ESTATE CARRARESE 2011

ESTATE CARRARESE 2011

Chiusa la prima e fortunata edizione di UNIVERSI DIVERSI 2010, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova presenta la seconda edizione del format dal titolo ESTATE CARRARESE 2011. Il successo della prima edizione ha permesso di consolidare molti e importanti eventi: l"€™attività  in Arena, gli spettacoli allo Zuckermann, il Portello River Festival, le serate ai Musei, gli eventi all'€™Odeo Cornaro, ai Bastioni e i Fuochi in Prato. L"€™Estate Carrarese ritorna a mettere in relazione il Trecento con il Terzo millennio, con i linguaggi del contemporaneo. Un palinsesto unico che getta un ponte tra identità  e contemporaneità , una grande occasione per scoprire e conoscere la Città  e il suo territorio.

Sedi diverse, Giugno-Settembre 2011

Seguite i prossimi aggiornamenti nelle pagine di questo sito.

Comunicato stampa

Conferenza stampa di presentazione format: giovedì 16 giugno 2011 - Sala Paladin "€“ Palazzo Moroni "€“ ore 11,00

Scarica il libretto dell'ESTATE CARRARESE

Copertina
Presentazione
Guariento e la Padova Carrarese
Itinerari Carraresi
Musei Civici
Mostre
Notturni d'Arte
Cinema-Musica-Danza-Teatro
Calendario eventi


Informazioni
Settore Attività  Culturali
Via Porciglia, 35
tel 049 8204544-4547-4502-4501

Ufficio Stampa
Studio Lavia
P.tta San Michele 5/1 - 35122 Padova
Tel. 049 8364188 - Fax 049 659378
info@studiolavia.it - www.studiolavia.it

Offerte turistiche
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Evento "Io, recluso, racconto..."

Evento "Io, recluso, racconto..."

Mostra: dal 16 al 30 settembre 2011

IO, RECLUSO, RACCONTO...
testimonianze dal carcere di Padova

L'€™iniziativa ripropone lo scopo di creare un punto di incontro tra i detenuti, ai margini del vivere sociale, e i cittadini liberi, per i quali il mondo del carcere è generalmente lontano e spesso rifiutato.
Lo scrivere ha per il detenuto valore di liberazione, di ricerca di un ascolto, di ricostruzione di sé; gli scritti raccontano storie di persone che, con differenti percorsi, arrivano al reato, storie di lunghi anni trascorsi tra i corridoi e le celle anguste del carcere, lontani dagli affetti e dal vivere civile, provati da interminabili sofferenze, storie di un mondo "€œdiverso"€, eppure fatto di persone che, alla fine, scopriamo vicine a noi.
L'iniziativa è realizzata nell'€™ambito delle attività  dell'€™Associazione O.C.V. (Gruppo Operatori Carcerari Volontari), in collaborazione con la Redazione di Ristretti Orizzonti e con la Compagnia Padova Teatro e sotto il patrocinio del Comune di Padova, della Casa di Reclusione di Padova e del Centro Universitario di Via degli Zabarella.

Programma
16 settembre 2011 ore 18.00
Centro Universitario, Via degli Zabarella, 82

Voci recitanti: Paolo Lighezzolo, Salvatore Moscatt, Paola Spolaore (Associazione Padova Teatro)
Al pianoforte: Maddalena Murari
Musiche di: F. Chopin, F. Schubert, F. Liszt

Dal 16 al 30 settembre 2011
in esposizione testi e quadri realizzati dai detenuti

Centro Universitario, Via degli Zabarella, 82
Orario della Mostra: Dal lunedì al venerdì (Dalle 9 alle 19); Sabato e domenica chiuso

Autori dei testi: A. Altin, A. Andriotto, M. Bertani, S. Calderoni, G. Dritan, S. Fabbian, F. Gaffaroni, G. Germani, D. Iberisha, E. Kalica, V. Lonardi, D. Morelli, D. Opali, S. Papalia, G. Scialpi
Espongono dipinti: Antonio Brusaterra, Giuseppe D"€™Assaro, Alfredo Guarnirei, Mario Pace, Pigi, Domenico Morelli, Sergio Sarti
Organizzatori: Emanuela Colbertaldo, Anna Costa, Armida Gaion Puglierin, Daniela Lucchesi, Claudia Puglierin

