Padova ESTATE CARRARESE 2012

Padova ESTATE CARRARESE 2012

Chiuso il format UNIVERSI DIVERSI 2012, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova presenta l'edizione 2012 dell' ESTATE CARRARESE. Anche quest"€™anno il programma del format si presenta molto vario e articolato, garantendo un"€™offerta significativa di eventi musicali, teatrali e filmici ai quali si affianca un complesso programma di mostre. Nel solco della tradizione l"€™intero palinsesto verrà  a dipanarsi all'€™interno dei diversi luoghi che, a loro volta, dai Giardini dell'€™Arena all'€™Odeo Cornaro, costituiscono un percorso narrativo all'€™interno della città , denso di stimoli e suggestioni culturali.
All"€™Estate Carrarese si affiancherà  la campagna di raccolta firme per la valorizzazione del Castello lanciata dal FAI di Padova che, con nostra grande soddisfazione, ha voluto situare il Castello tra i luoghi del Cuore.

Padova giugno-settembre 2012
(Sedi diverse)


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Copertina
Introduzione
Notturni d'Arte
Mostre
Musica e danza
Teatro e cinema
Incontri e conferenze
Visite guidate e laboratori
Calendario

FAI-Delegazione di Padova

Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.
Firma per il CASTELLO CARRARESE
"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l"€™identità  storica e memoria della città  si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova)
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

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Informazioni
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Via Porciglia, 35
tel 049 8204544-4547-4502-4501

Ufficio Stampa
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GABRIELLA SANTUARI E GIAMPIETRO CUDIN

GABRIELLA SANTUARI E GIAMPIETRO CUDIN

Gesto, forma e pensiero

La mostra Gesto, forma e pensiero presenta le opere più recenti di Gabriella Santuari e Giampietro Cudin, protagonisti di mostre personali e collettive in Italia e all'€™estero dove hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, che al Centro Culturale Altinate San Gaetano si confrontano in uno stimolante percorso dove arte figurativa, arte astratta, scultura e installazioni dialogano con linguaggi e stili diversi.
I volti femminili di Gabriella Santuari pongono interessanti sollecitazioni emotive rapportandosi a oggetti che ne integrano il significato concettuale, a materiali di recupero che diventano strumento espressivo, o mettendosi in relazione con le caratteristiche scatole dell'€™artista, contenitori dai forti connotati espressivi.
Si interrogano sul significato intrinseco delle valenze simboliche dei segni le sculture e i dipinti di Giampietro Cudin, le cui pennellate, intensamente cromatiche, sottintendono un gesto sicuro che vuole andare oltre la realtà  visibile per attingere a un valore semantico in cui individuare i possibili, immaginifici passaggi che trasformano l"€™arte in energia.
Mostra e catalogo a cura di Maria Beatrice Rigobello Autizi

Gianpietro Cudin, pittore e scultore, dal 1975 al 1995 ha partecipato alla Biennale del Bronzetto e della piccola Scultura di Padova. In Europa ha esposto a Holstebro, in Danimarca, più volte a Parigi e ha presentato le sue opere con successo in molti paesi del mondo, in particolare a Mosca dove, unico italiano, ha eseguito alcune sculture per la Galleria Rudomino, a Nanao in Giappone, a Santa Monica in California e a Montreal in Canada. Sue sono le sculture in alcune rotatorie a Padova e in Piazza Castello. Il linguaggio dell'€™artista, ricco di segni e simboli, di valenze emotive e psicologiche, è caratterizzato dall'€™impetuosità  del segno, dall'€™espressività  cromatica e da una dimensione perennemente in divenire.
Gabriella Santuari spazia tra stili e tecniche diverse. Da alcuni anni, per le sue opere usa anche materiali di recupero per evidenziare il rapporto tra l"€™uomo contemporaneo e le seduzioni commerciali. Soggetto ricorrente dei suoi quadri sono i personaggi femminili, rappresentazioni di stati d"€™animo, emozioni e conflitti. L"€™artista spazia dall'€™infinitamente piccolo alle grandi forme, creando tramite la pittura e riproducendo in digitale, per poi intervenire nuovamente in chiave pittorica. Gabriella Santuari è stata invitata alla Biennale di Venezia del 2007 e ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti in molte mostre nazionali e internazionali, da Londra a Helsinki, da Parigi a Budapest, da Istanbul a Sidney.

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Informazioni
Ingresso libero
Orario mostra 10-19, lunedì chiuso

Servizio Mostre del Settore Attività  Culturali
tel. 049 8204522-4523
ferrettimp@comune.padova.it
infocultura@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it
 

Le Mura disvelate

Le Mura disvelate

Aspettando il Parco delle Mura


Programma

Se si osserva Padova su Google Earth, o su di una carta stradale, la si riconosce a colpo d"€™occhio, per quella caratteristica forma triangolare, a testa di cane rivolta a oriente; è la forma urbis che le hanno dato le mura rinascimentali. Certo, ogni padovano "€œconosce le mura"€: un bastione, qualche porta, ma quanti ne conoscono l"€™intero sviluppo? La giornata, dedicata al "disvelamento" delle sue mura vuole essere solo un primo segnale tangibile di una nuova attenzione, che vada al di là  del riuso di pochi spazi, sempre gli stessi, ma consideri invece le mura come un unico grande monumento, anzi, come un organismo complesso al quale ridare vita in tutte le sue articolazioni.
Evento promosso dall'€™Assessorato alla Cultura, a cura del Comitato Mura di Padova e con la collaborazione di TAM Teatromusica.

LE MURA DISVELATE
Itinerari fra suoni e parole, dentro e intorno al monumento più grande e sconosciuto di Padova

Padova conserva una delle cinte rinascimentali più estese al mondo: oltre 11 km, con tutti gli originari bastioni, grandi e piccoli, e sei delle otto porte, a cui vanno aggiunti consistenti brani delle mura comunali con due porte, e ancora torri e altre vestigia della cittadella e del soccorso, il castello carrarese e i resti del traghetto che lo collegava alla reggia dei signori da Carrara.
La giornata è il primo momento di una serie di iniziative che interesseranno le mura nel corso del 2012 e del 2013.
Programma. E' promossa dall'€™Assessorato alla Cultura, a cura del Comitato Mura di Padova, con la collaborazione di TAM Teatromusica. Nove gli spazi interessati dalla manifestazione, scelti fra quelli meno noti e quelli invece più frequentati. Nei diversi luoghi toccati dal percorso di parole e suoni, oltre alle spiegazioni che verranno fornite dalle guide e dagli attori, saranno disponibili materiali illustrativi specifici.
Il percorso fra suoni e parole dentro, sopra e intorno alle mura è libero, ma è articolato in modo da poter esser seguito per intero, secondo l"€™ordine seguente:

Ore 10,30 e ore 12 - Torrione Santa Giustina (via Sanmicheli 65)
FANFARA PER IL PARCO DELLE MURA
Ensemble della Civica Orchestra di fiati A seguire:
VISITA GUIDATA all'€™interno del torrione, con Michele Sanmicheli, architetto militare
Ore 10,30 e ore 12 - Torrione Pontecorvo (via Sanmicheli 5/I)
VISITA SPELEOLOGICA
A cura del Gruppo Speleologico Padovano CAI
Un labirinto di spazi sotterranei, ben conservati e mai aperti prima al pubblico, per scoprire come è fatto all'€™interno un bastione.
Ore 15 - Castello Carrarese (piazza Castello)
CASTELLO APERTO
Comitato Mura e FAI riceveranno i visitatori nel cantiere del castello per una visita "€œa sorpresa"€.
Nell"€™occasione si potrà  firmare per il finanziamento del restauro degli affreschi della "€œsala del velario"€
Ore 16-19 - porta S. Giovanni
LE PORTE DI PADOVA
Presentazione video. Sarà  anche visitabile la mostra in corso a cura di XeArte
Ore 16,30 - Torrione Impossibile (via Raggio di Sole 2)
DUEMILA ANNI DI MURA PADOVANE
A cura del Comitato Mura e Oikos
con l"€™amabile partecipazione di Bartolomeo d"€™Alviano, Guidobaldo della Rovere, Michele Sanmicheli e altri nobili e illustri ospiti
A seguire: VISITA GUIDATA a porta Savonarola e al baluardo Moro II
Ore 19,30 - Torrione della Gatta (Giardini della Rotonda, piazza Mazzini)
LA GATTA E L"€™ASSEDIO DI PADOVA
A cura del Comitato Mura e Oikos
Brevi note su come grazie alla resistenza al bastione della Gatta, Venezia si salvò dalla fine
a seguire: brindisi alla Gatta
Ore 21 - sotto il torrione Venier (Parco Venturini Natale, via Ognissanti)
CONCERTO CONTROCORRENTE (GALEAS PAR MONTES)
Calicanto con Titino Carrara e Giorgia Antonelli
͈ una storia di uomini, una storia di poteri, guerra, ambizioni. ͈ una storia di acque che corrono nelle pieghe della terra. Di galee che navigano mari, fiumi, rigagnoli, pozze, e pure piscio di buoi. E persino sulla terra, sul calcare e il granito.
Non per miracolo, per Magnifica Intrapresa Calicanto, gruppo di ricerca con più di 30 anni di avventure ad ogni latitudine, incontra Titino Carrara e Giorgia Antonelli della storica famiglia teatrale Piccionaia in un concerto-recitato che da otto anni continua ad incantare. Per la prima volta viene rappresentato a Padova e le mura cinquecentesche offrono una affascinante cornice in qualche modo legata alla storia che si va a raccontare.

Il Parco delle mura
Già  previsto nel piano regolatore del 1954 (qui a confronto con un progetto recente del Settore Verde Pubblico), l"€™anello verde che dovrebbe accompagnare le mura, noto come Parco delle Mura è stato oggetto di dibattiti, studi e proposte che, pur nella generale concordia di intenti, non si sono ancora concretizzati in un progetto definito. La difficile situazione economica attuale potrebbe costituire uno stimolo per dedicare attenzione a un progetto che, se pur impegnativo, è però attuabile per stralci. Ma soprattutto è parte di quelle iniziative che, se realizzate e gestite in modo intelligente, potrebbero contribuire a mitigare, se non risolvere, la congiuntura economica: riportando alla luce un monumento in grado di attrarre nuovi flussi turistici; ma rinvigorendo anche quel piacere di vivere la propria città  che è componente indispensabile di una reale condizione di benessere: che non è mai solo un fatto economico, ma anche e prima di tutto culturale.

Programma dettagliato

FAI-Delegazione di Padova
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Informazioni
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Non è prevista prenotazione.
Orari e indirizzi sono indicati nella pianta all'€™interno del pieghevole.
Ove necessario, e se possibile, le visite potranno essere ripetute per soddisfare un maggior numero di richieste.
Ci scusiamo fin d"€™ora con chi dovesse rimanere escluso da qualche evento.

Comitato Mura di Padova: tel 3406884564,
comitatomura@virgilio.it
http://www.muradipadova.it/lic/

TAM Teatromusica: tel 049 654669
paola@tamteatromusica.it

LUIGI FERRO

LUIGI FERRO

La Luce di Padova

Gli scorci urbani dipinti da Luigi Ferro e ben rappresentati in questa mostra, richiamano con efficacia la luminosa storia della città  di Padova, come è stata nei secoli, ricca di arte e cultura. Luigi Ferro è nato a Padova nel 1918; da giovane ha frequentato l"€™Istituto d"€™Arte "€œPietro Selvatico"€, dove ha imparato ad educare e coltivare la sua poliedrica passione artistica, poi emersa nella pittura e nella dedizione continua anche alla musica, in particolare alla chitarra classica.
Negli anni della sua produzione artistica ha adottato prevalentemente la tecnica delicata dell'€™acquerello coniugandola con pennellate precise e lineari che danno quasi una resa fotografica, vedutistica dei luoghi prescelti.


Inaugurazione evento: 5 settembre, ore 18.00
Scarica il Pieghevole invito

Luigi Ferro ha sempre amato Padova, la pittura, la musica e nelle pause del lavoro ha testimoniato nei vari luoghi più significativi e caratteristici della città  il suo amore, la dedizione e la passione per il disegno, la luce ed in particolare la prospettiva di strade, portici, facciate, palazzi e monumenti.
Ha adottato prevalentemente la tecnica delicata dell'€™acquerello coniugandola con pennellate precise e lineari che danno quasi una resa fotografica, vedutistica dei luoghi prescelti.
Luigi Ferro è nato a Padova nel 1918. Ha un'infanzia tutt'altro che facile: con la perdita della madre si ritrova piccolissimo ad essere il primo ospite del 'Rifugio Minorenni' del Portello a Padova.
In questo raro esempio di welfare illuminato dei primi anni '20, riesce comunque ad emergere nello studio, diplomandosi all'Istituto d'Arte Pietro Selvatico. E' proprio questa esperienza ad avviare ed educare la sua poliedrica passione per le arti, in seguito focalizzata nella pittura, ma testimoniata anche dalla dedizione continua alla musica ed alla chitarra classica.
Nel dopoguerra, dal fortunato incontro con quella che diventerà  sua moglie Norina Minesso, e da cui avrà  tre figli, nasce un'importante esperienza imprenditoriale artigiana che durerà  per più di trent'anni.
Dopo la morte prematura della moglie, avvenuta nel 1977, Luigi Ferro ha ricominciato a prendere in mano matita e pennelli. Da allora, ha manifestato l'amore per la sua città  e la passione per la pittura rappresentando luoghi di Padova che ognuno può riconoscere. Dall'esperienza scolastica giovanile ha ripreso in particolar modo i suoi studi sulla prospettiva che ritroviamo elegante nella restituzione pittorica di strade, portici, facciate, palazzi e monumenti, e di cui riconosciamo ancor più l"€™importanza negli studi che conducono alle opere compiute.

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Informazioni
Ingresso libero
Orario mostra 10-19, chiuso lunedì

Servizio Mostre del Settore Attività  Culturali
tel. 049 8204547-4523
tagliettie@comune.padova.it
infocultura@comune.padova.it
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NOTTURNI D'ARTE 2012

NOTTURNI D'ARTE 2012

I Quattro elementi naturali

Fuoco, Terra, Aria, Acqua: saranno i quattro elementi naturali a fare da corollario all'edizione 2012 dei Notturni d'Arte. Come sottolinea l'Assessore alla Cultura, Andrea Colasio, se da un lato, con la loro grande forza simbolica ed evocativa essi ci conducono alle nostre radici, dall'€™altro fanno da ponte alle proposte del RAM 2012 e in particolare alla grande mostra di Fabrizio Plessi Il flusso della Ragione, che da ottobre si aprirà al Palazzo della Ragione.
I Notturni d'Arte, giunti alla XXVI edizione, si presentano pertanto con un calendario di visite e di spettacoli particolarmente ricco. Ventisei serate per conoscere monumenti e storie della nostra città, con corredo di undici spettacoli che vanno dalla danza classica, al teatro, al flamenco, alla musica classica, al jazz per chiudere con la Civica Orchestra di Fiati di Padova.
Direzione e cura di progetto di Mirella Cisotto Nalon.


