Il sogno di una tartaruga. Fiaba africana

Il sogno di una tartaruga. Fiaba africana

Quarto e conclusivo appuntamento delle "Domeniche in famiglia al Teatro Verdi".

Associazione Teatrale Il Baule Volante
presenta

IL SOGNO DI UNA TARTARUGA. FIABA AFRICANA

Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell'€™albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri.
Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali. Ma tutti risero. "€œE"€™ solo un sogno"€, dicevano. "€œNo"€, replicò Tartaruga,"€ sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà  dirmi dove cresce"€. "€œAspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!"€, disse la scimmia. E si mise in viaggio.
Ma ai sogni occorre credere fino in fondo, perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine...

"€œIl sogno di Tartaruga"€ è innanzitutto una storia di animali. Gli animali, oltre a catturare immediatamente la curiosità  e la simpatia dei bambini, rappresentano un elemento fondamentale della fiaba, nel quale ci si identifica, oppure di cui si ha paura o che si investe di poteri straordinari e diventa benefattore o elemento magico. In questo caso Tartaruga diviene elemento di identificazione come personaggio positivo: come i bambini Tartaruga ha tanti amici, Tartaruga sogna, anche i bambini sognano...
Ma soprattutto questa storia parla di un grande sogno da realizzare. Ci insegna a credere fortemente nei nostri sogni, a lottare per essi, soprattutto se questi sogni sono rivolti al bene non solo nostro, ma di tutti. Tartaruga camminerà , soffrirà , si batterà  fino in fondo e, pur con qualche momento di sconforto, alla fine la sua tenacia sarà  giustamente premiata.
Tutte le musiche sono eseguite dal vivo su strumenti musicali "€œetnici"€, provenienti perlopiù dall'€™Africa, ma anche dall'€™Oceania, dall'€™Asia e dall'€™America del Sud. Ogni rappresentazione è seguita dall'€™illustrazione e spiegazione dei vari strumenti utilizzati, con il coinvolgimento dei bambini nell'€™esecuzione dei diversi ritmi già  proposti durante lo spettacolo.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

Leonardo. Un genio per tutte le stagioni

Leonardo. Un genio per tutte le stagioni

Compagnia Elsinor
presenta

LEONARDO - Un genio per tutte le stagioni

con Carlo Ottolini, Dario Sanna
scenografie Sergio Cangini, Alberto Bartolini
costumi Stefania Basile, Silvia Spadoni
musiche Mauro Casappa
luci Andrea Violato
regia Bruno Stori

Età : 8 - 13 anni
Teatro d"€™attore
Durata: 60 min.

La biografia di Leonardo da Vinci è il filo conduttore dello spettacolo. Dai primi passi nella campagna toscana, all'€™arrivo nell'€™esplosiva Firenze di pieno Rinascimento, dalla bottega del Verrocchio, ai cenacoli artistici di Lorenzo il magnifico, fino alla Milano degli Sforza, per arrivare alla definitiva residenza in Francia. Dalla nascita alla morte e anche oltre. Carlo Ottolini e Dario Sanna raccontano e rappresentano i momenti salienti della vita del Maestro.
Leonardo trovava congeniale la dimensione fantastica del teatro e della festa per applicare, sperimentare e verificare, con la leggerezza del gioco e dell'€™effimero, le sue intuizioni nelle più svariate discipline, dalla meccanica, all'€™ottica, alla musica, all'€™espressività , alla letteratura e ovviamente alla pittura. Leonardo era uno scatenato regista multimediale che realizzò spettacoli con automi, scenografie mobili, movimenti di luce, giochi di acqua, di suoni e canti e con il suo "€œ Teatro delle Meraviglie"€ colpì l"€™immaginario e produsse stupore in tutti i suoi contemporanei.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

L'usignolo dell'imperatore

L'usignolo dell'imperatore

Rosaspina. Un Teatro
presenta


L'USIGNOLO DELL'IMPERATORE
Adattamento teatrale dalla fiaba di H. C. Andersen "€œL"€™usignolo"€
di Aurelia Camporesi e Angelo Generali

Regia, scena, luci e immagini Angelo Generali
Aiuto regia e costumi Aurelia Camporesi
Collaborazione alle musiche Delfio Plantemoli.
Con Aurelia Camporesi e Angelo Generali
Luci e fonica Delfio Plantemoli