Informazioni
Ingresso libero allo spettacolo e alla mostra
www.ocv.padova.it
info@ocv.padova.it
mostredalcarcere@gmail.com

Planetario di Padova. Conferenza "Minaccia dallo spazio"

Planetario di Padova. Conferenza "Minaccia dallo spazio"

Conferenza
MINACCIA DALLO SPAZIO
a cura di Luca Nobili

Comete killer, lune giganti, pianeti in rotta di collisione: negli ultimi tempi la Terra sembra essere diventata il loro bersaglio preferito. Ma sino a che punto siamo in pericolo e sino a che punto si spinge la creatività  dei giornali, della televisione, della radio e del web? Scopriamolo attraverso la tecnologia digitale del Planetario di Padova, in un viaggio tra i casi di allarmismo più recenti raccontati dal putno di vista astrofisico e.. da quello dei media.

Luca Nobili
Astronomo, lavora nell'Ufficio Stampa dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e collabora con il Planetario di Padova. Realizza rubriche di astrofisica su radio nazionali quali Raduio Deejay e Radio Capitali. Insegna Teoria e Tecniche delle Comunicazioni di Massa all'Università  di Padova.

Informazioni
Prenotazioni: da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 12.00; da martedì a sabato (dalle ore 16.30 alle ore 19.30)
Tel. 049/773677
segreteria@planetariopadova.it

www.planetariopadova.it

FEDOR KUZ'MIC SUSKOV

FEDOR KUZ'MIC SUSKOV

Arte e stato

La mostra itinerante dedicata al maestro russo Fedor Kuz´Mic Suskov (1923-2006), e curata da Vittorio Sgarbi, presenta una quarantina di opere del pittore, scultore e architetto scomparso nel 2006. Fa parte di un progetto artistico e culturale, che coinvolge prestigiose città  d"€™arte: Bologna, Firenze, Milano, Padova, Pescara, Spoleto, Lugano nella Confederazione Svizzera, e Montecarlo nel Principato di Monaco.
Si tratta in buona parte di splendidi paesaggi i cui contorni si stemperano e si confondono con l´orizzonte, in un continuum cromatico, che unisce armonicamente tutti gli elementi della natura.
Fedor Kuz´Mic Suskov reinterpreta in modo personale e originale la tradizione bizantina e omaggia, in oltre cinquant"€™anni di attività , l"€™arte russa, filtrandola attraverso il proprio sofferto vissuto personale.
Mostra a cura di Vittorio Sgarbi.


Inaugurazione mostra: venerdì 9 settembre 2011, ore 19.00
Conferenza stampa di presentazione: venerdì 9 settembre, ore 17.30 (sarà  presente il curatore della mostra, prof. Vittorio Sgarbi)

L"€™artista russo Fedor Kuz"€™mic Suskov (11 marzo 1923-12 luglio 2006) mise al servizio dello Stato Sovietico la sua abilità  scultorea, realizzando imponenti opere architettoniche, che celebravano il potere stalinista e, nel contempo, ascoltò la vocazione della sua anima, dipingendo segretamente soggetti a tema sacro e paesaggi, di grande intensità  mistica e spirituale.
Uomo profondamente cristiano, durante il regime comunista Suskov ha vissuto una fede sofferta e privata. La natura e il divino sono i temi portanti della sua pittura. Gli ambienti da lui ritratti, dai corsi d"€™acqua alle montagne imponenti del Caucaso, sono avvolti da un"€™aurea sacra. La luce attraversa le sue tele, componendo una sorta di elegiaca ode religiosa, tracciata con mano ferma e libera, come la sua fede cristiana.
L"€™intento di diffondere la conoscenza delle opere dell'€™artista nasce, dunque, non solo dalla necessità  di presentare e di rivelare la sua produzione pittorica, rimasta celata per tutta la durata del Regime Comunista, ma anche, e soprattutto, dall'€™occorrenza civile di mostrare quanto la storia e il vissuto intimo di un uomo siano i pilastri determinanti sui quali si fonda ogni esperienza artistica ed espressiva.
L"€™essenza delle opere di Suskov non può essere circoscritta all'€™interno di una precisa corrente artistica. Il suo stile pittorico appare libero, guidato solo dall'€™amore intenso per la natura e dalla profonda fede cristiana, vissuta intimamente e celatamente per tutta la durata del regime comunista. In questo risiede principalmente la ricchezza dei quadri esposti e dell'€™intera produzione artistica del Maestro Russo.