Scarica il Programma
Comunicato Stampa

Nella tradizione gli elementi naturali sono a rappresentare un luogo ideale in cui tutte le cose esistono e consistono. A questi quattro elementi Aristotele ve ne aggiungerà un quinto (la quintessenza medioevale) che egli chiamerà etere e che costituisce la materia delle sfere celesti. Ma questa è un'altra storia.
Gli elementi naturali sono alla base della vita, sono il loro fondamento; sono potenti guide per vivere in armonia con la natura e con la nostra essenza. Sono conosciuti ed onorati da migliaia di anni, in ogni tradizione, in ogni tribù o popolazione sono alla base della quotidianità.
Dall'€™Acqua dei fiumi padovani, a quella terapeutica delle terme di origine romana; dalla coltivazione della Terra, oggetto di studio nel Cinquecento, all'€™Orto botanico e nelle tenute di Alvise Cornaro, fino alle ricerche odierne più avanzate nel centro universitario di Agripolis; dall'€™Aria solcata dai primi tentativi di volo, documentati al Museo dell'€™Aria, ai moderni dispositivi aerei dell'€™Aeroporto "Allegri", al cielo osservato nel passato dai telescopi della Specola, per giungere alle straordinarie immagini del Planetario; fino ad occuparci del Fuoco, elemento essenziale per creare forme artistiche con il vetro, la ceramica e il bronzo.
Ecco perchè il programma 2012 appassionerà ancora una volta i padovani rimasti in città nel mese di agosto e i turisti in visita.
S'™incomincia venerdì 27 luglio all'€™Orto Botanico con le visite guidate e uno spettacolo di danza a cura di A.N.D.A. in collaborazione con l'€™UNESCO per spostarsi sabato 28 luglio ad Abano per una visita al Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori e uno spettacolo sui quattro elementi nel Mascheramento urbano.
La conclusione ufficiale dei Notturni 2012 si terrà al Palazzo della Ragione, sabato 1 settembre alle ore 21, con visite guidate in Salone alla ricerca de "€œI quattro elementi nell'€™astrologia a Palazzo della Ragione"€ e per concludere la serata l'™esibizione della Civica Orchestra di Fiati di Padova.
Sempre collegati al tema della manifestazione, il programma prevede alcuni spettacoli di danza e concerti e un "€œtempo"€ particolare sarà dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni ogni giovedì pomeriggio con i laboratori didattici dedicati al tema dei Notturni:
Giovedì 2 agosto, ore 17.00 (Musei Civici agli Eremitani)
Laboratorio didattico sull'acqua
Giovedì 9 agosto, ore 17.00 (Musei Civici agli Eremitani)
Laboratorio didattico sulla terra
Giovedì 16 agosto, ore 17.00 (Musei Civici agli Eremitani)
Laboratorio didattico sull'aria
Giovedì 23 agosto, ore 17.00 (Musei Civici agli Eremitani)
Laboratorio didattico sul fuoco

«Anche quest'€™anno - afferma il Capo Settore Attività Culturali e curatrice della rassegna, Mirella Cisotto Nalon -€“ i Notturni non si fermano in città, ma, in ben nove occasioni, si spostano sul territorio provinciale facendo tappa ad Abano Terme, a Montegrotto, a Carceri, a Cinto Euganeo, a Due Carrare, a Baone e a Legnaro. E anche quando restano all'interno di Padova, le visite non riguardano esclusivamente i siti più noti del centro storico, ma si allargano ai quartieri dove è possibile scoprire altre inaspettate ricchezze del territorio, come il Centro Sperimentale per i Modelli Idraulici di Voltabarozzo, il museo di Esapolis o l'€™aeroporto "€œGino Allegri».

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INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto "€œNotturni d'Arte"€, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35 da sabato 21 luglio (Orario dal lunedì al venerdì: 8-16, sabato: 8-13, chiuso domenica e mercoledì 15 agosto).

Costo biglietti "€œNotturni d'Arte"€
Biglietto unico ‚€ 3 a persona per l'accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa).
Biglietto ‚€ 6 a persona per l'€™accesso a 3 serate.
Costo della guida stampata € 4.
Biglietto ‚€ 10 a persona per l'™accesso a 4 serate più la guida stampata.
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati).

Il biglietto dovrà essere esibito all'€™inizio della serata per comprovare l'€™avvenuto pagamento.

II biglietto "€œNotturni d'€™Arte"€ non è richiesto per le serate in cui è previsto il biglietto d'™accesso al monumento: Cappella degli Scrovegni, Planetario di Padova, La Specola, navigazione in battello.

L'™accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.
Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall'€™organizzazione.
Si richiede la puntualità.

Settore Attività Culturali
via Porciglia 35, Padova
tel. 049 8204501-26 (in orario d'ufficio)
perettom@comune.padova.it
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Ufficio Stampa Studio Lavia - Pd
tel. 049 8364188 || info@studiolavia.it
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Notturni d'arte 2012.

Notturni d'arte 2012.

Gli appuntamenti della settimana dal 28 agosto all'1 settembre 2012

Appuntamenti della settimana conclusiva dell'edizione 2012 dei "Notturni d'arte", edizione dedicata a Fuoco, Terra, Aria, Acqua, i quattro elementi naturali.

Programma

Martedì 28 agosto
dalle ore 20 alle 21.40

Cappella degli Scrovegni, Piazza Eremitani
"Il cielo di Giotto"
Informazioni: biglietto di "‚€ 6 da acquistare alla biglietteria dei Musei Civici dalle ore 8.30 del giorno stesso fino a esaurimento dei posti, tel. 049 8204551
ore 21
Musei Civici agli Eremitani, piazza Eremitani 8

visita al Museo d"€™Arte e al Museo Archeologico
Acqua e Aria e le opere d"€™arte del passato
La serata che si svolge presso la Pinacoteca del Museo d"€™Arte Medioevale e Moderna è dedicata al tema dell'€™acqua. Tale elemento, da sempre considerato fonte di vita, ma anche temuto per la sua forza distruttrice, ci offre lo spunto per ripercorrere attraverso i dipinti della collezione civica le principali tappe dell'€™evoluzione della pittura di paesaggio nel Veneto tra Sei e Settecento. Va ricordato che solo a partire dal XVII secolo questo genere divenne autonomo. La folta presenza di paesisti nordici nella nostra regione, insieme alla diffusione delle loro opere nelle raccolte private locali, determinò la sua fortuna, dopo che la critica gli aveva riservato severi giudizi, esaltando invece la pittura religiosa o di storia.
Per quanto riguarda il tema dell'aria, un percorso ricco di fascino tra gli oggetti dell'€™antichità  del Museo Archeologico conduce senz"€™altro alle trasparenze colorate del vetro: materia dura e al contempo fragilissima, dai mille cromatismi ma anche incolore come il cristallo di rocca, il vetro ha una storia lunghissima, le cui origini affondano nelle terre della Mesopotamia e della Siria settentrionale del II millennio a.C.
Qui vennero elaborati i primi manufatti vitrei - esito di sperimentazioni e di graduali raffinamenti nella lavorazione della faͯance - caratterizzati da vivaci policromie ottenute con ossidi metallici. In vetro venivano realizzati coppe, bicchieri, bottiglie, ma anche piccoli oggetti decorativi i cui colori sgargianti - blu, turchese, giallo, verde, rosso - lasciano pensare a intenzionali imitazioni delle pietre dure, ben più costose e pregiate. La duttilità  nella lavorazione, la molteplicità  di tecniche per ottenere gli oggetti più diversi, la possibilità  di conferire ai manufatti una gamma cromatica dalle infinite combinazioni hanno fatto del vetro uno dei materiali più versatili e più diffusi dell'€™antichità . La sua possibilità  di imitare materiali più preziosi, fino a sostituirli, ne ha poi caratterizzato la storia millenaria. Nelle vetrine delle sale del Museo Archeologico compaiono numerosi manufatti vitrei, alcuni di notevole pregio, provenienti dalle necropoli della città  e del territorio. Non di rado, infatti, tra gli oggetti che componevano i corredi destinati al defunto nel viaggio oltremondano sono presenti manufatti vitrei. Di particolare rilievo sono i manufatti vitrei appartenenti a quattro corredi funerari rinvenuti nel territorio a sud di Padova, ad Arzergrande e a Vigorovea, nell'€™area della Saccisica.