Età : 3 "€“ 10 anni
Tecnica: teatro d"€™attore con figure e ombre

L"€™Imperatore della Cina scopre che nel bosco che circonda il suo immenso palazzo vive un piccolo uccello dal canto meraviglioso. Ed egli, da sempre rinchiuso nel recinto delle sua dimora, non lo sapeva!!! Solo gli umili pescatori, che il bosco attraversano per recarsi al lavoro e solo i fanciulli ne conoscono le dolcissime melodie, che recano conforto nelle fatiche quotidiane e scendono nell'€™animo come un balsamo.
Invitatolo a corte l"€™Imperatore si innamora del suo canto e per poterne disporre a piacimento rinchiude l"€™animale in una gabbia d"€™oro.
Tempo dopo riceve in omaggio dall'€™Imperatore del Giappone un uccellino meccanico, riccamente decorato di pietre preziose, capace di cantare melodie in tutto simili -ma solo simili- a quelle del vero usignolo e capace, per di più, di ripeterle a volontà ... e sempre uguali!!!
Nella distrazione suscitata dalla comparsa della meraviglia meccanica l"€™usignolo guadagna nuovamente la sua libertà  e l"€™Imperatore lo bandisce quale animale ingrato.
Presto però l"€™automa canterino si usura e giunge il momento in cui l"€™uccello meccanico si inceppa...e nessuno è in grado di riparare i suoi complicatissimi meccanismi.
Ma quando, ammalatosi, l"€™Imperatore si trova ad affrontare gli spettri notturni della morte, sarà  l"€™usignolo ad allontanare da lui la morte stessa ammaliandola con il suo canto e donando all'€™Imperatore nuova forza e salute.
Come premio per la sua fedele vigilanza l"€™usignolo chiede solo di poter cantare e vivere in libertà  e di raccontare all'€™ Imperatore delle pene, sconosciute al sovrano, del suo umile popolo.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

I concerti del Centro d'Arte 2008

I concerti del Centro d'Arte 2008

Programma di marzo 2008

Prosegue l'attività  concertistica del Centro d'Arte degli Studenti dell'Università  di Padova.

DOMENICA 9 MARZO 2008

MYRA MELFORD - MARTY EHRLICH DUO
Myra Melford pianoforte
Marty Ehrlich sassofoni, clarinetti

L"€™essenzialità  della formula del duo nel jazz può vantare esempi illustri, a partire da quello di Louis Armstrong e Earl Hines negli anni Venti. In tempi più recenti, le conversazioni tra Myra Melford e Marty Ehrlich recuperano il blues ed un melodismo profondamente americani, trasfigurandoli in quel linguaggio metropolitano, nervoso, frequente nell'€™espressione dei jazzisti aperti a qualsiasi frontiera del suono.
Myra Melford (pianoforte, harmonium, composizione) è attiva prima a Chicago e poi a New York dalla metà  degli anni Ottanta.
Marty Ehrlich (che condivide con Melford la frequentazione costante dei gruppi di Leroy Jenkins) è da almeno trent"€™anni tra i più richiesti sassofonisti e clarinettisti della scena newyorkese.
Il duo con Marty Ehrlich è attivo da sette anni.

LUNEDI' 10 MARZO 2008

ROVA SAXOPHONE QUARTET
Bruce Ackley sax soprano
Steve Adams sax alto e sopranino
Larry Ochs sax tenore e sopranino
Jon Raskin sax baritono

Il ROVA compie trent"€™anni e Padova li accoglie nel loro tour di festeggiamenti. Proprio a Padova, nel lontano 1979, il quartetto fece una delle sue prime apparizioni europee, nel Tendone del Foro Boario. Da allora, il mondo musicale è estremamente cambiato: per certi versi si è arricchito tramite una moltiplicazione delle fonti dovute all'€™elettronica e all'€™informatica, per altri si è invece impoverito, contento di una certa coazione a ripetersi di formule elementari e cristallizzate. Il ROVA si colloca, oggi come allora, in una linea di confine che si affaccia sull"€™abisso. Un quartetto di ostinati sperimentatori, la cui musica può essere simultaneamente godibile, urticante, stimolante, destabilizzante.

