettacolo, realizzato da ummagumma, oltre all'€™opportunità  di replicare nella successiva Stagione del Teatro de Linutile
Il Premio al miglior spettacolo verrà  consegnato durante la Cerimonia di Premiazione finale, aperta a tutta la cittadinanza, che si terrà  domenica 17 maggio dalle ore 19.00 presso l"€™auditorium del Centro Culturale Altinate-San Gaetano.
L"€™iniziativa vuole diventare un"€™occasione di avvicinamento della comunità  locale alle arti dello spettacolo "€“ in particolare alla drammaturgia contemporanea. Oltre al pubblico del teatro de Linutile l"€™evento mira a riportare a teatro i giovani (il 57,5% dei giovani veneti non frequenta i teatri) e più in generale quella fascia di pubblico adulto che per motivazioni diverse difficilmente frequenta il teatro.

SPETTACOLI IN CONCORSO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO

4 aprile ore 21
GRASSE MATIN͉E di René de Obaldia

con Viviana Mattei e Fiammetta Bellone, regia Fabrizio Mattini

11 aprile ore 21
UNA VALIGIA PIENA DI DOLLARI di e con Carla Vitantonio


18 aprile ore 21
VITA PRIGIONIERA di Riccardo Bellandi e Beatrice Schiros

da Sembrano proprio come noi di Daniela de Robert
con Beatrice Schiros, regia Riccardo Bellandi

25 aprile ore 21
EVA liberamente tratto da Diario di Eva di Mark Twain

con Mariella Speranza e Gianni Masella, regia Gianni Masella

9 maggio ore 21
OTELLO Le diverse facce dell'€™amore

di e con Arianna Comes e Roberta Androni

17 maggio ore 19
Premiazione del Miglior Spettacolo
presso Auditorium Centro Culturale ALTINATE/SAN GAETANO


Scarica la brochure

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti e abbonamenti: 10 euro a spettacolo; abbonamento a tutti e cinque gli spettacoli 45 euro.

E' consigliata la prenotazione al numero 049 / 2022907 o mandando una mail a linutile@gmail.com

Teatro de LiNUTILE
Via Agordat, 5 - 35138 Padova Tel. 049/2022907
comunicazione@teatrodelinutile.com
info@teatrodelinutile.com

Rassegna "Sabato al Santo"

Rassegna "Sabato al Santo"

Nuova stagione concertistica dell'Associazione "I Musici Patavini" che punta all'€™eccellenza del panorama classico nazionale ed internazionale.
A partire da sabato 4 aprile, con una serie di tre appuntamenti a breve distanza uno dall'€™altro "€“ 4, 18 aprile e 9 maggio "€“ saranno ospiti alcuni tra i solisti e gruppi cameristici più rappresentativi in Italia e all'€™estero a beneficio di tutto il pubblico di nuovi e vecchi appassionati che da quattordici anni segue i concerti del Santo.

Virtuosa della fisarmonica e dotata di una tecnica strabiliante Eugenia Cherkasova darà  il via ai "€œSabato al Santo"€ il 4 aprile alle 17.00 con un programma tratto dai più grandi classici e comprendente musiche di Bach, Scarlatti, Mendelssohn De Sarasate. Nella seconda parte del concerto un omaggio ai più significativi autori russi della tradizione e contemporanei. Eugenia Cherkasova è stata premiata come Campione Mondiale di Fisarmonica con due medaglie d"€™oro e nel 2005 è stata invitata a lasciare l"€™impronta della sua mano nel "€œMuseo delle Impronte dei Fisarmonicisti Famosi"€ di Recoaro Terme.
Sabato 18 aprile alle 17.00 torna in città  il Quartetto di Roma, una presenza che segue l"€™enorme successo della formazione romana ottenuto lo scorso ottobre in occasione del minitour di due concerti al Santo, prima volta del Quartetto di Roma nel Veneto. Il programma verterà  interamente sulle doppie celebrazioni di Haydn (bicentenario della morte) e di Mendelssohn (bicentenario della nascita) di cui saranno eseguiti rispettivamente il Quartetto op. 76 n. 2 "€œLe Quinte"€ e il Quartetto in la minore op. 2 n. 13 per concludersi con il Capriccio e Fuga op. 81 di Mendelssohn.
Ultima ed eccezionale presenza sabato 9 maggio alle 17.00 sarà  quella del pianista russo Vovka Ashkenazy, solista di fama internazionale e figlio d"€™arte, preludio del tour italiano che lo vedrà  impegnato nel prossimo giugno in un concerto straordinario in Sala Verdi a Milano con la United Europe Chamber Orchestra. In programma musiche di Liszt, Rachmaninov, Chopin.