Mercoledì 29 agosto
ore 17.30 e 18.30
Aeroporto Civile di Padova "€œGino Allegri"€, via Sorio 89

Visita guidata alle strutture aeroportuali dell'€™Aeroporto Civile di Padova con breve panoramica sul nuovo simulatore di volo per elicotteri
L"€™aeroporto di Padova: una storia che nasce nel 1918
ATTENZIONE - Biglietti esauriti
Padova può giustamente vantarsi di essere la città  che più ha contribuito allo sviluppo del volo moderno in Italia e in tutta Europa, dal momento che ha prodotto e gestito idee che sviluppate hanno reso il volo quello che è oggi. ͈ stato da San Pelagio, il 9 agosto 1918, che la squadriglia Serenissima - guidata dal poeta e aviatore Gabriele D"€™Annunzio nel suo biplano - partì per il celebre volo su Vienna. L"€™aeroporto prende il nome da Gino Allegri, un altro aviatore italiano, che ha incontrato la morte mentre tentava di atterrare all'€™aeroporto di San Pelagio. Oggi vi trova sede la 1ª Divisione Airborne - l"€™equivalente moderno della Fighter Wing 1 che era l"€™unità  di primo combattimento dell'€™Aeronautica Militare Italiana.
Sebbene sia nato come aeroporto militare, l"€™Aeroporto Civile di Padova "€œGino Allegri"€ è stato aperto al traffico aereo commerciale nel 1987. L"€™aeroporto è inserito nel tessuto urbano della città  ed è utilizzato da un ampio bacino di utenza, tanto da poter essere definito "€œCity airport"€, formula di successo già  sperimentata con sicurezza in molte città  d"€™Europa e d"€™Italia.

ore 21
Museo della Navigazione Fluviale, via Ortazzo 63 - Battaglia Terme

La memoria dell'€™acqua - cortometraggio di Pierluigi Fornasier
"€œLe voci dell'€™acqua"€ - testi e lettura di Gian Pietro Barbieri, musiche originali eseguite da Giacomo Li Volsi
Il Museo Civico della Navigazione di Battaglia Terme nasce grazie alla passione di alcuni ex barcari (in primis Riccardo Cappellozza) che, scesi definitivamente a terra, non hanno mai dimenticato e trascurato la propria origine e la "€œcultura del fiume"€. La navigazione fluviale terminò negli ultimi anni sessanta, abbandonata dallo sviluppo tumultuoso ed aggressivo del boom economico del secondo dopo guerra, che incrementò principalmente il trasporto su gomma. Nel 1979 iniziò a Battaglia Terme un processo di recupero di questa antica tradizione: fu così che nacque
l"€™idea di allestire un Museo dove contenere tutto il materiale raccolto.
Nel 1995 dopo sei anni di ristrutturazione dell'€™edificio e un alacre lavoro di restauro di tanti manufatti, venne inaugurato il Museo.

Giovedì 30 agosto ore 21
Campus universitario di Agripolis, viale dell'€™Università  16 - Legnaro

Crudo o cotto? - conversazione di Fabio Vianello del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione
I prodotti agroalimentari e floricoli tipici tra conservazione e innovazione - conversazione di Paolo Sambo
"€œConcerto d"€™autore"€ - a cura del gruppo musicale Infeltrio
Il Campus di Agripolis, autentica cittadella universitaria, unica in Italia, è situato a Legnaro, alle porte di Padova. Il Campus, luogo capace di stimolare l"€™aggregazione e lo scambio tra docenti e studenti, è immerso nel verde ed è dotato di ampi spazi che ospitano collezioni di specie erbacee e arboree e una ricostruzione del bosco planiziale della Pianura Padana.
Ospita strutture per la ricerca e la didattica nel campo della produzione degli alimenti, della gestione delle risorse ambientali e naturali, della medicina veterinaria e della sicurezza alimentare (4 dipartimenti, 3 centri di ricerca interdipartimentali e 2 interuniversitari, l"€™azienda agraria sperimentale "€œLucio Toniolo"€ alla quale si affianca un podere per l"€™agricoltura biologica), strutture didattiche come la biblioteca "€œPietro Arduino"€, le aule informatiche, i laboratori di chimica, di biologia, di microscopia, di biotecnologia, di cartografia e applicazioni CAD, di tecnologie meccaniche. ͈ inoltre presente il Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi Ospedale Veterinario (CIRSOV), punto di riferimento per la cura delle malattie degli animali da compagnia e da reddito, in grado di fornire servizi di pronto soccorso 24 ore su 24, ricovero, consulenza specialistica nelle diverse discipline della medicina veterinaria, terapia
intensiva, laboratorio analisi.

Venerdì 31 agosto ore 21
Istituto Statale d"€™Arte "€œP. Selvatico"€, Largo Meneghetti 1

Metamorfosi: dai quattro elementi i laboratori dell'€™arte dell'€™Istituto Statale d"€™Arte "€œP. Selvatico"€
"€œCrank Jazz Trio"€ in concerto
Sono aperti alla visita i seguenti laboratori storici: Stampa e Tessitura, ora Indirizzo Design della Moda; Oreficeria e Sbalzo, ora Indirizzo Design del Gioiello; Scultura (intaglio del legno e marmo), ora Indirizzo Arti figurative tridimensionali. Lungo il percorso sono esposti disegni e oggetti delle sezioni di Architettura e Pittura, ora Architettura e Ambiente e Arti Figurative bidimensionali. Nei laboratori dell'€™arte le materie si trasformano con i soggetti che operano, con le pratiche e le tecniche, attraverso le tappe di una metamorfosi storica che è ricerca di soluzioni efficaci per i tempi che cambiano, insieme al Genius loci. Il Comune di Padova coglie nel 1867 la nobile proposta di Pietro Selvatico, storico e critico d"€™arte, istituendo la Scuola di disegno pratico di modellazione e d"€™intaglio pegli artigiani. La Scuola d"€™Arte è attiva e incisiva fin dagli esordi.Il laboratorio del ferro battuto, istituito nel 1910, apre la strada al laboratorio dei metalli fini, cesello e sbalzo nel 1920-1921. Nel 1959, con la mutazione in Istituto d"€™Arte, nascono le sezioni di Decorazione Pittorica, Decorazione Plastica, Arte del Legno, Arte dei Metalli, Disegno di Architettura; nel 1966 riprende la Tessitura, dopo l"€™esperienza tra il "€™49 e il "€™52 e negli anni settanta, Mario Pinton introduce la Scuola padovana di oreficeria a un livello internazionale.