Vittorio Sgarbi, curatore della mostra, ha riconosciuto in Suskov un esempio significativo ed emblematico del patrimonio artistico contemporaneo russo.
"€œLe sue pennellate "€“ scrive Vittorio Sgarbi - celebrano un rituale in cui la parola dei libri sacri si fa visione. E la visione si converte in transvisione. Opere intrise di significati reconditi e subliminali, che l'occhio attento e acuto dell'osservatore deve saper carpire andando oltre le apparenze. La luce è l"€™elemento fondamentale nelle opere di Suskov. Una luce che - afferma Sgarbi - fonde il segno con il colore, attuando un"€™unione metafisica superiore, divina. Una luce che ha un forte riferimento teologico che irradiandosi e insinuandosi nei boschi, nei fiumi, tra gli alberi e le montagne rivela l"€™origine divina del creato. E"€™ la luce che consente di contemplare la bellezza già  insita nel mondo. Un importante messaggio spirituale, quello di Suskov, ma anche filosofico e cosmologico."

Secondo l"€™Assessore alla Cultura Andrea Colasio, «attraverso l"€™ampio corpus dei dipinti si rivela l"€™accesa sensibilità  dell'€™artista verso la natura della sua terra, ma soprattutto la sua devozione spirituale, che idealmente ricollega il messaggio della sua pittura alla tradizione rappresentativa russa.»

Sito internet: http://www.suskov.com/

Evento inserito in "Padova Estate Carrarese 2011"

Informazioni e biglietti
Ingresso libero
Orario: 10.30-13, 16-19, lunedì chiuso

Settore Attività  Culturali - Via Porciglia 35, Padova
Tel 049/8204544-4528
infocultura@comune.padova.it

Evento "Pragmatica. Ipotesi per una collezione permanente"

Evento "Pragmatica. Ipotesi per una collezione permanente"

Evento "Pragmatica. Ipotesi per una collezione permanente"

Una mostra collettiva ed una serie di iniziative con performances, installazioni, spettacoli e conferenze: questa l'essenza di "Pragmatica. Ipotesi per una collezione permanente".
L"€™Associazione Culturale Paolo Capovilla, da sempre attenta alla produzione degli artisti locali contemporanei, presenta una collettiva di 20 artisti, suggerendo nel contempo una riflessione sulla necessità  di dare maggior visibilità  e spazio a quegli artisti che si muovono al di fuori dei canali ufficiali del mercato d"€™arte.


Inaugurazione mostra: venerdì 9 settembre 2011, ore 19.30
Scarica il Comunicato stampa

L"€™Associazione propone una ipotesi di collezione permanente di arte contemporanea, composta da opere di artisti
locali e non, ma intimamente legati alla vita della città .
Nel periodo dell'€™esposizione, gli artisti daranno vita a una serie di iniziative con performances, installazioni, spettacoli e conferenze.

Calendario incontri
Tutti gli incontri si svolgono nella sala espositiva dell'ex Macello alle ore 21:00

12 settembre
Lisa Parolo presenta A. Dzouzi, O. Marcon, L. Rotundo
13 settembre
Conferenza "Cronache dalla Biennale di Venezia 2011" di Guido Bartorelli
14 settembre
Giulia Giraldo presenta Pia Camporese, F. Giraldo, S. Marchioro
19 settembre
Edoardo Anastasio presenta G. Ceccherini, F. Zerbetto
20 settembre
Caterina Mestrovich presenta F. Fobia, R. Nicolè
21 settembre
Katia Giovinazzo presenta R. Menin, G. Omodeo
22 settembre
E. Beni, M. Palladino presentano Paolo Camporese, C. Fornas
26 settembre
Elisabetta Vanzelli presenta N. Cordioli, F. Galletti, M. Ruzza, F. Storti
27 settembre
Chiara Rizzante presenta D. Pedrocco, S. Strukul
28 settembre
Benedetta Turlon presenta C. Pizzo, C. Rigato
29 settembre
Federica Magro presenta S. Giacometti, P. Perego

Scarica il Programma

Informazioni e biglietti
Mostra ed incontri ad ingresso libero.