Programma

4 aprile 2009,
EUGENIA CHERKASOVA
Fisarmonica

18 aprile 2009
QUARTETTO DI ROMA

Marco Fiorini e Biancamaria Rapaccini, violini
Davide Toso, viola
Alessandra Montani, violoncello

9 maggio 2009
VOVKA ASHKENAZY

Pianoforte

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Ingresso: interi "‚€ 7, ridotti "‚€ 5 (4 e 18 aprile); interi "‚€ 10, ridotti "‚€ 7 (9 maggio)

Prevendita: Gabbia Dischi, via Dante n. 8 (tel. 049.8751166) - Musica Musica, via Altinate n. 20 (tel. 049.8761545) "€“ Studio Teologico del Santo (la sera del concerto)

Informazioni

Associazione Musicale I Musici Patavini
C.so V. Emanuele, 116 "€“ 35123 Padova
Infoline 049.8808483
www.imusicipatavini.it

Danzare la meraviglia: "Parata arkoiris" e "Avalon"

Danzare la meraviglia: "Parata arkoiris" e "Avalon"

Al via l'edizione 2009 di "Prospettiva Danza Teatro" con due appuntamenti davvero straordinari:

PARATA ARKOIRIS
Gruppo Teatrale Nouvelle Lune

Parata arkoiris è ispirata ai colori dell'€™arcobaleno, una versione moderna e frizzante dove i colori vivono, si incontrano e si mescolano sulla gigante tavolozza che è la strada. Con questa parata la compagnia posa l"€™attenzione sulle coreografie di danza sui trampoli singole e di gruppo, accompagnate da musica, suoni e fuochi d"€™artificio.
Gli artisti e le maschere sfilano da Piazza Garibaldi per condurre gli spettatori al Centro Culturale Altinate. La strada è infatti il palcoscenico preferito degli spettacoli del Gruppo Nouvelle Lune, il cui desiderio ed obiettivo è riportare il teatro nel suo luogo di nascita, entrare in contatto con il pubblico e coinvolgere il passante per offrire un"€™occasione di svago e divertimento.

AVALON
Sinakt Circo teatro Danza
Associazione Spaziodanza

Le nebbie si aprono e appare Avalon, isola leggendaria e magica, terra custode di eterne verità  e divino sapere. Pochissimi possono penetrarvi e solo alcuni scorgerla da lontano. Avalon si schiude per un attimo, quanto basta per far sentire la dinamicità  della sua forza; poi riaffonda in una fittissima e impenetrabile nebbia. Avalon, una performance di acrobatica aerea di grande impatto visivo rappresentata su tessuti aerei e trapezio, accompagnata da musica sinfonica per evocare un mondo che da sempre appartiene all'€™immaginario collettivo dell'€™umanità . Avalon, conosciuto con innumerevoli nomi nelle diverse culture, un luogo a cui in tanti hanno aspirato; una dimensione o uno stato di esistenza molto più vicina al cielo che alla terra.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Sylvie Courvoisier & Mark Feldman

Sylvie Courvoisier & Mark Feldman


Prosegue il ciclo di concerti del "Centro d'Arte".

SYLVIE COURVOISIER, pianforte
MARK FELDMAN, violino


Concerto del duo formato da Mark Feldman, già  componente del Masada String Trio, virtuoso del nuovo idioma jazzistico e la giovane promessa della moderna musica di ricerca Sylvie Courvoisier. Il duo è attivo da oltre un decennio. Si è esibito in numerosi festival internazionali di jazz e musica contemporanea, con un repertorio che è incentrato sia su musiche originali che sul songbook "€œMasada"€ di John Zorn.
Il duo trova un equilibrio che lega il rigore della musica da camera e la spontaneità  della libera improvvisazione, mettendo a frutto l"€™enorme esperienza maturata dai due strumentisti nel corso di una carriera sviluppata fuori da ogni costrizione stilistica.

Sylvie Courvoisier è nata a Losanna. Di solida formazione classica, si è stabilita a New York nel 1998. Oltre al duo con Feldman, sviluppa molte altre collaborazioni : con il trio Mephista (insieme a Ikue Mori e Susie Ibarra), con il trio Courvoisier-Eskelin-Courtois e con il quintetto di Herb Robertson. Ha suonato con John Zorn, Dave Douglas, Butch Morris, Fred Frith, tra gli altri.
Dirige un proprio quintetto ed il trio Abaton (con Mark Feldman e Erik Friedlander, documentato su Ecm). Si esibisce in pianoforte solo, incidendo per la Tzadik di John Zorn.

Mark Feldman ha un curriculum straordinario. Ha suonato di tutto, dal country alla musica classica, dal jazz alla musica atonale. Solista in molti organici di John Zorn (Bar Kokhba, Masada String Trio, Film Music), ha suonato con l"€™Arcado String Trio, Johnny Cash, Willie Nelson, Lee Konitz, Muhal Richard Abrams, Uri Caine.
E"€™ stato solista in diverse orchestre europee e americane in prime esecuzioni appositamente commissionate.
Attualmente è componente del quartetto di John Abercrombie, con Joey Baron e Marc Johnson (tre dischi per la Ecm) e leader di un quartetto con John Taylor, Anders Jormin e Tom Rainey, con cui ha inciso l"€™acclamato "€œWhat Exit"€ (Ecm).

Per le ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Ostinati! 2009. I concerti del Centro d'Arte.

Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova
Via San Massimo, 37 - 35128 Padova
Tel: 049.8071370
Fax: 049.8070068
E-mail: info@centrodarte.it
Web: www.centrodarte.it

Concerto dell'Ensemble Italiano di Sassofoni

Concerto dell'Ensemble Italiano di Sassofoni


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova".

ENSEMBLE ITALIANO DI SASSOFONI

Federico MONDELCI, sassofono soprano
Marco GERBONI, sassofono contralto
Mario MARZI, sassofono tenore
Massimo MAZZONI, sassofono baritono

Programma
Jean Francaix - Petite Quatuor
Henri Pousseur - Vue sur le jardins interdits
Philip Glass - Suite da Quartetto
Michael Nyman - Song for Tony
Salvatore Sciarrino - Pagine (da Gesualdo, Mozart, Porter, Scarlatti)

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

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