Sabato 1 settembre ore 21
Palazzo della Ragione
Cortile di Palazzo Moroni, via VII Febbraio

I quattro elementi nell'€™astrologia a Palazzo della Ragione
visita al Palazzo della Ragione
Concerto della Civica Orchestra di Fiati di Padova
In astrologia i segni zodiacali sono divisi in quattro gruppi in base ad una tradizione che assegna a ciascun gruppo uno dei quattro elementi fondamentali del cosmo individuati dal pensiero filosofico antico: aria, acqua, fuoco, terra. In realtà , precisa Stephen Arroyo, i quattro elementi non sono solo simboli, entità  astratte, ma si riferiscono a energie vitali che agiscono, ciascuna secondo la sua specificità , nei vari segni. L"€™elemento di ogni segno per Arroyo «͈ la fonte della nostra vitalità  fondamentale e il potere che ci consente di rivitalizzarci per affrontare con successo le tensioni e le esigenze della vita quotidiana».
Il ciclo astrologico di Palazzo della Ragione, dipinto originariamente da Giotto probabilmente non molto tempo dopo la Cappella degli Scrovegni, quindi entro il primo decennio del Trecento, fu rifatto dopo l"€™incendio che nel 1420 aggredì e distrusse in tutto o in buona parte le opere giottesche. Le pitture si articolano in 333 riquadri entro i quali sono raffigurati i dodici segni zodiacali, i dodici mesi, i santi protettori, i sette pianeti nei loro domicili e le
attività  proprie di ciascun ambito stagionale.

FAI-Delegazione di Padova
Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

Firma per il CASTELLO CARRARESE
"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l"€™identità  storica e memoria della città  si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova)
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

Firma su www.iluoghidelcuore.it

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto "€œNotturni d"€™Arte"€, fino a esaurimento della disponibilità , presso il Settore Attività  Culturali in via Porciglia 35 da sabato 21 luglio (Orario dal lunedì al venerdì: 8-16, sabato: 8-13, chiuso domenica e mercoledì 15 agosto).

Costo biglietti "€œNotturni d"€™Arte"€
Biglietto unico "‚€ 3 a persona per l"€™accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà  acquistare anche durante la sera stessa).
Biglietto "‚€ 6 a persona per l"€™accesso a 3 serate.
Costo della guida stampata "‚€ 4.
Biglietto "‚€ 10 a persona per l"€™accesso a 4 serate più la guida stampata.
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati).

Il biglietto dovrà  essere esibito all'€™inizio della serata per comprovare l"€™avvenuto pagamento.

II biglietto "€œNotturni d"€™Arte"€ non è richiesto per le serate in cui è previsto il biglietto d"€™accesso al monumento: Cappella degli Scrovegni, Planetario di Padova, La Specola, navigazione in battello.

L"€™accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.
Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall'€™organizzazione.
Si richiede la puntualità .

Settore Attività  Culturali
via Porciglia 35, Padova
tel. 049 8204501-26 (in orario d'ufficio)
perettom@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it

Ciclo di conferenze e attività della Società Archeologica Veneta

Ciclo di conferenze e attività della Società Archeologica Veneta

 

Si aprirà  il 9 settembre, con l'escursione dal titolo "Archeologia e storia in Val di Non" l'attività  della Società  Archeologica veneta onlus. L'attività  della'Associazione proseguirà  fino al mese di dicembre, con conferenze, proiezioni, visite culturali in alcuni luoghi significativi di Padova e provincia e del Veneto.

Scarica il Programma complessivo.

Informazioni
Società  Archeologica Veneta
C.so Garibaldi, 41 - 35121 Padova
Cell. 347 9179129
www.archeovenetaonlus.it
info@archeovenetaonlus.it

Notturni d'arte 2012.

Notturni d'arte 2012.

Gli appuntamenti della settimana dal 14 al 18 agosto 2012

Appuntamenti della settimana dell'edizione 2012 dei "Notturni d'arte", edizione dedicata a Fuoco, Terra, Aria, Acqua, i quattro elementi naturali.

Programma

Martedì 14 agosto ore 21
Centro Idrico ed Ecocentro, via Montà 32

Festa dell'€™acqua
in collaborazione con Acegas APS
Informazioni: visita su prenotazione al tel. 334 1455202, fino a esaurimento dei posti

Mercoledì 15 agosto
Fuochi d'™artificio in Prato della Valle


Giovedì 16 agosto
ore 17

Musei Civici agli Eremitani, piazza Eremitani 8
Laboratorio didattico sull'€™aria
dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni

ore 20.30, 21.30, 22.30
Il Planetario, via Alvise Cornaro n. 1

Terra, acqua, aria, fuoco
Terra, Aria, Acqua, Fuoco: i 4 elementi talvolta si mescolano e si fondono, ma non perdono le proprie identità. Talvolta si manifestano individualmente, esibendo ciascuno caratteristiche inconfondibili con una potenza che può diventare distruttiva. Un viaggio fra astrofisica e suggestioni, sulle tracce di quattro elementi, quattro ingredienti che scopriremo abbondanti nell'€™Universo e che sorprenderemo anche in ambienti estremi o inaspettati.
Terra, Aria, Acqua e Fuoco: li cercheremo tutti e li scopriremo tutti al Planetario di Padova... con piacevole stupore!
Planetario di Padova
L'™Amministrazione Comunale della città, nell'€™ambito di un generale progetto di valorizzazione della storia e tradizione scientifica padovana, sviluppatasi intorno all'€™antica Università nell'€™arco di otto secoli, ha accolto e finanziato la proposta avanzata nel 2006 dal Comitato per il Planetario di Padova di dotare la città di un modernissimo Planetario, adeguato alla storia e alla realtà odierna della città. In poco più di due anni il progetto, coltivato e sognato da molti anni, è diventato realtà.
Il Comitato per il Planetario di Padova, che ha la gestione del Planetario, è costituito da esperti divulgatori di astronomia, collegati con tutti i planetari del mondo, rappresentativi sia delle istituzioni astronomiche della città, Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'€™Università e Osservatorio Astronomico dell'€™Istituto Nazionale di Astrofisica, sia delle associazioni di astrofili cittadine, Gruppo Astrofili di Padova e Associazione Astronomica Euganea.
Informazioni: biglietto ‚€ 4. Prenotazione obbligatoria e prevendita biglietti da martedì a sabato ore 16-19.30 in via Cornaro 1, tel. 049 773677

Venerdì 17 agosto ore 21
Castello di San Pelagio, via San Pelagio - Due Carrare

Il Museo dell'€™Aria
Le origini del Castello sono medievali. La torre trecentesca, opera fortificata dei Carraresi, è stata restaurata negli anni settanta del Novecento con il contributo dell'€™Istituto Regionale per le Ville Venete. All'€™interno sono visitabili tre sale con ricostruzioni medievali, una presenta intatto un pregevole soffitto intagliato del 1400. Attorno alla torre, nell'€™arco di tre secoli, è sorta la villa, il cui aspetto attuale è della fine del 1700 come attesta un'€™iscrizione sulla barchessa «Paulus Zaborra Fecit 1795».
Intorno alla metà del secolo scorso, la necessità di trovare una nuova destinazione d'uso ha spinto i proprietari a rivalutare ed esaltare l'™avvenimento storico che ha reso famoso il Castello, il Volo su Vienna di Gabriele d'Annunzio del 9 agosto 1918, trasformando parte della struttura in Museo. I lavori iniziati nel 1975 si concludono con l'€™apertura al pubblico nel settembre del 1980.
Il Castello di San Pelagio custodisce da allora quel ricordo e di più: ne è diventato il messaggero, la voce che racconta instancabilmente grandi storie di volo, di coraggio e d'€™amore.