Orario tutti i giorni 11-13, 17-20
Roberto Callegari, cell 335 6379614
roberto.mec@hotmail.it
Servizio Mostre - Settore Attività  Culturali
infocultura@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it

Planetario di Padova. Conferenza "Il volto della luna"

Planetario di Padova. Conferenza "Il volto della luna"

Conferenza
IL VOLTO DELLA LUNA
a cura del prof. Enrico M. Corsini

La luna è l'oggetto astronomico più vicino a noi ed è l'unico che è stato esplorato direttamente anche dall'uomo. Il nostro satellite è strettamente legato alla Terra e ne costituisce un esempio unico nel sistema solare.
La conferenza porterà  alla scoperta dei molteplici aspetti di questo corpo celeste e alle sue singolarità . Un percorso tra scienza, storia e arte dedicato alla rappresentazione e allo studio della Luna nel corso dei secoli, dalle prime osservazioni al telescopio fino alle fotografie scattate durante le missioni spaziali, per poter guardare con occhi nuovi il volto del nostro satellite.

Enrico M. Corsini
E' ricercatore presso il dipartimento di Astronomia di Padova. Si occupa principlamente di struttura e dinamica delle galassie.

Informazioni
Prenotazioni: da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 12.00; da martedì a sabato (dalle ore 16.30 alle ore 19.30)
Tel. 049/773677
segreteria@planetariopadova.it

www.planetariopadova.it

Luciana MATALON

Luciana MATALON

L'origine della forma

Veneta di nascita, milanese di adozione, Luciana Matalon dalla fine degli anni sessanta compie un percorso creativo poliedrico, che esplora diversi campi espressivi. Ogni opera, pittorica o scultorea, si pone sul confine tra la figura e l"€™astrazione, mostrando cioè una relazione con una conoscenza condivisa del mondo e, contemporaneamente, producendosi attraverso modalità  rappresentative non tradizionali.
"I suoi dipinti e le sue sculture parlano la stessa lingua dei graffiti e dei geroglifici e sono attraversati dalla stessa fascinosa energia delle remote espressioni primordiali. Energia sublimata da uno sguardo onirico ed espressa attraverso una raffinata tessitura compositiva e cromatica. (Vittorio Sgarbi:, curatore della mostra)


Inaugurazione mostra:venerdì 9 settembre 2011, ore 19.00
Conferenza stampa di presentazione: venerdì 9 settembre, ore 17.30 (sarà  presente il curatore della mostra, prof. Vittorio Sgarbi)

L'artista si rivolge al mondo degli archetipi della nostra immaginazione e della nostra cultura: la città  e la scrittura assumono tra essi un"€™importanza preponderante, quali segni tangibili dello sfumare del tempo della Natura in quello della Storia. I loro rispettivi tracciati si imprimono sulle superfici dell'€™artista in termini simbolici e visivamente reinventati, aperti ad una molteplice possibilità  narrativa. Nel percorso artistico della Matalon, caratterizzato da una produzione estremamente ricca ed eterogenea, si evidenziano eleganza, leggerezza e grazia nello stile.
Luciana Matalon è una raffinata artista poliedrica, vocata sia alla pittura, che alla scultura nonché alla creazione di gioielli. Dopo gli studi artistici nella città  meneghina all'€™Accademia di Brera e nel corso di vari soggiorni in diversi paesi stranieri, Luciana inizia il suo iter per musei a partire dal 1966 e vanta 4 decenni di personali allestite in Europa, America, Giappone.
Il Museo Fondazione Luciana Matalon nasce nel 2000 dalla volontà  di dare vita a uno spazio concepito per la promozione, lo studio e la valorizzazione dell'€™arte contemporanea, crocevia internazionale di idee. In uno spazio di 700 metri quadri la Fondazione ospita mostre, convegni e iniziative culturali a livello locale e internazionale per promuovere ricerche nell'€™ambito delle espressioni artistiche contemporanee. La zona museale documenta gli oltre quaranta anni di attività  di Luciana Matalon, che si dedica a pittura, scultura e creazione di gioielli.