VENERDI' 14 MARZO 2008

NICOLE MITCHELL INDIGO TRIO
Nicole Mitchell flauto
Harrison Bankhead contrabbasso
Hamid Drake batteria, percussioni

La prima parte della serata vedrà  esibirsi sul palco il gruppo SPARKLE + ANDY MIDDLETON con Ettore Martin, Andy Middleton ai sassofoni, Danilo Gallo al contrabbasso ed Enzo Carpentieri alla batteria.

La sigla INDIGO TRIO riunisce tre talenti assoluti della contemporanea musica afroamericana.
Il trio è paritario ma ci sembra che l"€™attenzione vada rivolta in questo caso soprattutto verso Nicole Mitchell, flautista e compositrice, per la prima volta a Padova.
Flautista impegnata sia nella musica improvvisata che in quella orchestrale contemporanea, Mitchell ha vinto il referendum dei critici di "€œDown Beat"€ come "€œrising star"€ del flauto nel 2006. Leader del Black Earth Ensemble e del Black Earth Strings, ha collaborato con molti protagonisti della scena di Chicago ed è stata flautista solista nella Orbert Davis Chicago Jazz Philarmonica e nel New Black Repertory Ensemble of Columbia College. Come compositrice ha ricevuto unanimi apprezzamenti per la sua opera tratta dal romanzo "€œDawn"€ di Octavia Butler e per i diversi lavori multimediali realizzati con più istituzioni internazionali. Nicole Mitchell dedica altresì all'€™insegnamento gran parte della sua attività .

SPARKLE unisce tre amici della scena veneta, tra i più attivi nella ricerca jazzistica, come Martin, Gallo e Carpentieri, che ospitano in questo tour Andy Middleton. Sassofonista, compositore e arrangiatore statunitense Andy Middleton vanta illustri collaborazioni con Dave Holland, Ralph Towner e Maria Schnieider per citarne solo alcune. Attualmente Andy Middleton insegna Composizione e Arrangiamento Jazz al Conservatorio di Vienna.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Biglietti

Prezzi dei biglietti:

INTERO "‚€ 8
RIDOTTO "‚€ 5
Pacchetto 5 concerti: INTERO "‚€ 30 ; RIDOTTO "‚€ 15

Prevendite: Gabbia Dischi - via Dante 8, Padova

Informazioni
Centro d'Arte
Via san Massimo, 37-35128 Padova
Tel. ++39 49 8071370
Fax. ++39 49 8070068
www.centrodarte.it

Tutto è vivo!

Tutto è vivo!

TUTTO E' VIVO
a cura di TAM/EAST RODEO


direzione e digital painting Michele Sambin
performer/musicisti Pierangela Allegro, Kole Laca, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz, Michele Sambin
fonica Davide Sambin Zara

L"€™immagine e il suo rapporto con il suono (e viceversa) sono il tema espresso in tutto è vivo! . Declinato in creazioni di diversa durata, il tema viene esplorato fino a diventare forma e contenuto. Le diverse forme trovate sono poi composte tra loro in un percorso coerente che invita lo spettatore ad ascoltare con gli occhi.
Attraverso la digital painting, che in tempo reale mette in relazione il segno prodotto dalla mano del pittore con la materia su cui viene proiettato, si creano scenari virtuali di forte impatto emotivo ed estetico: scenografie immateriali dialogano con lo spazio della scena, con i corpi dei performer e con gli strumenti musicali stessi.
La composizione dei pezzi può variare in funzione dello spazio in cui viene presentata (teatro, gallerie d"€™arte, musei, luoghi storici all'€™aperto) o del contesto nel quale si espone.
Uno dei pezzi (che dà  il titolo alla performance) è per piccolo ensemble di strumenti intoccabili. Qui la musica, i musicisti e gli strumenti musicali sono al centro della ricerca divenendo attori e i generatori di movimenti, figurazioni, simbologie. Gli strumenti musicali in particolare consumano la loro vendetta nei confronti degli esecutori. Sempre toccati...soffiati...battuti... ora suonano da soli. Rivendicata una propria autonomia, mettono in secondo piano i loro vanitosi padroni. Anche gli strumenti hanno un"€™anima!

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.

L'assoluto naturale

L'assoluto naturale


Tratto dall'opera chiave di un autore ancora in parte da svelare, come Parise e scritto dallo stesso sulle suggestioni della crisi affettiva e della separazione con Maria Costanza Speroni nel 1963, L'assoluto naturale, pensato per il teatro è incentrato sull'analisi del rapporto di coppia. Il testo affronta, con una visione lucidissima, aperta e serrata quasi come una cronaca di guerra, il conflitto tra ragione e sentimento, qui sintetizzato dal rapporto uomo/donna.