Sabato 18 agosto ore 21
Il Museo Internazionale del Vetro d'€™Arte e delle Terme, via Enrico Fermi 1 - Montegrotto Terme

Dal fuoco emergono forme d'arte: tecniche di lavorazione del vetro (conversazione di Franco Bressan)
aperitivo delle terre dei Colli a cura del Consorzio Vini Colli Euganei
a seguire passeggiata notturna fino a Villa Draghi
a cura del FAI di Padova (munirsi di torce)
Il Museo Internazionale del Vetro d'€™Arte e delle Terme nasce con il preciso obiettivo di divenire la punta di diamante del polo museale e culturale di Montegrotto Terme, che rappresenta, nell'€™ambito del bacino termale euganeo, il luogo ideale di interscambio tra storia, tradizione e archeologia. Per questo motivo, per richiamare questa specificità, il Museo è stato concepito come una summa di passato e presente, un'€™encyclopédie che accoglie in sé tutte le arti, non solo quella del vetro, ma anche pittura e scultura, attraverso mostre temporanee di giovani artisti, conferenze, degustazioni culinarie e vinicole, tese a fortificare il legame tra il visitatore e la tradizione locale. Il Museo, inaugurato nel dicembre del 2005, ospita più di 500 opere che, in un suggestivo percorso di luci e colori, porta il visitatore alla scoperta di un mondo cangiante fatto di sculture e di oggetti di pregevole fattura.

FAI-Delegazione di Padova
Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

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"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l'€™identità storica e memoria della città si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova).
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

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INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto "€œNotturni d'™Arte"€, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35 da sabato 21 luglio (Orario dal lunedì al venerdì: 8-16, sabato: 8-13, chiuso domenica e mercoledì 15 agosto).

Costo biglietti "€œNotturni d'™Arte"€
Biglietto unico € 3 a persona per l'€™accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa).
Biglietto ‚€ 6 a persona per l'accesso a 3 serate.
Costo della guida stampata ‚€ 4.
Biglietto € 10 a persona per l'™accesso a 4 serate più la guida stampata.
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati).

Il biglietto dovrà essere esibito all'€™inizio della serata per comprovare l'€™avvenuto pagamento.

II biglietto "€œNotturni d'€™Arte"€ non è richiesto per le serate in cui è previsto il biglietto d'accesso al monumento: Cappella degli Scrovegni, Planetario di Padova, La Specola, navigazione in battello.

L'™accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.
Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall'€™organizzazione.
Si richiede la puntualità.

Settore Attività Culturali
via Porciglia 35, Padova
tel. 049 8204501-26 (in orario d'ufficio)
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Notturni d'arte 2012.

Notturni d'arte 2012.

Gli appuntamenti della settimana dal 21 al 25 agosto 2012

Appuntamenti della settimana dell'edizione 2012 dei "Notturni d'arte", edizione dedicata a Fuoco, Terra, Aria, Acqua, i quattro elementi naturali.

Programma
Martedì 21 agosto ore 21
Teatro giardino di Palazzo Zuckermann, corso Garibaldi 33

Elementi, umori, temperamenti e malattie nella Storia della Medicina - conversazione di Fabio Zampieri e Andrea Cozza
Tra il VI e V secolo a. C., parallelamente all'€™indagine filosofica sulla natura, iniziò a svilupparsi in Grecia la medicina. Il primo e più importante sistema di spiegazione e classificazione della malattia fu, senza dubbio, quello attribuibile ad Ippocrate di Cos (ca. 450-370 a. C.) e alla sua scuola. Il medico greco propose una spiegazione della malattia tramite la sua teoria degli umori secondo la quale lo stato di salute o di malattia di una persona era determinato rispettivamente dall'€™equilibrio (eucrasia) o dal disequilibrio (discrasia) dei quattro umori di cui era costituito il corpo. Gli umori cardinali, ovvero i fluidi principali che costituivano il corpo, erano dunque quattro come pure quattro erano gli elementi (aria, acqua, terra e fuoco) di matrice empedoclea e le quattro qualità (caldo, secco, umido e freddo) che determinavano gli umori stessi.
Ogni individuo inoltre poteva presentare un eccesso, per così dire "€œfisiologico"€, di uno dei quattro umori. Questa eccedenza determinava il temperamento (o complessione) dell'€™individuo stesso come sostenuto dal medico Claudio Galeno (129-201 d. C.), che riprese il sistema umorale ippocratico e lo integrò nella sua dottrina olistica dei temperamenti. La teoria ippocratico-galenica degli umori e temperamenti costituì il maggior caposaldo della medicina occidentale dei secoli successivi addirittura fino alla seconda metà dell'€™Ottocento. Se la riscoperta dell'€™anatomia umana normale durante il Rinascimento diede un impulso fondamentale allo sviluppo della medicina scientifica, i secoli XVII e XVIII costituirono un punto di rottura definitivo rispetto alla medicina di stampo classico che aveva dominato l'€™occidente sin dai tempi di Ippocrate. Da una medicina articolata attraverso concetti qualitativi (come caldo, freddo, secco e umido) e ragionamenti analogici (come le corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo), si passò a una medicina fondata su misurazioni quantitative e sull'™approccio sperimentale.Tuttavia, l'€™ "€œidea"€ alla base dell'€™antico sistema dei temperamenti non morì del tutto, ma anzi fu ripresa e sviluppata dalla cosiddetta scuola medica costituzionalistica fra fine Ottocento e Seconda Guerra Mondiale.

Terra e Fuoco e le opere d'™arte del passato - visita al Museo di Arti Applicate e Decorative e al Museo Bottacin
LE CERAMICHE DEL MUSEO D'™ARTE ARTI APPLICATE E DECORATIVE
Il termine "€œceramica"€ deriva dal greco κέραμος e significa argilla e indica sia la materia prima di partenza, sia i manufatti prodotti. Il processo di lavorazione della ceramica è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo.
La produzione ceramica padovana, un tempo appannaggio solo di pochi specialisti, è oggi indagata e conosciuta da un vasto pubblico. Il suo studio si basa sui ritrovamenti archeologici effettuati in occasione di scavi e di lavori in città e sull'™apporto di collezionisti privati. Nella sezione di Arti Applicate e Decorative del Museo d'™Arte sono esposti manufatti ceramici risalenti al periodo compreso tra il XIII e il XIX secolo.
IL FUOCO NELLE MONETE E NELLE MEDAGLIE DEL MUSEO BOTTACIN
Il tema della serata dedicata all'€™elemento fuoco sarà l'€™occasione per osservare, più da vicino e soprattutto dal punto di vista della tecnica di produzione, alcuni esemplari di monete e di medaglie esposte nelle vetrine antiche del Museo.
Ricordiamo che il Museo Bottacin, celebre per le sue ricchissime raccolte numismatiche, è stato istituito tra il 1865 e il 1870 grazie al lascito di Nicola Bottacin, che ha donato alla città di Padova le collezioni numismatiche e d'™arte che aveva accumulato in decenni di ricerche. Nella sede di Palazzo Zuckermann due sono i percorsi espositivi: il primo permette di ammirare la collezione di dipinti, sculture e mobili creata secondo un gusto collezionistico tardo romantico, tipico della borghesia dell'€™epoca, il secondo è interamente dedicato alla collezione numismatica, con più di tremila esemplari esposti che ci accompagnano nel ripercorrere la storia della moneta dalla sua nascita, nel VII secolo a.C., fino ai giorni nostri.
La donazione da parte di Nicola Bottacin della sua ricca collezione, ha fatto nascere a Padova uno dei primi musei numismatici, se non il primo, del Regno d'€™Italia.
"€œA Fuego Lento"€ - spettacolo di flamenco a cura della Compagnia Duendarte

Mercoledì 22 agosto
ore 18
Centro Sperimentale per Modelli idraulici di Voltabarozzo
via Asconio Pediano 6 (Voltabarozzo)