Le acqueforti, gli oli su tela, le tavole su legno e le strutture in bronzo compongono versi intrisi di allusioni metaforiche ed estetiche, liberi dalle convenzioni accademiche e aperti al magico mistero che percorre la natura e l'esistenza. L"€™autrice coglie queste energie invisibili ed elabora un"€™estetica che scardina, che disintegra i confini della finitezza e che approda all'€™invisibile, ma percepibile, vibrazione delle forze dell'€™inconscio (Vittorio Sgarbi, curatore della mostra)
«Tra gli elementi di continuità  della sua ricerca vi è un tema che, nell'€™età  culturale contemporanea, sembra essersi imposto con particolare rilevanza: quello del Tempo, declinato non solo come rilettura del passato o ipotesi sul domani, ma come spunto di riflessione su ciò che è originario, e che, in quanto tale, assume valore fondativo riguardo il nostro pensare» (Andrea Colasio, Assessore alla Cultura)

Sito internet: http://www.fondazionematalon.org/

Evento inserito in "Padova Estate Carrarese 2011"

Informazioni e biglietti
Ingresso libero
Orario: 10.30-13, 16-19, lunedì chiuso

Settore Attività  Culturali - Via Porciglia 35, Padova
Tel 049/8204544-4528
infocultura@comune.padova.it

Opere del lavoro

Opere del lavoro

Realismo italiano tra ricostruzione e boom

La Mostra "Opere del lavoro. Realismo italiano tra ricostruzione e boom" rievoca un particolare momento dell'arte italiana, divisa nel secondo dopoguerra tra impegno politico e riflessione esistenziale, figurazione ed astrazione, racconto ed impulso gestuale. In questo contesto si delinea una nuova forma di realismo, che trova nella rappresentazione del lavoro la propria sintesi forse più alta e coerente.
Grazie alla collaborazione con il Premio Suzzara sarà  presentata al pubblico un galleria di volti, corpi, aspirazioni dei lavoratori italiani, in cammino verso una piena consapevolezza del proprio ruolo storico e dei propri diritti.
Mostra a cura di Nicola Galvan


Inaugurazione mostra: venerdì 16 settembre 2011, ore 18.30
Pieghevole invito

La pittura di Renato Guttuso, Armando Pizzinato, Giuseppe Zigaina, allontanandosi dalle suggestioni neo cubiste caratterizzanti la ricerca espressiva nel periodo della ricostruzione "€“ riconoscibili in mostra nelle opere di Giulio Turcato e Domenico Cantatore "€“ perviene ad un linguaggio più descrittivo e diretto, dall'€™evidente connotazione ideologica.
Circa 20 opere, in buona parte provenienti dalla grande collezione del Premio Suzzara, costituiscono una sintetica ma intensa galleria di volti, luoghi, momenti di aggregazione del mondo lavorativo italiano, raccontato nel suo cammino verso gli anni del boom e della contestazione.

Il Premio Suzzara nacque nel 1948. Lo inventò Dino Villani, uno dei padri della pubblicità  in Italia, con il sostegno appassionato del sindaco d'allora, Tebe Mignoni, e dello scrittore, poeta e cineasta Cesare Zavattini.
Si distinse subito come "€œPremio d"€™Arte"€ dalle analoghe iniziative del tempo per due ragioni: la composizione della giuria, che doveva valutare e premiare le opere d'arte presentate, e il carattere dei premi.
Molte erano le particolarità  del premio. La giuria, da regolamento, non doveva essere composta soltanto da esperti come galleristi, storici e critici d'arte, giornalisti , ma anche da un operaio, un impiegato e un contadino. I premi erano "€œmessi a disposizione dai contadini e dagli operai di Suzzara"€, e da tutte le forze produttive del territorio: potevano essere una forma di formaggio grana, un vitello, un puledro, una cucina economica, fusti di vino, un maialetto, sacchi di farina, burro, salami, polli, uova "€œe altri che venissero offerti"€. Fu un'idea spettacolare per quei tempi che si calava perfettamente in una realtà  agricolo-industriale come quella suzzarese, carica di una forte valenza simbolica in quanto equiparava il valore dei prodotti del lavoro artistico, con quello dei prodotti del lavoro contadino e operaio. Villani condensò tutto questo nello slogan "€œUn vitello per un quadro, non abbassa il quadro: innalza il vitello"€.
Le opere premiate rimanevano di proprietà  del Comune, che le conservava nella prospettiva di una Galleria che doveva essere intitolata al lavoro visto che il tema fin dalla prima esposizione era "€œLavoro e lavoratori nell'€™arte"€. Il Premio Suzzara rifletteva un'idea per molti aspetti sorprendente e utopica, secondo la quale l'arte non doveva essere elitaria ma rispondere a un bisogno di bellezza, qualità  e poesia comune a tutti gli uomini, di qualunque condizione sociale e livello culturale.