CRT Centro Ricerca per il Teatro
in collaborazione con la Regione Veneto

presenta

L'ASSOLUTO NATURALE
di Goffredo Parise


con Carla Chiarelli e Fabrizio Parenti
regia Fabrizio Parenti

Parise affronta la vicenda autobiografica con un approccio scientifico, un occhio da scienziato che si stupisce di fronte al "€˜misterico raziocinante"€™ e ai turbamenti dell'€™esistenza, e vi partecipa accettando che è proprio tale "€˜misterico"€™ a rendere ragionevole la vita.
Per Parise l"€™amore è questo: un assurdo, irrinunciabile, vitale e mortale scontro, in cui uno pretende di possedere l"€™altro e l"€™altro si arrende, annullandosi, alle pretese dell'€™uno. Dramma delle nostre vite animali, ma vissuto con intelligenza e consapevolezza proprie della natura umana.
Di fronte a questo testo di valore rarissimo, che lo stesso Parise ha definito di difficile rappresentabilità , la coppia di attori Carla Chiarelli e Fabrizio Parenti, che è anche coppia nella vita si pone come in un terreno di esperimento, fra la scena e la vita, in un confronto costantemente aperto.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietto intero "‚€ 12,00; ridotto studenti "‚€ 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00

Vendita
Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
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ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI

Vicolo Pedrocchi, 11 "€“ Padova
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Per tutte le altre informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Arti Inferiori 2007-2008.

Concerto del duo Tabbia-Benelli Mosell

Concerto del duo Tabbia-Benelli Mosell

Appuntamento domenicale della Stagione Concertistica 2007-2008 degli Amici della Musica di Padova.

MATTEO TABBIA, violoncello
VANESSA BENELLI MOSELL, pianoforte

Programma

Robert Schumann (1810 - 1856): Fantasiestà¼cke op. 73
Aleksander Skrjabin (1872 - 1915): Sonata n. 4 in fa diesis magg. op.30 per pianoforte
Giovanni Sollima (1962): La Folia (per violoncello solo)
Sergej Rachmaninov(1873 - 1943): Sonata in sol minore op. 19

Matteo TABBIA è vincitore del 1° Premio al IX Tchaikovskij International Award, Kurashiki 2007
Vanessa BENELLI MOSELL è vincitrice dell'Elba Festival Antares Prize, 2004

MATTEO TABBIA nasce a Torino nel 1988 ed incomincia lo studio del violoncello all'€™età  di quattro anni presso il "€œSuzuki Talent Center"€ sotto la guida di Antonio Mosca, con il quale si diplomerà  a soli 17 anni al Conservatorio "€œG. Verdi"€ di Torino con il massimo dei voti. Nel 2005 vince il primo premio al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto. Attualmente si sta perfezionando con Mario Brunello e Marco Mosca. Ha seguito i corsi e le lezioni di Dankwarth Gahl, Lluis Claret, Elisabeth Wilson, Franco Maggio Ormezovski, Ferencs Szucs, Antonio Meneses e dell'€™Altenberg Trio. Inoltre, in occasione di concerti e manifestazioni musicali, ha l"€™opportunità  di conoscere e collaborare con importanti musicisti e compositori quali Part, Penderecki, Vacchi, Dutilleux, Levine, Schultorpe e Crumb. Ha suonato per festival e associazioni musicali quali Unione Musicale e Settembre Musica di Torino, Pomeriggi Musicali di Milano, Cattedrale di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Regio di Parma, Festival per giovani musicisti di Ischia, Royal Hall e College of Music di Bangkok, Auditorium di Ginevra, Auditorium "€œParco della Musica"€, Sala Petrassi, Goethe Institute e Universita"€™ La Sapienza di Roma, Festival Sinfonico di El Jem, Teatro Nazionale di Algeri, Teatro Nazionale di Istanbul, Bilkent University, Auditorium di Ankara suonando sotto la direzione dei maestri Mario Brunello, Jean-Claude Latil, Paavo Jarvi, Lorenzo Turchi Floris, Damiano Giuranna, Riccardo Muti, Lu Jia, Isin Metin. Nell"€™estate 2007 ha esordito come solista alla Konzerthaus di Berlino ed al Teatro Nazionale di Istanbul accompagnato dalla World Youth Orchestra. Ha collaborato con musicisti quali Salvatore Accardo, Mariana Sirbu, Hilary Hahn, Janine Jansen, Akiko Suwanai, Bruno Giuranna, Antonio Meneses, Franco Maggio Ormezovski, Fazil Say. Principali impegni futuri sono esecuzioni del Concerto per violino,violoncello e orchestra di Brahms con le violiniste Hilary Hahn, Janine Jansen e Julia Fischer con alcune fra le maggiori orchestre italiane e svizzere, l"€™esecuzione dei concerti di Shostakovich e Lalo con la Boston Ballet Symphony Orchestra e l"€™Orchestra Sinfonica di Zurigo con i direttori David Zinman e Dmitri Kitaenko, e l"€™esecuzione del concerto di Penderecki con la Varsovia Sinfonia Orchestra sotto la direzione dello stesso Penderecki. I suoi studi sono sostenuti dall'€™associazione Desono di Torino.