Il Centro Sperimentale per Modelli idraulici di Voltabarozzo è una sezione del Magistrato alle Acque di Venezia creata nel 1969 per l'€™esecuzione di studi e sperimentazioni su modelli fisici e matematici per la realizzazione di opere mirate alla salvaguardia del territorio. E'ˆ stato dunque istituito con l'obiettivo di verificare la fattibilità di interventi particolarmente innovativi e complessi attraverso la valutazione preliminare delle ipotesi progettuali e delle soluzioni esecutive scelte. Il Centro Sperimentale si sviluppa su un'area di 10 ettari, di cui 2,5 sono coperti.
ore 21
Esapolis, via dei Colli 28

Terra e aria si incontrano nel Museo Vivente degli Insetti, dei Bachi, delle Api di Esapolis
Esapolis è la prosecuzione naturale della Casa delle Farfalle. Un museo dove centinaia di animali dal vivo provenienti da ogni parte del pianeta possono essere osservati nelle loro attività: dall'€™alimentazione all'€™accoppiamento, dal mimetismo alla comunicazione. Tra le varie mostre spiccano quelle sul Baco da seta, sugli Aracnidi, sui Predatori e sull'€™Evoluzione. Oltre alle mostre con gli animali dal vivo, accompagnano il visitatore diverse tecnologie interattive che permettono la realizzazione di un vero e proprio album personalizzato della visita con foto, video, fotomontaggi e test, che ognuno può mandarsi alla propria casella di posta tramite moderni touchscreen posti lungo tutto il percorso museale. Da non dimenticare il Cinema 4D che con un filmato animato da effetti speciali trasporta il pubblico nel mondo degli insetti con emozioni indimenticabili.

Giovedì 23 agosto
ore 17
Musei Civici agli Eremitani, piazza Eremitani 8

Laboratorio didattico sul fuoco
dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni
ore 19
Acque e mura nella Padova medievale

Navigazione con imbarco da Porte Contarine alle ore 19
Il percorso prende avvio da uno snodo fondamentale dell'€™antica rete fluviale di Padova, in un punto che riassume in un unico colpo d'occhio otto secoli di storia della città. In un contesto trasfigurato dalle sistemazioni del primo Novecento (corso del Popolo, col ponte e il casello daziario) e del secondo dopoguerra (abbattimento dei molini Ercego, tombinamento del Naviglio e distruzione del quartiere Conciapelli, sostituito da alti edifici "€œmoderni"€), sopravvivono il cinquecentesco Palazzo Cavalli, la settecentesca chiesetta di S. Maria, avanzi delle mura veneziane su cui corre via Giotto e le porte Contarine, lo snodo fluviale, giuntoci nel suo assetto sette-ottocentesco.
Rimangono, della Padova medievale, soltanto i corsi d'acqua: un moncone del Naviglio e il tronco Maestro, ovvero i due rami in cui il Bacchiglione si divide all'€™altezza del Castello circondando dai due lati la città comunale, e il canale Piovego nel quale qui confluiscono, scavato nel 1209 dal Comune per creare un collegamento diretto con la laguna.
in collaborazione con l'Associazione Comitato Mura di Padova
Informazioni: biglietti ‚€ 10 adulti, ‚€ 5 fino a 12 anni - (Delta Tour, prenotazione obbligatoria tel. 049 8700232)

ore 21
Fondazione Fenice Onlus
Lungargine Rovetta 28 (Isola di Terranegra)

Il Parco delle Energie Rinnovabili
Primo ed unico nel suo genere in Italia, è un polmone verde nel qual vengono sperimentati i più innovativi sistemi di produzione di energie rinnovabili; all'€™interno del parco sono presenti tutti i principali esempi di applicazioni e prototipi dei sistemi di produzione di energie alternative.
Il cuore del Parco Fenice è costituito dal percorso didattico interattivo dedicato alle scuole, alle famiglie, alle associazioni e agli imprenditori che, con l'€™aiuto delle Guide ecologiche del Roncajette, hanno la possibilità di conoscere le diverse fonti e forme di energie alternative. Il Parco è anche centro di ricerca e sperimentazione di sistemi ecocompatibili. Monitorando e analizzando i risultati delle proprie applicazioni, la Fondazione Fenice realizza dossier informativi sul rendimento delle diverse tecnologie con la finalità di promuoverne il consapevole inserimento in ambito domestico, artigianale ed industriale.

Venerdì 24 agosto ore 21
Museo Naturalistico di Villa Beatrice d'€™Este (Monte Gemola - Baone)

Il Museo Naturalistico di Villa Beatrice d'Este
degustazione di vini del Consorzio Vini Doc
"€œSogno di una notte di mezza estate"€, a cura del Teatrortaet
Sulla sommità del Monte Gemola, in una posizione panoramica di assoluto privilegio, sorge Villa Beatrice, antico complesso dal fascino mistico sospeso tra terra e aria. Nell'€™area della villa sorgeva, già nel XII secolo, un piccolo convento benedettino dedicato a san Giovanni Battista. Il piccolo cenobio deve la sua celebrità al fatto che qui si stabilì con le sue consorelle nel 1221 beata Beatrice d'€™Este. Beatrice discendeva dall'€™illustre casata degli Estensi i quali, prima di trasferirsi a Ferrara, avevano signoria su Este e su parte del territorio padovano. La giovane di Casa d'™Este, presi i voti secondo la Regola di san Benedetto, si ritirò prima nel piccolo monastero di Santa Margherita di Salarola, tra Monte Cero e Monte Castello, e successivamente, dopo circa un anno e mezzo nel 1221, sul Gemola riadattando i resti del primitivo convento fino ad allora dei frati benedettini. Le monache rimasero sul Monte Gemola fino al 1578 quando per l'€™incolumità delle suore, minacciate dalle scorribande delle milizie di passaggio, il convento venne soppresso e le religiose trasferite in Santa Sofia a Padova dove anche le spoglie di beata Beatrice vennero traslate. Nel 1657, dopo che era stato ipotizzato di convertirlo a lazzaretto durante la peste del 1630, progetto peraltro non realizzato, il complesso fu acquistato dal mercante veneziano Francesco Rubertis che lo modificò radicalmente, trasformandolo in residenza secondo l'™aspetto attuale.

Sabato 25 agosto
ore 18
Palaturismo, via Scavi 14 - Montegrotto Term
e
La terapia delle acque nelle Terme Euganee - conversazione di Maurizio Rippa Bonati
visita alle aree archeologiche di via Scavi e via Neroniana
La recente inaugurazione dell'€™area archeologica in via Neroniana e l'€™apertura al pubblico lo scorso aprile dell'€™area archeologica di via Scavi a Montegrotto Terme, nell'€™ambito del progetto Aquae Patavinae, rappresentano un'opportunità di conoscenza e di approfondimento delle peculiarità del territorio patavino in età antica.
I numerosi spunti tematici che l'€™area termale evidenzia consentono di aprire nuove prospettive di conoscenza sulle tipologie di sfruttamento del territorio e sulle dinamiche insediative adottate dalle importanti civiltà che qui si sono avvicendate. Un comprensorio questo che ha restituito tracce di frequentazione pre e protostorica, che autori latini ben conoscevano e apprezzavano ed, inoltre, con la peculiarità di non aver mai perduto, nel tempo, la sua caratterizzazione strettamente connessa alla risorsa acqua. Un sito dunque in cui l'™acqua, da sempre, costituì l'elemento connotante sia che essa sgorgasse dalla naturale quinta architettonica rappresentata dai Colli Euganei sia che si manifestasse al suolo con i suoi vapori dalle mille suggestioni e proprietà riconosciute. Acqua che cura, acqua che nutre, acqua che vivifica, acqua che ristora, acqua che dà benessere oggi come allora.
L'€™area archeologica di via Scavi, aperta al pubblico il 9 aprile 2011, offre la possibilità di visitare un complesso di strutture a carattere monumentale composto da tre vasche ad immersione, originariamente contenute all'€™interno di edifici e collegati da un ramificato sistema di canalizzazioni, da un edificio biabsidato di incerta destinazione e da un piccolo teatro coperto di età romana.
L'area archeologica sottostante l'€™Hotel Terme Neroniane fu portata alla luce negli anni novanta del secolo scorso.