La mostra "€œOpere del lavoro"€ intende costituire un riflesso emozionante di una stagione culturale per molti versi lontana, cui tuttavia le attuali, irrisolte questioni concernenti il mondo del lavoro regalano una rinnovata eloquenza (Andrea Colasio, Assessore alla Cultura)

Gli anni che seguono la conclusione del secondo conflitto mondiale coincidono con un periodo di importanti rivolgimenti nell'€™arte italiana. Contestuale alla prima fase della ricostruzione è un sentimento di coesione tra gli artisti che, suscitato dai drammi e dalle difficoltà  del periodo bellico, determina l"€™avvicinarsi di istanze espressive ipoteticamente lontane. Attraverso l"€™attività  di formazioni più e meno eterogenee, tra cui spicca l"€™esperienza del Fronte Nuovo della Arti, pittori e scultori esprimono, oltre ad una comune inclinazione ideologica, una netta discontinuità  rispetto alle tendenze classiciste e restauratrici caratterizzanti l"€™estetica del Ventennio
(Mirella Cisotto Nalon, Dirigente Attività  Culturali).

Evento inserito in "Padova Estate Carrarese 2011"

Informazioni e biglietti
Ingresso libero
Orario: 10-19, lunedì chiuso

Settore Attività  Culturali - Via Porciglia 35, Padova
Tel 049/8204544-4528
infocultura@comune.padova.it

Notturni d'arte 2011

Notturni d'arte 2011

Gli appuntamenti della settimana dal 23 al 27 agosto 2011

Il programma dei Notturni d'Arte fin dal titolo (Angeli dall'antichità  al contemporaneo) svela la stretta relazione con l'opera più famosa di Guariento, le Gerarchie angeliche, immagini sfavillanti di guerrieri celesti, implacabili nell'eseguire la volontà  divina, solleciti nel soccorrere l'umanità  sofferente.
Questo il "filo rosso" che ha determinato la scelta di tutto il programma di visite guidare, che in apertura, il 28 luglio 2011, offrirà  la possibilità  di visitare la sezione della mostra dedicata al pittore di corte dei da Carrara, allestita ai Musei Civici.

MARTEDI' 23 AGOSTO, ore 21.00
Seminario Maggiore, via Seminario 29

Angeli, libri antichi, pale d'altare
Visita alla chiesa di Santa Maria in Vanzo e alla Biblioteca del Seminario Maggiore
Conversazione con don Riccardo Battocchio
L'edificio che ospita il Seminario Maggiore di Padova occupa con la sua austera imponenza una parte consistente dell'area della città  conosciuta come "Vanzo" (nome dato a un ritaglio di terreno in un luogo paludoso), a ridosso di quello che, prima degli interventi urbanistici del XVI secolo, era il lato sud della seconda cerchia di mura cittadine.
In questa occasione sarà  possibile visitare la Chiesa e la Biblioteca, rintracciando in questi contesti due diversi e complementari approcci alla figura dell'angelo nella tradizione cristiana: l'iconografia (nelle pale d'altare, nelle minaiture e nelle incisioni) e la speculazione filosofica e teologica (nei libri che saranno esposti).