VANESSA BENELLI MOSELL nata nel novembre 1987 a Prato, Vanessa Benelli Mosell viene annoverata tra le migliori giovani pianiste della scena concertistica internazionale. La critica americana l"€™ha descritta come "€œuna vera musicista, suona con poesia, sentimento e grande virtuosismo"€(The Sun), "€œ...ha suonato dimostrando grande facilità  e bel senso dello stile"€( New York Post) ed il Washington Post l"€™ha definita "€œun grande talento "€œ. Per il pianista francese Pascal Rogé "€..lei è il maggior talento naturale che ho incontrato in tutta la mia vita di musicista e insegnante"€. Vanessa Benelli Mosell ha suonato con prestigiosi direttori quali Yuri Bashmet, Grezegorz Nowak, Howard Griffiths, Michael Guttman, Heiko M. Foerster, Uriel Segal, Giampaolo Bisanti, collaborando con le migliori orchestre italiane, tedesche, svizzere, ungheresi, russe, statunitensi e canadesi quali I solisti di Mosca, i Muenchner Symphoniker, la New York Chamber Orchestra, la Zurcher Kammer Orchester, l"€™Orchesta Regionale Toscana. Si è esibita in molti paesi europei e Stati Uniti con concerti trasmessi in molte radio pubbliche sia in Europa che negli USA. A soli 11 anni ha debuttato a New York accanto a Pascal Rogé con la New York Chamber Orchestra al Tish Center for the Arts di Manhattan. Da allora si sono esibiti in duo pianistico nelle maggiori sale da concerto statunitensi e canadesi come il Lincoln Center di New York, la Harvard University di Boston, il Center for the Arts di Toronto ed il Winspear Center di Edmonton. Il suo acclamato debutto nel 2001 alla Tonhalle Grosser Saal di Zurigo, in occasione dell'€™inaugurazione dello Zurcher Mozart Fest è stato seguito da un recital nell'€™ambito della stagione concertistica della Tonhalle Orchester. Si è inoltre esibita con l"€™Orchestra Sinfonica Helvetica diretta da G. Nowak. Nel 2004 Yuri Bashmet le ha conferito l"€™Elba Festival Antares Prize come talento dell'€™anno, invitandola a suonare al Festival Internazionale Elbamusic per due anni consecutivi. Inoltre ha eseguito il Concerto in Mi minore di Chopin al Teatro Verdi di Pisa ed ha tenuto recitals per l"€™Associazione Musicale Lucchese e per la Società  dei Concerti di Milano. Presentata da Sergio Sablich ha suonato per la rassegna musicale fiorentina "€œEuropa Musica"€. Nel 2005 si è esibita in recital per il "€œFestival de Radio France et Montpellier"€. Ha suonato con la Savaria Simphony Orchestra ed ha debuttato presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano per la Società  dei Concerti con i Muenchner Symphoniker. Vanessa Benelli Mosell ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni con A. Alinari a Firenze. Membro del coro di voci bianche Guido Monaco di Prato per cinque anni ha cantato sotto la direzione di Zubin Mehta, Semyon Bychkov, Gary Bertini, Riccardo Chailly, Bruno Bartoletti, Garcia Navarro. Ha frequentato il Mozarteum di Salisburgo nella classe di Boris Bloch e a otto anni è stata ammessa all'€™Accademia Pianistica Internazionale "€œIncontri col Maestro"€ di Imola , dove fino al 2006 ha studiato sotto la guida di Franco Scala. Ha partecipato a numerose masterclass tenute da eminenti docenti quali M. Beroff, M. Dalberto, L. Howard, A. Jasinsky, A. Lonquich, B. Canino, A. Ballista, J.P.Collard e Dina Yoffe, con la quale si sta perfezionando. Nel 2005 ha ricevuto il Diploma d"€™Onore dall'€™Accademia Chigiana di Siena studiando con J. Achucarro ed ha in seguito suonato nella Stagione 2005/2006. Nel campo della musica da camera ha collaborato con partner prestigiosi, tra cui Renaud e Gautier Capuͧon, Simone Bernardini, Jean Auberson, Michael Zuber, Ashley Bathgate, Pascal Rogé e Chantal Juillet. Ha preso parte ad importanti festival cameristici come il "€œFestival de Divonne"€, il "€œFestival de Gresivaudan"€ ed il "€œSaratoga Chamber Music Festival"€ negli USA dove ha suonato invitata da Charles Dutoit.