ore 21
Butterfly Arc

via degli Scavi 21 bis - Montegrotto Terme
Ali di farfalle e di fate si librano nell'€™aria
Unico in Italia, il MicroMegaMondo rappresenta il più grande circuito naturalistico sul mondo degli insetti dal vivo in Europa. Con un totale di più di 6000 mq dedicati al mondo degli insetti, e dei loro parenti vicini e lontani, il MicroMegaMondo è diventato uno spazio straordinario per lo sviluppo di moltissime mostre e dimensioni interattive. Esso è costituito dalla Casa delle Farfalle -€“ Bosco delle Fate di Montegrotto Terme e da Esapolis il Museo Vivente degli Insetti della Provincia di Padova. Il MicroMegaMondo nasce da molto lontano, da quando il Dr. Enzo Moretto e la Dr.ssa Gabriella Tamino, giovani biologi naturalistici con una grande passione per gli insetti, nel 1988 si impegnarono come pionieri nella realizzazione della prima Casa delle Farfalle in Italia. Il percorso esterno chiamato Bosco delle Fate segue invece le orme delle fiabe e delle tradizioni locali, accompagnando i visitatori in un mondo animato da fate e folletti dove però trovano posto anche due mostre naturalistiche d'™eccezione: la Serra delle falene giganti e Aquatica, dove strani esseri sospesi tra acqua e terra parlano della storia della vita sul nostro pianeta.

FAI-Delegazione di Padova
Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

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"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l'™identità storica e memoria della città si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova).
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

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INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto "€œNotturni d'Arte"€, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35 da sabato 21 luglio (Orario dal lunedì al venerdì: 8-16, sabato: 8-13, chiuso domenica e mercoledì 15 agosto).

Costo biglietti "€œNotturni d'Arte"€
Biglietto unico € 3 a persona per l'™accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa).
Biglietto ‚€ 6 a persona per l'™accesso a 3 serate.
Costo della guida stampata € 4.
Biglietto € 10 a persona per l'€™accesso a 4 serate più la guida stampata.
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati).

Il biglietto dovrà essere esibito all'€™inizio della serata per comprovare l'™avvenuto pagamento.

II biglietto "€œNotturni d'Arte"€ non è richiesto per le serate in cui è previsto il biglietto d'™accesso al monumento: Cappella degli Scrovegni, Planetario di Padova, La Specola, navigazione in battello.

L'accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.
Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall'€™organizzazione.
Si richiede la puntualità.

Settore Attività Culturali
via Porciglia 35, Padova
tel. 049 8204501-26 (in orario d'ufficio)
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Giornata Int.le di Studi dedicata a Isabella Andreini

Giornata Int.le di Studi dedicata a Isabella Andreini

ISABELLA ANDREINI
Da Padova alle vette della Storia del Teatro

In occasione del 450° anniversario della nascita
Nata a Padova e morta a Lione, Isabella Andreini fu una grande attrice ed una poetessa. Questa donna viene ricordata da molti scrittori per il suo incredibile fascino che, misto ad un grande talento scenico, fecero di lei un'attrice indimenticabile.
Pieghevole Invito
Isabella Andreini è stata la più grande attrice del Cinquecento e della Storia del Teatro in assoluto: nasce a Padova nel 1562 dalla famiglia Canali, di umili condizioni, e si sposerà  giovanissima avendo a quattordici anni il suo primo figlio Giovan Battista, destinato a diventare noto attore, anche se non della grandezza del padre Francesco, ma principalmente importantissimo commediografo e teorico dell'€™arte drammatica.
Isabella fu davvero molto precoce anche nell'€™arte: nel 1578, anno del suo matrimonio, entra con il marito nella Compagnia dei Gelosi (il consorte cambia il cognome originario di Francesco de Ceracchi assumendo quello che lo farà  entrare nella storia) mentre scrive la favola pastorale Mirtilla, edita nel 1588 sicuramente anche perché "€œIntenzion mia dunque fu di schermirmi quanto più i"€™ potevo dalla morte"€ come scrisse nell'€™introduzione alle Lettere pubblicate postume dal marito e che, come la favola pastorale, e le Rime del 1601 ebbero moltissime edizioni. Ad ulteriore riprova della sua grandissima considerazione all'€™epoca è il fatto che venne ammessa, cosa veramente rarissima, in una comunità  di letterati quale l"€™Accademia degli Intenti di Pavia, nella quale assunse il nome "L"€™Accesa"€.
Ma ormai è da tutti stimata e ammirata, tanto che vari poeti le dedicano dei versi, a partire dal Tasso, per proseguire con il Chiabrera e il Marino. Fu stimata e tenuta in notevole considerazione da principi e re, a partire da Enrico IV di Francia, da Carlo Emanuele I di Savoia, Vincenzo I Gonzaga, Ferdinando e Maria de"€™ Medici, mentre il cardinale Aldobrandini, nipote di Clemente VI , ne aveva piena ammirazione.
Praticamente creò un personaggio nella commedia dell'€™arte: infatti dopo di lei, l"€™innamorata si chiamerà  Isabella e diversi sono i soggetti con questo nome: da La Fortunata Isabella a La Gelosa Isabella, da Isabella astrologa a La Pazzia di Isabella, tanto per citarne alcuni.
Sapeva recitare, come raccontano le varie cronache dell'€™epoca, in modo sublime e la sua voce era di rara melodiosità  pure nella musica: mentre aveva una incantevole bellezza. Anche come poetessa ebbe notorietà .
Convegno a cura di Carlo Manfio
In collaborazione con: Forum di Ateneo per le politiche e gli studi di genere - Università  di Padova; Mrsh - Università  di Caen-Bassa Normandia; ͉quipe Litérature et Culture Italiennes - Università  Paris-Sorbonne.

Programma
Ore 9, 30 - Saluto delle Autorità 
Apertura del Convegno
Presiede: Roberto Cuppone, Università  di Genova
Ore 10 - Cristina Grazioli, Università  di Padova
Isabella Andreini: la vita, l"€™arte, il mito
Ore 10,30 - Stefano Mazzoni, Università  di Firenze
Isabella Andreini: vicende sceniche e registri d"€™interprete
Ore 11 - Maria Luisa Doglio, Università  di Torino
Isabella Andreini "€œscrittora"€
Ore 11,30 - Andrea Fabiano, Università  La Sorbona-Parigi
Isabella Andreini e la Francia
Ore 12 - Sospensione dei lavori ed aperitivo
Ore 15,30 - Ripresa dei lavori
Presiede: Cristina Grazioli, Università  di Padova
Roberto Cuppone, Università  di Genova
Isabella comica gelosa tra romanzo e teatro
Ore 16 - Maria Ines Aliverti, Università  di Pisa
Isabella Andreini nelle immagini: indagine sopra alcuni ritratti ipotetici
Ore 16,30 - Silvia Fabrizio-Costa, Università  di Caen-Bassa Normandia/MRSH
Una traduzione (?) francese delle "€œLettere"€ di Isabella Andreini: Franͧois de Grenaille (1642)
Ore 17 - Dibattito e conclusioni

FAI-Delegazione di Padova
Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

Firma per il CASTELLO CARRARESE
"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l"€™identità  storica e memoria della città  si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova)
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

Firma su www.iluoghidelcuore.it

Informazioni
Ingresso libero
Settore Attività  Culturali - Servizio Mostre
tel. 049 8204529
http://padovacultura.padovanet.it

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