MERCOLEDI' 24 AGOSTO, ore 21.00
Palazzo Angeli, Prato della Valle 1/a

Angeli dipinti su vetro per Lanterna Magica
Visita al Museo del Precinema-Collezione Minici Zotti
Nella pittura, nella scultura e nella miniatura, dai primi tempi del cristianesimo a oggi, le raffigurazioni angeliche sono innumerevoli. Le loro caratteristiche cambiano col passare dei secoli e dei luoghi. Nel 1800 la Lanterna Magica entra nelle chiese per mostrare ai fedeli immagini da comprendere. La Lanterna Magica è un antico dispositivo ottico, usato per proiettare immagini dipinte su vetro; la piÍ  antica descrizione di una lanterna magica risale al 1646 a Roma, quando il padre gesuita Athanasius Kircher la incluse nel libro "Ars Magna Lucis et Umbrae".
La Collezione Minici Zotti possiede un vasto fondo di immagini da proiezione dipinte su vetro a tema sacro, episodi tratti dal Nuovo e Antico Testamento, storie, di santi e di apparizioni angeliche.
In questa occasione saranno selezionate le opere più significative.

GIOVEDI' 25 AGOSTO
ore 17.00
Parco Treves de'Bonfili, via B. d'Alviano (zona Pontecorvo)

Gioca con i serafini: i guardiani del cielo!
Pomeriggio dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni.
ore 21.00
Cortile maggiore di Palazzo Moroni

Angeli d'oggi-angeli a quattro zampe
A cura dell'Associazione Puppy Walker e con la partecipazione dell'Unione Italiana Ciechi.
Video, interventi musicali, letture di poesie, coreografie e testimonianze sull'attività  dell'Associazione Puppy Walker Onlus-Scuola Triveneta Cani Guida. L'associazione è nata nel 2004 ed ha sede a Selvazzano Dentro (PD). L'attività  principale è quella di sostenere la Scuola Triveneta Cani Guida, che acquista cuccioli, li addestra e li dona a persone non vedenti. La scuola è la terza in Italia.

VENERDI' 26 AGOSTO, ore 21.00
Chiesa di San Gaetano, via Altinate
Il paradiso di Vernansal

Visita alla chiesa di SanGaetano
La chiesa di San Gaetano si inserisce nella fase di rinnovamento delle costruzioni ecclesiastiche che si realizzò a Padova in seguito al Concilio di Trento. L'edificio venne commissionato nel 1580 dall'ordine dei Chierici Regolari Teatini a Vincenzo Scamozzi, architetto stimato dalle nobili famiglie veneziane da cui provenivano i vescovi padovani.

SABATO 27 AGOSTO, ore 19.15
Monastero Benedettino-Abbazia di Praglia, via Abbazia di Praglia, 16-Teolo

Visita all'Abazia di Praglia
Per chi lo desidera, alle ore 18.30 canto dei Vespri
Situata ai piedi del colle Lonzina, l'antichissima abbazia di Praglia, nel 1107, fu incrementata da un ampio territorio verdeggiante che si può ammirare ancora oggi non appena si entra nel comune di Teolo.
I meravigliosi orti botanici, i chiostri superiori e inferiori, le biblioteche e la chiesa, che ancora oggi si possono ammirare grazie ad un sapiente e certosino lavoro di recupero e di tutela, furono dichiarati monumento nazionale; le altre zone del convento furono adibiteagli usi più svariati (es. caserma e avamposto durante la prima guerra mondiale). I padri benedettini rientrarono definitivamente in possesso dell'abbazia solo nel 1904, riottenendo la Parrocchia per il territorio di Praglia.

Informazioni generali

Notturni d'arte 2011

Notturni d'arte 2011

Gli appuntamenti della settimana dal 16 al 20 agosto 2011

Il programma dei Notturni d'Arte fin dal titolo (Angeli dall'antichità  al contemporaneo) svela la stretta relazione con l'opera più famosa di Guariento, le Gerarchie angeliche, immagini sfavillanti di guerrieri celesti, implacabili nell'eseguire la volontà  divina, solleciti nel soccorrere l'umanità  sofferente.
Questo il "filo rosso" che ha determinato la scelta di tutto il programma di visite guidare, che in apertura, il 28 luglio 2011, offrirà  la possibilità  di visitare la sezione della mostra dedicata al pittore di corte dei da Carrara, allestita ai Musei Civici.