"Prime" al Torresino: Reign over me di Mike Binder

"Prime" al Torresino: Reign over me di Mike Binder

Chi l'ha visto? A Padova, in pochi, perchè nonostante gli apprezzamenti sulla carta, la toccante storia di Charlie Fineman-Adam Sandler, stranito "reduce" dell'11 settembre, non è mai approdata sugli schermi cittadini.
Ottima occasione per recuperare una bella pellicola.

REIGN OVER ME
di Mike Binder

Titolo originale: Reign over me
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Regia: Mike Binder
Sito ufficiale: www.sonypictures.com/reignoverme
Cast: Adam Sandler, Don Cheadle, Jada Pinkett Smith, Liv Tyler, Saffron Burrows, Cicely Tyson, Robert Klein, Melinda Dillon
Produzione: 3 Art Entertainment, Relativity Media, Sunlight Productions
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 07 Settembre 2007 (cinema)

Dopo l'immenso dolore provato per aver perduto la famiglia nell'attacco alle torri gemelle dell'11 Settembre del 2001, un uomo incontra per caso il suo vecchio compagno di camera ai tempi del college. Charlie Fineman (Adam Sandler) e Alan Johnson (Don Cheadle) si ritrovano per caso a un angolo di strada di Manhattan. Charlie, che ha perso i familiari nell'€™attentato dell'€™11 settembre, ha abbandonato una brillante carriera di dentista per rinchiudersi nel proprio dolore e Alan è sconvolto nel vedere i cambiamenti subiti dall'€™amico un tempo socievole e allegro. Dal canto suo, Alan sembra perfettamente realizzato "€“ ha una bella moglie, dei figli splendidi e una carriera brillante "€“ ma in realtà  si sente schiacciato dalle responsabilità . Entrambi bisognosi di avere accanto una persona su cui poter contare in un momento chiave della loro vita, i due ex compagni di università  riprendono a vedersi costruendo un rapporto che diventa per loro un"€™ancora di salvezza.

Per tutte le altre informazioni sulla programmazione si rinvia a: Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008.

Canzoni e fantasie del tempo di William Shakespeare

Canzoni e fantasie del tempo di William Shakespeare


Quinto appuntamento della rassegna "€œI sabati del Conservatorio"€, con un programma davvero insolito, interamente dedicato al clima musicale del tempo di Shakespeare.

QUINTETTO DI FIATI "€œIl dolcimelo"€ del Conservatorio Pollini
Raffaella Bortolini
Carolina Putica
Valentina Conforto
Roberta Zucchelli
Sergio Balestracci

CORO "La Stagione Armonica"

entrambi diretti dal maestro Sergio Balestracci.