MARTEDI' 16 AGOSTO, ore 21.00
Musei Civici agli Eremitani

Le schiere angeliche di Guariento e gli angeli della Pinacoteca
Visita alla Pinacoteca dei Museci Civici agli Eremitani
Dopo la breve assenza per l'esposizione alla mostra "Guariento e la Padova Carrarese", i delicati e affascinanti angeli sono ritornati a decorare la volta della cappella allestita nel 2000, sul modello di quella della Reggia Carrarese, al centro delle sale che ospitano la opere tre-quattrocenetesche del Museo d'Arte. Dipingendole Guariento ha realizzato un repertorio figurativo completo di quelle gerarchie angeliche sulle quali la riflessione teologica si era a lungo soffermata.
In quanto presenti come testimoni o aiutanti negli eventi salienti della vita di Cristo, di Maria e dei Santi, gli Angeli compaiono in numerosissime opere della Pinacoteca. Più o meno umanizzati, ora rappresentanti gerarchizzati dell'ordine celeste, ora delicati compagni dell'uomo nelle sue fatiche, i messaggeri di Dio incarnano le lotte e i desideri umani più profondi.

MERCOLEDI' 17 AGOSTO, ore 20.30, 21.30, 22.30
Planetario di Padova, via Cornaro 1/B

Armonie cosmiche. Emozioni e scienza nello spazio degli angeli
Informazioni: biglietto "‚€ 4, prenotazione obbligatoria e prevendita biglietti da martedì a sabato ore 16-19-.30, da acquistare presso il Planetario, via Cornaro 1 (tel. 049/773677)

GIOVEDI' 18 AGOSTO
ore 17.00
Musei Civici agli Eremitani, p.zza Eremitani 8

Gli angeli del Guariento: laboratorio tempera su tavola
Laboratorio dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni.

ore 21.00
Visita Alla Basilica di Sant'Antonio e all'Oratorio di San Giorgio

Angeli e demoni dal Trecento ai nostri giorni
Gli angeli sono citati nelle cosiddette "religioni del Libro", ebraismo, cristianesimo e islamismo, ma solo a partire dal seconda metà  del IV secolo vengono iscritti in nove categorie d'appartenenza. L'ordine gerarchico si rispecchia anche nell'universo ecclesiastico così da creare un legame tra le diverse categorie degli spiriti celesti e gli ordini ecclesiastici. La concezione di matrice teologica svilupperà  anche una corrispondenza figuartiva, esito di un'elaborata sintesi fra elementi testuali e iconici.

VENERDI' 19 AGOSTO, ore 21.00
Chiesa di Santa Croce, P.le Santa Croce
Gli angeli adoranti di Antonio Bonazza

Visita alla chiesa di Santa Croce e all'Oratorio del Redentore
Secondo quanto si evince da antichi documenti, la prima chiesa di S. Croce era costituita dall'oratorio annesso al lebbrosario in borgo S. Croce e reca la data del 1177; la seconda chiesa parrocchiale fu costruita negli ultimi anni del Trecento, nel luogo dove sorge oggi quella odierna; la terza chiesa è l'attuale restaurata ed è uno splendido esempio, l'unico, di architettura in stile barocco rococò.
L'Oratorio del Redentore, per anni lasciato in disuso come stalla per cavalli e sala di riposo per gli eserciti di passaggio durante la Prima Guerra Mondiale, è stato definitivamente recuperato nel 1996.
Sono ancora pochi coloro che conoscono e apprezzano tale gioiello della pittura quattrocentesca, considerato dai più come uno "Scrovegni quattrocentesco" per i temi trattati, la forza, la qualità  e il colore.

SABATO 20 AGOSTO, ore 21.00
Visita all' Abbazia di Santa Maria di Carceri, via Camaldoli 4 (Carceri)
Armonie dell'intelletto

Francesco Padovani, flauto
Roberto Loreggian, clavicembalo
Nella fertile campagna della bassa padovana, vicino ad Este, sorge l'antica Abbazia di Santa Maria di Carceri, testimonianza della presenza di ordini monastici impegnati nella bonifica di quella che un tempo fu zona paludosa.
Tra le opere artistiche, particolare rilievo è dato al tema dell'Annunciazione, episodio evangelico che vede quale coprotagonista, accanto a Maria, l'Arcangelo Gabriele.

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