Sebbene della vita del grande drammaturgo non si sappia granché, il programma del concerto permetterà  di immergersi nel particolare clima determinatosi nella cultura inglese nel passaggio tra il regno di Elisabetta I e quello di Giacomo I Stuart: i termini cronologici sono quelli delle date di nascita e di morte di Shakespeare stesso, cioè 1564-1616.
Questo periodo coincide quasi perfettamente con la biografia di Orlando Gibbons (1583-1625), primo autore in programma. Organista della Cappella Reale inglese dal 1605, nonché musicista e contrappuntista di grande spessore, di Gibbons saranno eseguite due composizioni di grande capacità  espressiva nell'€™intonazione del testo poetico scritto da Sir Walter Raleigh, esploratore e alto dignitario sotto Elisabetta.
Segue John Dowland (1562-1626), del quale saranno eseguite diverse gagliarde e pavane. Liutista e ambasciatore a Parigi, John Dowland è un autore molto noto nel suo tempo: i suoi pezzi per liuto e i suoi Songs, da cantarsi ad una o più voci, rimasero a lungo popolari per la freschezza melodica e l"€™inconfondibile vena nostalgica e malinconica.
Ad un'epoca più antica risale William Mundy (1529?-1591), ma celebrato ed eseguito ancora ai primi del secolo XVII, del quale si potrà  ascoltare una "€œFantasia"€. Si prosegue con l"€™ascolto di una "€œSuite"€ di Anthony Holborne (15..?-1602), compositore di cui non sappiamo nulla sul piano storico, ma la Suite di danze in programma è formata da movimenti pubblicati nel 1599, tre anni dopo la prima rappresentazione del "€œSogno di una notte di mezza estate"€, cui l"€™ultimo movimento (The fairy round) sembra far riferimento.
Tra le tante famiglie italiane che emigrarono a Londra alla fine del "€˜500, troviamo i bolognesi Ferrabosco cui è legato Alfonso Ferrabosco II (1578-1628), che contribuì ad illustrare la musica inglese fino quasi alla fine del "€˜600.
Chiude il concerto "€œThe Cry of London"€ (Il grido di Londra) composto da un musicista anonimo; il genere dei "€œCries"€ ebbe molta fortuna al tempo in quanto riesce a ben rappresentare in modo realistico e divertito le grida e le diverse immagini tipiche del mercato di Londra.
Sul palcoscenico una duplice formazione: il Info: tel 049-8750648.



Per tutte le altre informazioni si rinvia a: I sabati del conservatorio - X edizione.

Prima la musica, poi le parole. Divertimento teatrale con musica di Antonio Salieri

Prima la musica, poi le parole. Divertimento teatrale con musica di Antonio Salieri



ANTONIO SALIERI (1750-1825) - PRIMA LA MUSICA, POI LE PAROLE
divertimento teatrale in un atto (1786)

libretto di Gianbattista Casti
trascrizione per gruppo strumentale a cura di

Personaggi e interpreti
Il Maestro (Alberto Zanetti); Il Poeta (Giuseppe Piazza); Donna Eleonora (Alessandra Cordioli); Tonina (Sara Marchiori)

gruppo strumentale PADOVAENSEMBLE del Conservatorio di Padova
Violino I (Luca Bello); Violino II (Filippo Maretto); Viola (Luca Marian); Violoncello (Enrica Frasca); Flauto (Anna Zanin); Oboe )Federica Minelli); Clarinetto (Carlo Rossi); Fagotto (Eugenio Bogdanovic); Direttore e concertatore (Raffaele Cipriano); Maestro al cembalo (Sara Rigo); Maestro suggeritore (Federico Guain)


Inserito in una tradizione teatrale come quella viennese, che coltivò con singolare frequenza il gusto per il rifacimento caricaturale dei diversi stili operistici, Salieri si misurò a più riprese con la parodia del melodramma.
Il momento più significativo di questa frequentazione salieriana con la parodia è però l"€™atto unico Prima la musica e poi le parole, rappresentato nel quadro di una festa carnevalesca a Schönbrunn (non nel teatrino del castello, bensì nell'€™ orangerie, unico ambiente riscaldato durante l"€™inverno), insieme a un"€™altra opera dello stesso genere, Der Schauspieldirektor (L"€™impresario teatrale) di Mozart.
L"€™operina di Salieri (come del resto il suo pendant mozartiano) mette in scena i preparativi per l"€™allestimento di un"€™opera e rientra dunque nel fortunatissimo filone settecentesco del teatro nel teatro. Gli elementi tipici di quel sottogenere (litigi tra librettista e compositore, capricci delle primedonne, strapotere della musica a discapito della coerenza drammturgica) sono tuttavia resi più pungenti dal librettista Casti mediante non casuali riferimenti a
fatti e persone dell'€™ambiente teatrale di Vienna (riferimenti che oggi possiamo cogliere, almeno in parte, grazie alle testimonianze dei contemporanei).
(Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi)

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: I sabati del conservatorio - X edizione.

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